Gran tour d’Oriente – Quarta e ultima parte – Malesia fai da te

24 giorni, 15 voli, 5 nazioni visitate, una cavalcata che ha toccato Il Cairo, Bali, Vietnam, Cambogia, Kuala Lumpur e Perhentian Island
Scritto da: tetoida_
gran tour d'oriente - quarta e ultima parte - malesia fai da te
Partenza il: 06/08/2011
Ritorno il: 29/08/2011
Viaggiatori: 4
Spesa: 3000 €
Quest´anno la barra e´ rivolta ad Est, dopo il Sudafrica dello scorso anno e´giunto il momento di ritornare in Oriente dopo tanto tempo. Sicuramente e´ stato il viaggio piu´ complesso e vario che abbiamo organizzato. Per la prima volta viaggiamo senza i figli al seguito, partiamo solo in due e solo dal Vietnam si uniranno al gruppo anche Elvira e Fabrizio, purtroppo hanno solo due settimane di ferie… 24 giorni, 15 voli, 5 nazioni visitate sono numeri importanti. L´organizzazione ha richiesto parecchi mesi anche per la necessita´di cercare i voli piu´ convenienti perche´la regola e´sempre “ Il Massimo spendendo Il Minimo”.

Dopo la lettura di decine di racconti ed il monitoraggio continuo dei voli finalmente tra gennaio e febbraio cominciamo le prenotazioni e il viaggio prende forma. Il volo intercontinentale lo abbiamo prenotato con Egyptair mentre per i voli interni, nei limiti del possibile ci siamo affidati ad Airasia, un solo volo con Jetstar e due con Vietnam Airlines. Per il volo con Egyptair abbiamo speso 630 € e con tutti gli altri spostamenti raggiungiamo la cifra di circa 1100 € p/p. Come consuetudine ci siamo appoggiati all´agenzia di fiducia per il volo intercontinentale, mentre il resto lo abbiamo prenotato direttamente da Airasia o da Govolo. Ed anche quest´anno non sbagliamo, Egyptair ci modifica un numero incredibile di volte orari ed operativi, addirittura ci cancella il volo ci sposta su quello successivo per Bangkok. Alla fine arriveremo a Kuala Lumpur con soste al Cairo e Bkk. Airasia cmq non e´ da meno, due voli cancellati e parecchie modifiche. Ricordiamoci che e´ una Low Cost e non sarebbe tenuta a favorire eventuali coincidenze, cosa che comunque ha sempre cercato di fare. Prenotare in anticipo sicuramente conviene, il nostro volo veniva venduto da giugno a piu´ di mille euro… Anche per Airasia conviene prenotare in anticipo, sia per i costi che per la scelta dei posti, spendendo un paio di dollari avete la possibilita´di scegliervi il posto che desiderate, per il peso dei bagagli, abbondate sempre, costa poco e le tentazioni in Oriente sono infinite.

Hotel: Per gli hotels ci siamo appoggiati prevalentemente ad Agoda, specialista in hotel asiatici seguendo le indicazioni dei TpC e di Tripadvisor. Non abbiamo mai avuto particolari problemi a parte le Perhentian dove a febbraio gli Abdul´s Chalets erano gia´al completo. Di solito noi viaggiamo con tutti gli hotels giá prenotati per evitare lunghe ricerche sul posto.

Valuta: Siamo partiti con euro, qualche dollaro, bancomat e carta di credito. Direi che i dollari sono utili solo in Cambogia. Con gli euro e´possibile cambiare facilmente valuta in aeroporto o in citta´. Dove possibile abbiamo sempre usato gli Atm (Bancomat), semplici ed economici (2€ di commissione). Il problema sono i massimali che spesso sono molto bassi e costringono a prelevare piu´volte moltiplicando le commissioni.

