Quattro passi a Parigi

Chi l'ha detto che una città come Parigi non può essere visitata in pochi giorni? In questo breve estratto vi presentiamo la nostra breve ma intensa vacanza parigina e vi forniamo qualche consiglio per un eventuale soggiorno in questa incantevole città. Buona Lettura!
Scritto da: ElisaDB
quattro passi a parigi
Partenza il: 02/01/2018
Ritorno il: 07/01/2018
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
È il 2 gennaio e sono le 5.10 del mattino. Ci mettiamo in macchina, direzione Aeroporto Marco Polo Tessera di Venezia. Arriviamo a destinazione alle 6.50. Imbarco bagagli: siamo i primi del nostro volo, pesiamo la valigia, ci attaccano il talloncino con la destinazione (Parigi Orly).

Non essendo sicuri del meteo e visto il periodo, non ci siamo fidati a portare solo i due bagagli a mano da 10kg ma abbiamo deciso di imbarcare anche un bagaglio da stiva da 20kg. Vi consiglio di essere sempre in anticipo in aeroporto così da fare tutti i passaggi con calma. Ora possiamo recarci a fare i controlli e passare poi al gate d’imbarco. Sono le 9.20, fuori il tempo è buono e noi siamo finalmente seduti in aereo, un boeing 737-300 della compagnia Easy Jet. I nostri posti sono vicino al finestrino, proprio sull’ala.

Ore 9.30, inizia la fase di decollo. Con professionalità l’equipaggio di bordo procede all’illustrazione delle procedure da seguire in caso di emergenza. Il volo dura circa un’ora e mezza, senza intoppi e turbolenze arriviamo a destinazione alle 11.00. Appena iniziata la fase di atterraggio esulto dicendo: “Ehi, siamo in Francia!”. Ma è solo quando le ruote dei carrelli dell’aereo toccano rumorosamente il suolo che il mio ragazzo esclama: “No, adesso siamo in Francia!” Sono le 11.00 e siamo appena atterrati all’aeroporto di Parigi Orly.

L’aeroporto di Parigi Orly è un aeroporto francese situato 14 km a sud di Parigi, nella regione dell’Île-de-France. Viene utilizzato principalmente per voli nazionali ed europei. Possiede due terminal: il terminal Sud e il terminal Ouest.

Recuperato il bagaglio cerchiamo di capire come raggiungere la nostra destinazione che è una casa privata situata nel 12° Arrondissement. Parigi, infatti, è suddivisa in arrondissement. Gli arrondissement municipali di Parigi sono una divisione amministrativa che divide il territorio del comune/dipartimento di Parigi in 20 circoscrizioni (arrondissement in francese appunto) metropolitane. Consigliamo come trasporto pubblico da/per l’aeroporto di Orly il praticissimo Orlybus. L’Orlybus è un collegamento pubblico in navetta autobus tra l’aeroporto di Orly e la stazione del metrò Denfert-Rochereau. La frequenza di passaggio è di 8/15 min. e la durata del tragitto è di circa 30 min. Il biglietto è acquistabile in tutte le stazioni e nelle biglietterie automatiche, va convalidato appena saliti a bordo ed ha il costo di € 8,00. (http://www.parigi.it/it/orlybus.php).

Consiglio pratico: non appena arrivate in aeroporto vi consiglio di procurarvi subito una cartina di Parigi e una cartina con le linee dei trasporti pubblici parigini (RER, autobus, métro). La rete metropolitana di Parigi, gestita dalla RATP, è formata da due sistemi distinti ma collegati tra loro: il métro e la RER (rete di linee suburbane). Il métro ha 14 linee contrassegnate da numeri; la RER ha cinque linee principali contraddistinte da lettere.

Usciti dal terminal e dopo aver acquistato i biglietti per l’Orlybus abbiamo atteso 5 minuti prima della partenza, dopodiché siamo giunti a destinazione: la stazione di Denfert-Rochereau. Da qui un rapido controllo alle linee e poi via, prima direzione stazione Châtelet e poi Nation. Da qui abbiamo raggiunto la nostra destinazione a piedi.

