Benvenuti a Porto Rico

Una settimana per scoprire la Isla del Encanto: crocevia di popoli e culture, in cui la passionalità e la rilassatezza caraibica si mescolano con la modernità statunitense
Scritto da: IcaPic
benvenuti a porto rico
Partenza il: 18/02/2012
Ritorno il: 25/02/2012
Viaggiatori: 3
Spesa: 2000 €
A Porto Rico già da qualche settimana per uno scambio culturale universitario, ricevo la visita dall’Italia di mia zia e mio cugino. Il periodo dell’anno è ottimale per visitare l’Isola (la temperatura media è sui 25°C e siamo nella stagione secca). Decidiamo di “fare base” nella capitale San Juan e di affittare una macchina (Hertz, $600 con assicurazione inclusa, ma si possono trovare soluzioni più convenienti, prenotando in anticipo!) per girare l’Isola in autonomia; i mezzi pubblici non sono infatti molto affidabili. Prenoto on line un appartamento in zona centrale, nel centro storico Viejo San Juan/Old San Juan (Comunità La Puntilla, $850 con parcheggio interno). La doppia lingua (spagnolo/inglese), ci accompagnerà per tutto il viaggio; cerchiamo di parlare spagnolo con la popolazione locale, che apprezza di buon cuore i nostri sforzi accogliendoci sempre con un sorriso!

1° giorno. Arrivo e sistemazione nel Viejo San Juan

Appuntamento all’aeroporto internazionale Luis Muñoz Marin. La zia e Bruno arrivano, nel tardo pomeriggio, con volo Iberia da Roma (€900 a persona A/R). Ritiriamo la macchina al nolo e ci dirigiamo verso il centro cittadino. La carretera n. 26 (direzione est) collega in una ventina di minuti l’aeroporto con la città vecchia. Una distrazione ci fa prendere l’uscita sbagliata, ma questo errore ci offre subito la possibilità di conoscere il disponibile e amichevole popolo locale: ad un semaforo, chiediamo indicazioni sulla strada e la giovane coppia alla guida si offre di accompagnarci. Raggiungiamo dunque il nostro appartamento compiaciuti per il piacevole incontro e riusciamo subito, a piedi, per la cena. Affamati, ci fermiamo nella vicina birreria Old Harbor (www.oldharborbrewery.com), nella zona del porto, dove beviamo ottime birre artigianali. Rimaniamo subito affascinati dall’architettura della città: case dai colori vivaci in stile coloniale con balconi in ferro battuto molto decorati, strade strette, luci soffuse, pavimentazione a selciato azzurro.

2° giorno. Ocean Park

Iniziamo la giornata con una ricca colazione a base di caffè e dolci locali in uno dei bar storici della città, La bombonera in Calle San Francisco. Usciti dal locale, ci imbattiamo in una passionale manifestazione ambientalista e ci facciamo coinvolgere dalle loro ragioni. Ci procuriamo quindi una mappa stradale all’Ufficio turistico (vicino al porto di attracco delle navi da crociera) e prendiamo la macchina per spostarci nella vicina spiaggia di Ocean Park dove trascorriamo l’intera giornata. È domenica e la spiaggia brulica di compagnie di ragazzi e famiglie attrezzati con tende da campeggio, sedie stradio, tavoli ed enormi borse frigo piene di bevande e cibo. In taluni casi, osserviamo fumanti barbecue! Per i meno attrezzati, come noi, è possibile comprare bevande fresche da venditori ambulanti o rilassarsi in un elegante caffè sulla spiaggia. Rimaniamo piacevolmente colpiti dal fatto che le spiagge siano tutte gratuite. Prima di andar via, ci concediamo volentieri un Mojito all’Hosteria del Mar (il prezzo e un po’ caro: $10 a bicchiere, ma l’ambiente molto confortevole: arredamento d’antiquariato, comodi divani e giochi d’acqua). Dopo una rinfrescata, usciamo a piedi, per fare la spesa nel centrale supermarket (aperto fino alle 12pm) di Plaza De Armas, sede del municipio e per una passeggiata nella vivace calle San Sebastian dove si susseguono molti locali frequentati anche dalle persone locali e taluni con musica dal vivo.

