Parigi… 10 anni dopo

Cinque giorni, pochi soldi, tanta voglia di girare. Viaggio nella più affascinante metropoli europea… che sa emozionare sempre
Scritto da: Redeyes5
parigi... 10 anni dopo
Partenza il: 23/07/2015
Ritorno il: 27/07/2015
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
Cinque giorni di ferie, pochi soldi, tanta voglia di girare… come sempre! E allora perché non tornare a Parigi? La più affascinante delle metropoli europee sa emozionare sempre, anche con pochi giorni a disposizione

Mentre guardiamo qualche volo in offerta su internet incappiamo in qualcosa di irrinunciabile: volo Ryanair Bologna-Parigi e ritorno per due persone a 107 euro totali!

Poi, prenotiamo su AirBnb un appartamento a 200 euro totali (50€ per 4 notti) nel quartiere Montparnasse, in Rue d’Alesya.

L’appartamento scelto è in un’ottima zona, molto tranquilla la notte, ma ricca di boulangerie, supermercati, ristoranti e la metro è praticamente a dieci passi dalla porta di casa. E’ in pieno stile parigino, piccolo, con le scale strette, purtroppo sarebbe da pulire un po’ meglio… ma si sa, i francesi non sono proprio dei campioni di pulizia! Nonostante questo, per 200€ non si poteva chiedere di meglio!

E così, con 3 settimane di anticipo, che vi assicuro per noi è praticamente last-minute, prenotiamo… io ritorno 10 anni dopo nella città che mi ha stregata, e Alessio la vedrà per la prima volta!

Mi si pone davanti un arduo compito: riuscire in 5 giorni, compresi di volo, a fargli vedere le cose più belle di Parigi… sarà possibile? La città è enorme, le cose da vedere tante… e vorrei anche cogliere il romanticismo tipico parigino, godermi un po’ gli angoli nascosti, che l’altra volta presa dalla frenesia dei musei, di Disneyland e Versailles non ero riuscita a vedere… Questo è il mio itinerario, che è stato sicuramente un po’ massacrante a livello fisico, ma sono sicura di aver centrato l’obiettivo che mi ero prefissata!

GIOVEDì 23 Luglio

Partenza alle 12.50 dall’aeroporto Marconi di Bologna e alle 14.45 arriviamo a Parigi Beauvais.

Con lo shuttle arriviamo in città in un’ora e mezza circa e abbiamo già un primo bellissimo scorcio del quartiere La Defense e poi, della Tour Eiffel!

Come cominciare in modo migliore? Mah, forse rompendo subito le valigie! E’ incredibile, riusciamo a romperle entrambe e quindi arriviamo stremati all’appartamento… cerchiamo di aggiustarle con lo scotch e sembriamo veramente due deficienti! …ma lasciamo perdere! Perché non intendo farmi rovinare il mio viaggio da questo inconveniente.

Ho deciso di cominciare a scoprire Parigi da uno dei posti più belli che ricordavo: l’Arc de Triomphe! E non ho sbagliato… appena usciti dalla stazione della Metro, siamo ai suoi piedi, maestoso e imponente si erge al centro di una delle rotonde più trafficate del mondo! Intorno si aprono a cerchio gli Champs Elysees e sullo sfondo, esattamente di fronte, la Grand Arche de La defense.

Lo osserviamo da tutte le angolazioni e scattiamo una marea di foto!

Decidiamo di percorrere il Viale più famoso, anche perché intendiamo fermarci al negozio della FNAC ad acquistare i biglietti del Louvre per domenica in modo da evitare la fila di entrata; paghiamo qualche euro in più per la prevendita ma ci assicuriamo l’ingresso alle 9 in punto quando il museo è ancora “vivibile”!

Con la metro, raggiungiamo il Pont de Alma, voglio finire la serata col botto: la crociera sulla Senna per me è una delle cose più romantiche che si possano fare a Parigi… poi di sera ancora di più… Vediamo ovviamente la Torre Eiffel, la Conciergerie, il Musee d’Orsay, la splendida Notre Dame, il Pont Alexandre III, il Pont Neuf e il Pont des arts, l’Ile de La citè… terminiamo passando sotto la Torre illuminata coi classici “sbrilluccichini” che si accendono i primi 10 minuti di ogni ora… esiste qualcosa di più emozionante?

VENERDì 24 Luglio

Stamattina ci dirigiamo verso il quartiere St. Germain de Pres… arriviamo un po’ presto ed è ancora tutto chiuso purtroppo… quindi iniziamo a bighellonare fra le tante vie del quartiere e ci infiliamo in una boulangerie dove facciamo un’ottima colazione e base di cafè (così così ma non malvagio) e croissant.

