Atene e Peloponneso in famiglia

Breve permanenza ad Atene, poi in giro per il Peloponneso orientale con tappa a Elafonisos e Kythira e nel magnifico Mani. Coi figli si può
Scritto da: sundani
atene e peloponneso in famiglia
Partenza il: 13/08/2015
Ritorno il: 28/08/2015
Viaggiatori: 4
Spesa: 1000 €
ATENE, PELOPONNESO, ELAFONISOS E KYTHIRA IN FAMIGLIA

12/8/2015

Famiglia di 4 persone con figli di 13 e 10 anni

Arrivo in mattinata con volo Rynair da Ciampino (€ 539). Noleggio auto da Sixt che ci consegna una bella Skoda spaziosissima al prezzo di un’economica noleggiata su autonoleggio-online.it (€ 563 x 16 gg con assicurazione all inclusive senza franchigia).

Non senza qualche difficoltà arriviamo alla Plaka di Atene all’albergo Omiros, nella media, parcheggiamo in uno degli innumerevoli “parking” a 20€ per 24 ore e non ritoccheremo la macchina fino alla partenza.

Affrontiamo con coraggio il caldo torrido e saliamo all’Acropoli, che con la sua maestosità riesce a placare per qualche minuto le lagne dei figli.

Ci spostiamo poi alla vicina Agorà e facciamo un giretto al nuovo museo dell’Acropoli, allestito veramente bene, senza le solite teche ma dando la possibilità di camminare tra statue e reperti di 3000 anni fa.

Il caldo però è veramente soffocante per cui alle 18 rientriamo in albergo per una doccia e crolliamo per quasi 2 ore sui letti.

La cena è in una piazzetta tra Plaka e Monastiraki piena di turisti e di negozi affini. Ci sarebbe tanto altro da fare e da vedere ma la temperatura è veramente insopportabile e anche l’affollamento fa la sua parte, fattostà che la mattina dopo ce ne ripartiamo alla volta di Corinto per approdare ad Epidauro.

Da Atene percorriamo la bellissima autostrada che porta allo stretto e usciamo a Lautraki, dove c’è una sorta di area di servizio in cui si può parcheggiare e fare a piedi quei 50 mt che portano al canale da cui godere di una bella vista sull’intero stretto.

Ripresa l’autostrada per qualche km prendiamo l’uscita “Epidauro” e imbocchiamo la strada costiera che scende in Argolide: una piacevolissima strada da fare senza fretta fermandoci a pranzare a Nea Epidauro in riva al mare e concedendoci il nostro primo bagno greco.

In un paio d’ore visitiamo il sito di Epidauro col meraviglioso teatro . Stavolta tira un piacevole venticello e si cammina tra i pini quindi anche i ragazzi sembrano più partecipi.

In teoria avremmo anche tempo per un bagno nella vicina Tolo che dicono molto carina ma optiamo per andare a cercare il b&b prenotato a Napflio che si rileva davvero originale e colorato (Chromadesignhotel) come la cittadina piena di scale e di angolini deliziosi che finiscono in un vivace porticciolo zeppo di taverne e negozietti. Molto turistico, ma d’altronde è il 13 di agosto!

14/8/15: Micene-Kosmas

Dopo una buonissima colazione con vista, ci avventuriamo verso nord per visitare prima Tirinto (3 km da Nafplio) e poi Micene (altri 6 km) ma dobbiamo aver sbagliato qualcosa perchè ci troviamo a Micene senza aver visto Tirinto!

E dire che le sue mura ciclopiche avremmo dovuto vederle da lontano!

Vabbè, Micene sarà già impegnativa e i ragazzi sono tutti contenti di essersi persi un sito archeologico (sigh!)

Prima di arrivare all’enorme parcheggio, sulla sinistra, c’è la tomba chiamata “il tesoro di Atreo” che, sebbene staccato dal sito principale ha un botteghino per fare il biglietto cumulativo che vale anche per il resto della città.

Le due tombe, di Clitennestra ed Egisto si trovano proprio di fronte alla biglietteria principale, sulla destra, prima della porta dei Leoni, che invece dà l’accesso alla città. La tomba dei Leoni invece è sulla sinistra subito prima del Museo.

La città è ovviamente stupenda e si gira in un’oretta, più un’altra ora per le tombe.

Brutta notizia però è stata la chiusura della cisterna su cui mio figlio piccolo aveva grandi progetti (torcia compresa!)

Ah, dimenticavo una cosa importante: i ragazzi fino a 18 anni entrano gratuitamente in tutti i musei e siti archeologici. Un gran sollievo per una famiglia!

