In Peloponneso

Viaggio tra archeologia, storia e mare splendido
Scritto da: marimila
in peloponneso
Partenza il: 23/06/2012
Ritorno il: 12/07/2012
Viaggiatori: 3
Spesa: 1000 €
Anche quest’estate, come l’anno scorso, il nostro viaggio ha avuto come meta la Grecia, e precisamente il Peloponneso; e anche questa volta abbiamo optato per un viaggio interamente “fai da te” della durata di quasi tre settimane.

Il 23 giugno, a bordo della Kriti I (Anek Lines), salpiamo dal porto di Venezia alla volta di Igoumenitsa. La traversata si rivela, ancora una volta, tranquilla; la cabina è confortevole ed anche il self service della nave non è male. Il giorno dopo, poco prima delle 18.00 (con un ritardo di circa due ore), attracchiamo a Igoumenitsa e, alle 18,00 circa, siamo in macchina, diretti a sud! A causa del ritardo della nave non riusciremo ad oltrepassare il ponte di Rio ed arrivare quindi poco oltre Patrasso come avevamo preventivato. Così,verso le 20,30, prima che faccia buio, decidiamo di fermarci e trovare alloggio per la prima notte in Grecia. Siamo ormai in prossimità di Messolongi non lontano da Patrasso; troviamo facilmente alloggio all’Hotel Theoxenia in laguna, in un contesto naturale molto suggestivo (Messolongi sorge sulle rive della laguna di Klisova). Dopo esserci rinfrescati velocemente usciamo in centro per la cena. Rimaniamo piacevolmente colpiti dalla vitalità di questa cittadina; tanta gente in giro, tante taverne, caffè e locali vari. Ci fermiamo quindi in una delle taverne del centro storico e tra le altre cose assaggiamo l’anguilla alla griglia, specialità culinaria della zona. Spendiamo circa € 30,00 per tutti e tre!

La mattina seguente (25 giugno) ci alziamo con calma, facciamo colazione al buffet dell’Hotel e partiamo poi alla volta di Nauplia. La strada è scorrevole e non molto trafficata. Giungiamo a Nauplia che sono all’incirca le 13,00 e… rimaniamo imbottigliati nel traffico della cittadina nell’ora di punta! Decidiamo, pertanto, di dirigerci a Tolo e magari fare base lì per i prossimi 3 giorni. Così facciamo; arriviamo a Tolo dopo circa 15 minuti; qui troviamo subito un appartamentino fronte mare per € 40,00 al giorno. Siamo soddisfatti; abbiamo il mare a portata di mano per la gioia di nostro figlio e un’ottima base per la visita di Micene, Tirinto, Epidauro! Dico subito che il mare di Tolo non ha nulla a che vedere con il mare che incontreremo poi nel sud del Peloponneso. Comunque la spiaggia è di sabbia e l’acqua, anche se non trasparentissima, era molto calda. Anche Tolo città non è granché. Tanto cemento, tanti palazzoni ad incorniciare il mare, molti dei quali allo stato grezzo e all’apparenza abbandonati.

Trascorriamo così i prossimi giorni dedicando le mattine alla visita dei siti archeologici e il tardo pomeriggio al mare. A Micene mi sono emozionata davanti alla Porta dei Leoni; ricordo dell’immagine tante volte vista nei libri di arte del liceo! Per il resto ci sono degli esaustivi pannelli informativi in inglese che lasciano immaginare la magnificenza del luogo! Bellissimo il teatro di Epidauro, tra l’altro inserito in un contesto naturale molto suggestivo.

