A Patmos, cullati dall’Egeo tra le pagine dell’Apocalisse e il profumo di incenso

Viaggio nella raffinata isola greca, per un concentrato di cultura a ritmi slow
Scritto da: elisa_14
a patmos, cullati dall’egeo tra le pagine dell’apocalisse e il profumo di incenso
Partenza il: 30/06/2015
Ritorno il: 09/07/2015
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
Quest’estate la scelta della meta di vacanza è ricaduta sull’isola di Patmos, nel Dodecanneso, situata sulla rotta tra Kos e Samos.

Sin dall’arrivo al porto di Patmos, uno degli aspetti che colpisce è l’atmosfera mistica e spirituale: in effetti, la storia dell’isola è inestricabilmente legata alla fede, dal culto di Artemide prima alla Cristianità in seguito, come attestato dalle innumerevoli testimonianze sparse sul territorio, e dagli appellativi di “Isola Santa”, “Isola dell’Apocalisse”, “Gerusalemme dell’Egeo” che ne hanno fatto una delle sette destinazioni di pellegrinaggio più importanti in Europa.

Infatti, è qui che si ritiene che San Giovanni Evangelista, inviato in esilio, abbia scritto l’Apocalisse, ultimo libro della Bibbia, nel 95 d.C., nella grotta tuttora visitabile; Patmos è dominata dall’imponente Monastero di San Giovanni risalente al 1088 e tuttora sede dell’Esarcato Patriarcale di Patmos, che sovrasta la Chora rendendo inconfondibile il profilo dell’isola; infine, l’isola è costellata di “luoghi sacri”, come gli eremi e una delle più elevate concentrazioni di chiese del mondo (gli abitanti dicono siano 365, una per ogni giorno dell’anno!).

Per raggiungere l’isola, su cui non è presente aeroporto, è necessario volare su Atene, Samos o Kos e prendere un traghetto o un catamarano diretto a Patmos. Considerate la durata dei trasferimenti e le offerte trovate su internet, abbiamo deciso di acquistare un volo Ryanair da Bergamo Orio al Serio a Kos, e di prendere un catamarano della compagnia “Dodekanisos Seaways” che ci avrebbe condotto il giorno successivo a Patmos in circa 2 ore. Noi abbiamo acquistato i biglietti su internet (normalmente gli orari definitivi dei traghetti e dei catamarani vengono resi disponibili solo a maggio), al prezzo di euro 29,00 a persona a tratta. Specifico che al termine della procedura di acquisto, non viene rilasciato un vero e proprio biglietto, ma una ricevuta, che andrà consegnata prima della partenza ad una delle agenzie convenzionate sulle isole e indicate sul portale della compagnia, e che emetterà senza ulteriori costi il biglietto vero e proprio.

Alternativamente, considerata anche l’affluenza che abbiamo riscontrato all’inizio di luglio, è possibile acquistare i biglietti in porto o presso un’agenzia anche il giorno del viaggio. Nel mese di luglio 2015, i catamarani collegano Kos e Patmos per 4-5 giorni la settimana.

Con riferimento al porto di Kos, i catamarani partono dietro al castello, a Kos Town. Per questo motivo, abbiamo deciso di pernottare la prima notte a Kos Town presso l’hotel Olympia, al prezzo di circa 30,00 euro a notte per camera, colazione inclusa, che consente di raggiungere a piedi il porto in circa 10 minuti. Per il trasferimento dall’aeroporto a Kos città, abbiamo acquistato dal sito della compagnia il comodo servizio di shuttle convenzionato con Ryanair, che al costo di 8,00 euro a persona a tratta ci ha condotti direttamente all’hotel. Consiglio di prenotare almeno due-tre giorni prima, in quanto abbiamo scoperto successivamente al pagamento che in caso di prenotazioni effettuate entro le 24 ore il servizio non è garantito. In alternativa, è possibile raggiungere il centro anche con i bus di linea (non molto frequenti però) o con il taxi, che costa all’incirca 25-30 euro a tratta.

Abbiamo deciso di utilizzare la mezza giornata prima dell’imbarco sul catamarano per visitare il centro antico di Kos Town, il platano di Ippocrate e l’Agorà. Arrivati in orario al porto di Patmos, troviamo ad accoglierci Marco, proprietario con Diego di Angels’Cove Village (www.angelscovepatmos.com), la struttura in cui soggiorneremo per sei notti, al costo di 250,00 euro. Il Villaggio, costruito nello stile tradizionale dell’isola, si trova in posizione panoramica a Merika Bay, a 5 minuti a piedi dal porto di Skala, in cui si concentrano taverne e attività commerciali. Noi abbiamo soggiornato in uno studio con bagno privato e grande terrazzo affacciato sulla baia. Consiglio questa struttura per la splendida posizione, il rapporto qualità-prezzo, l’accoglienza e la professionalità dei proprietari, residenti presso il villaggio, e per la politica pet-friendly, che offre servizi anche a chi decide di soggiornare con animali al seguito. L’isola è piccola, ma richiede in ogni caso il noleggio di un mezzo. Viste le dimensioni, può essere indicato anche uno scooter, nonostante in considerazione delle pendenze e del vento a volte anche molto forte mi sento di consigliare una piccola auto. Noi abbiamo noleggiato una Toyota Aygo all’Agenzia Astoria Travel a Skala, in zona portuale, al costo di 40,00 euro al giorno.

