Perù Un viaggio magnifico e un po’ stancante

ITINERARIO Partendo da Lima, abbiamo percorso in pullmino la Carretera Panamericana (la strada più lunga del mondo) lungo il deserto costiero peruviano. Vale la pena, fino ad Arequipa si traversano paesaggi stupendi di sabbia, scogliere a strapiombo sull' oceano Pacifico ed oasi; contemporaneamente ci si abitua all' altitudine limitandone i...
Scritto da: Dario Cima
perù un viaggio magnifico e un po’ stancante
Partenza il: 02/10/1997
Ritorno il: 18/10/1997
Viaggiatori: in gruppo
Spesa: 1000 €
ITINERARIO Partendo da Lima, abbiamo percorso in pullmino la Carretera Panamericana (la strada più lunga del mondo) lungo il deserto costiero peruviano. Vale la pena, fino ad Arequipa si traversano paesaggi stupendi di sabbia, scogliere a strapiombo sull’ oceano Pacifico ed oasi; contemporaneamente ci si abitua all’ altitudine limitandone i fastidi (soroche). Inquietante ma irrinunciabile sorvolare con piccoli aerei il deserto di Nasca. In aereo fino a Cusco ed in treno a Machu Picchu e ancora in treno fino al lago Titicaca. INFORMAZIONI GENERALI Valuta: Nuevo Sol circa 600 lire (poco stabile), Dollari Usa e Carte di Credito accettati ovunque. Lingua: Spagnolo (semplificato) e dialetti indios sulle Ande Fuso Orario: 6 ore in meno dell’ Italia Documenti necessari: Passaporto con validità di almeno 6 mesi Vaccinazioni: nessuna obbligatoria, piuttosto qualche cautela nella zona Amazzonica (malaria) e quando si mangia il “ceviche” classico pesce crudo (tifo). Medicinali: portate dall’ Italia quelli che usate , soprattutto qualcosa per il mal di testa provocato dall’ altitudine. PERIODO DEL NOSTRO VIAGGIO E CLIMA Viaggio effettuato nel mese di Ottobre , clima caldo e ventoso nella zona costiera, più freddo sulle Ande (con minime notturne di 3 gradi). Durante la nostra estate è più fresco, mentre durante il nostro inverno portate un costume (per le piscine perché il mare proprio non invoglia). La corrente oceanica fredda (corrente di Humboldt) rende la temperatura del Perù più bassa di 6 gradi rispetto agli altri paesi tropicali (tranne negli anni in cui si manifesta il fenomeno del Niño). ATTRAZIONI Sintetizzate secondo l’ ordine cronologico del nostro viaggio. Lima , capitale che ospita un terzo dell’ intera popolazione peruviana, sorta in una oasi del grande deserto costiero, qualche costruzione coloniale e il Museo de Oro, per il resto caos, sporcizia (soprattutto nelle “Barriadas”, baraccopoli addossate sulle aride colline) e umidità (Garua). Penisola di Paracas , splendido deserto roccioso che si scontra con l’ Oceano Pacifico, escursione alle Isole Ballestas (pinguini, leoni marini e tantissimi uccelli); famoso e misterioso “Geoglifo” denominato Candelabro; inquietanti tracce di culture Precolombiane raccolte in piccoli musei (Paracas ed Ica). Nasca , l’ incredibile sorvolo dei geoglifi , gli antichi disegni più grandi e sorprendenti del mondo. Arequipa, stupenda architettura coloniale all’ ombra di enormi vulcani. Cusco , gli Incas, la cultura andina precoloniale , commistione di architetture incaiche e spagnole, le Ande … magnifica! Machu Picchu, stateci almeno un paio di giorni e visitatela quando non c’ e’ folla (la mattina presto ad esempio); non ci sono parole per descrivere l’ ambiente naturale, i terrazzamenti artificiali , le costruzioni precolombiane(praticamente intatte) e l’ atmosfera “esoterica”. Lago Titicaca , forse mi aspettavo qualcosa di più dai panorami, la gente invece è magnifica con tradizioni e feste incredibilmente antiche e vive; da non perdere la visita a Sillustani (la mattina è stupendamente deserta, mentre nel pomeriggio ci sono pochi turisti sulle isole galleggianti del Titicaca). ALLOGGIO Visti i prezzi conviene soggiornare in alberghi di alto livello, la catena Libertador ha alberghi nei posti più belli e spesso situati in antiche costruzioni (Cusco , Arequipa). CUCINA Fantastico il Ceviche (pesce e frutti di mare crudi con cipolla e limone); Pisco Sour l’ aperitivo nazionale; Mate de Coca (il te rigenerante delle Ande); carni inconsuete (Lama, alpaca e porcellino d’ India) da provare; birre tutte buone; Inka Cola curiosa bevanda analcolica dal colore fosforescente; “Chicha” , bevanda alcolica e fermentata tipica della zona andina, disgustosa e lassativa. CURIOSITA’ Prima dell’ arrivo degli spagnoli (1532) non si conosceva né la ruota, né la volta ad arco, né