Patagonia, terra di grandi emozioni

Ghiacciai "vivi" e maestosi, montagne che hanno fatto la storia dell'alpinismo, crociere nello Stretto di Magellano… per assaporare il fascino della Fine del Mondo col mitico Capo Horn
Scritto da: Ary11
patagonia, terra di grandi emozioni
Partenza il: 01/02/2016
Ritorno il: 22/02/2016
Viaggiatori: 2
Spesa: 4000 €
Pubblico per conto di una coppia di amici…

Un itinerario di viaggio completo, di grande qualità, dalle balene della Peninsula Valdès ai ghiacciai “vivi” e maestosi, da montagne che hanno fatto la storia dell’alpinismo, alla crociera nello Stretto di Magellano, per assaporare il fascino della Fine del Mondo col mitico Capo Horn. E sullo sfondo orizzonti infiniti e spazi senza tempo.

“Da molto tempo sognavamo un viaggio in Patagonia, questa terra lontanissima di cui avevamo letto molte volte nei libri di Chatwin e Sepùlveda. Finalmente avevamo accumulato un bel po’ di giorni di ferie: l’inizio del 2015 sarebbe stato il periodo del nostro viaggio… avevamo 3 settimane a disposizione, qualche timore (era il nostro viaggio più lontano) ma molto entusiasmo! L’Argentina e il Cile sono molto estesi e quindi dovevamo scegliere quale parte vedere: abbiamo deciso di focalizzare il nostro interesse sulla parte sud, volendo vedere in prevalenza Patagonia e Terra del Fuoco.

Abbiamo iniziato a sfogliare i vari cataloghi ma nessuno dei viaggi proposti faceva completamente al caso nostro, come durata o come percorso: volevamo un viaggio il più possibile completo, che ci consentisse di sfruttare pienamente tutti i giorni a nostra disposizione.

Su consiglio di alcuni nostri amici di Firenze, ci siamo rivolti ad un Consulente di viaggi, Giuseppe di CartOrange (gianassi-gi@cartorange.com), specializzato nel costruire “Viaggi su Misura”, cioè specifici per le esigenze del cliente. Eravamo un po’ titubanti perché non siamo di Firenze e quindi le nostre relazioni con lui sarebbero state prevalentemente telefoniche e per e-mail… ma poi ci siamo detti… proviamo! Mai scelta fu più indovinata: a parte l’aver scoperto che Giuseppe ha viaggiato diverse volte in tutta la Patagonia ed altre volte in Sudamerica (compresa Isola di Pasqua, dove ci ha convinto a fare un nostro prossimo viaggio!), è stato capace di guidarci nella costruzione del nostro viaggio ideale. Capiti i nostri interessi, ci ha anche consigliato escursioni ed esperienze che noi non avevamo neppure preso in considerazione, tipo la Navigazione sul Canal Beagle, che da sola vale il viaggio! I nostri timori legati alla sua lontananza si sono dissolti perché abbiamo fatto lunghe chiacchierate per telefono ed e-mail, ha risposto a tutte le nostre domande e via via ci siamo sentiti di “affidarci” a lui anche per i dubbi più banali. Oltretutto lo abbiamo contattato anche da laggiù per alcuni consigli e ci ha risposto prontamente! Mi sento di dire che il Consulente di Viaggi è il giusto compromesso tra un viaggio fai da te (ma assistito) ed un viaggio organizzato (ma libero). Veramente da provare!!

Il nostro viaggio si è svolto a fine Gennaio – inizio Febbraio, cioè durante l’estate australe. L’itinerario è stato Roma-Buenos Aires- Trelew – Punta Tombo – Penisola Valdes – Ushuaia e Parco Nazionale Terra del Fuoco – Navigazione dello Stretto di Magellano fino a Punta Arenas – Puerto Natales – Parco Torres del Paine – El Calafate (Lago Argentino e Perito Moreno) – Buenos Aires – Roma.

Di seguito descrivo in dettaglio i giorni di viaggio , riportando alcune informazioni e soprattutto la nostra esperienza sui posti visitati.

Innanzi tutto occorre dire che è un viaggio per chi ama la natura, gli animali, gli spazi sconfinati, il “niente” che si estende per km, il vento e il silenzio. Cieli incredibili con profondità impensabili…Si dice che la Patagonia sia uno stato d’animo e non un luogo, e io credo proprio che sia vero. Si percepisce fortemente il legame con la terra e anche se ci sono cittadine moderne, si ha veramente la sensazione di essere alla fine del mondo. Non è certamente un viaggio per chi cerca la movida notturna (a parte Buenos Aires).

1 giorno: Volo

Volo diretto Roma/Buenos Aires con Aerolinas Argentinas nel tardo pomeriggio. Pernottamento e pasti in aereo.

