Vi porto a… Porto!

Quattro giorni in una splendida città dalle molte facce e col clima più gradevole che io abbia mai trovato
Scritto da: illymb
vi porto a... porto!
Partenza il: 25/03/2012
Ritorno il: 28/03/2012
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
Siamo partiti da Bologna domenica 25 marzo, alle 10 del mattino con Ryanair. Il volo è durato circa 2h 45, siamo atterrati a mezzogiorno ora locale. Ad accoglierci un bellissimo sole che ci ha accompagnati tutto il tempo. Dall’aeroporto parte la metropolitana che in mezz’ora porta al centro città (2,30€). La domenica c’è un treno ogni mezz’ora, infrasettimana ogni 15 minuti. La macchinetta richiede l’importo esatto; ogni persona deve avere il suo biglietto personale, perciò non selezionate 2 Titulos perché vale come viaggio andata e ritorno, non per 2 persone. Siamo scesi a Trindade per recarci subito all’ufficio turistico, e abbiamo fatto la Porto Card che dà libero accesso a tutti i mezzi di trasporto. Noi abbiamo scelto la versione 3 giorni, valida per 72 ore dopo la prima convalida al costo di 21,50€a testa, ma esiste anche in versione giornaliera (fino alla mezzanotte del giorno di acquisto), da 24 e da 48 ore. La consiglio vivamente, in primis perché Porto è costruita sulle colline, piena di saliscendi, e la metropolitana è indispensabile! In secondo luogo perché la Porto Card dà diritto a diversi sconti, anche consistenti, su attrazioni turistiche, musei, ristoranti ecc., come spiegherò più tardi. Siamo poi andati verso la pensione, il Residencial Faria Guimaraes (3 notti 78€ in 2, 13€ a testa per notte! La camera era microscopica ma sempre pulitissima, letto rifatto e asciugamani cambiati quotidianamente), a 150m dalla fermata omonima della metropolitana – linea E gialla, che taglia la città in verticale – e poi finalmente a mangiare, a Casa Paraiso 2, piccolo locale consigliato dalla Lonely Planet vicinissimo alla nostra pensione. Abbiamo ordinato riso con polpo in brodo, strabuono, che ci è stato portato in un enorme teglia, teoricamente pensata per due, ma dove avremmo potuto tranquillamente mangiarci in 5/6, tant’è che dopo averne preso 4 piatti a testa abbiamo dovuto lasciarlo lì.. il tutto, con acqua, per 20€ in due. Sazi e felici, abbiamo preso la metro e siamo scesi a Sao Bento, per dirigerci lungo un itinerario a piedi suggerito dalla LP. Lungo il percorso siamo rimasti abbastanza spiazzati dal vedere le condizioni di certi edifici, abbandonati e decadenti..il primo impatto con la città “vera” è stato piuttosto forte. L’itinerario prevedeva la stazione di Sao Bento (la cui hall è tappezzata di azulejos, bellissima), Igreja da Misericordia, Palacio da Bolsa, Igreja de Sao Francisco, fino ad arrivare alla Praça da Ribeira, pulsante di vita! Abbiamo fatto un breve giretto per la Ribeira (quartiere patrimonio Unesco, potenzialmente meraviglioso, con le sue case strette e coloratissime, ma molto molto decadente) per poi tornare a Praça da Ribeira. Quest’ultima è sovrastata dall’enorme ponte Dom Luis I, e abbiamo deciso di salire al livello superiore per goderci una vista del fiume e della città. Beh, se decidete di fare lo stesso, partendo dal lungofiume, assicuratevi di avere energie sufficienti in corpo perché vi toccherà la salita di una quantità infinita di gradini. La vista che si gode dall’alto del ponte però ripaga di tutte le fatiche… era anche il tramonto, una favola! Abbiamo continuato a camminare un po’, poi abbiamo cenato al Mc di Praça Libertade (dove la città ha un aspetto ben diverso, tirata a lustro!) e dalla fermata di Aliados siamo giunti alla pensione. Boa noite!