Se vi fermate a Parigi almeno una settimana, informatevi presso le biglietterie del métro sul Passe Navigo Decouverte. Questo pass vi permetterà di risparmiare denaro e tempo. Vi basterà portare con voi una fototessera, scrivere il vostro nome ed il gioco è fatto, in 5 min avrete pronta la vostra carta magnetica. Il forfait settimanale è di € 21,50 a questo vanno aggiunti €5,00 per l’acquisto del pass Navigo Decouverte. Il pass è acquistabile solamente in loco e non anticipatamente dall’Italia e non è acquistabile nel weekend. Con questo pass potrete usufruire di tutta la linea di trasporti parigini, dalla RER, alla métro, all’autobus nonché la funicolare di Montmartre e l’Orlybus. Basterà passare la carta magnetica sugli appositi spazi ai tornelli di mètro e RER o sul dispositivo posto a bordo dei bus. Conservate il pass, quando tornerete a Parigi vi basterà ricaricarlo per usufruire ancora dei trasporti pubblici cittadini.

Prima tappa: Arc de Triomphe. Costruito nel 1836 per celebrare la vittoria di Napoleone ad Austerlitz e ornato di sculture elaborate, l’arco si erge al centro dell’Étoile, una grande rotatoria a forma di stella. La base dell’arco custodisce dal 1921 la Tomba del Milite Ignoto, che commemora i soldati francesi caduti durante la prima guerra mondiale. Su di essa arde una fiamma perenne ravvivata ogni giorno alle 18.30. La sommità è aperta tutti i giorni dalle 10.00 alle 22.30 al costo di € 12,00. A tal proposito vi consiglio di visitare Parigi al più presto se non avete ancora 26 anni, sarà sicuramente una vacanza al risparmio. Ebbene sì, i giovani dai 18 ai 25 anni compiuti, cittadini o residenti nei Paesi della Comunità Europea possono entrare gratuitamente nella maggior parte dei musei di Parigi. Basta semplicemente esibire alla biglietteria la propria carta di identità. È possibile usufruire di sconti per studenti in numerose attrazioni come ad esempio la Tour Eiffel. Online è reperibile una lista dei principali musei in cui i giovani under 26 entrano gratuitamente. (http://www.travelstales.it/2010/09/01/musei-parigi-gratis-fino-ai-25-anni/). C’è da dire, inoltre, che nella maggior parte dei musei di Parigi l’ingresso è gratuito la prima domenica di ogni mese.

Cala la sera sul nostro primo giorno parigino e decidiamo di vedere in toccata e fuga il monumento più famoso di questa città: la Tour Eiffel. Vista di notte regala al pubblico una grande emozione. Si conclude con questo splendore il nostro primo giorno. Ceniamo francese a casa poi andiamo a dormire presto provati dal viaggio.

Sono le 8.00 del 3 Gennaio e dopo un’abbondante colazione fatta di croissant e pain au chocolat in tipico stile parisienne usciamo alla scoperta della città. Oltre alla classica cartina, che è la soluzione più affidabile, è possibile consultare per conoscere orari di metro, bus e treni anche una comodissima applicazione scaricabile dallo store del vostro smartphone: si tratta di Citymapper.

Dalla stazione Nation prendiamo la métro direzione Bastille. Scendiamo presso Place de la Bastille per iniziare da qui la nostra giornata. La Bastiglia, fortezza trecentesca costruita per proteggere le porte della città, è il monumento più famoso di Parigi fra quelli scomparsi per sempre. Oggi non resta più nulla di quella struttura presa d’assalto il 14 luglio 1789 dando l’inizio alla Rivoluzione francese. Al suo posto ora c’è una rotatoria molto trafficata al cui centro svetta la Colonne de Juillet, una colonna in bronzo verde alta 52 metri e sormontata dalla statua dorata della Libertà. La piazza si trova a cavallo di 3 arrondissement: il IV, l’XI e il XII. Lungo questa piazza sono visibili ancora oggi i segni dei bastioni della fortezza.