la scrittura. Ad Ica c’è la duna sabbiosa più grande del mondo dove si pratica uno sport emergente: il surf sulla sabbia. La pianta della città di Cusco rappresentava un immenso puma (la “dentatura” è ancora perfettamente visibile costituendo la fortezza di Sachsahyuaman) Sentirete in numero incredibile di storie dalle guide locali (tutte preparatissime grazie a severi corsi parauniversitari): astronomia, costruzioni, usi e tradizioni, flora e fauna … è tutto oltre le nostre esperienze. BAMBINI Non è proprio un viaggio adatto a loro, stancante, dalle grandi escursioni (termiche, altitudine) e anche un po’ pericoloso (aeroplanini instabili, sentieri montani, percorsi stradali avventurosi). ACQUISTI Artigianato (legno, tessuti, ceramica) nei coloratissimi mercatini, piuttosto economici ma bisogna contrattare (non tanto per risparmiare , quanto per comprare più cose facendo felici anche i venditori). I maglioni di vero Alpaca giovane costano cari. GEOGRAFIA E STORIA Grande stato dell’America meridionale (quattro volte l’Italia, 21 milioni di abitanti), si affaccia sull’oceano Pacifico con l’alta Cordigliera delle Ande e comprende verso est una buona parte dell’Amazzonia. La fascia costiera (larga al massimo 150 km) è uno dei più aridi deserti della terra a causa della fredda corrente marina di Humboldt che provoca nebbie persistenti ma non piogge. L’imprevedibile anomalia termica, nota come “El Niño”, si origina dall’incontro della corrente di Humboldt con una occasionale corrente marina calda ed ha ripercussioni sul clima a livello planetario. La zona andina, dove sono le numerose sorgenti del Rio delle Amazzoni, presenta vulcani ed alte cime (una decina superano i 6000 metri, culminando con i 6768 del Nevado Huascaran) che circondano vasti altipiani il più grande dei quali è al confine con la Bolivia e racchiude il lago Titicaca (il lago navigabile alla maggiore altitudine 3810 m., grande più dell’Umbria). La storia delle popolazioni precolombiane è sintetizzata dalla cultura incaica che ha raccolto le comuni caratteristiche delle civiltà precedenti (CHAVIN, NASCA, HUARI, CHIMU’) culminando nel XIV secolo nel più vasto impero delle americhe con la sua magnifica capitale a Cusco (3400 m. Di altitudine). Quando nel 1532 iniziò la conquista spagnola ad opera di Francisco Pizarro, gli europei trovarono una civiltà che costruiva mirabili edifici in pietra incredibilmente solidi (per resistere ai continui terremoti), aveva sviluppato arti orafe, tessili, ceramiche di gran pregio, era riuscita con millenni di cultura agricola ad ottenere incredibili varietà di prodotti dai titanici terrazzamenti artificiali, aveva profonde conoscenze astronomiche eppure non aveva sviluppato né la tecnica costruttiva dell’arco né la ruota, ma soprattutto non aveva concepito la scrittura. In meno di 200 uomini contro un impero di 10.000.000 di abitanti, aiutati da tradimenti, ingenuità religiose, dai cavalli e da armi più sofisticate in tre anni gli spagnoli soggiogarono l’ultimo popolo americano (che fu sterminato da guerre, malattie, carestie fino a ridursi ad un quarto della popolazione originale). Il ricco vicereame del Perù, la cui capitale fu fondata nella più grande delle quaranta oasi fluviali del grande deserto costiero (quella del fiume Rimac, da cui distorto il nome Lima), ottenne l’indipendenza dalla Spagna nel 1821 solo con l’aiuto di “Libertadores” stranieri (San Martin, argentino e Simon Bolivar, venezuelano); solo negli anni novanta il Perù sembra aver trovato una stabilità interna dopo molte crisi sociali (movimenti indio, Tupac Amaru, Sindero Luminoso) ed economiche (crollo del valore dei prodotti minerari e del guano – fertilizzante di origine animale -, coltivazione intensiva della coca).

INOLTRE Se pensate di andare in Perù dovete disporre di almeno due settimane, il percorso va studiato con attenzione (consiglio di orientarsi verso un viaggio organizzato sia per motivi logistici ma soprattutto per la preziosa esperienza delle guide locali che arricchisce di particolari un viaggio veramente indimenticabile). Preparatevi a camminare parecchio, con scarpe comode per escursioni sui sentieri di montagna. Potete trovare i particolari del nostro viaggio sul mio sito http://utenti.lycos.it/dario_cima/ , (ci sono anche diari di altre mete tropicali) o scrivermi dario.cima@cofathec.it .



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