Lunedì 26 marzo

Abbiamo fatto colazione in un bar davanti alla fermata della metro, prodotti discreti, prezzi stracciati, personale molto gentile. Abbiamo prima fatto una mini-deviazione al mercato di Bolhao, molto caratteristico, ci si trova veramente di tutto, anche gli animali vivi! Purtroppo è un po’decadente. Giunti alla RIbeira abbiamo cominciato la giornata con la breve crociera dei sei ponti su un rabelo, barca usata anticamente per il trasporto delle uve e del vino. Ci sono diverse compagnie che offrono questo servizio, noi abbiamo scelto la Douroazul semplicemente perché era il primo stand che abbiamo trovato. La crociera dura un’oretta, e costa 10€; noi con la Porto Card abbiamo pagato 8. Finita la crociera, molto graziosa e molto ventosa, siamo andati al negozio in cui avevamo prenotato le bici via mail qualche giorno prima e che si trova in Avenida Gustavo Eiffel, poco dopo il Dom Luis. Il titolare è una persona estremamente gentile e attenta, e ci ha dato delle preziose indicazioni su dove dirigerci, il percorso da seguire e persino i punti dove avremmo trovato delle salite un po’ostiche (informazione utilissima!). Abbiamo seguito pedissequamente il percorso suggerito da Angelo, che ci ha consigliato di soffermarci di più sulle spiagge di Gaia, la città che sta di fronte a Porto, sull’altra sponda del Douro. Perciò, attraversato il Dom Luis, abbiamo seguito il lungofiume di Gaia e pedalato per qualche km. Abbiamo prima riaggiunto una riserva naturale, nel punto in cui il fiume diventa oceano, e poi continuato fino alle spiagge indicateci da Angelo, Praia Lugadores e Praia Salgueiros. Entrambe sono spiagge sabbiose molto ampie, con grandi massi che formano zone d’ombra o anche piccole aree riparate. A Salgueiros ci siamo fermati a mangiare un gustosissimo risotto ai frutti di mare -sempre in brodo, si vede che è un mangiare tipico del luogo – in un bar Sull’oceano, mi pare si chiamasse Bluazul, o qualcosa del genere. Il riso ci è stato servito in un paiolo enorme per 2 persone, con frutti di mare giganti e freschissimi, acqua e due dolci (non eccezionali ma comunque buoni), il tutto a 22,50€!! in realtà al bicinoleggio ci avevano detto che se ci fossimo fermati a mangiare ad Afurada (villaggio di pescatori incontrato nel percorso, appena prima della riserva naturale) avremmo potuto farci grigliare del pesce fresco dai pescatori e ce la saremmo cavata con 6/7 € a testa, ma nel momento in cui siamo passati per Afurada era ancora un po’presto per mangiare.. .e comunque con quel riso così buono e abbondante e a quel prezzo non siamo di certo rimasti delusi. Dopo un po’ di sano polleggio in spiaggia, siamo tornati indietro fino al piccolo molo di Afurada dove una barchetta fa la spola tra una riva e l’altra del Douro, trasportando persone e biciclette per 1€ al “pezzo” (io+bici = 2€). Sbarcati a Porto, abbiamo seguuito la ciclabile che porta verso ovest e poi a nord, costeggiando il fiume prima e l’oceano dopo. E’ una bella pedalata, sia come percorso (si vede una parte di Porto che è diversissima dal centro storico, una città di mare anche un po’patinata) sia come fatica! La collina spesso non si vede ma si sente eccome, nelle gambe! Il punto da cui inizia la fase di ritorno è il Parque da Cidade, che si trova accanto alle ultime spiagge della città – alla zona dei surfisti. Il parco è stupendo! 80 ettari di verde tenuto splendidamente, con laghetti allegramente popolati da cigni, oche e anatre, e molte zone ombreggiate dove riprendere fiato. Usciti dal parco inizia la pista ciclabile di nuova costruzione che porta fino al punto in cui abbiamo attraccato con la barchetta. Devo dire che questo è stato il tratto più difficile. La pista è molto chiara da seguire (l’asfalto è colorato di rosso mattone) e molto ben fatta, ma passa in mezzo alle zone residenziali, perciò non ci sono punti di riferimento e non conoscendo la zona non riuscivamo a capire dove fossimo e quanto ancora ci mancasse (e io ahimé avevo lasciato al bar di Praia Salgueiros la mappa segnata dal noleggiatore delle bici). Inoltre eravamo stanchi morti, non vedevamo la fine! A un certo punto la pista passa attraverso un altro parco dove il percorso da seguire è tutto a tornanti in discesa: grandi brividi, specialmente perché i miei freni non erano granché 🙁 comunque siamo ritornati senza fare danni al punto d’attracco della barchetta che avevamo preso da Afurada, e da lì in 15 minuti siamo arrivati a destinazione, il negozio. L’unica pecca riscontrata è che le bici da noi noleggiate erano “semplici” bici da passeggio, mentre per certi tratti avrebbe fatto comodo una mountan bike con freni buoni. Data la stanchezza e il caldo patito – io mi sono scottata per bene – ci siamo concessi una coca nel bar di Praça Ribeira, pur temendo che ci venisse a costare un’enormità, visto il luogo che più centrale e più turistico non si può.. beh, 1,50€! Ancora una volta il costo della vita in Portogallo ci ha stupiti in positivo! La sera abbiamo mangiato al Subway in Rua da Sa Bandeira, e poi a letto di corsa, eravamo distrutti.