3° giorno. Rincon: la patria dei surfisti

Sveglia di buona ora e in viaggio verso la costa est. Percorriamo la carretera 22 fino ad Arecibo, quindi proseguiamo sulla carretera 2 fino al bivio per Rincon: la nostra meta di oggi (155Km, 2ore circa). Seguiamo le indicazioni per il porto di Rincon e ci fermiamo nella spiaggia di Tres Palmas (nella parte sud della omonima riserva naturale marina). Scegliamo la “nostra palma”, mettiamo al fresco il pranzo al sacco e ci rilassiamo al sole! Le onde consentono a ragazzi più o meno giovani di divertirsi in ogni tipo di sport d’acqua. Negozi attrezzati offrono escursioni in barca, immersioni subacquee, snorkeling e lezioni di surf. Nel pomeriggio, passeggiamo nella area protetta, dove scogli e palme rendono la spiaggia molto suggestiva, e visitiamo El Faro. Guardando il mare ci dicono sia possibile avvistare delfini e balene ma purtroppo non siamo così fortunati. Ceniamo al Calypso Tropical Cafè (nel viale alberato che conduce a El Faro) ascoltando musica reggae live.

4° giorno. Culebra

Alle 8.30 siamo già al porto di Fajardo, sulla costa ovest (67Km, circa 1ora da Old San Juan), pronti ad imbarcarci per l’isola di Culebra nell’arcipelago delle Isole Vergini Spagnole. I traghetti partono da Fajardo tutti i giorni alle ore 9am, 3pm, 7pm e da Culebra alle ore 6.30am, 1pm, 5pm ($2.25 a tratta). Ci consigliano di visitare l’isola in un giorno feriale per evitare problemi di trasporto. Lasciamo la macchina in uno dei tanti parcheggi a pagamento vicino al porto ($5/giorno). In circa un’ora e mezza di navigazione siamo sull’isola. Siamo accolti da decine di tassisti che si offrono di accompagnarci nelle spiagge più belle. Scegliamo di dirigerci nella famosa Flamenco Beach, ritenuta da molti una delle migliori spiagge dei Caraibi; ne rimaniamo incantati: la sabbia è bianchissima, il mare calmo, l’acqua turchese – trasparente. È possibile affittare un ombrellone per $10/giorno oppure ripararsi, nelle ore più calde, sotto la prospiciente vegetazione. Nei pressi della spiaggia ci sono campeggi (es. CampKanny) e alcuni chioschi dove bere ottimi succhi di frutta tropicale o cocktail a base di rhum e mangiare cibo locale.

5° giorno. Old San Juan a ritmo di salsa

Visitiamo tutta Old San Juan, camminando tanto! Iniziamo la nostra passeggiata dalla zona del porto (dove è un via vai di navi da crociera). Percorriamo il romantico Paseo della Princesa e a seguire il Paseo del Morro (ricavato tra l’oceano e le mura antiche della città) fino al Fuerte San Felipe del Morro. Con $5 compriamo il biglietto d’ingresso per entrambi i forti cittadini (orari: 9am-6pm). Dopo la visita del castello, ci incamminiamo verso Plaza de San Josè; per mere questioni di tempo decidiamo di non entrare nel Museo De Las Americas. Quindi passeggiamo nella parte alta della città: entriamo in Calle San Sebastian, giriamo in Calle Norzagary fino al Fuerte San Cristobal. Proseguiamo, poi, lungo Av. Muñoz Rivera fino al El Capitolio per poi tornare indietro lungo Av. Ponce de Leon. Attraversiamo Plaza de Colon e percorriamo Calle San Francisco. Ci fermiamo per il pranzo nell’antico risto-bar Majorca dove possiamo assaporare cibo locale e un ottimo caffè, conditi dalla simpatia dei gestori! Riprendiamo il cammino, visitiamo la Catedral de San Juan e poi ci perdiamo nei vicoli affollati e colorati concedendoci un po’ di shopping. Rientriamo a casa per la cena e po’ di relax e alle 11pm riusciamo per una serata danzante: al Nuyorican caffè (www.nuyoricancafepr.com), il mercoledì, si balla al suon di Salsa live! Il prezzo d’ingresso è $5; ben spesi!