Proseguiamo lungo il nostro percorso ma veniamo sorpresi da un tremendo acquazzone. Non sorprendetevi e soprattutto non scoraggiatevi, gli acquazzoni a Parigi arrivano all’improvviso accompagnati da forti raffiche di vento ma durano una decina di minuti, giusto il tempo di un caffè. Passata la tempesta ci addentriamo in un quartiere che, a parer mio, è uno dei più caratteristici della città: sto parlando del quartiere Marais. Il Marais deve il suo nome alla natura acquitrinosa dei terreni (marais è la parola francese per palude) sui quali venne edificato a partire dal XII secolo e dove, tra ‘500 e ‘600, la nobiltà parigina fece costruire una serie di hôtel particulier, residenze ancora presenti in quest’area, diversamente da altre zone della città. Il quartiere del Marais si estende nel 3° e 4° Arrondissement. Da secoli, però, questo è il quartiere ebraico. Potete infatti passeggiare lungo le vie ed ammirare pasticcerie e ristoranti tipici respirando così l’atmosfera parigina d’un tempo.

Sta per arrivare l’ora di pranzo così decidiamo di deliziare i nostri palati con qualcosa di tipico e quindi, visto che siamo nel quartiere ebraico, proviamo ad assaggiare i famosi e consigliatissimi falafel. I falafel sono una pietanza mediorientale costituita da polpette di legumi speziate e fritte. Si servono normalmente con hummus, ma anche con yogurt e/o con verdure (in genere pomodori e cetrioli, sia al naturale che sotto aceto), in un pane arabo soffice e basso che si apre come una tasca per contenere in se tutti gli ingredienti. Pitzman è il ristorante kosher in cui li abbiamo assaggiati. Si trova lungo Rue Pavée. Qui è possibile mangiare seduti comodamente all’interno o, come abbiamo fatto noi, prendere i falafel e gustarli passeggiando. A pancia piena proseguiamo il nostro viaggio e ci portiamo lungo la Senna, il fiume di Parigi.

Arriviamo così presso l’Ȋle de la Cité, il cuore geografico e spirituale della città. A dominare l’Ȋle de la Cité troviamo la celebre cattedrale di Notre Dame: è il sito ad ingresso libero più visitato di Parigi nonché un capolavoro dell’architettura gotica francese. Non spaventatevi per la lunga coda all’ingresso, vedrete che si smaltirà in una decina di minuti. È solamente una fila per i controlli di sicurezza dettati dalle norme antiterrorismo. Una volta entrati nella cattedrale si resta incantati dalla sua maestosità.

La cattedrale è aperta tutti i giorni dalle 7.45 alle 18.45 e l’ingresso è gratuito. La salita alle torri è invece a pagamento. Noi purtroppo non siamo potuti salire a causa del vento che impediva l’accesso.

Ma non possiamo andare a casa senza aver rivisto lei: la Tour Eiffel. In un batter di ciglia prendiamo la métro ma questa volta in direzione Trocadero, un’area monumentale situata di fronte alla torre. Da qui si apre una vista meravigliosa, la torre in tutto il suo splendore.

È il 4 gennaio e la meta per questa mattina è lo storico e caratteristico quartiere di Montmartre. Montmartre è da sempre il quartiere degli artisti che ne fanno un luogo vivace e ricco di fascino e si estende nel 18°arrondissement. Le fermate metro che vi permettono l’accesso al quartiere sono diverse: Anvers, Abbesses, Pigalle, Blanche e Lamarck-Caulaincourt. Tutto dipende naturalmente da quale punto della collina volete raggiungere. Sicuramente il monumento più spettacolare ed importante di questo quartiere è la Basilica del Sacré Coeur. È possibile raggiungere questo sito percorrendo la lunga scalinata oppure usufruendo della comodissima funicolare. Con il pass Navigo è possibile accedere alla funicolare senza dover acquistare ulteriori biglietti.