Arriviamo alla chiesa di St. Sulpice, famosa grazie al libro e al film “Il codice da Vinci”, sicuramente non la più spettacolare chiesa di Parigi, ma senz’altro merita una visita! Appena usciti, la fontana nel piazzale esterno finalmente si mette in funzione e sulle panchine all’ombra degli alberi un paio di pittori dipingono questo scorcio cittadino…

Proseguiamo nella nostra passeggiata, fra gallerie d’arte e librerie, fino ai Jardin du Luxemburg; complice la bellissima giornata, soleggiata ma non troppo calda, questo parco oggi mi sembra stupendo, con tutte le aiuole fiorite e curate, i vecchietti che giocano a scacchi, i pittori che dipingono con i loro cavalletti… molto molto romantico!

E’ quasi mezzogiorno, decidiamo di spostarci con la metro a La Defense, il quartiere finanziario di Parigi! Mentre la prima volta venni qui di domenica, con una giornata uggiosa, stavolta, leggendo la guida, ho deciso di venire qui in un giorno infrasettimanale durante la pausa pranzo: mai scelta sarebbe stata più giusta!

Scesi alla stazione della metro, veramente gigante e piena i negozi, ristoranti e fast food, decidiamo di prendere l’uscita della Grande Arche per poi percorrere l’Esplanade!

La Grande Archè è imponente e si integra perfettamente con i grattacieli moderni che la circondano, peccato che da qualche tempo non sia più possibile salire alla terrazza panoramica per questioni di sicurezza della struttura… ma non è un problema, trovandosi in posizione un po’ sopraelevata rispetto all’Esplanade si ha lo stesso un fantastico colpo d’occhio su tutta la Defense!

E’ pausa pranzo ed essendoci una gradevole giornata di sole, gli impiegati sono tutti fuori, c’è chi mangia, c’è chi prende un po’ di sole sul pratino artificiale, c’è chi gioca a pallone o a bocce… un’atmosfera rilassata che ci piace molto… mangiamo anche noi un panino veloce e poi ci riposiamo un po’ dopo aver percorso quasi tutta l’Esplanade osservando palazzi di vetro, sculture moderniste e sullo sfondo la città di Parigi, con l’Arc de Triomphe proprio di fronte!

Questo è uno dei quartieri che abbiamo apprezzato di più, sicuramente però ha anche contribuito la giornata di sole e l’orario della pausa pranzo! Lo consiglio a tutti!

Passiamo un attimo da casa a cambiarci perché alle 15 abbiamo prenotato da casa tramite il sito on-line la visita alle Catacombe!

Dato che la temperatura è di circa 14 gradi e molto umido, preferiamo attrezzarci con giacca a vento e pantaloni lunghi! Ci presentiamo all’entrata un quarto d’ora prima e alle 15 entriamo; per chi le volesse visitare, consiglio assolutamente la prenotazione on line, è veramente comoda e soprattutto permette di saltare la fila, che si protrae tranquillamente anche per 4 ore! Al limite, cercate almeno di andare subito la mattina, un’oretta prima dell’apertura…

La visita è libera, dura circa un’ora e si sviluppa nei sotterranei dove, nel… Secolo furono accatastate tutte le ossa dei cimiteri parigini per esigenze di spazio; è un posto molto particolare, sicuramente un po’ “macabro” ma fa riflettere molto sulla fragile esistenza umana… e soprattutto è impressionante vedere la quantità di ossa qui custodite!

Usciti dalle catacombe, e visitato lo store lì di fianco dove compriamo una bella calamita come ricordo, inizia a piovere. Decidiamo quindi di “rifugiarci” dentro il centro commerciale La Fayette! Più che per gli articoli venduti, stupendi ma dal costo esorbitante, La Fayette mi piace molto per la sua architettura art-decò! Scattiamo un po’ di foto, giriamo un’oretta, ma poi scappiamo, veramente troppa troppa gente! Proprio dietro, andiamo a vedere, solo esternamente, l’Opera Garnier! Stra consiglio la visita all’interno perché è un teatro bellissimo, estremamente raffinato, l’ingresso e il soffitto dipinto da Chagall varrebbero già il biglietto d’entrata; io però l’avevo già visitato dieci anni fa e ad Alessio non interessa particolarmente, perciò a malincuore non entriamo. Ci ripariamo dalla pioggia mangiando un muffin da Starbucks e poi rientriamo in appartamento per una doccia, per fortuna smette di piovere! A cena stasera ci dirigiamo al quartiere Latino, per una vera atmosfera parigina!

