Destinazione Parigi!

Camminate senza tempo tra le vie di Parigi
Scritto da: robarwen
destinazione parigi!
Partenza il: 30/07/2010
Ritorno il: 03/08/2010
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
Come ogni anno inizio a pensare alla prossima vacanza con mesi e mesi di anticipo, perennemente collegata ai siti internet delle compagnie low cost e con l’ultimo numero di Turisti per caso sempre in mano. Quest’anno la scelta però l’ha fatta il mio ragazzo e, lasciandomi senza parole, ha scelto Parigi! Da più di un anno gli dicevo che avevo il desiderio di tornarci con lui, ma puntualmente evitava o rimandava il discorso… Aspettava che io smettessi di parlarne per propormi lui la vacanza che sognavo da tempo! I PREPARATIVI: Premetto che siamo due ragazzi di 23 anni calabresi, che amano l’organizzazione del viaggio quasi quanto il viaggio in sè. Iniziamo i preparativi con la scelta del volo; dopo aver consultato tutti i siti delle compagnie aeree optiamo per Easyjet, partendo da Lamezia e facendo scalo a Malpensa, sia all’andata che al ritorno, con una spesa complessiva di 180 euro a persona (paradossalmente Lamezia – Malpensa costava il doppio di Malpensa – Parigi Charles De Gaulle). Data di partenza il 30 Luglio, rientro il 3 agosto. Dopo il volo scegliamo l’hotel: nonostante i migliaia di hotel presenti in internet la scelta è stata rapida ed è ricaduta su un hotel 2 stelle a 10 min dalla Torre Eiffel, i cui commenti lasciati su internet erano abbastanza positivi e che anche noi consigliamo vivamente. L’hotel è il Timhotel Tour Eiffel, un buon due stelle con camera piccola e pulita, adatta a chi la utilizza solo per dormire, personale molto gentile, posizione ottimale e soprattutto un ottimo prezzo (70 euro a notte in camera doppia). Infine l’organizzazione dei particolari con tanto di tabella di marcia da seguire giorno per giorno. IL VIAGGIO: partiamo il 30 da Lamezia, dopo una notte di transizione a Milano, ripartiamo il 31 per Parigi – Charles De Gaulle, con un volo easyjet estremamente puntuale. Atterriamo alle 13 all’aeroporto e seguendo le indicazioni “Paris par trein” raggiungiamo la Rer B3 e con la quale, dopo 45 min di viaggio circa, raggiungiamo il centro di Parigi, dove con un solo cambio di metro giungiamo al nostro albergo. L’accoglienza è stata molto calorosa, la ragazza alla hall parlava un ottimo italiano e, dopo averci consegnato una cartina della città, ci ha consigliato le località più belle da visitare, ovviamente non conoscendo la nostra tabella di marcia super dettagliata, che per il primo pomeriggio parigino prevedeva: Champs Elysee, Grande e Petit Palais, Arc de Triomphe, Torre Eiffel. Alle 16:00 infatti eravamo pronti per la nostra lunga passeggiata, raggiunta Place de la Concorde con la metro, abbiamo iniziato la nostra scoperta di Parigi. Dopo le foto all’obelisco e alle fontane, dopo aver letto le curiosità sulla nostra guida National Geographic, iniziamo la scarpinata lungo gli Champs Elysee in direzione Arco di Trionfo, che inizialmente non sembra poi così lontano… A metà strada ci fermiamo ad ammirare il Grand e Petit Palais e poi raggiungiamo il maestoso Pont Alexandre III dove assistiamo ad un matrimonio parigino abbastanza “sonoro”, con fotografo e musica da discoteca in mezzo alla strada! Dopo una breve sosta sui giardini che anticipano Les Invalides, ritorniamo sul “viale più bello del mondo” dove ammiriamo i negozi e gli hotel di lusso e notiamo che non esiste una fontanella dove mettere fine alla nostra sete… Raggiungiamo l’Arco di Trionfo solo dopo aver fatto una piccola pausa al McDonald. L’arco più grande della città si trova su una rotatoria in cui convergono 12 viali, il traffico è assurdo… Ci fermiamo sul marciapiede a scattare le prime foto e notiamo alcuni turisti cinesi che si lanciano in mezzo al traffico per raggiungere il monumento, schivando pericolosamente le macchine che passavano a tutta velocità… Noi ovviamente non abbiamo imitato l’impresa, ma abbiamo utilizzato il passaggio pedonale sotterraneo che conduce direttamente e senza pericoli sotto l’arco. Dopo aver aspettato che il mio fotografo scattasse le sue opere d’arte abbiamo deciso di salire, sapendo che per i ragazzi con età inferiore ai 26 anni l’accesso è gratuito a tutti i monumenti nazionali. Dall’alto la vista è