Come già anticipato, l’isola è ricca di testimonianze storiche e religiose. Noi abbiamo visitato per prima cosa la Grotta dell’Apocalisse, che si trova a metà strada tra Skala e Hora, ben segnalata, con parcheggio davanti all’ingresso. L’accesso alla grotta costa 2,00 euro a persona e, come il Monastero di San Giovanni, è aperta tutti i giorni dalle 8.00 alle 13.30 e a giorni alterni anche dalle 16.00 alle 18.00. La grotta è molto piccola e all’interno della stessa è stata ricavata una cappella. Sulle pareti della grotta sono visibili tre crepe, prodotte secondo il credo dalla voce di Dio, ed è visibile quello che si dice essere stato il giaciglio del Santo.

Terminata la visita della grotta, riprendiamo l’auto e risaliamo verso Hora, dirette al Monastero di San Giovanni. Lasciamo l’auto lungo la strada prima della fermata dei bus e ci avviamo a piedi, addentrandoci tra le strette viuzze di Hora. L’ingresso al Monastero costa 4,00 euro e consente l’accesso alle cappelle e al museo, ricco di icone e reperti storici. Dall’alto del Monastero la vista spazia sulla baia, bellissima, e sui mulini storici, sul crinale della collina.

Terminata la visita al Monastero, percorriamo le vie di Hora, deserte sotto il sole cocente del mezzogiorno, e pervase dal profumo di incenso e concordiamo con la nostra guida sul fatto che sia la Chora più bella di tutto il Dodecanneso.

Tra le altre testimonianze storiche, il Kalikatsou, un enorme masso cavo adiacente la spiaggia di Petra e davanti all’isolotto di Tragonissi, un tempo frequentato da eremiti, oggi un punto di osservazione privilegiato sull’isola e riparo dei pastori che portano le capre a pascolare in questa zona, come dalle tracce recenti visibili sul sentiero.

Altri luoghi famosi sono il Monastero femminile di Zoodohou Pigis, che non abbiamo visitato, e il luogo in cui San Giovanni battezzò gli abitanti di Patmos, a Skala.

Per quanto riguarda le spiagge, su consiglio dei gestori di Angels’Cove, abbiamo visitato: la spiaggia di Kambos, tranquilla e attrezzata (consiglio tuttavia di andarci durante la settimana, nel weekend, complice la facilità di accesso, tende ad essere affollata); la spiaggetta di Meloi, raggiungibile da una strada che parte dal porto; la spiaggia di Lambi, ad un’estremità dell’isola; la spiaggia di Petra, vicino al Kalikatsu, una delle più belle in assoluto; e la spiaggia di Psili Ammos.

Alcuni consigli per chi decidesse di visitare le spiagge di Petra e Psili Ammos:

– per raggiungere la spiaggia di Petra, è necessario proseguire da Skala verso Grikos, troverete poi le indicazioni. Potreste come noi avere difficoltà a capire come raggiungere la spiaggia una volta in prossimità della stessa. Questo perché la strada termina in basso con un tratto di spiaggia. Contrariamente al senso comune, quella è una delle vie effettivamente da percorrere per raggiungere Petra: si tratta infatti di un tratto molto breve e battuto, che porta alla strada che costeggia il mare e al parcheggio davanti alla spiaggia. Un’alternativa più comoda è quella di proseguire lungo la strada principale senza scendere verso il mare fino ad incontrare la deviazione per l’Azienda agricola e i vigneti. A quel punto, imboccate la strada che scende al mare e sbucherete proprio al parcheggio della spiaggia;

– la spiaggia di Psili Ammos, forse la più bella e la più remota dell’isola, è raggiungibile alternativamente o via mare, o attraverso un sentiero che si inerpica lungo la collina. Noi abbiamo scelto questa alternativa. Per raggiungerla, è necessario seguire la strada da Skala verso Hora e poi oltrepassarla in direzione Diakoftis. Venendo dalla strada, incontrerete prima la baia di Alikes. A quel punto, proseguite ancora per cento metri circa e abbandonate la strada principale per una stradina secondaria che costeggia i campi, fino ad arrivare ad una taverna sul mare. A questo punto, dovrete parcheggiare il mezzo e proseguire a piedi lungo il sentiero non asfaltato che costeggia il mare, fino ad arrivare ad una casa e ad un cancelletto di ferro: aprite il cancelletto (quello è il percorso da seguire!) e iniziate a percorrere il sentiero. La percorrenza del sentiero da Diakoftis richiede circa 30-45 minuti, ma è ben segnalato, non particolarmente impegnativo, anche se si consigliano scarpe chiuse, e molto suggestivo, vi capiterà durante il percorso di incontrare caprette che vi osservano curiose e il pastore con gli asinelli che rifornisce la tavernetta alla spiaggia, oltre che di godere di una vista impagabile sul mare. Purtroppo, il sentiero è tutto al sole, per cui si consigliano cappello e scorta di acqua.