Abbiamo appositamente scelto un ristorante molto intimo e con un menù tipico francese ma un po’ rivisitato: La Maison de Verlaine, così chiamato perché qui visse proprio il famoso poeta.

Il locale è piccolo ma carinissimo, pieno di fiori e di cimeli; noi prendiamo come antipasto le famose escargot (buonissime) e un’insalatina con scampi, avocado e molluschi vari (ottima); seguono un filetto di carne e un filetto di salmone alla crema, molto buoni, due dolci e due calici di vino per la modica cifra, almeno per standard parigini, di 57 euro in due.

Scattiamo qualche foto del quartiere latino, poi passeggiamo fino al Pantheon, purtroppo parzialmente in ristrutturazione, passiamo davanti alla Sorbonne e raggiungiamo St. Michel, il quartiere con tutti i ristorantini etnici, ci ripromettiamo di tornare qui a mangiare entro la fine della vacanza!

Arriviamo infine a Notre Dame dove ai suoi piedi si stanno esibendo degli artisti di strada con dei cerchi infuocati e dei fuochi artificiali… lo spettacolo è bellissimo, loro sono molto bravi e noi facciamo delle foto stupende (meno male questa sera abbiamo il treppiedi con noi!).

E’ mezzanotte, siamo cotti per cui decidiamo di tornare a casa a riposare!

SABATO 25 Luglio

Oggi sveglia presto, ci aspetta una giornata molto emozionante ma abbastanza dura dal punto di vista fisico!

Alle 8.00 siamo davanti a Notre Dame, purtroppo al momento il cielo è plumbeo, non promette nulla di buono… entriamo praticamente subito e ci godiamo l’interno della chiesa più famosa di Parigi con relativa tranquillità; in realtà, dentro non ci sembra all’altezza dell’esterno con le sue meravigliose torri, gli archi rampanti, e il rosone gotico… ma siamo comunque contenti di averla visitata.

Dopo mezz’ora usciamo e ci mettiamo in coda per le torri, che aprono alle 10, ma già dalle 9 comincia una discreta fila! Inizia a tirare un’aria gelida con qualche goccia di pioggia, veramente un momento difficile… e ci inizia a scendere un po’ la catena… abbiamo paura che da sopra non si veda niente!

Tempo di entrare, finalmente, e fare le scale, usciamo sulle torri con un cielo bellissimo, ci sono ancora le nuvole, ma ci sono anche sprazzi di azzurro, e per fortuna il panorama è ben visibile… e mozzafiato… assolutamente da vedere! Scattiamo una marea di foto con i classici gargoylles, la Torre Eiffel, Sacre Coeur e poi purtroppo è già tempo di scendere.

Passeggiamo nel quartiere, oltrepassando la Conciergerie, che vediamo solo da fuori e arriviamo infine alla Sainte Chapelle! C’è la coda purtroppo, ma in circa 40 minuti entriamo… imparo che (fortunatamente) sono finiti da poco i lavori di restauro delle splendide vetrate, che sono il punto di forza della cappella e sono davvero uno spettacolo per gli occhi! Non importa quanto occorre aspettare, bisogna assolutamente vederle!

Torniamo verso il quartiere St. Michel per il pranzo e, inoltre, segnalo che qui c’è uno degli ingressi art decò originali della metro parigina, nonché una delle librerie più famose e antiche della città: Shakespeare & company!

Anche se subito siamo attirati da un ristorante greco, alla fine cediamo nuovamente alla cucina francese, replicando l’antipasto a base di escargot e poi assaggiamo la fonduta di formaggio e una zuppa. Nonostante sia un posto turistico, la qualità non è male, e con 12 euro a testa ci saziamo per bene!

Dopo esserci riposati un’oretta a casa, ripartiamo con destinazione Les Invalides! Decidiamo di vederlo soltanto da fuori, ed è già bellissimo così! Proseguiamo la nostra passeggiata attraversando il Ponte Alexandre III, con i suoi lampioni dorati e le statue… e sullo sfondo la bellissima Torre Eiffel… foto d’obbligo dall’altra parte del ponte con les Invalides al centro e via, ci dirigiamo verso le Grand e le Petit Palais.

Decidiamo di entrare dentro al Petit perché è gratuito! Nonostante le opere pittoriche e scultoree non siano magari all’altezza dei musei parigini molto più famosi, la struttura dell’edificio è veramente mozzafiato, una piccola inaspettata sorpresa!