bellissima, sotto di noi la stella delle 12 strade, gli Champs Elysee da un lato, la Defense dall’altro, la Torrei Eiffeli si erge sopra i tetti delle case con tutta la sua maestosità… Scattiamo foto da ogni angolo, abbiamo Parigi ai piedi e ci sembra un sogno. Prima di scendere leggiamo la nostra guida e decidiamo di raggiungere il simbolo di Parigi per eccellenza dal Trocadero, come consigliato da numerosi Turistipercaso. La passeggiata è ancora lunga ma senza pensare ai nostri piedi doloranti ci perdiamo nell’ammirare i tetti delle case, gli alberghi e la Metro. Raggiunto il Trocadero la vista della Torre Eiffel ci lascia senza fiato… Rimaniamo a bocca aperta, migliaia di persone scattano foto e noi facciamo altrettanto. Ci rendiamo conto che la vista dal da qual punto è la migliore della città, non vogliamo quasi avvicinarci alla torre, è troppo bella ammirarla da lì. Decidiamo comunque di scendere e fare la fila per salire fino all’ultimo piano, sono le 21 quando iniziamo la coda, che per nostra fortuna scorre velocemente… arrivati alla cassa scopriamo che anche qui la nostra giovane età ci viene in soccorso, prezzo ridotto per i ragazzi di età inferiore ai 24 anni! Ancora una breve fila per raggiungere attraverso l’ascensore la prima tappa della torre, il secondo piano! Da 149 metri di altezza la città ci sembra fantastica, riusciamo a vedere tutti i monumenti più belli di Parigi, ci innamoriamo di quella vista, che all’imbrunire ci sembra ancora più bella! Dopo migliaia di foto da ogni angolo della torre, decidiamo di iniziare la fila per l’ultimo piano… quasi a metà fila ci accorgiamo di non avere il biglietto adatto, alle casse ci avevano fatto il biglietto solo per il secondo piano, l’altra metà l’avremo dovuta acquistare lì… decidiamo comunque di terminare la fila per esserne sicuri e chiediamo alla ragazza che controllava i biglietti se una volta acquistati avremmo dovuto rifare la fila, che nel frattempo si era duplicata, per fortuna ci ha graziati facendoci passare dal passaggio degli addetti! Dopo tutto noi la fila l’avevamo già fatta!!! La salita fino a 309 metri di altezza negli ascensori panoramici toglie il fiato… dai vetri vedi la struttura in ferro e la città che aumenta sotto di te… le luci della torre e le luci della Ville Lumiere, tutto ci lascia a bocca aperta, tutto è stupendo ai nostri occhi. Arrivati all’ultimo piano la città alla base sembra così immensa e allo stesso tempo piccola… le migliaia di persone che ammirano la torre dalla base non si vedono, ma si riconoscono dai loro flash sparati verso di noi, gli Champ de Mars sembrano una passeggiata, i tetti delle case appaiono schiacciati a terra, da lì è tutto in miniatura… siamo a 300 metri di altezza e siamo felici, abbiamo dimenticato la stanchezza, è tutto troppo bello da lì su! Come ogni sera, allo scoccare dell’ora la torre si accende di mille luci colorate, che scintillano lasciando i turisti con gli occhi incollati su di essa per 5 min abbondanti! Quella sera lo spettacolo l’abbiamo vissuto da protagonisti, noi eravamo sulla torre, noi eravamo la Torre! E da lì su ammiravamo un altro spettacolo di luci, migliaia di flash che immortalavano la torre, quasi allo stesso ritmo delle sue luci… davvero Fantastico!!!! Dopo la mezzanotte iniziamo la nostra discesa della torre, che ci è costata molto più tempo e fatica della salita, quasi un’ora di fila tra ultimo e secondo piano per salire sull’ascensore che ci avrebbe riportato a terra… colpo di grazia ai nostri piedi stanchi! L’arrivo in hotel è stato rigenerante, doccia e subito a nanna! 2° GIORNO: per il secondo giorno il programma prevede: Reggia di Versailles e Sacre Coeur. Sveglia presto, colazione in hotel e poi pronti a prendere la RER C5 per Versailles. Domenica mattina alla fermata Champs de Mars ci sono solo turisti, tutti impegnati a comprare i biglietti della metro ai distributori automatici… rotti! Al punto informazioni ci dicono “it’s free!”, non ce lo facciamo ripetere due volte, il viaggio di andata si fa gratis! Arrivati a Versailles dopo circa mezz’ora di viaggio, chiediamo al punto informazioni se anche qui per i minori di 26 anni l’accesso alla reggia è gratis, per nostro fortuna lo è, quindi risparmiamo la fila alla biglietteria e ci presentiamo con carta d’identità alla mano direttamente