28 giugno

La mattina lasciamo Tolo alla volta di Mystras. Da Nauplia prendiamo la strada per Tripoli; ci sono diversi tornanti all’inizio, comunque la strada è larga e pochissimo trafficata. In meno di 2 ore siamo a Sparta. La città ci colpisce negativamente (caotica e grigia), così decidiamo di proseguire e trovare a Mystras l’alloggio per la notte. A Mystras ci fermiamo all’hotel Byzantion; ci offrono una stanza tripla per € 60,00 compresa colazione buffet, internet free e uso piscina (l’albergo dispone di un giardino graziosissimo sul retro dotato di piscina)! Dalla finestra della nostra stanza si gode pure la vista della città antica! Dopo esserci rifocillati ricorrendo al piccolo market della cittadina, decidiamo di far riposare il bimbo per recarci poi, verso le 16,00 nella Mystras bizantina. Così facciamo ma a quell’ora il sito è già chiuso! Non hanno ancora attivato l’orario estivo che ne prevede l’apertura fino alla 20,00! Dopo un attimo di smarrimento decidiamo di rinviare la visita all’indomani mattina presto, prima di partire per Elafonissos. Mio figlio è contento e ci chiede subito di ripiegare nella piscina dell’hotel! Trascorriamo così il resto del pomeriggio nel delizioso giardino del Byzantion e annessa piscina; all’ora di cena ci rechiamo alla taverna “To Kastro” proprio di fronte al nostro albergo, dove con circa € 30,00 mangiamo tanto e bene!

29 giugno

Dopo colazione liberiamo la camera e alle 9,00 circa siamo all’ingresso della città bassa! Mystras è bellissima, sicuramente uno dei luoghi che valgono da soli il viaggio. L’atmosfera che si respira è magica… C’erano pochissimi turisti il giorno in cui ci siamo stati; abbiamo passeggiato tra i resti di case, palazzi, monasteri, biblioteche e chiese dagli splendidi affreschi, in un contesto unico; sembrava davvero di essere tornati indietro nel tempo. Avrei voluto rimanerci più tempo, girarmela tutta, addentrarmi nei vicoli più angusti… ma dopo due ore abbondanti di cammino mio figlio era (giustamente) stanco, così,a malincuore, siamo tornati alla macchina e partiti alla volta di Elafonissos.

Lasciamo Mystras in direzione Skala. Ancora strada scorrevole e in buone condizioni. Incominciamo ad addentrarci nella Laconia in un paesaggio gradevolissimo. Siamo circondati da distese coltivate ad aranceti e uliveti. Più ci avviciniamo a Pounda (luogo dell’imbarco per l’isoletta) più la strada si restringe; tuttavia è sempre in discreto stato e percorribile tranquillamente. Arriviamo a Pounda dopo poco più di 2 ore di viaggio. Soffia un vento forte, lo stesso che ci accompagnerà nei giorni della nostra permanenza ad Elafonissos. Vediamo avvicinarsi il traghettino che ci porterà sull’isoletta “caraibica” distante poche centinaia di metri dalla terraferma. Siamo ancora in giugno, in bassa stagione; le macchine in attesa di salire a bordo sono poche. Sbarcati sull’isola dopo circa 10 minuti di navigazione, ci dirigiamo subito verso Simos beach. Diamo una veloce occhiata alla spiaggia sferzata dal forte vento e poi ci rechiamo alla reception del campeggio. Chiediamo la disponibilità di un bungalow… ma è tutto pieno. Per curiosità chiedo il costo della suddetta sistemazione. Sarebbero stati € 60,00 in giugno e € 80,00 in luglio per notte.

Torniamo quindi verso il porto e centro dell’isoletta. È tutto pieno di case con camere e appartamenti in affitto. Vediamo una bella casetta bianca con imposte blu a circa 100 metri dal porto; suoniamo per informazioni. La signora ci offre un bellissimo appartamento nuovo – con bagno dotato di maxi reparto doccia – per la cifra di € 35,00 a notte per tre notti. Ottimo davvero! Scarichiamo i bagagli, il bimbo si addormenta, così anche noi ne approfittiamo per riposarci un po’.