Martedì 27

Abbiamo fatto colazione in un bar consigliato dalla LP, la Padeirinha Doce, in Rua Augusto Rosa: 10 e lode! I pastéis erano freschissimi, e ne ho mangiati ben 3 :D, la spremuta ottima, il caffé ottimo, la pasta salata di mio marito calda e profumatissima. E abbiamo speso 7 € in due! Quasi commovente! Abbiamo speso il resto della mattina in un fantastico tour guidato di 3 ore col Segway, noleggiato assieme alla guida allo stesso negozio del giorno prima. Innanzitutto devo sottolineare come, a mio parere, il Segway sia un mezzo perfetto per girare una città come Porto, tutta a saliscendi (e con pendenze toste!) e così estesa, inoltre, non secondario, è divertentissimo da usare! Angelo ci ha aiutati a prendere confidenza col mezzo, con un mini allenamento di una ventina di minuti, poi ci ha affidati alla guida, Riccardo, un simpaticissimo ragazzo italiano che vive da qualche anno a Porto. Grazie al Segway abbiamo potuto vedere punti della città che diversamente non avremmo raggiunto, per mancanza di tempo e… di gamba allenata, tipo la Torre dos Clerigos, la Igreja do Carmo, Catedral de Sé.. non dico che sia impossibile vederli tutti a piedi, ma di certo ci si impiegherebbe il quadruplo di tempo! Spendo due parole sulla meravigliosa Livraria Lello, che è stata eletta “terza libreria più bella del mondo”! Al suo interno un’imponente scala a chiocciola che è stata ripresa anche nei film di Harry Potter (perché pare che la Rowling avesse un fidanzato di Porto). Non sono mancati gli aneddoti curiosi sulla città, che a mio parere sono ciò che fanno la differenza tra una guida “ordinaria” e una guida di qualità (le informazioni storiche si trovano su qualsiasi libro o sito internet, no? ^_^). A proposito, se vedete dei ragazzi girare in abito scuro e mantello nero, sappiate che sono gli universitari, a partire dal secondo anno! Le matricole vengono vessate nei peggior modi dai ragazzi dal secondo anno in su, i quali girano appunto con questa divisa, è una sorta di confraternita. Anche questo particolare abbigliamento pare sia stato fonte di ispirazione per i film del maghetto. Nota importante: il tour costerebbe 50€ a persona, ma con la Porto Card avevamo il 20% di sconto e ne abbiamo spesi 40! Finito il tour abbiamo ripreso la metro e siamo andati all’Estadio do Dragao, costruito per gli Europei 2004 quindi nuovo, molto impressionante. Proprio lì accanto c’è un grande centro commerciale dove c’è un intero piano dedicato alla ristorazione, perciò abbiamo pranzato lì. Tornati alla Ribeira, abbiamo cercato i souvenir. Consiglio una piccola bottega tra praça Ribeira e il Dom Luis, si chiama Passarinho da Ribeira. Vende oggetti artigianali allo stesso prezzo dei souvenir industriali che si trovano nelle botteghe circostanti, abbiamo preso un bellissimo azulejo fatto interamente a mano (intagliatura della piastrella compresa). La sera siamo andati alla Casa da Musica a sentire un concerto. La Casa da Musica merita assolutamente una visita, per la sua architettura e per la marea di spettacoli proposti. Ho notato che gli spettacoli in cartellone vengono aggiunti anche man mano che ci si avvicina alle date, quindi consiglio di aspettare a prenotare finché non si è proprio a ridosso della partenza per avere il quadro completo delle iniziative. La Casa da Musica è un po’ fuori dal centro ma è ben servita dalla metro, vi si fermano tutte le linee tranne la gialla. Poco lontano c’è anche un centro commerciale.

Mercoledì 28

Dovevamo liberare le camere e avevamo l’aereo nel tardo pomeriggio. Abbiamo perciò preso la metro gialla fino a Gaia e poi passato la mattinata al Corte Inglès, centro commerciale grandissimo. Una volta usciti ci siamo diretti in aeroporto dove abbiamo avuto qualche ora libera. Consiglio: se vi siete abituati ai bassi costi del cibo portoghesi, mangiate prima di andare in aeroporto, i servizi di ristorazione interni non sono un granché, e costano caro! Anche il duty free dell’aeroporto non è particolarmente ricco. Ci sono alcune postazioni computer con internet gratuito ma c’è sempre da fare la fila, e la connessione non è molto veloce. Alle 16 siamo ripartiti per Bologna, con già un po’di saudade nel cuore 🙂

P.S. Lisbona non è servita da voli low cost, Porto sì! Dovessi andare a Lisbona (e lo vorrei fare assolutamente!), considerato che il collegamento Bologna-Porto costa pochissimo e all’andata parte al mattino presto mentre il ritorno è nel tardo pomeriggio, quindi di fatto i giorni di viaggio sono più che sfruttabili in termini di tempo, probabilmente valuterei di arrivare a Porto e da lì prendere il treno per Lisbona, costa 30€ in seconda classe, e il tragitto dura poco meno di 3 ore.

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Oceano, Praia Salgueiros

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..sorpresa!

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Porto al tramonto, vista dal Dom Luis

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In profondità, dal Palacio da Bolsa

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L'interno della Stazione di Sao Bento



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