Le dis/avventure di un italiano a Parigi

In questo periodo di scioperi, attenzione alle truffe ai danni dei turisti
Patrizio Roversi, 07 Gen 2020
le dis/avventure di un italiano a parigi
Leggo proprio adesso sul sito un dettagliatissimo diario di viaggio di Gio.Travel, che risale all’anno scorso e che è stato riproposto proprio perché si intitola Epifania a Parigi. Anche a me è capitato in questi giorni di stare a Parigi, e – per solidarietà nei confronti dei turistipercaso – mi corre l’obbligo di metterli in guardia e segnalare una sgradevole disavventura che mi è capitata. Come è noto in questo momento Parigi e tutta la Francia sono colpiti da un lunghissimo sciopero, promosso dai Sindacati contro la Riforma delle Pensioni che il governo di Macron vorrebbe imporre. Sarebbe doveroso qui aprire una parentesi, per cercare di capire come è articolata questa riforma e perché i Francesi scioperano e quali sono i punti di contatto con la nostra legge Fornero, ma sarà per un’altra volta… Veniamo a noi.

Prevedendo di arrivare all’aeroporto Charles De Gaulle la sera, certi di non trovare mezzi pubblici causa sciopero e disperando di trovare anche un taxi (peraltro caro), prenotiamo su Internet un trasporto collettivo, sul sito di PARISHUTTLE. Tutto regolare, tutto confermato, per un costo di 20 euro a testa, pagamento anticipato con carta di credito. Arriviamo in perfetto orario. Telefoniamo immediatamente, mentre ancora aspettiamo i bagagli, per sapere con precisione il luogo in cui il PARISHUTTLE avrebbe dovuto prelevarci. Risponde un gentilissimo signore, che ci dice che purtroppo causa lo sciopero non aveva autisti. Noi eravamo al Terminale 2F ed avremmo potuto portarci davanti ad una determinata Porta di un altro Terminal, il 2C, abbastanza lontano. E, FORSE, dopo un paio d’ore (quindi verso le 23) sarebbe arrivato qualcuno a prenderci. Ma la persona al telefono non era assolutamente in grado di garantire il servizio. Il gentile operatore ci suggerisce quindi di cercare un taxi, dicendo che gli risultava che in quel momento ce ne fossero di disponibili. Ma noi avevamo già pagato… Il suddetto gentile operatore ci rassicura: nessun problema, date le circostanze se avessimo optato per il taxi bastava mandare il giorno successivo una mail a PARISHUTTLE e avremmo ricevuto il rimborso entro 10 gg. Con la probabile prospettiva di passare la notte in aeroporto, optiamo per forza per la soluzione taxi, che per fortuna c’era… Detto fatto. Il giorno dopo mandiamo gentilissima mail, citando le istruzioni del gentile operatore di PARISHUTTLE. Peccato che poi PARISHUTTLE abbia risposto con un’altra mail, in inglese, in cui ci comunicava che era stata una nostra scelta non usufruire del servizio, per cui nessun rimborso. Abbiamo ri-scritto un’altra lettera circostanziata e piccata, ricostruendo ancora una volta la vicenda, chiedendo di verificare con il loro operatore in servizio a quell’ora e protestando. Sono passate più di 72 ore e da PARISHUTTLE nessuna risposta. Questi sono i fatti. Serve aggiungere altro?

In questi giorni di scioperi comunque il sito da consultare per sapere quali linee dei BUS, del Metro e della RER funzionano e con che frequenza, è quello della RATP. Il consiglio è quello di andare a piedi, quando è possibile. E i numeri “buoni” (provati) per prenotare un taxi da e per gli aeroporti De Gaulle e Orly (Beauvais è servito da autobus privati che funzionano sempre, con partenza da Porte Maillot dove si arriva con la Metro Linea 1 che va comunque, perché automatica) sono taxi-aeroport-pas-cher.fr oppure www.alphataxis.fr

Patrizio