Da lì, decidiamo di percorrere un pezzo di Champs Elysee; è sabato pomeriggio e il viale è veramente affollatissimo, se poi contiamo che è già tutto transennato in vista del Tour de France che arriverà qui proprio domani… ci fermiamo nel negozio ufficiale del Paris ST Germain, ma è tutto molto costoso e perciò usciamo a mani vuote!

Finalmente, ci dedichiamo all’altro pezzo forte della giornata: Trocadero e Torre Eiffel! Con la Metro raggiungiamo la fermata Trocadero, affollatissima, ma quando usciamo scopriamo a malincuore che è per gran parte in ristrutturazione… è un peccato perché è uno dei miei posti preferiti e ci tenevo che Ale lo vedesse… comunque ci godiamo lo stesso una bellissima vista della Torre e dei giardini del Trocadero, scattiamo un sacco di foto, poi attraversiamo l’incrocio che ci separa proprio dalla Tour Eiffel!

Ci passiamo sotto, e decidiamo di sdraiarci agli Champ de Mars e goderci un po’ la vista da qui, mentre facciamo un piccolo pic nic! … in realtà, ci tengo a dire che a differenza di dieci anni fa, ho trovato il prato veramente molto rovinato, quasi privo di erba, e soprattutto molto molto sporco, pieno di cartacce, rifiuti e mozziconi di sigaretta… il tutto mi rovina un po’ l’atmosfera e non si può rovinare un posto così magico!

Verso le 19 ci mettiamo in fila per la salita della Torre, la coda è ovviamente kilometrica, ma ci tenevo ad essere su con la luce del giorno, per poi godermi sia il tramonto che la notte e scattare un sacco di foto!

Mentre siamo in fila ci mangiamo una buonissima crepe con la nutella, e dopo due ore eccoci a fare il biglietto! L’entrata non è proprio economica perché sono 15 euro fino all’ultimo piano, poco meno se ci si ferma al 2° piano, ma dalla via che abbiamo fatto 30 facciamo anche 31! Anche per salire ai vari piani c’è un po’ di coda e infatti quando alla fine decideremo di uscire, opteremo per la discesa a piedi.

Inutile dire che da su la vista è splendida, da qualsiasi punto si guardi il panorama! Il tramonto sulla Defense ci lascia senza parole… alle 22 ci godiamo dal 2° piano le lucine intermittenti, poi vediamo illuminarsi L’Arc de Triomphe, Sacre Coeur, Notre Dame… verso le 22.30 scendiamo dalle scale e poi ci appostiamo ai piedi della Torre per scattare qualche foto artistica con le “scie” delle macchine e, nuovamente, con le luci intermittenti delle 23!

Passeggiamo una mezz’oretta ancora sul lungo Senna poi, stremati, torniamo a casa e cadiamo nel sonno profondo!

DOMENICA 26 Luglio

Sveglia verso le 8.00 stamattina, compriamo due croissant e due baguette nel forno sotto casa per il pranzo e prendiamo la metro direzione Louvre. Abbiamo già i biglietti per entrare subito alle 9, meno male perché mezz’ora prima dell’apertura ci saranno già un centinaio di persone in fila. Noi entriamo dal passaggio Richelieu e mangiamo i nostri croissant mentre attendiamo finalmente di poter entrare… alle 9.05 siamo dentro!

Giusto il tempo di lasciare tutto, a parte la reflex, al guardaroba e ci fiondiamo (letteralmente) a vedere La Gioconda prima che venga invasa da orde di giapponesi impazziti… ce la godiamo con una tranquillità surreale insieme ad un’altra ventina di persone… bellissimo dipinto, divenuto purtroppo talmente celebre che lo si può vedere solo da molto (troppo) lontano e con uno spesso vetro davanti… peccato.

Dopo di che vediamo subito la galleria degli italiani tra cui segnalo Le Nozze di Cana, La Vergine delle Rocce di Da Vinci e La morte della Vergine di Caravaggio (non c’è nessuno a guardarli!); dopo circa 40 minuti di apertura la Gioconda ha la fila a serpentina per poter essere ammirata…

Ci godiamo, senza troppa calca, La Venere di Milo, La Nike di Samotracia, la galleria Egizia (che però ci delude un po’ rispetto a quella del British a Londra), gli appartamenti di Napoleone, la sezione dell’arte asiatica, che custodiscono antichità islamiche, assire, arabe e, per ultimo, quando ormai verso le 12 non si riesce nemmeno più a camminare in certe sale, vado a vedere Amore e Psiche di Canova, l’unica opera che l’altra volta non ero riuscita a vedere. Semplicemente stupenda. Assolutamente perfetta. Un peccato che non sia in Italia, davvero un sacrilegio… ne abbiamo abbastanza! Dopo 3 ore siamo sazi del Louvre, sicuramente un must a Parigi ma molto stancante, sia per la quantità di opere conservate, ma soprattutto per la confusione e la ressa che già dalle prime ore diventa insopportabile.