Egitto: Siamo stati poco, abbiamo prelevato due volte con gli Atm Bali: Utilizzati sempre gli ATM, alcuni ristoranti e qualche negozio accetta le Carte di Credito, spesso con una piccola maggiorazione.

Vietnam: Cambiati 50 € in aeroporto, poi sempre prelevato dagli Atm. Grandi difficolta´ a pagare con le Carte.

Cambogia: Non cambiate la valuta, qui tutto e´ conteggiato in dollari, avere i Riel vi costringe a calcoli complicati, rimettendoci sempre. Qui conviene avere qualche dollaro portato dall´Italia. La Visa ce l´hanno accettata solo in hotel.

Malesia: A Kuala Lumpur vanno benissimo le Carte, nelle Perhentian invece procuratevi il contante dagli Atm sulla terraferma, eventualmente cambiate nel resort ma solo in caso di emergenza.

Visti: Capitolo molto importante sono i visti per i Paesi da visitare. Egitto: Visto in arrivo 15$; Bali: Visto in arrivo 20$; Vietnam: Lettera di presentazione+Foto (25$)+ 25$ in aeroporto; Cambogia: Visto in arrivo 25$ + Visto in partenza 25$; Malesia: Visto in arrivo gratuito. Se avete un po´di pazienza ora potete leggere il nostro diario di viaggio…

MARTEDI 23 AGOSTO 2011

Oggi abbiamo il volo per Kuala Lumpur, intorno alle 7.00 lasciamo il nostro hotel. Facciamo il Check-Out e qui scopriamo che ci hanno offerto i massaggi del giorno precedente, Fabrizio paga la lavanderia, addirittura 3$! Un dollaro al Kg! In attesa del taxi lasciamo gli ultimi riel rimasti ai ragazzi dell´hotel, se li sono proprio meritati e questi per ricambiare ci regalano quattro magliette del Golden… Salutiamo con un po´ di tristezza la Cambogia, ci siamo trovati come a casa e l`ospitalita´ “avvolgente” del popolo cambogiano ci ha veramente stregato, e´questa l´ arma in piu´che puo´ rendere indimenticabile il soggiorno nella terra dei sorrisi. Mezzora e siamo in aeroporto, il puntuale volo Airasia dopo due ore ci porta a Kuala Lumpur. Dietro di noi prende posto una famigliola italiana, padre, madre e due figlie adolescenti. La madre parla ad alta voce per tutta la durata del viaggio, praticamente una radio. Anche loro raggiungeranno le Perhentian, fortunatamente non nel nostro hotel… comunque tutta la mia comprensione a Roberto il marito della logorroica signora chiamato spesso in causa. Arriviamo a Kuala Lumpur e ritroviamo il Tune Hotel.

E´ ancora presto per la camera, quindi pranziamo nel loro hotel, mangiamo bene e dopo aver lasciato i bagagli raggiungiamo il centro citta´ con un taxi. Ci facciamo lasciare nella zona commerciale, entriamo in un paio di enormi centri commerciali ma rimaniamo delusi. I negozi che incontriamo sono quelli delle grandi catene internazionali, uguali in ogni parte del mondo, inoltre i prezzi dei gadgets tecnologici sono in linea con quelli italiani. Prendiamo quindi la Monorail e raggiungiamo le Petronas Towers, uno dei pochi punti di riferimento di questa metropoli piuttosto anonima. Transitiamo solo dal Suria, altro anonimo centro commerciale per raggiungere il bel parco antistante le torri per rilassarci un po´. Altro passaggio in taxi e raggiungiamo Bukit Bintang, il vero centro di Kl. Centri commerciali, ristoranti e soprattutto tanta gente. Si possono fare anche ottimi affari con un po´ di pazienza, diciamo che la vera citta´ a misura d´uomo e´ qui. Un consiglio, se avete poco tempo, fate un salto alle Petronas e poi venite qui. Per la sera avevamo prenotato mesi fa la cena nel ristorante semovente della Menara Tower, purtroppo ci avevano comunicato che era in manutenzione ed avevamo accantonato l´idea. Fabrizio era venuto a sapere che aveva riaperto i battenti e decidiamo di raggiungerla a piedi. Arriviamo esausti… la torre si trova su una collinetta che ci taglia le gambe.

