Due notti a Philadelphia

La nostra prima tappa della East Coast U.S.A.
Scritto da: cla4902
due notti a philadelphia
Partenza il: 11/08/2018
Ritorno il: 13/08/2018
Viaggiatori: 6
Spesa: 4000 €
Giorno 1: Il nostro volo atterra a New York e dopo le varie trafile di ritiro bagagli e noleggio auto ci mettiamo finalmente in viaggio. Dopo circa 2 ore arriviamo al nostro albergo: Conwell Inn che si trova nell’area della Temple University. E’ già un po’ tardi e siamo stanchi dal viaggio per cui ceniamo e andiamo a dormire.

Giorno 2: La nostra giornata inizia dal Love Park, nel centro della città di Philadelphia dove lasciamo la macchina in un parcheggio custodito e andiamo alla fermata di PHLASH l’autobus che permette di visitare al meglio i punti turistici della città. Il pass giornaliero costa 5$ e puoi scendere e salire sul bus tutte le volte che vuoi. Gli autobus sono piuttosto frequenti (uno ogni 15 minuti circa) e attraversano tutta la città dalle h 10 alle h 18. La nostra prima tappa è l’Eastern State Penitentiary, un penitenziario abbandonato da diversi anni, “famoso” per aver detenuto al suo interno perfino Al Capone. L’ingresso costa 16$ dollari ma noi con le bimbe piccole decidiamo di vederlo solo dall’esterno, dalle immagini che abbiamo visto su internet l’interno è molto decadente e da brividi, non ci sembra il caso di portarci due bimbe piccole. Riprendiamo il PHLASH e scendiamo alla fermata del Philadelphia Museum of Art che, oltre ad essere un importante museo, è famoso in tutto il mondo per i Rocky Steps (ovvero i gradini sui quali si allenava Silvester Stallone nel film “Rocky”) e la statua di Rocky Balboa.

Dopo la tappa per Rocky, attraversiamo il parco di fronte al museo (The Oval) dove, essendo estate propongono intrattanenimenti sia per grandi che per piccini, ad esempio ci divertiamo a giocare con un forza 4 gigante. Arriviamo al Municipio di Philadelphia, uno dei monumenti più riconoscibili della città, alziamo gli occhi al cielo e vediamo il bel grattacielo Liberty Place. Passiamo dall’Hard Rock Cafè e ci fermiamo finalmente al Reading Terminal Market per pranzare, non vediamo l’ora di assaggiare il famosissimo Philly Cheasesteak. Per chi non lo conoscesse… si tratta di un panino condito con carne e formaggio, devo dire molto buono. Con l’autobus arriviamo a Penn’s Landing, ovvero la passeggiata che costeggia il fiume Delaware. Purtroppo pare che la strada per scendere sia bloccata per i preparativi per un concerto, quindi ci limitiamo a vedere il paesaggio dall’alto.

È arrivato il momento di visitare il centro storico più importante della città. Arriviamo per cui all’Indipendence National Historic Park dove l’ingresso è gratuito e si può visitare la famosissima Liberty Bell. Questa campana ha un importante significato storico perché il suo suono radunò i cittadini per la dichiarazione d’indipendenza americana. All’interno del parco storico ci sono inoltre la Indipendence Hall e il Museum of the American Revolution. Facciamo una piccola deviazione del percorso per vedere la Betsy Ross House, ovvero la casa dove fu cucita la prima bandiera americana e Alfreth’s Alley, una delle strade più vecchie d’America, fotografatissima perché le sue casette con porte e infissi rossi sono troppo carine. Infine ceniamo allo Spruce Street Harbour Park, un parco troppo grazioso, affacciato sul fiume con amache, scacchiere e sedie giganti. Torniamo in albergo stanchi ma contenti.

Giorno 3: È giunto purtroppo il momento di partire, rinunciamo alla visita dei Philadelphia’s Magic Garden perché c’è un acquazzone in corso. Per cui decidiamo di partire subito alla volta di Washington facendo una tappa pomeridiana a Baltimora.

Seguitemi per leggere i prossimi diari di viaggio.

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