Verso sera usciamo per cena. Ho voglia di provare anch’io la taverna dei fratelli Menti di cui ho letto più volte in alcuni resoconti di viaggio trovati on line. La taverna è l’ultima sul lungomare del porto. Ceniamo in riva al mare; una bistecca, un sarago per due e verdure cotte. Spendiamo € 45,00; non abbiamo mangiato male ma non ci piace molto l’accoglienza riservataci. Il titolare poliglotta ci appare subito un tipo molto “traffichino”; alla fine ci fa un conto approssimativo, senza lasciarci nulla in mano e ci saluta con un “arrivederci a domani” dando per scontato il nostro ritorno la sera successiva!

La mattina seguente ci alziamo presto. Vogliamo recarci in spiaggia entro le 9,00. Così facciamo. A quest’ora non c’è quasi nessuno; la sabbia è di un colore bianco tendente al rosa, l’acqua cristallina. Purtroppo il vento imperversa e rende impossibile la permanenza in spiaggia. Ad un certo punto ci spostiamo sotto le dune… niente da fare c’è troppo vento anche qui. Ci tuffiamo in acqua; non è caldissima ma neppure fredda anzi, si sta meglio in acqua che fuori, almeno non si viene sferzati dal vento. Dopo il bagno ci asciughiamo velocemente e torniamo a casa. Nel pomeriggio, verso le 18,00 torneremo a Simos per il bagno. Il vento, pur non essendo cessato, è un po’ meno intenso; riusciamo a resistere in spiaggia un’oretta! Questa sera, per cena, ci fermiamo alla prima taverna che si incontra sulla strada del porto. Mangiamo bene, pesce e carne, accoglienza più vera, calorosa e non artefatta. Torneremo qui anche l’indomani!

Vento, vento e ancora vento. Anche la mattina dell’ultimo giorno il vento è fortissimo. Usciamo per un po’ di spesa e… si fatica addirittura a camminare. Al market chiediamo notizie meteo alla signora della cassa. Ci risponde che questo tempo dovrebbe durare ancora per qualche giorno. Per fortuna l’indomani lasceremo l’isola. È un vero peccato, qui mare e spiaggia sono da favola, purtroppo a causa del tempo non ce li siamo goduti come volevamo. Pazienza; altri lidi ci aspettano!

Lunedì 2 luglio

In tarda mattinata lasciamo l’“isola ventosa” alla volta di Monemvasia. La strada che percorriamo è ancora una volta buona, a tratti stretta e con qualche tornante, comunque fattibilissima! In meno di un’ora siamo nella città fortificata. Troviamo subito parcheggio sulla strada che conduce alla rocca, a circa 300 metri dall’ingresso alla città. Ci addentriamo così nella città fortezza; passeggiamo tra le sue strette viuzze acciottolate; la cittadina è molto turistica, è tutto pieno di negozi di souvenir, taverne, ristoranti, caffè, tutti in ottimo stato. Non arriviamo fino in cima alla rocca.

Dopo la visita della parte bassa della città, dovendo trovare una sistemazione per la notte ed avendo voglia di mare, optiamo per Plytra, sulla costa occidentale di questa penisoletta, nella speranza di trovare un contesto meno “ventilato” e più vivibile! Da Monemvasia a Plytra ci si impiegano circa 40 minuti di macchina. Vi arriviamo agevolmente e, una volta qui, ci rechiamo subito in spiaggia per saggiare l’intensità del vento! La situazione ci appare subito migliore rispetto ad Elafonissos; anche la spiaggia non è male e l’acqua è trasparente e cristallina, molto invitante! Proprio sulla spiaggia troviamo un affittacamere: “The Rose House”. Le camere sono semplici, il bagno un po’ fatiscente… comunque funzionante! Siamo però praticamente sulla spiaggia, non occorre nemmeno attraversare la strada! Decidiamo di fermarci qui 2 notti (€ 40,00 a notte). Passeremo pertanto il resto della giornata e quella successiva in totale relax sulla spiaggia di Plytra! A parte il mare, e un bellissimo parco giochi per bambini, qui non c’è molto. Tuttavia siamo stati bene, per qualche giorno di esclusivo relax questo luogo è ideale!