Giunti alla fine del sentiero, troverete una spiaggia di sabbia bellissima, quasi caraibica e con pochi turisti, considerato il tragitto necessario per arrivarci. Sulla spiaggia, come già detto, è presente una tavernetta, in cui è possibile pranzare e bere qualcosa a prezzi molto economici.

In generale, il mare a Patmos è ovunque molto tranquillo, anche quando soffia il vento forte, e le spiagge sono orlate da alberi di tamerice, che offrono un riparo ombreggiato ovviando all’ombrellone. Spesso, le spiagge presentano la possibilità di noleggiare lettini e ombrelloni (in media, 5 euro a persona per tutto il giorno).

Durante la nostra permanenza sull’isola, abbiamo fatto un’escursione giornaliera con la barca Patmos Star alla vicina isola di Lipsi, che si dice essere stata la dimora della ninfa Calipso, al costo di euro 15,00 a persona. L’isola è molto piccola e raccolta intorno al porticciolo. Le spiagge, anche quelle raggiungibili a piedi dal porto, sono sabbiose e il mare presenta un colore turchese, ancora più bello di quello di Patmos. Le escursioni a Lipsi sono quotidiane. Un’altra bella escursione, che però non abbiamo effettuato, deve essere quella alle vicine Arki e Marathi. Per chi fosse interessato, alcuni giorni la settimana le barche locali organizzano escursioni all’isola di Leros.

Consiglio di soggiornare a Skala invece che a Hora, pur bellissima, in quanto il porto di Skala è maggiormente servito e animato la sera ed è pieno di taverne tradizionali, alcune con tavoli sulla spiaggia, e di bei negozietti.

Patmos offre spunti interessanti anche agli amanti del trekking, sull’isola sono infatti tracciati sette “paths of culture”, sentieri panoramici di difficoltà variabile che congiungono punti di interesse (http://pathsofgreece.gr).

Terminato il soggiorno a Patmos, torniamo a malincuore a Kos, dove ci fermeremo due notti in attesa del volo di rientro. Venendo dalla tranquilla Patmos, non è possibile non notare come Kos abbia rinunciato in parte alla propria identità a favore di locali più simili alla nostra riviera romagnola e stabilimenti con lettini ammassati gli uni agli altri e offerti gratuitamente in cambio di consumazioni di birra. Ne approfittiamo per visitare l’Asklepion, il tempio dedicato ad Asclepio, dio (semidio) della medicina, situato a circa 10 km da Kos Town tra campi, pascoli e ulivi, e raggiungibile con la linea 3 del bus urbano, che collega a frequenza oraria il Centro (chiedete di indicarvi la fermata) e l’ingresso del sito.

Il monumento presenta orari di apertura estesi (dalle 8.30 circa alle 19.30) e un costo irrisorio (4 euro), se si considera il valore del sito e del piccolo museo annesso contenente numerosi decreti che ne riconoscevano l’inviolabilità in passato.

Dal sito è possibile godere di una vista impagabile sulla vicina costa turca.

Nel pomeriggio, ne approfittiamo per noleggiare le biciclette, al costo di 4 euro, e percorrere la bella e comoda pista ciclabile che percorre Kos Town in direzione delle spiagge. Ci fermiamo in una spiaggetta lontana dalla frenesia di Kos Town.

Da Kos è anche possibile effettuare escursioni giornaliere a Bodrum, in Turchia, o alle vicine isole di Kalymnos, Pserimos e Nyssiros.

Al ritorno a Kos, abbiamo soggiornato all’Hotel Hellas, al costo di 24,00 euro a camera a notte, con colazione e wifi inclusi e bagno privato, che si trova vicino all’hotel Olympia utilizzato per il viaggio di andata. La struttura necessiterebbe di un restauro, tuttavia il prezzo è imbattibile, così come il simpatico e stralunato proprietario.

Per dovere di cronaca, considerati gli eventi politici che si svolgevano durante il nostro soggiorno (la scadenza dei termini per il pagamento dei debiti alla troika, le restrizioni ai prelievi bancari, il referendum), devo dire che da un punto di vista turistico non si avvertiva alcun disagio, i servizi sono sempre stati operativi regolarmente e i greci erano sereni e accoglienti come sempre.

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