Scopriamo che il ristorante semovente e´ chiuso ma e´ aperto quello del piano superiore con la serata che festeggia la fine del Ramadan(20€). A noi va benissimo anche perché cosi´ risparmiamo piu´ di 20 € a testa. Raggiungiamo in un attimo la sommita´della torre da cui si gode un panorama incredibile, con una fastidiosa aria condizionata a palla. Siamo alla stessa altezza delle Petronas Towers che troneggiano sulla citta´. Il ristorante è al completo e noi siamo tra i pochi occidentali presenti, l´allestimento e´ sontuoso e la serata e´ allietata da gruppi musicali locali. Il buffet e´ molto ricco e di scarsa qualita´, ma riusciamo comunque a mangiare decentemente. Rientriamo con il taxi al Tune Hotel, gli aeroporti di KL sono molto distanti dal centro e spesso i voli sono di prima mattina. Il Tune e´ ottimo se avete un volo dal Lcct, lo scalo low cost di Kl, se dovete partire dal Klia ci sono un paio di hotel direttamente nell´area dello scalo.

MERCOLEDI 24 AGOSTO 2011

Il volo non e´di prima mattina, raggiungiamo quindi con comodo lo scalo e facciamo colazione. Anche oggi utilizziamo Airasia e raggiungiamo Kota Bharu. Paghiamo il taxi direttamente in aeroporto e dopo circa un´ora di viaggio raggiungiamo l´imbarcadero di Kuala Besut dove saldiamo il nostro conto con Anjung Holidays, l´agenzia a cui ci siamo appoggiati per le Perhentian. Altri circa quaranta minuti di barca veloce e raggiungiamo Besar, l´isola grande. Noi per il soggiorno abbiamo scelto i Cozy Chalets, il pontile e´lo stesso del Tune che si trova a fianco. Purtroppo dobbiamo subito trascinarci le valige fino alla reception del New Cocohuts che fa parte della stessa gestione. La Malesia non e´ la Cambogia e l´accoglienza non e´ sicuramente la stessa, non fraintendiamo, i malesi sono stati gentilissimi ma i ragazzi cambogiani sono imbattibili per l´accoglienza ai turisti. Prendiamo subito possesso dei nostri due chalets, sono comunicanti e con vista mare, scelta ottima. La struttura e´ semplice ma curata, la pulizia e´ accettabile anche perche´ qui siamo al mare e la sabbia e´ un po´ dappertutto. Abbiamo letto pareri contrastanti sui Cosy Chalets ma devo dire che spesso alcune valutazioni sono esagerate. Unico consiglio che mi sento di dare e´quello di scegliere i bungalows sea view, sono un po´ piu´cari ma valgono tutta la piccola differenza. Le camere non vengono fatte e se volete il cambio degli asciugamani dovete passare dalla Reception. Il servizio wifi gratuito e´ presente ma vista la conformazione della struttura spesso funziona a macchia di leopardo. Nel ristorante ci siamo trovati bene e praticamente non ci siamo spostati da qui per tutto il soggiorno, i prezzi sono onesti e soprattutto il pesce freschissimo ed i succhi di frutta sono ottimi. Preso possesso delle camere ci fiondiamo subito in mare, maschera e boccaglio ce li siamo portati dall´Italia, le pinne invece le abbiamo affittate qui sul posto. Gia´di fronte alle camere i fondali offrono qualche bello scorcio e la bassa marea del pomeriggio favorisce gli avvistamenti. Per la cena ci fermiamo nel nostro ristorante e devo dire che ci troviamo davvero bene, questa sera proviamo la carne, spiedini e grigliata mista sono ottimi e la vista della spiaggia dall´alto e´molto bella.