4 luglio

Dopo aver salutato e pagato la signora del “The Rose House” lasciamo Plytra in direzione Mani. Sarà, questa regione, uno dei luoghi più belli e suggestivi del nostro viaggio. Percorriamo a ritroso la strada dell’andata fino a Skala, da qui ci dirigiamo a Gythio e poi ad Areopoli. Ci fermiamo per una passeggiata in questa deliziosa cittadina, e subito abbiamo un primo assaggio della architettura maniota che ci accompagnerà per tutta la penisola.

Andiamo a sud lungo la strada che costeggia il versante occidentale del Mani. La strada è in buone condizioni e sufficientemente larga. Ci addentriamo sempre più in un paesaggio da favola, surreale e fuori dal tempo che ci conquista immediatamente. Dopo alcuni chilometri arriviamo a Gerolimenas, caratteristico borgo di pescatori; andiamo poi ancora più a sud e finalmente arriviamo a Vathia, borgo fantasma dal fascino unico (almeno per noi)! Qui parcheggiamo l’auto e ci addentriamo, a piedi, nelle strette e suggestive viuzze di questo borgo maniota… questo posto mi piace proprio tanto. Dopo la visita riprendiamo la macchina e ci spostiamo ancora più a sud. Senza quasi accorgercene siamo ben presto a Capo Tenaro, sulla punta del dito, là dove la strada finisce. Un posto idilliaco, fuori dal tempo e dal mondo! Una taverna, e un edificio con al muro appesa una targa con scritto “Rooms”. Chiediamo subito la disponibilità di una stanza; la troviamo per € 40,00. Una stanza semplice, confortevole, pulita, con una terrazza vista mare strepitosa! Scarichiamo il necessario per la notte; lasciamo riposare un po’ il bimbo e nel tardo pomeriggio usciamo dalla stanza; andiamo a vedere le vicine rovine di un tempio dedicato a Poseidone e, poco oltre, scopriamo una deliziosa caletta di ciottoli, tra l’altro occupata da un gruppetto di italiani, dove è possibile fare il bagno. È quasi ora di cena. Ci rechiamo, ovviamente, nell’unica taverna del luogo (tra l’altro gestita dagli stessi proprietari che ci hanno affittato la camera); mangiamo pesce con meno di € 40,00. Intanto il sole è quasi tramontato. In cielo c’è la luna piena, una luna rosso fuoco così come non l’avevo vista mai.

5 luglio

Ci alziamo con calma e ci prepariamo a lasciare questo piccolo paradiso. Facciamo una colazione “a freddo” sulla terrazza della nostra stanza ammirando il panorama circostante. Dopo di che partiamo diretti a nord. Sulla via del ritorno facciamo una deviazione fino a Porto Kagio. Un minuscolo borgo di pescatori in mezzo al nulla. La strada asfaltata finisce là dove inizia il paese… un grappolo di case che quasi si possono contare sulle dita delle mani e una spiaggia di sassi che accompagna l’accesso al mare. Qui si possono trovare sistemazioni per la notte e qualche taverna…

Risaliamo la penisola del Mani, questa volta percorrendo la strada che costeggia la parte orientale della stessa. Questa via è un po’ più impegnativa dell’altra (comunque fattibile a velocità ridotta), e ci regala scorci e panorami strepitosi. Attraversiamo i piccoli centri abitati che incontriamo sul nostro percorso, e ritorniamo ad Areopoli. Proseguiamo in direzione Stoupa. Vogliamo fermarci qui per qualche giorno di mare e relax.