2 e 3 giorno: Buenos Aires

Arrivo al mattino e trasferimento privato dall’Aeroporto Ezeiza all’Hotel. La camera era già disponibile e quindi ci siamo riposati un po’ prima di uscire per visitare Baires.

E’ una città multiculturale e moderna. La visita inizia ovviamente in Plaza de Mayo, che è il centro culturale, storico e politico della città, con la Casa Rosada (sede del presidente della Repubblica) e il Cabildo.

Merita organizzarsi per visitare i vari quartieri o “barrios” in base al tempo che si ha a disposizione. Noi, utilizzando anche il giorno alla fine del viaggio, abbiamo visitato:

– la coloratissima Boca, con la celebre strada pedonale del Caminito;

– San Telmo, quartiere multietnico dall’aspetto coloniale, col famoso mercatino delle pulci e lezioni e spettacoli di tango improvvisati per strada;

– La Recoleta, uno dei più antichi quartieri della città, col suo famoso cimitero monumentale e la tomba di Evita Peròn ,

– Palermo, il più grande barrio della città, di origine italiana (c’è anche il monumento a Giuseppe Garibaldi), con locali notturni e abitato da celebrità della televisione e della radio locali;

– Puerto Madero, lungo il Rio de la Plata , l’anima ultramoderna della città, con i grattacieli, il Puente de la Mujer di Calatrava e mille ristoranti.

4 giorno: Punta Tombo

Di primissima mattina, trasferimento privato dall’hotel all’Aeroporto J. Newbery e volo per Trelew.

Noleggio auto e partenza immediata per Punta Tombo (130 km a sud) per vedere la colonia di pinguini… uno spettacolo unico!!! Qui infatti da settembre ad aprile si raduna la più grande colonia continentale di pinguini di Magellano del mondo, che vanno lì per riprodursi. Lo spettacolo è entusiasmate: mezzo milione di pinguini che curano i nidi, vanno in cerca di cibo, camminano goffamente ed emettono grida. Bellissimo !

Al termine della visita, siamo di nuovo in auto fino a Puerto Madryn (180 km a nord). Una faticata, ma la strada è ora quasi tutta asfaltata (Giuseppe ci raccontava di quando la strada era tutta di ghiaia e con la Duna, auto di moda in quel periodo, si doveva reggere il vetro quando passava un’auto in senso contrario per evitare l’eventuale rottura del vetro per i sassi lanciata dell’altra auto!!)

Stanchi ma felici arriviamo in hotel poco prima di cena.

5 e 6 giorno: Penisola Valdés

La Penisola Valdés, a 50 km da Puerto Madryn, è riserva naturale e Patrimonio dell’umanità UNESCO. Come consigliatoci da Giuseppe, vi abbiamo passato due giorni pieni perché i luoghi da visitare sono molti: Punta Norte, Caleta Valdès, Punta Delgada e le sue le scogliere, Punta Loma.

Non abbiamo visto le balene, perché sono presenti solo da giugno a ottobre (la navigazione in gommone fra le balene deve essere meravigliosa… ci torneremo!!!) Abbiamo però visto centinaia di leoni marini a Punta Norte e Puerto Piramides (non presenti nel periodo delle balene), di elefanti marini a Punta Delgada, pinguini di Magellano, moltissimi uccelli, guanachi e nandù.

Da non perdere il pernottamento al Faro di Punta Delgada, immerso nel nulla vicino alle scogliere dove si vedono soprattutto elefanti marini impegnati nella lotta per il loro harem… sembra di vivere dentro Quark!

Anche il pernottamento a Puerto Piramides (unico paese della penisola), all’hotel Las Restingas, è stato al di sopra delle aspettative.

7-8-9 giorno: Terra del Fuoco

Ritorno a Trelew, rilascio dell’auto e volo per Ushuaia. Incredibile: siamo alla fine del mondo!!! Siamo in Terra del Fuoco!!!

Avevamo scelto di dormire fuori dalla cittadina e quindi abbiamo pernottato per 2 notti all’Hotel Tolkeyèn, con vista panoramica sulle Ande e sul Canale di Beagle.

La Terra del Fuoco è un arcipelago con un’isola maggiore nel punto più a sud del continente, suddivisa fra Argentina e Cile. Famosi sono lo Stretto di Magellano e Capo Horn. Ushuaia è la città principale ed è molto vivace e colorata, adatta anche a comprare qualche ricordino.

Nei giorni di nostra permanenza, abbiamo partecipato alle seguenti escursioni collettive :

– PARQUE NACIONAL TIERRA DEL FUEGO: prima di entrare nel Parco Nazionale si incontra la stazione ferroviaria del Treno della Fine del Mondo. Volendo (noi lo abbiamo fatto, anche se è un po’ turistico) si può effettuare il viaggio in treno della durata di 45 minuti, che termina presso la stazione ferroviaria all’interno del Parco.

