Parigi: tra moda, castagne e musei

Capitare in città durante la settimana della moda è un po’ come fare un viaggio in un mondo parallelo
Scritto da: Summergift
parigi: tra moda, castagne e musei
Partenza il: 02/10/2015
Ritorno il: 07/10/2015
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
Capitare a Parigi durante la Settimana della Moda è un po’ come fare un viaggio in un mondo parallelo. Se poi di indole, non vi guardate nemmeno allo specchio la mattina può diventare un’esperienza surreale! Eppure anche per noi, vedere la città abitata per una settimana da queste creature dai vestiti colorati, ricercati e perfetti rende l’esperienza del viaggio unica e glamour.

Ma prima di raccontarvi di queste e altre creature, partiamo dall’inizio.

Siamo arrivati a Parigi da Roma volando con Rayanair (50 euro a testa), atterrando all’aeroporto di Beauvais e da qui con un pullman in un’ora e mezza circa siamo giunti alla stazione metro P. Maillot (costo 16 euro a testa circa). Dalla metro, cambiando a Concorde, abbiamo proseguito con la linea verde fino a St. George dove si trovava il nostro hotel. La camera era proprio sul tetto, piccola ma accogliente, e questo ci ha fatto immergere da subito nell’atmosfera parigina.

I Giorno

La mattina del primo giorno decidiamo di visitare la Parvis du Sacrè- Coeur e il quartiere Montmartre. Prima di affrontare i numerosi scalini che separano il quartiere Pigalle da Montmartre cerchiamo un luogo dove fare colazione. Il profumo dei croissant e del pan aux choccolate ci porta verso una piccola boulangerie (Le Petrin Medieval) dove una bicicletta sospesa e dolci di ogni tipo ci accolgono in un ambiente colorato e antico.

Andiamo a piedi verso la nostra meta, ci sentiamo sportivi e affrontiamo i moltissimi gradini in salita che permettono di raggiungerla. Sui lati della salita ci sono alcune opere di street art tra cui uno che rimanda all’eleganza parigina, raffigurando una donna con un ampio cappello rosso e sigaretta d’ordinanza. Dalla cima della scalinata, più che la Basilica del Sacro Cuore, è la vista di Parigi a dominare la scena: una metropoli sconfinata si erge ai miei piedi. L’occhio non sa dove posarsi per prima, se su Notre Dame o sulla Tour Eiffel!

Dopo questi primi minuti di contemplazione entriamo. L’impressione è totalmente diversa da quella che si ha entrando nelle nostre chiese e ciò è legato al fatto che la basilica nacque come luogo di pellegrinaggio. Ecco spiegata la grandezza degli ambienti. L’esterno poi crea un effetto strano dovuto alla forma delle cupole a ‘pan di zucchero’.

Intorno al Sacro Cuore si sviluppa il bellissimo quartiere di Montmatre. Si ha da subito la sensazione di trovarsi in un villaggio moderno e personalmente mi ricorda i paesi della mia terra d’origine. In questo luogo pittori come Renoir, Picasso e Toulouse-Lautrec troveranno e saranno d’ispirazione per i visitatori moderni. La passeggiata è piacevole ma Notre Dame, che vediamo dall’alto, ci richiama verso di se come una moderna sirena.

Così, a piedi, raggiungiamo la seconda meta della giornata. Lo dico da subito, sembrava vicina ma non lo era affatto!! Comunque la passeggiata ci fa scoprire strade di Parigi che non vengono battute dai soliti itinerari turistici. Inoltre capitiamo su un set di moda di fronte al Centre Pompidou.

L’esterno di Notre Dame è avvolto nell’aria autunnale. Fogliame diventato arancione e castagne cadute in terra fanno da contorno a questa maestosità che proviene dal passato. Dopo una breve fila entriamo nella cattedrale gotica forse più conosciuta. I giochi di luce all’interno sono suggestivi ma l’eccessiva presenza umana non mi fa apprezzare appieno la visita. Non riusciamo a salire sulle torri così decidiamo di optare per un giro in battello sulla Senna.

Prendiamo il BatoBus (16 euro a testa) che ci permetterà di salire e scendere per tutto il giorno dal battello e visitare le meraviglie che ad una ad una compaiono sullo sfondo. Scendiamo all’altezza degli Champ Elisee per fare un giro in uno dei luoghi più chic del mondo. Qui ci sono alberi di castagno e castagne per terra; se non è opulenza questa!

Dopo una passeggiata tra le vetrine che io ho rinominato ‘guardare ma non toccare’, seguiamo la scia di giovani ben vestiti. Eccoli sono loro: i fashion blogger! Stanno andando a vedere altre persone vestite per bene che partecipano alla sfilata di Valentino ai Jardin des Tuileries. È proprio in questi bellissimi giardini che osserviamo l’umanità in mostra.

Nel frattempo mi sono distratta diverse volte! L’arco di Trionfo e Piazza della Concordia con l’obelisco egizio, ad esempio, hanno catturato la mia attenzione. In più percepisco di essere vicina ad uno dei musei più interessanti del mondo: il MUSEE D’ORSAY.

Così senza pensarci su ci mettiamo in fila e al prezzo di 8.50 euro entriamo. Antico palazzo reale prima, stazione ferroviaria e museo poi, questo è un luogo dove il tempo, anche se segnato da degli splendidi orologi, si è fermato. I pittori impressionisti e post impressionisti scorrono tra le numerose sale raccontando di un passato fatto di contrasti e rivoluzioni. Purtroppo alle 18.00 il museo chiude e i visitatori vengono fatti uscire già alle 17.30.