Arriviamo quindi a Stoupa che sono all’incirca le 2 di pomeriggio. L’impatto con la nuova realtà ci lascia un po’ disorientati. Siamo passati, nel giro di poche ore, dalla realtà quasi magica e fiabesca del Mani ad una realtà turistica, commerciale, globalizzata. La spiaggia piena di gente, la strada circostante la spiaggia zeppa di baretti, negozi di souvenir, ristorantini… il primo impulso che abbiamo è quello di fuggire via, fermarci magari in una località limitrofa un po’ meno turistica… Ma il bimbo, attratto dalla spiaggia di sabbia, dal mare cristallino e dalla gelateria, ci annuncia il suo fermo proposito di fermarsi qui! A questo punto non ci resta che ascoltarlo; mi metto così alla ricerca della sistemazione per le prossime 4 notti. In brevissimo tempo trovo, per € 50,00 a notte, un appartamento molto bello e funzionale a 150 metri dal mare presso il residence “Ostria”. Abbiamo fatto bene a fermarci qui. Il soggiorno a Stoupa si rivelerà alla fine molto piacevole e rilassante. Spiaggia bella e non affollatissima e acqua splendida, ricca di pesciolini, trasparente, e sufficientemente calda. Trascorriamo i giorni successivi in spiaggia tra bagni e sole, finalmente senza vento! Alla sera abbiamo cenato molto bene alla Taverna Akrogiali l’ultima sul lungomare a sud.

9 luglio

Lasciamo Stoupa alla volta della Messenia. La strada scorre abbastanza tranquilla. Fin da subito abbiamo a che fare con un discreto numero di tornanti, ma per fortuna il traffico è poco; si intensificherà notevolmente in seguito, nei pressi di Kalamata.

Arriviamo a Pylos dopo le 13,00… la solita ora di punta! Così ci spostiamo verso la laguna alla ricerca dell’alloggio. A Gialova troviamo una stanza semplice ma dignitosa per € 35,00 a notte. Dopo esserci riposati e rifocillati usciamo alla ricerca della famosa spiaggia di Voidoikila; vogliamo solo individuarne la strada per tornarci poi agevolmente l’indomani! La Lonely Planet ne consiglia l’accesso dal paese di Petrochori. Effettivamente da qui è facile raggiungerla in quanto ci sono le indicazioni! Dopo una breve occhiata alla spiaggia di Voidoikila, ripartiamo alla volta di Pylos per la cena e la visita alla città. Sono ormai quasi le 18,00; il traffico dell’ora di punta si è dissolto; troviamo facilmente parcheggio nella zona del porto e ci addentriamo a piedi nella cittadina. Pylos è graziosa, all’apparenza più veneziana che greca; dopo la passeggiata ci fermiamo davanti alla taverna “Grigoris”. Mentre siamo assorti a leggere il menù esposto all’esterno, la titolare e cuoca del locale ci invita ad entrare in cucina e… nel giro di pochi minuti toglie i coperchi ad una miriade di teglie, pentole, pentolini… insomma ci stordisce mostrandoci un sacco di cibarie invitanti. Alla fine, seduti al tavolino del Grigoris, non sappiamo nemmeno più che cosa abbiamo ordinato nella frenesia della cucina! Ben presto arriveranno abbondantissime porzioni di pesce al forno, verdure cotte, involtini, carne tipo brasato… Incredibilmente riusciamo a mangiare quasi tutto e spendiamo la modica cifra di 35,00 euro! Ormai più che sazi, riprendiamo la strada di casa; arrivati a Gialova ci concediamo una passeggiata sul suo grazioso lungomare pieno di localini brulicanti di gente!

10 luglio

La mattina seguente ce la prendiamo comoda e dormiamo fino a tardi. Cominciamo ormai a sentire la “stanchezza da fine vacanza”. Nel pomeriggio ci rechiamo in spiaggia, a Voidoikila. Questa spiaggia è molto bella e selvaggia. Non ci sono stabilimenti balneari a deturparla; ed anche i bagnanti non sono molti. Tutto ciò contribuisce a preservare il suo fascino. L’acqua non è trasparente, ma forse ciò dipende dal fondale prettamente sabbioso. È comunque un’acqua caldissima, la più calda incontrata sin d’ora. Per cena ci fermiamo a mangiare nella semplice taverna sotto la nostra stanza. Mangiamo bene a base di carne spendendo il giusto.