Nel parco si vedono le foreste tipiche delle Ande della Patagonia, con lengas e ñires, (i loro alberi tipici, spesso con forme contorte a causa del vento) . Il tour organizzato prevede soste ai luoghi più belli del parco, come Bahia Ensenada, Bahia Lapataia (dove si vedono le dighe dei castori), Laguna Verde, Lago Roca. A Bahia Lapataia, è emozionante vedere l’inizio della strada Panamericana che termina in Alaska!

NAVIGAZIONE CANALE DI BEAGLE e PINGUINERA : su un catamarano si naviga fino al faro “Les Eclareurs” e l’Isla de los Lobos, popolata da leoni marini e cormorani. Il panorama su tutta la città di Ushuaia e le montagne è bellissimo. Si continua per la visita di una piccola colonia di pinguini, dove gli animali non sono assolutamente spaventati dalla presenza umana, anzi proseguono le loro attività come se niente fosse.

Queste escursioni sono interessanti ma possono essere influenzate dal clima che non sempre è favorevole in questo angolo di mondo.

La sera dell’ultimo giorno ci imbarchiamo sulla Motonave STELLA AUSTRALIS per la navigazione del Canal Beagle. Un’esperienza formidabile!

10-11-12 giorno: In navigazione alla fine del mondo

E’ uno dei punti di forza di tutto il viaggio, che pochi viaggiatori fanno. Seppure un po’ costoso, vale veramente la pena. Noi avevamo scelto le cabine più semplici, che però sono poche e non sempre disponibili (consiglio, prenotare per tempo).

La nave fa un tour Ushuaia- Punta Arenas-Ushuaia, passando in posti diversi all’andata e al ritorno, quindi dipende in quale direzione si fa si vedono posti differenti. Nel ns. caso ovviamente abbiamo fatto da Ushuaia a Punta Arenas in Cile.

La navigazione è spettacolare ed è spesso interrotta da soste per scendere a terra con i gommoni , se le condizioni atmosferiche lo consentono.

Il primo giorno abbiamo navigato nel Canale di Beagle e poi nel Canale di Murray, fino a raggiungere Capo Horn, luogo in cui si incontrano gli oceani Atlantico e Pacifico, dove siamo sbarcati per visitare l’omonima isola… è un luogo ricco di suggestione!

A Bahìa Wulaia, abbiamo potuto visitare uno dei più importanti luoghi della cultura indigena nella regione, quella dei nativi Yàmanas e abbiamo avuto il tempo per una breve camminata attraverso un bosco ricco di vegetazione tipica fino ad uno spettacolare belvedere.

Il secondo giorno, in mattinata navigazione negli incontaminati Canali Brecknock e Ocasiòn e nel pomeriggio siamo arrivati fino al noto Fiordo Agostini, nel cuore della Cordigliera Darwin. Infine abbiamo raggiunto il ghiacciaio Aguila e, sempre sbarcando con i gommoni Zodiac, ci siamo goduti una breve camminata sulla spiaggia fino in prossimità del ghiacciaio.

Il terzo giorno in prima mattina sbarco sull’Isola Magdalena e visita della sua colonia di pinguini, che raggiunge i 120.000 esemplari, ed al Faro di San Isidro che guida le imbarcazioni durante la navigazione attraverso lo Stretto di Magellano.

In tarda mattinata siamo arrivati a Punta Arenas in Cile. Qui ci attendeva un trasferimento privato dal molo al terminal degli autobus, da dove siamo partiti con bus di linea per Puerto Natales, più a Nord (3-4 ore). All’arrivo trasferimento privato all’hotel Martin Gusinde, in posizione strategica in centro città.

13-14 giorno: Puerto Natales/Parco Nazionale Torres del Paine/Puerto Natales

Due giorni dedicati alla scoperta di uno dei più bei parchi del Cile, dove da un fondovalle praticamente sul livello del mare si elevano picchi rocciosi alti più di 3.000 metri. E’ un parco molto adatto agli amanti del trekking, con laghi azzurrissimi, cascate e torrenti impetuosi, imponenti pareti di roccia. Noi però (visto il poco tempo a disposizione) lo abbiamo girato in auto, che abbiamo ritirato il primo dei due giorni a Puerto Natales. I luoghi che ci sono piaciuti di più sono il Lago Nordenskjold, proprio ai piedi dei Cuernos del Paine (i corni che sono l’immagine tipica del parco), la cascata del Salto Grande, il Lago Pehoè ed il Lago Grey con il suo spettacolare ghiacciaio e gli iceberg. Abbiamo visto anche diversi animali, soprattutto guanacos e volpi, ma anche condor e aquile!