GIOVEDI 25 – SABATO 27 AGOSTO 2011

Per tre giorni soggiorniamo alle Perhentian. Il mare e´ splendido, sono sicuramente lideale per terminare una vacanza impegnativa come questa. Le Perhentian sono la scelta piu’ comoda per il viaggio che abbiamo fatto noi. Si raggiungono facilmente ed i prezzi sono ancora accessibili. Le strutture sull´isola non sono lussuose, l´unico hotel degno di questo nome e´il Perhetian Island Resort (Pir) la struttura e´ vecchiotta ma la spiaggia su cui si affaccia e´una delle piu´ belle dell´ isola. Gli altri gruppi di bungalows sono spartani con piccole variazioni tra gli uni e gli altri. Sono divisi in tre gruppi, il primo fa capo al Pir e al Coral View, il secondo piu` a sud ha come struttura di riferimento il Tune ed il molo dell´Ente Parco ed infine l´ultimo il piu´selvaggio intorno al Fauna. Ribadisco ancora, le casette di tutti i resort si assomigliano e la differenza é data solo dalla posizione, quelle che si affacciano sulla foresta sono piú sacrificate e spesso si sentono gli scarichi maleodoranti, per qualche dollaro in piú sicuramente meglio la vista mare.

Spostamenti: Le isole si sono sviluppate solo lungo la costa, l´interno é ancora foresta impenetrabile quindi gli spostamenti tra una spiaggia e l´altra avvengono solo via mare. I taxi boats vi portano ovunque ma i prezzi non sono molto teneri, tutto é trattabile ma fino ad un certo punto. Ovviamente la maggior parte del tempo lo trascorrerete nella zona dove soggiornate. Delle tre aree, forse quella piu´ accessibile é quella centrale, con la lunghissima spiaggia che parte dal Cocohut ed arriva fino agli Abdul.

Le spiagge: Oltre gli Abdul´s Chalets basta un piccolo sforzo e si raggiunge KK a parer mio la spiaggia con i fondali migliori dell´isola. Nel nostro soggiorno ci siamo fatti portare dai taxi boats a visitare un po´tutta l´isola, merita una sosta Turtle Beach, la gia´citata KK e la spiaggia del Pir. I locali non sono il massimo della pulizia e capita spesso di trovare rifiuti scaricati dalle loro barche. La sorgente oltre lo Shark Point sarebbe carina se non fosse piena di rifiuti che comunque i vari ragazzi dell´isola che qui portano i turisti non si sognerebbero mai di raccogliere, peccato.

Il mare: Il mare é bello ma per favore non paragoniamo questi fondali con le Maldive o il Mar Rosso. Lo snorkeling é piacevole ma gli avvistamenti importanti sono davvero rari. Davanti al paese dei pescatori c´é il passaggio delle tartarughe, noi in quattro giorni non ne abbiamo vista una e cosi´pure gli squali. Allo Shark Point erano tante solo le barche in attesa di un avvistamento.

Il clima: Agosto non e´ il mese migliore per queste isole noi comunque ci siamo trovati molto bene anche se il cielo era spesso coperto e solo in un paio di occasioni ha piovuto per una mezzoretta.

Cibo: Come detto non ci siamo mai spostati molto dal nostro ristorante che era aperto anche nel pomeriggio mentre altre strutture aprivano solo alle sei visto che il Ramadan cadeva in questo periodo. Ci siamo fermati sia a mezzogiorno che alla sera. Per pranzo sempre qualcosa di veloce e alla sera ci facevamo pesare il pesce fresco che veniva poi cotto alla brace con contorno di verdura e riso. Perfetto.

Animali: avevamo letto di incontri frequenti con varani ed altro ancora, ovviamente vivendo a due passi dalla foresta qualche incontro é possibile ma del tutto innocuo. Abbiamo visto i varani ma per incontrarli bisognava aspettarli al mattino presto, in camera solo qualche geco, dei simpatici scoiattoli, verso sera le rondini lasciavano il posto ai pipistrelli. Se passeggiate sulla spiaggia l buio questi vi sfioreranno ma nulla piu´. Come nel resto del viaggio completamente assenti gli insetti, non abbiamo visto una zanzara. Bellissima invece la scimmietta adottata dai gestori del Cocohut che era diventata la mascotte del villaggio.

DOMENICA 28 AGOSTO 2011

Inizia il lungo rientro a casa. Alle 8.00 circa ci imbarchiamo a malincuore sulla barca che ci riporterá a casa. Carichiamo le valige e ci accorgiamo di essere gli unici occidentali. Ci fermiamo in paio di punti a Kecil nel villaggio dei pescatori per imbarcare gente. Alla fine sembravamo un barcone di profughi, il nostro dubbio é che la barca era per noi ma il driver ne ha un pó approfittato e per una piccola mancia ha caricato tutti a bordo. Oggi é domenica e probabilmente gli abitanti si spostavano sulla terraferma per la festivitá. Dopo una traversata travagliata, la barca si é fermata un paio di volte, arriviamo a Kuala Besut. Prendiamo un taxi e alle 10.00 siamo Kota Bharu in aeroporto. Il nostro volo parte tra cinque ore, chiediamo al banco Airasia di anticipare il volo, ma niente da fare. In aeroporto é tutto chiuso e non c´é possibilitá di pranzare, oggi é festa e c´é il Ramadan. Altro taxi e raggiungiamo il centro della cittá anche qui tutti i ristoranti sono chiusi ma il taxista ci consiglia di fermarci a Chinatown, qui non essendo musulmani troviamo tutto aperto. La food court é incredibile, troviamo di tutto ed a prezzi irrisori, con meno di tre euro mangiamo in quattro. A questo punto possiamo anche rischiare mangiando Street Food, é l´ultimo giorno… Andiamo a passeggio nel centro cittadino e ci fermiamo in una pasticceria per il caffé. Riprendiamo il taxi e torniamo in aeroporto, salutiamo Elvira e Fabrizio che hanno orari diversi per il ritorno e prenderanno il volo successivo. Il nostro volo é regolare ed alle 16.00 atterriamo a KL. Ci trasferiamo dall´Lcct al Klia con la navetta spendendo solo 2,5R. Oggi non abbiamo fretta.

Dobbiamo trascorrere ancora qualche ora nel Klia prima del volo con Thai che ci porterá a Bangkok. Ottimo volo ma Thai ci ha un pó delusi, da un pó non viaggiavamo con loro, eravamo abituati al massimo, dalle orchidee sui posti alla qualitá del cibo. Ma ormai i tempi cambiano ed anche le hostess hanno abbandonato il loro elegantissimo sari… A Bkk sostiamo un pó piú a lungo per il ritardo del nostro aereo. Qui viaggiamo insieme ad un nutrito numero di “cucadores” italiani un pó sfigati, della serie “no money no honey” che rientrano in patria nella loro divisa classica: infradito, bermuda, maglietta “simpatica” e occhiali da sole incollati in fronte. Al Cairo raccogliamo i reduci dalle spiagge egiziane ed arriviamo a Milano con circa un´ ora di ritardo e comunque neanche molto stanchi malgrado il lungo viaggio di ritorno.

Conclusioni: Il viaggio é stato un successo, nessun contrattempo nei 15 voli, nessun smarrimento del bagaglio, nessun problema di salute. I Paesi visitati ci hanno pienamente soddisfatto, con una particolare menzione per la Cambogia e Bali.

Sperando che il nostro racconto possa essere utile a qualche altro viaggiatore non esitate a contattarci per qualsiasi chiarimento o consiglio: tetoida@virgilio.it



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