La visita all’interno della basilica è gratuita. Consigliatissima è la salita sulla cupola al prezzo di €5.00. Percorrendo una scala a chiocciola formata da 300 scalini è possibile ammirare uno dei panorami più spettacolari di Parigi, nelle giornate di cielo terso la vista spazia per un raggio di 30km. La salita è stata dura, il cielo non era limpido ma la vista resta comunque spettacolare.

Scendiamo lungo le vie del quartiere e decidiamo di andare a vedere il più famoso dei cabaret parigini: sto parlando del famosissimo Moulin Rouge.

Finito il pranzo abbiamo ripreso la métro direzione Musée du Louvre. Le fermate della métro per il museo sono: Palais Royal Musèe du Louvre o Louvre Rivoli. Eccoci nel museo più famoso al mondo, qui sono custoditi tra i migliori capolavori dell’arte antica e moderna. Pensate che occorrerebbero 9 mesi per dare un’occhiata alle 35.000 opere esposte quindi pianificate per bene la visita.

Noi abbiamo prenotato l’entrata al museo da casa così da evitare le lunghe code alla biglietteria, abbiamo dovuto solamente metterci in coda per i controlli di sicurezza. Il costo del biglietto è di 17,00€. Se, come già accennato, avete meno di 25 anni l’entrata è gratuita, vi basterà presentare il documento di identità.

Noi abbiamo deciso di utilizzare il nostro tempo per visitare le sale dedicate alle opere italiane e francesi. Resterete incantati dai capolavori del Rinascimento italiano posti nelle sale 1,3,5 e 8. Il quadro più visto del Louvre, e senza dubbio il più famoso al mondo, è la Gioconda (sala 6 al primo piano, ala Denon), la fanciulla dal sorriso enigmatico nota anche come Monna Lisa. Non fatevi intimorire dalla massa di persone poste davanti all’opera, con un pochino di pazienza riuscirete ad arrivare alla distanza giusta per poter scattare una foto (è possibile fare le foto alle opere purché senza flash). Mentre siete in attesa di fare la foto alla Monna Lisa voltatevi e posate il vostro sguardo su un’altra opera maestosa: le Nozze di Cana del Veronese.

Percorrendo le vie parigine, superando Rue SaintHonorè, ci imbattiamo in uno dei locali più chic della città famoso per i suoi favolosi macarons. I macarons sono dolci pasticcini composti da due dischi di meringa alla mandorla riempiti con uno strato di crema al burro, marmellata o ganache. Stiamo parlando di Ladurée, qui abbiamo assaggiato 2 macarons molto deliziosi. Ricordiamo che il locale non è dei più economici quindi, consiglio spassionato, occhio a quello che ordinate.

Sulla strada per tornare a casa decidiamo di andare a vedere la Statua della Libertà. Vi starete sicuramente chiedendo se siamo pazzi, come può esserci la Statua della Libertà a Parigi? Ebbene sì, esiste una gemella della statua newyorkese proprio a Parigi e precisamente sull’Île aux Cygnes all’altezza del ponte Grenelle. Questo modello, in scala ridotta rispetto all’originale, è stato donato alla città nel 1889. La statua è orientata in direzione della sorella maggiore di New York.

È il 5 gennaio, ci alziamo presto, usciamo dopo una colazione veloce e raggiungiamo a piedi la stazione de la Nation. Oggi nessuna metro verrà presa bensì la linea A della RER direzione Marne de la Vallée-Chessy. Così su due piedi questo nome non vi dirà sicuramente nulla ma se vi dicessi che la stazione in cui il treno ferma è quella del parco di Disneyland Paris? Il viaggio dura circa una quarantina di minuti. È proprio così, oggi abbiamo deciso di passare la giornata a Disneyland Paris, il più celebre e visitato parco divertimenti in Europa. Non si tratta solo di un parco a tema, bensì di un complesso ben più articolato con molteplici attrazioni, svaghi, zone commerciali e alberghiere interamente dedicato al mondo Disney e ai suoi protagonisti.