Abbiamo pernottato all’hotel Rio Serrano, proprio all’ingresso del parco e con bella vista sul maestoso Massiccio del Paine.

Alla fine dei due giorni, a Puerto Natales siamo tornati nello stesso hotel di due notti prima.

15 giorno: Trasferimento da Puerto Natales a El Calafate

Dopo un breve giretto per Puerto Natales siamo partiti con bus di linea per El Calafate: torniamo in Argentina! Il viaggio in pullman di alcune ore ci permette di rilassarci senza guidare e godere dei panorami bellissimi della Patagonia.

El Calafate è una delle più importanti città dell’Argentina nella Patagonia meridionale, affacciata direttamente sul Lago Argentino. E’ famosa perché punto di partenza di diverse escursioni al Parco Nazionale Los Glaciares che noi faremo nei prossimi giorni.

Pernotteremo all’hotel Kapenke, anch’esso con una vista eccezionale!

16-17 giorno: El Calafate

Le escursioni da Calafate son diverse. Noi abbiamo optato per le seguenti due:

1) Navigazione sul Lago Argentino e Estancia Cristina: si parte il mattino presto (7.00 ) da El Calafate in bus per raggiungere Puerto Bandera (50 Km. / 45’ ca.) da dove ci si imbarca sul un battello per raggiungere il bellissimo ed enorme ghiacciaio Upsala ed il Canale Cristina al termine del quale si trova l’omonima “Estancia” (fattoria), uno dei luoghi più suggestivi e conosciuti dell’intera Patagonia. La navigazione tra gli iceberg del Lago Argentino è veramente da non perdere. Sbarcati al molo dell’Estancia intorno alle 11,30, con veicoli 4×4 si fa un’escursione ai punti più spettacolari della zona . Nel pomeriggio si visita l’Estancia e si percorre il percorso a ritroso fino all’hotel.

2) Visita del Perito Moreno, il più famoso ghiacciaio, che è sicuramente uno dei più grandiosi spettacoli naturali in Sud America: è un ghiacciaio che “avanza”, che si può ammirare da passerelle e punti panoramici. Il ciclo di avanzamento dei ghiacci per raggiungere la riva va dai 4 ai 6 anni e termina dividendo il lago in due parti. Il Brazo Rico si innalza sopra il suo livello abituale sino a circa 35 mt. Le acque lentamente scavano un tunnel nel fronte del ghiacciaio, finchè la pressione non fa crollare il ponte che si crea. Lo spettacolo é indescrivibile. Senza dover attendere questo fatidico momento, dal fronte del ghiacciaio si staccano in continuazione enormi blocchi di ghiaccio, grandi come palazzi di 20 piani, che precipitano fragorosamente in acqua, creando onde enormi che si frangono sulla costa sottostante.

Uno dei luoghi (ed in questo viaggio ce ne sono diversi), che da solo vale l’intero viaggio.

18-19 giorno: El Chaltén

Altri due giorni dedicati a posti magici, che hanno fatto la storia dell’alpinismo mondiale: le mitiche montagne del Fitz Roy e del Cerro Torre.

La mattina del 18° giorno siamo partiti da El Calafate con bus di linea per El Chaltén, dove pernottiamo all’Hotel LAS PIEDRAS, hostaria molto bella per la sua posizione e la viste sulle montagne.

Le escursioni più belle da fare qui sono quelle al campo base del Cerro Torre e al mirador sul Fitz Roy. Sono escursioni facili dal unto di vista “alpinistico”, adatte a tutti, ma l’incognita principale è il tempo. Noi siamo stati fortunati e siamo riusciti a vedere entrambe le montagne, ma pare ci siano giorni in cui c’è cielo coperto e nebbia che oscurano completamente la vista. A mio avviso vale lo stesso al pena arrivare ad El Chaltén per i panorami lungo il percorso e per l’atmosfera che si respira in questo piccolo paese. E poi se non si prova non si possono vedere queste splendide montagne, e se si ha un po’ di fortuna il premio è grande ! Vederle in tutta la loro bellezza!

20 giorno: Ritorno a Buenos Aires

Rientro con autobus di linea a El Calafate e partenza con volo per Buensos Aires.

21 giorno: a Buenos Aires

Ultimo giorno a Buenos Aires per completare la visita della città e fare qualche acquisto.

Concludiamo in bellezza questo nostro splendido viaggio con uno spettacolo di Tango (con cena).

22 giorno: Rientro in Italia

E’ arrivata l’ora di tornare. Ci dispiace, ma in fondo è giusto così. Si torna per poi ripartire!”

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PATAGONIA, TERRA DI GRANDI EMOZIONI, IL VIAGGIO PIU' BELLO DEL MONDO



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