Polonia insolita tra città bunker laghi e bisonti

Perché la Polonia? Il nostro primo obiettivo era individuare una meta non affollata, considerato che - per la prima volta - ci siamo trovati a viaggiare proprio nella settimana di ferragosto. Dopo aver scartato alcune mete come la Normandia ci è venuta in mente la Polonia. Per la stessa ragione “ferragostana” abbiamo tralasciato la visita...
Scritto da: scrical
polonia insolita tra città bunker laghi e bisonti
Partenza il: 09/08/2008
Ritorno il: 21/08/2008
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 2000 €
Perché la Polonia? Il nostro primo obiettivo era individuare una meta non affollata, considerato che – per la prima volta – ci siamo trovati a viaggiare proprio nella settimana di ferragosto.

Dopo aver scartato alcune mete come la Normandia ci è venuta in mente la Polonia. Per la stessa ragione “ferragostana” abbiamo tralasciato la visita a Cracovia concentrandoci di più sul versante nord-est del paese.

La scelta si è rivelata azzeccata. Pochi stranieri in giro, pochissimi italiani, qualche turista polacco ma alla fin fine non siamo mai stati coinvolti in onde umane di turisti. L’unica eccezione è stata forse Malbork, dove comunque siamo arrivati presto evitando le orde di turisti eruttate dagli autobus.

Vedi la descrizione dettagliata del viaggio, dove abbiamo dormito e mangiato, cosa abbiamo visto e le foto in: http://www.Scrical.It/ Itinerario del nostro viaggio dal 9 al 21 agosto 2000, con auto a noleggio Varsavia: dal 9 al 12 agosto Torun, 13 agosto: partiti da Varsavia la mattina del 13 agosto siamo arrivati a Torun (circa 211 km) verso le 11, nessun tratto autostradale e molti lavori di costruzione della prima arteria di autostrada.

Danzica, dal 14 al 16 agosto: partiti da Torun al mattino dovevamo fare 192 km con arrivo stimato a Danzica alle 11. Siamo arrivati alle 13 a causa dei soliti lavori sulla strada.

Malbork, Tana del Lupo, Giżycko Laghi della Masuria, 17 agosto: partiti da Danzica alle 8.15 del mattin siamo arrivati a Malbork alle 9.30. Da qui siamo ripartiti alle 12.30 per arrivare alla Tana del Lupo alle 16.15. Siamo infine ripartiti dalla Tana del Lupo alle 17.45 e arrivati a Giżycko alle 18.30. Circa 274 km Giżycko 18 agosto: gita in battello sui laghi della Masuria.

Białowieża – Foresta primordiale 19 – 20 agosto: partiti alle 8.30 del mattino da Giżycko siamo arrivati alle 12.30 (247 km) Varsavia 21 agosto: ritorno all’aeroporto. In circa 4 ore per 252 km.

Totale 1300 km Un viaggio iniziato con un po’ di timore per aver prenotato tutto via internet, per l’incertezza se avevamo calcolato bene i giorni per ciascuna tappa e se la parte naturalistica del viaggio ne valesse davvero la pena. A cose fatte possiamo dire che siamo restati ampiamente soddisfatti dalla Polonia. Tutto è filato liscio, la gita sui laghi e l’immergersi nella natura del parco di Białowieża ci hanno rinfrancato dalla camminate fatte nelle città. Danzica è stata una vera rivelazione, ci è piaciuta molto. La vivacità che vi abbiamo incontrato ci faceva ricordare i nostri viaggi a Berlino, soprattutto se comparata alla tranquillità sonnacchiosa di Varsavia.

VARSAVIA Città vecchia e piazza del mercato. Completamente rasa al suolo durante l’occupazione tedesca tutta la Città Vecchia (Stare Miasto) è stata ricostruita con attenzione maniacale ai dettagli storici da parte degli abitanti di Varsavia.

Le mura e il Barbacane. L’impressione è che siano state oggetto di un restauro in tempi recenti. La cinta muraria non è completa e la parte più consistente è accanto al Barbacane (Barbakan) costruito nel XVI secolo a protezione della porta di accesso della città.

Il castello reale (Zamek Kròlewski). Lunedì mattina uggioso denso di una pioggerellina molto fastidiosa. Momento ideale per cacciarsi dentro le mura del castello con la felice combinazione che il lunedì l’entrata è gratuita. Il palazzo ha un forma vagamente pentagonale e divenne residenza reale nel 1596, anno in cui Varsavia sostituì Cracovia come capitale della Polonia. I nazisti lo diedero alle fiamme nel 1939 e – non paghi dei danni causati – lo minarono nel 1944.

Città Nuova (Nowe Miasto). E’ la zona del Monumento agli eroi della rivolta di Varsavia del 1944 soffocata nel sangue dai nazisti e che si ritrova a ridosso della quantomeno strana architettura del palazzo di giustizia.

Il ghetto ebraico (Nalewki). Completamente distrutto durante l’occupazione nazista, il ghetto ebraico non è più ormai identificabile nei suoi confini originali. Una Via della memoria marca con blocchi di granito gli eventi o gli eroi del ghetto.

Via del Maresciallo (Marszałkowska). E’ la zona del realismo sociale evidenziato dall’architettura imponente. Simbolo ne è il Palazzo della cultura e della scienza (Palac Kultury i Nauki), dono della Russia sovietica ai cittadini polacchi.

DANZICA Danzica, nel nostro immaginario, era legata ai cantieri navali, a Solidarność, alla rivolta degli anni ‘80. La pensavamo dunque come città esclusivamente industriale, invece la città vanta un centro storico stupendo (anche se completamente ricostruito dopo la seconda guerra mondiale) così come tutto il lungo fiume (anche in questo caso la Vistola). L’atmosfera è inoltre più vivace e frizzante di quella respirata a Varsavia e non solo perché ci siamo stati durante la Fiera domenicana (Jarmark Dominikarìski, risale al 1260) che si tiene nelle prime due settimane di agosto e riempie il lungo fiume e le stradine adiacenti di bancarelle di artigiani. Sono nati qui il fisico Fahrenheit, padre del sistema di misura termometrico e il filosofo Arthur Schopenhauer. Anche qui l’architettura è tipica delle città anseatiche. Nella sua storia Danzica è una città ribelle, che non appartiene a nessuno e che ha subito le influenze di molti. L’ultima delle sue rivolte nel 1980 con gli scioperi ai cantieri navali che diede la stura alla caduta del regime comunista. Le località balneari di Danzica sono Sopot e Gdynia raggiungibili anche in battello.

TORUN E’ la città polacca che ha la maggior concentrazione di monumenti medioevali originali e per questo è stata dichiarata patrimonio dell’Unesco. Una passeggiata tra le stradine della parte vecchia tutta zona pedonale è molto piacevole. Ma a Torun si va per via di Nicolò Copernico che qui nacque. Purtroppo il museo (in via Kopernika) a lui dedicato nella casa natale non affascina come dovrebbe anche a causa dei molti pezzi che sono solo delle copie degli originali. Comunque sia costa poco e non impegna molto tempo. Maggiori dettagli e tutte le foto in: http://www.Scrical.It/ MALBORK A 60 km da Danzica si trova Malbork il cui unico pregio è l’ospitare il castello medioevale dei cavalieri dell’ordine teutonico, completamente ricostruito dopo la seconda guerra mondiale. La prima impressione è che i polacchi abbiano scoperto come il castello possa essere una fantastica macchina mangia soldi e si siano attrezzati di conseguenza. Il corposo listino prezzi prevede la visita da soli (30 zlt a persona, più altri 15 se si vogliono fare le foto) oppure con una guida o alcune altre ipotesi tutte comunque costose.

La Tana del Lupo Fu il quartier generale di Hitler che lo utilizzò quando pensava che l’invasione della Russia sarebbe stato un affare di poco conto. Questo era anche il luogo dove si sentiva più al sicuro e proprio qui, per quegli scherzi che gioca il destino, fu dove subì l’attentato da parte di Klaus von Stauffenberg. Laghi della Masuria Siamo partiti dal porto di Giżycko alle 9 del mattino per una navigazione con destinazione Mikołajki il cui rientro era previsto nel tardo pomeriggio. Essendo arrivati sui laghi, per stare sui laghi, abbiamo cercato e trovato uno dei percorsi più lunghi. Sono comunque disponibili dei giri in battello di solo una o due ore. Come abbiamo detto, il nostro giro è avvenuto in una splendida giornata di sole e ci siamo dunque goduti la navigazione all’aperto e gustati le ingegnose soluzioni adottate dai battelli per la navigazione nei canali attraversati da bassi ponti.

Parco nazionale Białowieża La particolarità della riserva è che viene lasciata al suo ritmo naturale, quindi senza nessun intervento né di pulizia del bosco né di rimozione degli alberi caduti. E in effetti una volta varcati i cancelli, ciò che si nota è il disordine come ormai non siamo neppur e più abituati a vedere nei nostri boschi di montagna che vengono comunque curati e tenuti puliti. Qui se siete fortunati potete vedere i bisonti in libertà. Ma non lasciatevi distrarre dalla loro ricerca (ricordate le migliori chance le si ha alzandosi alle 4 del mattino), perché avrete modo di rimanere affascinati da quanto silenziosamente e lentamente accade intorno a voi.

Maggiori dettagli e tutte le foto in: http://www.Scrical.It/



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