Dopo la visita di Micene decidiamo di prendercela comoda e quindi snobbiamo la veloce Tripoli-Sparta e ci godiamo la stupenda litoranea che arriva fino a Leonidio passando per paesini deliziosi (pranzo a Paralio Astros coi piedi in acqua) e panorami mozzafiato.

E non è finita perchè da Leonido il paesaggio marino lascia il posto a quello montano e si comincia a salire fino a 1150 mt costeggiando il Monastero di Elona meta di pellegrinaggi, per arrivare a Kosmas dove, su consiglio delle mitiche “guide per caso” Artemisia e Puccy, ci fermiamo a mangiare e dormire.

(appartamento Lamprou, dignitoso). La cena è su una terrazza affacciata sulla valle e dopo la zuppa di ceci ho messo il golfino!

15/8/15

La mattina sveglia con le campane e la processione verso la cattedrale nella piazza con alcune donne in costume tradizionale e grandissime forme di pane da benedire. Una colazione con paste tipiche al bar della piazza e via verso Geraki e il passo do dove si scende di nuovo verso il mare. Ci vogliono 80 km e un’ora e mezza per raggiungere MONEMVASIA e la sua rocca unica.

Alloggiamo al Douka Apartments a Pori Beach 3 km prima di Gefira, il paese di fronte alla rocca. Il Douka è un bel complesso con piscina in riva al mare quindi relax per tutti prima di visitare la rocca con i suoi mille vicoli sali-scendi. C’è tempo anche per un ottimo pranzo con pesce grigliato alla vicina taverna in riva al mare.

La navetta da Gefira parte ogni mezz’ora e il biglietto costa 1,20€ e porta ai piedi della città percorrendo in pratica il chilometro di ponte che collega la rocca con la terraferma (1 minuto di orologio). Al ritorno decidiamo di fare il mini percorso trekking che parte dal centro del paese e in 35 minuti porta alla fine del ponte costeggiando la città. Mini avventura per i figli e 6€ risparmiati.

Cena di nuovo coi piedi nell’acqua (non lo dirò più ma ci è capitato un sacco di volte) e vista sul promontorio.

16-17/8/15

I due giorni successivi sono dedicati a ELAFONISSOS, che vanta una delle spiagge più belle del nostro giro greco (Simos Beach). Ci imbarchiamo da Vinglafia, 6km da Neapolis, 1 ora scarsa da Monenvasia, facendo una piccola coda e pagando 14€ in 4 + auto per arrivare in un paradiso. (15 min.di traghetto). All’arrivo al porto ci sono due strade: a destra si va alla spiaggia di Agia Palagia, a sinistra a Simos Beach. Entrambe distano 4 km. Alloggiamo al villaggio Santa Maria, 700 mt dalla spiaggia di Palagia, un po’ in alto.

4 o 5 appartamenti curatissimi con terrazze vistamare.

L’isola scarseggia di approvvigionamenti, ci sono solo minimarket con prezzi piuttosto alti e non abbiamo trovato pescherie o macellerie, tutto è congelato fuorchè frutta e verdura.

Al porto comunque ci sono centinaia di locali a prezzi logici, in tutta la vacanza abbiamo speso sempre tra i 30 e i 60€ per ogni nostro pasto in 4, ma più vicini ai 40 che ai 60.

Le spiagge di Palagia e Simos non sono descrivibili a parole: vanno semplicemente viste. Non passate da queste parti senza fare un salto su quest’isola, possibilmente per 2/3 giorni (minimo una notte).

Entrambe le spiagge sono attrezzate e a Simos abbiamo pagato 8 € per un ombrellone e 2 sdraio. Inimmaginabile da noi.

A malincuore lasciamo questo paradiso ma KITHIRA ci aspetta e si dimostrerà un altro angolo indimenticabile.

18-21/8/15

Ci imbarchiamo a Neapoli ma stavolta stiamo in traghetto quasi 2 ore (88€). Arriviamo a Diakofti che incredibilmente, essendo un porto, ha un mare cristallino con spiaggia dorata.

Noi l’avevamo snobbato, nonostante le descrizioni positive, proprio perchè era l’approdo delle navi, invece anche li potrebbe essere piacevole pernottare.