6° giorno. Condado e Rio Piedras

Ci alziamo con calma e ci spostiamo, in macchina, nel vicino quartiere universitario di Rio Piedras. Conduco la zia e Bruno nel campus universitario, passeggiamo nel centro nel popolare sobborgo fino al mercato orto frutticolo in Paseo De Diego: la musica caraibica e il chiacchiericcio ci inondano. Per il pranzo ci fermiamo da Sofias, in Av. Ponce De Leon, dove per meno di $10 possiamo mangiare della buona cucina creola e ci concediamo un ottimo espresso nell’accogliente bar-pizzeria biologica Il Carretto. Nel pomeriggio: spiaggia! Scegliamo il moderno e mondano quartiere di Condado.

7° giorno. El Yunque e la baia bioluminescente

Di nuovo in macchina: la nostra meta di oggi è la foresta tropicale pluviale di El Yunque. Percorriamo le carreteras n.26 e n.3 in direzione Fajardo per poi deviare nella carretera n.191. La prima teppa è El Portal dove è possibile avere informazioni sulla foresta e visitare il centro di educazione ambientale ($3). Quindi, proseguiamo in macchina, fermandoci presso: la Cascada La Coca e poi la Torre Yokahù. Quest’ultima offre la possibilità di ammirare uno spettacolare panorama sull’oceano e sulla foresta. Raggiungiamo quindi l’Area de Pasadia Palma de Sierra dove parcheggiamo per proseguire a piedi nel sentiero de Arbores Grande (1.4km, 40minuti circa) fino alla Cascada La Mina. Nel pomeriggio, ci spostiamo a Las Croabas dove attendiamo al Balneario Seven Beach il tramonto del sole. Ci dicono che la spiaggia è sovente scelta dalle tartarughe marine locali come sito di deposizione delle uova! In serata, abbiamo prenotato un’escursione in kayak nella limitrofa Laguna Grande, Reserva Natural Cabezas de San Juan dove è possibile ammirare il fenomeno della bioluminescenza notturna ad opera di alcune particolari alghe microscopiche (è possibile visitare la baia anche con barche elettriche: www.bioisland.com).

8° giorno. Partenza

Salutiamo la città con una passeggiata spensierata nel centro storico. Ci lasciamo immergere dai colori, i ritmi e gli odori del Mercato Agricola Natural de il Viejo San Juan (il mercato si tiene tutti i sabato mattina nel cortile del museo antropologico, nella parte alta della città), ci soffermiamo in una caffetteria a degustare caffè locale e ci lasciamo andare agli ultimi acquisti in un negozio di oggetti artesiani. Nel primo pomeriggio, zia e Bruno ripartono alla volta dell’Italia.

Altri luoghi

Nel proseguo della mia permanenza a Puerto Rico ho avuto l’occasione di conoscere persone disponibili e interessanti a conoscere altri luoghi degni di nota, che valgono la pensa di essere visitati con altro tempo a disposizione, tra cui: le Isole di Vieques e di Mona, l’osservatorio astronomico di Arecibo e la Playa Jobos a Isabela. Segnalo inoltre l’associazione Serra Club Puerto Rico (www.puertorico.sierraclub.org) che organizza escursioni e incontri naturalistici economici e, a mio giudizio, rispettosi dell’ambiente e solidali con la popolazione locale.



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