La giornata è stata lunga ma per niente faticosa. Quando si scoprono cose e posti nuovi non esiste la stanchezza. Facciamo un giro in battello per osservare Parigi di notte e dopo torniamo verso l’hotel e attraversando l’adiacente quartiere a luci rosse Pigalle. Una rapida occhiata esterna al Moulin Rouge conclude la nostra giornata.

II GIORNO

È la prima domenica del mese e avevo letto che tutti i luoghi di cultura sono gratuiti. Decidiamo di andare a visitare Versailles. Questo comporterà prendere la metro e un treno (14 euro a testa a/r). Arriviamo verso le 10 e scopro che l’entrata non è gratuita ma a prezzo normale, 15 euro. Ormai ci siamo, compriamo i biglietti esclusivamente per il palazzo e dopo 3 ore di fila entriamo.

Esternamente il Palazzo del Re Sole è molto pretenzioso e l’interno non fa eccezione. I giardini visti dalle finestre sono meravigliosi. Avevo cambiato idea sul visitarli ma la pioggia, amica di sempre, ci impedisce di farlo. È ora di pranzo e mangiamo una baguette ripiena difronte alla stazione da dove riprenderemo il treno per Parigi.

Arriviamo che ancora è presto, circa le 16, e così si va alla volta del Louvre, che è gratuito. È impensabile pensare di visitare il Louvre in una giornata, figuriamoci in due ore. La grandezza del museo ci impone di fare delle scelte. Seguiamo un percorso totalmente affettivo. Dal codice di Hammurabi passiamo alla sala Egizia e a quella Greca. Andiamo verso la sala che conduce alla Gioconda di Leonardo. Prima di arrivarci la maestosità delle opere mi sopraffare e davanti alla Vergine delle Rocce di Leonardo ho una e vera propria sindrome di Stendhal!

Impossibile non visitare i giardini del Museo e il luogo dove sono state realizzate le dibattute Piramidi. Tra l’altro, scorrendo tra le varie sale, mi ero accorta di una strana presenza in uno degli atri esterni. Una gigantesca piramide di fiori targata Dior era stata allestita per la sfilata che si sarebbe svolta la sera. Emozioni che solo la settimana della moda può regalare.

La giornata è passata velocemente e dopo aver cenato a base di formaggi e french fries in un bistrò a piazza St. George andiamo a riposarci.

III GIORNO

Il terzo giorno lo avevo programmato da tempo. La bambina e la sognatrice che è in me non poteva rinunciare ad una visita alla città dell’immaginazione: DISNEYLAND. Ho comprato i biglietti on line, 62 euro a testa, e ciò mi ha evitato di spenderne 90 all’ingresso. Per arrivare a disneyland prendiamo la metro rossa che ci porterà direttamente all’ingresso del parco.

Il parco era già addobbato per Halloween, che è una delle mie feste preferite, e l’arancio e il giallo coloravano di allegria il mondo delle favole. Abbiamo trascorso tutta la giornata al parco facendo tutte le attrazioni di entrambe i parchi. Magnifica quella dedicata a Ratatuille e il giro turistico del parco con il trenino che ti fa vedere come vengono realizzati gli effetti speciali al cinema. Tra Indiana Jones, la casa dei Fantasmi, Peter Pan, Pinocchio, Star wars, Alandin e tantissimi altri si sono fatte le 18, ora di chiusura.

Torniamo a Parigi e decidiamo di cenare a Montmarte a base di crepe dolci e salate. La vista di Parigi di notte è mozzafiato.

IV GIORNO

L’ultimo giorno in città lo dedichiamo alla visita della Tour Eiffel. Vi consiglio di non fermarvi al primo ingresso perché di solito è il più affollato. Il vento forte non ci permette di salire fino in cima… menomale! La visita non è consigliata per chi soffre di vertigini ma ripaga il fatto che dalla Torre si riescono a fare delle foto stupende a 360 gradi. Il costo del biglietto fino al primo piano è di 11 euro e sotto la torre c’è un chioschetto in cui si può comprare una buona crepe alla nutella. Fino ad ora avevo dimenticato di dirvi una cosa importante. La mattina comprate l’acqua in un qualsiasi supermercato perché altrimenti la pagherete non meno di 4-5 euro a bottiglietta.

Per pranzo abbiamo trovato un ristorante non profit sotto la chiesa della Le Madeleine. È aperto solo la mattina dalle 11.45 alle 14 e al prezzo di 15 euro a testa si possono mangiare piatti tipici della cucina francese.

Rinvigoriti visitiamo i magazzini Lafayette. Visto che siamo dei ‘cacciatori di panorami’, avevamo letto che dall’ultimo piano di questi pomposi magazzini si poteva contemplare un’altra bella vista di Parigi e così è stato!

Ci dirigiamo poi verso L’Operà che ammiriamo solo esternamente. Il pomeriggio lo trascorriamo in giro tra i negozi tornando presto in albergo. Il giorno dopo abbiamo l’aereo alle 8 e dobbiamo svegliarci molto presto.

Il viaggio è stato ricco e emozionante. Scoprire uno stile di vita diverso dal mio, le opere dell’ingegno umano e assaggiare il ‘gusto’ di Parigi avvolta nei colori autunnali ha emozionato il mio spirito e caricato il mio corpo con una nuova energia.

Arrivederci Parigi.



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