Il capolinea della RER A è proprio dentro il parco, la stazione infatti è di proprietà del parco stesso.

Disneyland Paris è aperto tutti i giorni dell’anno dalle 10 alle 22, vi consigliamo di consultare il calendario presso il sito internet della struttura (www.disneylandparis.it/calendari/orariparco) perché in base ai periodi e alle giornate cambiano anche i costi. Noi per esempio abbiamo prenotato in una delle settimane più costose dell’anno poiché è ancora periodo natalizio e quindi abbiamo pagato €89,00 a testa.

In questo parco c’è sempre la musica di sottofondo che ricorda il mondo Disney e tra negozi di souvenir, attrazioni e figuranti iniziamo la nostra giornata. E così passando dal labirinto di Alice nel Paese delle Meraviglie, dalla giostra di Pinocchio, dal galeone dei pirati e sorvolando i cieli di Londra assieme a Peter Pan viviamo una giornata all’insegna delle emozioni e della felicità. A Disneyland è possibile prenotare l’attrazione senza pagare alcun supplemento ma solamente prendendo il ticket nell’apposita macchinetta posta all’ingresso della giostra. Su questo ticket comparirà una fascia oraria in cui potete accedere all’attrazione senza dover fare troppa fila. È possibile, inoltre, consultare la App Disneyland Paris per vedere in tempo reale i tempi di attesa presso le attrazioni e per avere sottomano la mappa del parco. Il parco è davvero curato e tutte le zone sono pulite e ben tenute, le attrazioni sono in costante manutenzione e per questo sembrano sempre attuali. È possibile mangiare all’interno del parco accedendo ai ristoranti che vanno dal fast food economico al ristorante di classe più costoso.

L’esperienza a Disneyland Paris non poteva concludersi nella maniera più inaspettata. Mentre giravamo tranquillamente per il parco ci siamo imbattuti nell’emozionante parata dei personaggi Disney. Sotto un cielo tinto di rosa abbiamo visto sfilare Topolino, Minnie e tutti i carri con i personaggi Disney più famosi: da Toy Story a Peter Pan passando per Il Libro della Giungla e Frozen concludendo in bellezza con le principesse. Il parco ci regala un altro momento magico. Cala la notte, il castello si illumina e, al ritmo di musica natalizia, comincia un bellissimo gioco di fontane e luci. Prima di uscire dal parco riusciamo anche a vedere Topolino, il simbolo storico della Disney. Consigliamo a tutti la visita a questo parco, sappiate però che una giornata non vi basterà per godervelo a pieno. Disneyland Paris è un mondo incantato che lascia a bocca aperta i piccoli e che fa sognare i grandi perché infondo restiamo tutti un po’ bambini. Vi emozionerete voi come si emozioneranno i vostri figli, cugini, fratelli, nipoti. Se passate più giorni a Parigi mettete anche questo tra i “luoghi da vedere” e non ve ne pentirete.

È il 6 gennaio, l’Epifania. La nostra giornata non è programmata, oggi abbiamo deciso di visitare tutte quelle zone che non siamo riusciti a vedere nei giorni precedenti. Passeggiamo lungo la Senna e attraversiamo Pont Alexandre III arrivando all’Hotel des Invalides. Conosciuto come Les Invalides fu costruito, per volere di Luigi XIV, per accogliere ed assistere gli invalidi di guerra.