all’entrata. Inizia così il nostro tour nelle sale del palazzo, tutte così sfarzose ed eleganti. Ovviamente lo spettacolo più bello è il “Salone degli specchi”, con i suoi specchi abbinati alle vetrate, la luce del sole illumina tutta la sala, i lampadari enormi… nonostante il mare di turisti si respira la magia dei balli di Luigi XIV, con i loro vestiti e le musiche da sogno! Dopo aver visto le stanze da letto del Re e della Regina, con i letti a baldacchino, completiamo la visita della reggia con il maestoso quadro sull’Incoronazione di Napoleone, copia dell’autentico dipinto di Jacques – Luis David che ammireremo al Louvre il giorno dopo. All’uscita della Reggia ci accorgiamo che è ora di pranzo, anche oggi optiamo per il McDonald, pranziamo velocemente e di corsa ai giardini, dove però non possiamo sfuggire al costo di 5 euro del biglietto… soldi che non rimpiangiamo affatto: i giardini sono fantastici! All’entrata prendiamo la cartina per non perderci tutte le meravigliose fontane nascoste da alberi e fiori profumati. Sulla cartina leggiamo che tutte le fontane verranno accese per circa due ore, dalle 15 alle 17, quindi fotocamera alla mano iniziamo la nostra corsa contro il tempo, non vogliamo perderci niente… riusciamo infatti a vederle tutte, le più belle a nostro avviso sono: “Bassin du Miroir”, dove assistiamo ad una coreografia di acqua a ritmo di musica davvero magnifica, “Bosquet de la Salle del Bal”, una cascata a mo’ di giardino favolosa e “Bosquet de l’Encelade”, raffigurante un gigante mezzo sepolto dalle rocce da cui sgorga acqua. La visita ai giardini è stata davvero faticosa, ma ci ha riempito gli occhi e la memory della fotocamera, era tutto così bello e quasi magico, vale la pena andarci e resistere alla stanchezza perché nessuna fontana va tralasciata! Una volta spente le fontane, insieme a migliaia di turisti ci dirigiamo verso l’uscita… noi però raggiungiamo la parte opposta di Parigi: Montmartre! Il programma infatti prevede per la serata la visita al quartiere e al Sacre Coeur. Con la metro scendiamo ad Anverse, essendo molto stanchi decidiamo di risalire la collina con la funicolare, al costo di 2 euro circa. Una volta arrivati in cima non possiamo far altro che ammirare la stupenda facciata di marmo bianco tipica del Sacro Cuore. La basilica ci appare immensa, ma la vista più bella è il panorama che si ammira dalla cima della collina; da lì si ha davvero l’impressione di avere Parigi ai propri piedi e in me cresce la voglia di rimanere in quella città per sempre! Staccarsi dalla vista di quel panorama non è stato affatto facile, ma decidiamo comunque di entrare nella basilica e ammirarne quindi anche l’interno e lo splendido organo che vi è custodito. Una volta fuori scegliamo di sederci sulla scalinata che porta alla sommità di Montmatre per ammirare ancora un po’ la città che si estende ai nostri piedi e gli artisti di strada che si esibiscono sugli scalini. Si sono fatti quasi le 21 quando prendiamo la metro per tornare in albergo… mangiamo al ristorante italiano dal nome davvero simpatico di “pasta papà”, molto carino ed economico, che si trova esattamente di fronte al nostro hotel. Dal nostro tavolo riusciamo ad ammirare la parte finale della Torre Eiffel e assistiamo allo spettacolo delle luci che decidiamo di ammirare meglio la sera dopo, che sarà anche la nostra ultima sera nella Ville Lumiere. 3 GIORNO: Louvre e Notre Dame. Il terzo e ultimo giorno ci alziamo relativamente presto, facciamo la nostra colazione abbondante in hotel e prendiamo la metro con direzione “Palais Royal – Musee du Louvre”. Usciti dalla metro ci troviamo direttamente sotto la famosa piramide di vetro che dà accesso al museo. Ci fermiamo a scattare qualche foto immersi nella folla di turisti che, come noi, rimangono affascinati dalla piramide rovesciata, diventata ancora più famosa grazie al film e libro “Il codice Da Vinci”. Dopo le foto di rito ci dirigiamo verso la biglietteria per ritirare i biglietti gratuiti per i ragazzi con età inferiore ai 26 anni. Dopo la solita fila, ritiriamo i biglietti e iniziamo il nostro tour nel museo, partendo dalla sala Denon; iniziamo con l’ammirare le sculture greche, e io rimango a bocca aperta quando scorgo in lontananza “Amore e psiche” del Canova, è la mia scultura preferita, mi