Noi comunque abbiamo scelto 2 notti al nord (agia Palagia) e 2 al sud (Livadi) e sebbene la scelta logistica sia azzeccata quest’isola merita un soggiorno più lungo: le spiagge sono tante e tanti sono i posti all’interno che andrebbero visitati con calma. Noi siamo stati alle grotte affrescate di Agia Sofia, al monastero della Mirtidossa e alla Chora, arroccata sopra la spiaggia di Kapsali con Kastro visitabile gratuitamente fino alle 20. (consigliato per la vista meravigliosa)

La macchina è necessaria perchè da nord a sud ci sono circa 30 km anche se percorribili con un’agevole strada principale che si dirama in stradine secondarie.

Agia Palagia è la principale cittadina a nord, con market, porto, spiaggia, taverne. Ci siamo trovati molto bene al residence Fyri Ammos.

Nella parte sud invece ci sono diversi paesini all’interno che comunque distano massimo 15 minuti dalle principali spiagge, quindi se volete il movimento serale meglio alloggiare a Kapsali, più caro, altrimenti gli altri paesini sono molto simili e forse è meglio addentrarsi di qualche km e risparmiare anche la metà sull’alloggio che non stare vicino alla costa.

Come dicevo 4 giorni sono pochi e abbiamo potuto vedere solo le spiagge di Platia Ammos e quella dei pirati li vicino (a nord), a sud invece Kaladi (non attrezzata con diversi scalini ma meravigliosa) Melidoni, Kapsali, e Fyri Ammos (ce ne sono due con lo stesso nome!) lunga e deserta anche in pieno agosto.

E’ inutile dire che hanno tutte acque trasparenti che invitano a fare bagni continui anche una pigrona come me.

La zona di Avlemonas invece è più turistica, con alloggi e ristoranti e un porticciolo che va aggirato completamente perchè da una parte c’è il parcheggio, qualche scoglio e poco altro, mentre risalendo verso il paese c’è la zona dei tuffi, con piscine naturali dove i bambini giocano e si nascondono nelle grotte.

Quello che mi ha colpito di quest’isola, come del resto di tutto il nostro viaggio, è l’atmosfera senza tempo, la totale assenza di fretta nel fare qualsiasi cosa, che non è però indolenza. E’ invece il tempo che rallenta, il piacere della tavola per 2 o 3 ore senza che nessuno ti solleciti ad alzarti, anzi, vedi che accanto a te la gente si siede a qualsiasi ora, si fa portare un Ouzo e chiacchiera per un’ora.

Le strade stesse sono un lento avvicinarsi al mare tra dolci curve, senza sbarramenti: è l’assenza stessa di guard-rail che ti invita ad andare piano godendoti il paesaggio.

Vabbè, volevo fare un diario di appunti utili, quindi torniamo sulla terra.

I collegamenti da/per Kithera sono scarsi, a parte quelli giornalieri per Neapoli, ce ne è solo uno (il mercoledì) per Githio, uno (il sabato) per Kalamata e uno (credo la domenica) per il Pireo.

Avendo l’intenzione di visitare la penisola del MANI e non potendo aspettare il mercoledì (visto che il venerdì si doveva ripartire), abbiamo preso il traghetto per Kalamata che con 115€ e 5 ore di viaggio ci ha permesso di scendere proprio all’inizio del dito medio del Peloponneso.

Potendo scegliere meglio senz’altro Githio che si trova comunque all’inizio della penisola (anche se dalla parte opposta) ma è molto più vicino a Kithira.

Comunque, nonostante l’attesa e lo sbarco a mezzanotte passata, la settimana successiva sarà forse la più bella dell’intero viaggio (ma è davvero difficile fare una classifica).

Ho letto che qualcuno liquida il Mani in una giornata, o addirittura in 4/5 ore di moto sulle coste a strapiombo sul mare.

Invece questo è un posto da assaporare lentamente, fermandosi nei porticcioli a passeggiare senza meta. A St Nicholas vicino Kardamili, mio figlio ha trovato un trampolino costruito direttamente sullo scoglio da cui poteva lanciarsi in mare in mille acrobazie. Non c’era verso di staccarlo!

Abbiamo pernottato al “Selana Studios” a Neo Itylon, appartamento molto spazioso con piscina e mare proprio sotto. La proprietaria, signora Libertà, gentilissima, ci ha fatto usare il suo computer per il check in del ritorno. Dalla vista meravigliosa che si godeva dalla terrazza siamo rimasti a cena a casa dopo aver fatto un take away di kebab a Areopolis, paese delizioso.

24/8/15

Il giorno dopo è stata la volta delle grotte di Diros, molto particolari perchè visitabili su una barca da 8/10 posti che le attraversa tutte in un paesaggio surreale. Il giro dura una mezzora di barca più l’ultimo tratto, un centinaio di metri, da fare a piedi per quanto tempo uno vuole.