Il complesso è aperto dal lunedì alla domenica dalle 10 alle 17 (ottobre – marzo) e fino alle 18 (aprile – settembre). È chiuso il 1°Gennaio, il 1°Maggio e il 25 Dicembre. La tariffa intera è di € 9,50 e ridotta di € 7,50. Anche qui l’ingresso è gratuito se siete cittadini della Comunità Europea sotto i 25 anni. Il Duomo posto dietro l’edificio principale, ospita nella cripta aperta circolare la tomba di Napoleone.

Usciti da Les Ivalides proseguiamo la nostra camminata senza una meta precisa. Passando per le vie parigine poco frequentate possiamo scorgere il Quartiere Latino e subito dopo la zona universitaria della Sorbonne. Decidiamo successivamente di prendere la metrò con direzione il quartiere de La Défense. Proprio qui si erge l’imponente Grand Arche de la Defense: inaugurato nel 1989 in occasione del bicentenario della Rivoluzione francese, l’arco è un monumento moderno ubicato nel quartiere La Défense, nella parte occidentale di Parigi. È un grande cubo di cemento, alto 110 metri e largo 108 metri, svuotato al centro e ricoperto di vetro e marmo bianco di Carrara. La cavità si dice possa contenere al suo interno lo stesso Arco di Trionfo. Dalla sommità, raggiungibile grazie ad un ascensore esterno, è possibile ammirare tutta Parigi, dall’Arco di Trionfo a Place de La Concorde e anche la Tour Eiffel.

Concludiamo la serata percorrendo la più famosa delle vie parigine; Avenue des Champs-Élysées tutta illuminata, piena di gente e di negozi sfavillanti. Quella Parigi multietnica dove passeggiano giovani e meno giovani, ricchi e persone comuni. Costituisce una delle passeggiate più celebri al mondo. Il viale va dall’Arc du Triomphe a Place de la Concorde.

E’ il 7 Gennaio ed è l’ultimo giorno di permanenza in questa meravigliosa città. Con in mano i nostri biglietti già acquistati da casa raggiungiamo la Tour Eiffel pronti per salire fino al secondo piano.

È possibile decidere al momento della prenotazione se salire fino al secondo piano o se proseguire fino alla sommette. Il secondo piano è raggiungibile sia attraverso le scale che attraverso l’ascensore, la sommette è raggiungibile solo attraverso l’ascensore. I costi cambiano se si preferiscono le scale all’ascensore. Attenzione però che mentre il secondo piano è sempre raggiungibile con qualsiasi condizione meteo la sommette può essere chiusa al pubblico per questione di sicurezza. Noi per questioni di meteo e di tempo materiale abbiamo deciso di prendere i biglietti fino al secondo piano usufruendo dell’ascensore. Il biglietto intero è di € 16,00 mentre per i giovani dai 12 fino a 24 anni il costo del biglietto è di € 8,00. La vista da quassù è spaziale, se siete fortunati con il meteo potrete davvero ammirare tutta Parigi.

Ogni bell’avventura purtroppo giunge al termine e, dopo aver pranzato, riprendiamo l’autobus direzione Aeroporto di Parigi Orly. Consiglio veramente di arrivare in anticipo in aeroporto soprattutto perché essendo molto grande c’è il rischio di perdersi. Arriviamo all’aeroporto alle 16 circa, il nostro volo parte alle 18. L’operazione di imbarco e i controlli sono davvero veloci e, dopo la fila al gate ci imbarchiamo sul nostro volo Easy Jet direzione Aeroporto Marco Polo Tessera di Venezia.

Porterò nel cuore questa meravigliosa città perché mi ha regalato emozioni, gioie, fatiche. Ho conosciuto un mondo davvero fantastico. Spero che questa piccola guida vi abbia fatto venire voglia di preparare la valigia e di partire verso la Ville Lumière per scoprirla e, soprattutto, per viverla al meglio.

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Place du Trocadero

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Notre Dame

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Arco di Trionfo

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Metrò

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Place de la Concorde

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Disneyland

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Tour Eiffel



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