fa sognare e quasi mi scendono le lacrime per tanta bellezza. Dopo un po’ il mio amore riesce a staccarmi da lì e continuiamo il nostro giro immersi nella cultura greca: ammiriamo la Venere di Milo e la maestosità della scalinata con la Niche di Samotracia. Al piano di sopra ci sentiamo a casa, nell’immensa sala dedicata ai pittori italiani, dove, trascinati dalla folla, raggiungiamo il dipinto più famoso e più importante dell’intero museo, la Gioconda! Migliaia di turisti si accalcano per ammirarla da vicino e scattare qualche foto di cui poi potersi vantare. Rimango sconvolta non tanto dal dipinto ma dalla gente che non riesce a staccarsi da quel volto che ipnotizza per la bellezza e il mistero. Ma il Louvre non è solo Leonardo, il Louvre è maestoso e non si smette mai da rimanere senza fiato per le opere d’arte che racchiude. Dopo aver ammirato la parte egizia, che però è minima rispetto al Museo Egizio di Torino, ci lasciamo sorprendere dal Codice di Hammurabbi e dalle sculture etrusche. La visita al museo è stancante ma allo stesso tempo appagante, non tralasciamo neanche una sala e usciamo da lì nel primo pomeriggio. Ci fermiamo a mangiare qualcosa ai tantissimi ristoranti presenti nel Carrousel du louvre e poi raggiungiamo la piazza della piramide di vetro… il mio amore mi spiega che è fatta da 666 lastre di vetro, così ci rilassiamo e ci riposiamo i piedi prima di iniziare una lunga passeggiata alla scoperta di Parigi. Infatti, dopo aver scattato un centinaio di foto solo nella piazza, decidiamo, cartina alla mano, di raggiungere l’Hard Rock Cafè a piedi, fregandocene della metro che ci avrebbe portato lì in pochi minuti. E no, sarebbe stato troppo facile! La vicinanza sulla cartina ci incoraggia ad andare a piedi, subito dopo ci rendiamo conto che le distanze non sono come le avevamo immaginate, ma ormai siamo a metà strada e vogliamo arrivare fino in fondo… dopo un attimo di panico (da parte mia almeno) chiediamo aiuto a due anziani signori francesi, ma non parigini, che ci illustrano la facilità di New York rispetto a Parigi e intanto ci conducono fino alla nostra meta! Dopo aver comprato le magliette di rito (facciamo la collezione) raggiungiamo, sta volta con la metro, Notre Dame. Intanto una pioggia insistente guasta i nostri piani e quando arriviamo alla cattedrale scopriamo che hanno chiuso prima l’accesso alle torri a causa del mal tempo. Sono dispiaciuta, ci tenevo tanto a salire… mi consolo con la bellezza della cattedrale, con la maestosità del rosone e la magia della chiesa gotica per eccellenza. Fuori dalla cattedrale compriamo gli ultimi souvenir e decidiamo di fare un giro sul battello. Visti i prezzi del Bateaux Mouche scegliamo il Bateaux Bus… un battello a mo di autobus, con le fermate da cui si può salire e scendere liberamente e una simpatica guida turistica. Il prezzo è modico: 6 euro grazie allo sconto studenti, c’è da dire che io non studio più, ma loro non lo sanno! Dopo aver fatto tutto il giro scendiamo alla fermata sotto la Torre Eiffel, il punto più vicino al nostro albergo. Torniamo, infatti in hotel per riposarci un attimo e prepararci per l’ultima sera parigina! Anche sta volta optiamo per il ristorante italiano della sera precedente, mangiamo presto e ci dirigiamo alla Torre, stasera non vogliamo perderci lo spettacolo di luci che le sere precedenti avevamo solo intravisto… decidiamo di ammirare lo spettacolo dal Trocadero, ci sediamo e video-camera alla mano attendiamo ridendo e scherzando come due matti. Lo spettacolo ha inizio, play! Descrivere le luci e l’ammirazione dei turisti non è facile, noi ne rimaniamo affascinati e nonostante le risate siamo tristi di dover tornare a casa. 4 GIORNO: RIENTRO A CASA. Vacanza finita! Prepariamo i bagagli e alle 9 stiamo facendo colazione. Raggiungiamo l’aeroporto servendoci della metro e della Rer, proprio come avevamo fatto all’andata. Partenza un po’ in ritardo da Charles de Gaulle, riusciamo comunque a prendere la coincidenza a Malpensa per Lamezia. Siamo a casa, stanchi ma felici! Parigi, che già adoravo, vista con il mio amore mi è sembrata più bella e sogno di tornarci ancora una volta, con lui, per vedere quello che il tempo tiranno ci ha impedito di vedere… e poi devo tornare a Disneyland!


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