11 luglio

Ci accingiamo a lasciare la Messenia. Questa parte di Grecia, tra quelle che abbiamo visto nel corso di questo viaggio, è indubbiamente quella che ci ha colpiti di meno. Tutto ci è apparso più trascurato, dall’ambiente naturale agli alloggi. A parte Voidoikila, che merita, il resto non ci ha entusiasmato (ovviamente questo giudizio vale per la limitata zona di Gialova, la sola che abbiamo visitato).

Oggi è il nostro penultimo giorno in Grecia. Mi sono messa in testa di visitare il tempio di Apollo Epicureo di Basse. Questo tempio, tra l’altro progettato dallo stesso architetto del Partenone, viene definito “uno dei siti archeologici più romantici e suggestivi della Grecia”. Sicuramente la sua ubicazione isolata, in mezzo a montagne aspre e selvagge, contribuisce a ciò. Con la cartina stradale in mano, e nel tentativo di accorciare la strada, ci troviamo ben presto a girare a vuoto in un’area del Peloponneso centrale non turistica, con segnaletica approssimativa e strade che, di punto in bianco, si trasformano in sterrati. Così dopo più di un’ora di questo improduttivo girovagare, decidiamo di tornare indietro e procedere verso il tempio in questione, passando per la strada canonica (passando quindi da Tholo e Nea Figalia)! Facciamo bene; non appena imboccata la strada giusta troviamo, ad ogni svolta, le indicazioni per il sito archeologico!

Arriviamo quindi all’ambito tempio di Apollo Epicureo! Inutile ribadire la straordinaria cornice naturale in cui lo stesso venne edificato; una natura selvaggia, aspra e incontaminata che contribuisce non poco alla magnificenza del sito; magnificenza che tuttavia viene in gran parte oscurata dal tendone protettivo semipermanente che ricopre, quasi incartandolo, il tempio.

Dopo la visita ci dirigiamo verso la vicina Andritsena, dove trascorreremo la nostra ultima notte in terra greca. Andritsena è un graziosissimo paesino di montagna dalle caratteristiche vie acciottolate; qui troviamo alloggio alla guest house “Epikourios Apollon”: una graziosissima camera con angolo cottura per € 60,00. Per cena ci rechiamo in una delle varie taverne del centro; questa volta, però, a differenza di tutte le altre, non mangiamo bene. I cibi paiono preconfezionati e surgelati… Probabilmente lo scarso afflusso di avventori fa si che non vi siano sempre cibi freschi a disposizione degli ospiti! Peccato!

12 luglio

Questa sera alle 10,30, la stessa nave della flotta Anek lines che ci ha condotti in Grecia, ci riporterà a casa! Con calma ci alziamo e prepariamo i bagagli. Lasciamo Andritsena in direzione Olimpia, ultima tappa del nostro viaggio. La strada da Andritsena a Olimpia è agevole e in breve tempo siamo al sito archeologico. Oggi fa molto caldo; l’area archeologica di Olimpia è molto vasta e il bimbo è insofferente, ormai ha solo nostalgia di casa! Così riusciamo ad effettuare una visita veloce e poco approfondita del sito. Da qui ci spostiamo all’annesso museo… l’escursione termica tra dentro e fuori è spaventosa. In museo si gela! Così, anche qui la visita sarà veloce…

Lasciamo Olimpia e ci dirigiamo verso Patrasso. Siamo in largo anticipo, pertanto, a pochi chilometri dal porto ci fermiamo in un campeggio dove trascorreremo circa 2 ore di dolce far niente in attesa dell’ora prevista per l’imbarco. Giungiamo quindi al porto di Patrasso che sono all’incirca le 19,30. La nostra nave è già lì così, dopo il check in, ci fanno salire a bordo! Depositiamo i bagagli in cabina e andiamo sul ponte. È qui che, ammirando un bellissimo tramonto, salutiamo la Grecia in attesa di salpare.



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