E poi il paesino fantasma di Vathia, praticamente disabitato, ricco di quelle torri mozze che caratterizzano questi luoghi.

E dopo tanto gironzolare per paesi e panorami mozzafiato è l’ora di un bel tuffo nella bella e grande spiaggia di Marmaris, per la gioia di grandi e piccini.

Siamo arrivati al bivio per capo Tenaro, dove Omero dice che il giorno e la notte si incontrano, ma si è fatto troppo tardi, rischiamo di non arrivare per tempo a Exo Nimfion, dove abbiamo prenotato la nostra seconda notte nel Mani.

Infatti ci mettiamo più di un’ora a trovare il posto, non tanto per la lontananza, ma per le cattive indicazioni che ci portano su un paesino sperduto tra le montagne quando sapevamo di dover essere sul mare!

Il posto poi si rivela bellissimo ma il cartello che indicava la deviazione è scritto solo in greco (!) e quindi non l’avevamo registrato… comunque si chiama Lalloudes ed è davvero un bel posto, con spiaggia di ciottoli privata e mare trasparente, barettino sempre aperto per una bella grigliata bordo piscina, e una colazione da favola compresa nel prezzo (75€ x4 persone). L’appartamento accanto al nostro era occupato da una famiglia di milanesi attrezzati con moka e fornellino e quindi è stato impossibile non attaccare discorso davanti ad un buon caffè.

La giornata se n’è andata così, in mezzo a racconti di Grecia da parte loro che sono già al terzo o quarto viaggio in terra ellenica, consigli di viaggio, esperienze di vita, senza accorgersene siamo arrivati alle quattro con un certo languorino…ma in Grecia si mangia a qualsiasi ora e quindi un bel tuffo e suvlaki a volontà!

A malincuore salutiamo i nuovi amici e la costa est del Mani dirigendosi verso Githio che invece non si rivelerà all’altezza delle aspettative.

Sarà perchè proveniamo da un posto tanto bello e misterioso…? ma il porto si rivela molto turistico con camerieri che ti vogliono catturare per la cena, negozi squallidi e paccottiglia varia in mostra.

Per fortuna è già sera, mangiamo, dormiamo e la mattina ci facciamo un bel bagno nella spiaggia poco distante. Vi si affaccia anche il gigantesco campeggio ai piedi del paese ma è abbastanza grande per tutti e troviamo un ombrellone per leggere in santa pace mentre il piccolo pesce di mio figlio si rotola nell’acqua limpida.

Nel pomeriggio inoltrato ci dirigiamo verso Sparta con una statale molto veloce arriviamo in meno di un’ora ma non ne vale la pena perchè la città è brutta, moderna e serve solo come base per la visita di MISTRA.

La mattina alle 8 siamo pronti per la magica città bizantina dove non si fa fatica ad immaginare la vita scorrere nel silenzio di chiese e monasteri, ancora stupendamente affrescati.

Riservatevi due ore per la visita di questa meraviglia, possibilmente senza appendici lamentevoli.

27/8/15

Siamo alla fine di questo splendido viaggio. Per il ritorno verso Atene percorriamo la veloce Sparta-Tripoli risbucando allo stretto di Corinto ma questa volta stiamo sulla parte bassa e ci fermiamo a pranzo proprio accanto al ponte che cala sott’acqua per far passare piccoli yacth e barchette varie.

Altro spettacolo, e stavolta gratis.

Domattina dobbiamo essere in areoporto alle 8, per riconsegna auto ecc., per cui decidiamo di non riaddentrarci nei meandri di Atene e pernottiamo a Rafina, che dista una quarantina di km. L’albergo si chiama Beach hotel, è discreto, camera quadrupla, colazione e piscina 80€. Il mare però è un colpo nello stomaco, nemmeno nei peggiori incubi di Rimini infestato dalle alghe…e il paesino consiste in un’unica strada con 3 o 4 ristoranti e un minimarket. Una tristezza assoluta.

Meglio così, la partenza sarà un po’ meno dolorosa.

Il maldigrecia ha colpito anche noi, che non siamo mai tornati due volte nello stesso paese, pensando a quanto è grande il mondo e all’ingordigia di vederlo tutto.

Ma la Grecia è un capitolo a parte, tanti mondi in uno stesso paese, tante emozioni in una stessa vacanza. E la possibilità di goderne in pace.

Arrivederci a presto magica terra.



    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche