La Polinesia vista da Emilia e Maurizio

Quando abbiamo deciso di sposarci, non c’erano dubbi, il viaggio di nozze sarebbe stato in Polinesia…… Fino al giorno prima di partire non ce ne rendevamo conto ma poi…l’8 LUGLIO 2004 alle ore 11.00 del mattino eravamo a Parigi per imbarcarci sul volo AIR TAHITI NUI diretto a PAPEETE. Dopo poco più di 15 (?) ore di volo ci ritroviamo a...
Scritto da: m_emy
la polinesia vista da emilia e maurizio
Partenza il: 08/07/2004
Ritorno il: 23/07/2004
Viaggiatori: in coppia
Quando abbiamo deciso di sposarci, non c’erano dubbi, il viaggio di nozze sarebbe stato in Polinesia… Fino al giorno prima di partire non ce ne rendevamo conto ma poi…L’8 LUGLIO 2004 alle ore 11.00 del mattino eravamo a Parigi per imbarcarci sul volo AIR TAHITI NUI diretto a PAPEETE. Dopo poco più di 15 (?) ore di volo ci ritroviamo a Los Angeles per un breve scalo tecnico e alle 21.20 del giorno stesso siamo sull’isola di Tahiti – tenendo conto del bel fuso orario di 12 ore in meno all’andata si guadagna un giorno! – Che dire, già in aeroporto avverti la sensazione di essere in una terra lontana, il profumo dei fiori di Tiare, la gente festosa che ti accoglie all’uscita come se fossero tutti amici, l’organizzazione degli addetti al turismo, ritiriamo i nostri bagagli che non vedevamo da Milano…E saliamo su un pullman che ci porta al nostro primo hotel – SOFITEL – E’ da più di un giorno che non dormiamo e nonostante il buio pesto la voglia di vedere qualcosa di Tahiti è tanta e così ci facciamo un piccolo giro sulla spiaggia dell’hotel…Praticamente solo noi e un gruppo di polinesiani che tarda ad andare a dormire…, rassegnati dal fatto che non si vede nulla andiamo a dormire e per l’indomani fissiamo la sveglia alle 5.00!!!!! Non è assurdo perché in Polinesia la vita incomincia davvero alle 5 del mattino se non alle 4.30 e alla sera il sole tramonta già alle 17.00/17.30 dipende dalla posizione.

Una volta svegli la vita di Tahiti ci appare dal nostro balcone in tutta la sua bellezza e semplicità, facciamo una colazione abbondantissima con un panorama stupendo e subito dopo via in aereoporto per prendere il nostro primo volo interno per HUAHINE.

L’isola di Huahine è la più “selvaggia”, attaccata ancora alle sue origini non si avverte in alcun modo la presenza dei turisti, gli abitanti ti salutano da qualsiasi distanza e c’è una pace tutt’intorno che spesso ti senti l’ultima persona rimasta sulla terra.

All’aereoporto ci aspetta una bambina con in nostri nomi scritti su un cartello…Fuori c’era anche la mamma, un donnone di non so quanti chili che si è caricata tutte le nostre valige sul suo pulmino. Il nostro hotel/villaggio è splendido non di lusso ma i polinesiani che ci lavorano sono tutti molto carini/e e la spiaggia è esattamente quella che si trova sulle cartoline. Il colore del mare di Huahine è indimenticabile, ha tutte le sfumature dell’azzurro, del celeste, del turchese… Spesso sulla spiaggia eravamo solo io e Maury e solo in lontananza si vedeva un’altra coppia… L’escursione più interessante di Huahine è stata il giro dell’isola in Jeep, a quel punto ti rendi veramente conto di quanto sia bella la Polinesia e anche quanto sia cara!!!!! La nostra guida, Philippe ci ha portato prima su una parte della costa in cui non c’è la barriera corallina, poi a vedere alcune piantagioni di vaniglia, anguria, melone, papaya,…Huahine dall’alto, breve sosta in un paesino popolato al massimo da 50/60 anime e via via completamente immersi nella natura fino a quando non abbiamo completato tutto il giro dell’isola e siamo tornati nel nostro piccolo paradiso dove ci aspettava il nostro “happy hour” costellato da fiori di tutti i tipi,…Naturalmente non mancava il cocktail alla vaniglia… Passati 4 giorni è giunto il momento di abbandonare HUAHINE e andare a Moorea, il dispiacere è tanto ma la voglia di vedere Moorea lo supera! Gli aeroporti sulle isole sembrano tutti uguali, i polinesiani che ci lavorano non fanno altro che aspettare il prossimo aereo per prendere i bagagli e metterli sopra dei banchi di ferro …O dormire… dall’aeroporto altro traferimento con in loro pulmino al SOFITEL …Noi non vedavamo l’ora di vedere il nostro bungalow OVERWATER pagato come se fosse d’oro ma una volta arrivati davanti alla passerella degli overwater e avere aperto la porta del nostro, siamo ricompensati di ogni “sacrificio”…Bellissimo, non potevamo aspettarci di meglio, il bungalow è splendido non gli manca nulla tutto legno e bambù, tavolino di vetro all’interno per vedere direttamente dalla stanza il ben di dio che c’era sotto di noi, con tanto di terrazzo coperto, terrazzo scoperto e scaletta per tuffarsi in un’acqua dal colore indescrivibile; le foto non rendono giustizia a quello che effettivamente c’è da vedere.

Il primo giorno lo abbiamo passato a fare un giro di ricognizione della spiaggia, e girare nei dintorni, il secondo giorno ci siamo svegliati come sempre intorno alle 6.00, colazione abbondantissima e via sulla spiaggia ad aspettare che aprisse GILLES TATOO un mago dei tatuaggi del posto già suggeritoci a Huahine. Gilles, arriva alle 10.00, incominciamo a prendere confidenza e a spiegare quello che io e Maury vogliamo…Per fortuna che parla inglese..!! Martedì 13 luglio prendiamo appuntamento per giovedì 15 perché il giorno dopo avevamo prenotato l’escursione dell’isola in 4X4.

L’escursione è stata bellissima, i primi ad essere stati “caricati” siamo stati io e Maury e dopo quasi mezz’ora di strada siamo arrivati a prendere alcuni francesi dall’altra parte dell’isola e qui è incominciata la vera avventura in jeep… non ero mai salita in jeep su una strada di montagna (se così si può chiamare la cima di Moorea) con un strapiombo di non so quanti metri ad alcuni centimetri dalle ruote e con un pazzo alla guida!!! Volevo tornare giù, sulla strada civilizzata…Ma quando siamo arrivati alla cima ho capito perché si chiama il Belvedere… una vista mozzafiato dove si riesce a vedere gran parte della costa e delle due barriere coralline che ad un certo punto si interrompono per poi riunirsi ancora… bellissimo, anche qui le foto sono bellissime ma non rendono giustizia al paesaggio. Riscendiamo dal dirupo… e la nostra guida ci porta in una distilleria in cui facciamo l’assaggio di liquori al pompelmo, al cocco, alla vaniglia, al frutto della passione, alla papaya…E di altre creme, facciamo qualche acquisto e subito dopo ci dirigiamo all’interno di una foresta che si apre su una immensa piantagione di ananas…È tutto così verde che sembra la vegetazione del Vietnam! Da qui il nostro viaggio continua alla volta di alcune baie dell’isola tra cui la più famosa quella di Cook. Quando finisce il nostro giro dell’isola sono solo le 14.00 così ci godiamo il nostro overwater anche perché il giorno dopo non avremmo più potuto farci il bagno…Almeno così ci hanno raccomandato ma noi abbiamo disubbidito dopo due giorni dal tatuaggio non resistendo a quelle acque splendide.

Lasciamo Moorea con ancora più tristezza consapevoli del fatto che non avremmo più avuto il nostro bungalow sull’acqua e ci dirigiamo a Bora Bora. Sull’aereo ci siamo seduti rigorosamente sulla sinistra per avere la vista più bella e così è stato, le foto scattate non sembrano vere! A Bora Bora ci aspetta un bellissimo garden bungalow sempre della catena dei Sofitel, infatti ci avevano informato che qui gli Overwater non erano un gran che come posizione (…C’era un motivo se costavano di meno!!) e così avevamo optato per quello di Moorea … A Bora Bora insieme ad altri ragazzi in luna di miele siamo andati a Vaitape unico paesino da girare pieno di negozi di perle … (la mia perla me la sono presa in una gioielleria nell’aereoporto di Moorea dove mi fidavo di più e mi hanno rilasciato tanto di certificato) Finalmente abbiamo prenotato l’escursione più attesa – bagno con gli squali e con le razze – BELLISSIMMMMMMMMMO… abbiamo fatto il giro dell’isola in barca e la sera siamo andati all’ultimo giorno della festa di Bora Bora dove si chiudevano le gare di danze polinesiane! L’esperienza polinesiana è veramente unica; a quasi 20000 km di distanza da casa ti senti veramente fuori dal mondo in un paese che comunque per il turismo si sta evolvendo pian piano (per sua sfortuna) turismo che rovina le tradizioni e le abitudini della gente locale e intacca tutto ciò che è rimasto delle “Perle” del Pacifico. Tutti coloro che pensano che Tahiti sia un’isola tranquilla si sbagliano, il traffico è intenso e sembra di stare in una città Europea se non fosse per il profumo di fiori che aleggia nell’aria.

Huahine (ancora selvaggia e genuina) dicono che è la Bora Bora di 20 anni fa (Bora Bora è ancora bellissima chissà com’era prima!!)… Proviamo a pensare a Bora Bora tra meno di una decina di anni…

IA ORA NA Polinesia e Mauruuru! NA NA!



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