Apro e chiudo una piccola parentesi: sono tornata al Louvre per Ale, che non lo aveva mai visto perché ci sono opere talmente famose che una volta nella vita bisogna visitare coi propri occhi; detto questo, se dovessi consigliare un museo a Parigi sarebbe senz’altro il D’Orsay, soprattutto per chi ama gli impressionisti qui ci sono le opere più importanti di Monet, Degas, Manet, Van Gogh e tanti altri, e già solo la struttura che accoglie le collezioni e di per sé valevole della visita!

Usciti dal Louvre, passeggiamo un po’ negli adiacenti Jardin du Tuileries, molto romantici anche con la pioggia che inizia a cadere proprio ora… Tra statue, luna park e laghetto arriviamo a Place de la Concorde con il suo obelisco dalla punta dorata e ci godiamo una bella vista della Torre Eiffel… purtroppo non possiamo scendere nella Place perché oggi c’è il Tour de France e da qui a tutta Rue de Rivoli è transennato.

Riprediamo la metro e ci andiamo un po’ a riposare fin verso metà pomeriggio, quando ci rechiamo al quartiere Montmartre!

Adoro Montmartre… con i suoi artisti, la sua aria bohemienne, la veduta sulla città dall’alto e soprattutto la Basilica Sacre Coeur dalle cupole così bianche da risplendere anche con il cielo grigio che troviamo oggi… Oltre ad entrare dentro alla chiesa per ammirare il fantastico mosaico dorato che adorna l’abside, ci perdiamo tra i vicoletti del quartiere, tra negozietti di quadri e ristorantini.

Scendiamo nella parte bassa e passeggiamo fino al Moulin de La Galette, ma ormai è quasi completamente coperto dalle piante; arriviamo al muro dei TI AMO scritti in tutte le lingue del mondo, ne avevo sentito parlare ma me ne ero scordata finchè non ci siamo passati per caso, che fortuna!

Risaliamo con la funicolare e finalmente il cielo si apre un po’ così posso fare qualche foto con un barlume di sole! Per la cena, dato che i prezzi sono ovunque un po’ alti qui, decidiamo di prenderci due deliziose crepes salate per stare sull’economico!

Dopo esserci un po’ riposati scendiamo al quartiere Pigalle, che non mi entusiasma proprio, se non per il celeberrimo e bellissimo Moulin Rouge! Ci divertiamo a fare un po’ di foto perché illuminato è davvero scenografico e poi decidiamo di andare a salutare, per l’ultima sera, l’arco di Triomphe… dato che abbiamo il cavalletto con noi facciamo un po’ di foto in notturna con le scie delle macchine che gli girano intorno.

E’ praticamente mezzanotte e siamo cotti! Torniamo a casa e ci addormentiamo di botto per la stanchezza!

LUNEDì 27 Luglio

Ultimo giorno qui a Parigi… mi voglio dedicare ad un quartiere che mi ha sempre affascinata: il Marais.

Facciamo colazione in una bolungerie con croissant e macarons, poi sotto la pioggia, passeggiamo da Place de la Bastille fino a Place des Vosges… quanto è romantico questo angolo di Parigi, lo adoro!

Tornando indietro, inizia ad uscire il sole! Peccato non aver potuto vedere anche Place des Vosges con il cielo azzurro. Pazienza, ormai siamo già troppo lontani, sarà per la prossima volta.

Ci incamminiamo verso il Beaubourg, ricco di patisserie e boulangerie e vediamo, da fuori, il Centre Pompidou, straordinario per la sua architettura moderna!

Attraversiamo nuovamente il Beaubourg e arriviamo al bellissimo e raffinato Hotel de Ville!

Dopo esserci riposati un po’ i piedi su una panchina, raggiungiamo il lungofiume dove finalmente vediamo anche i banquinistes, i venditori ambulanti di vecchi libri, stampe e foto d’epoca che aprono i loro banchetti proprio qui, vicino al Pont Neuf, invaso dai pittori che vendono i loro acquerelli e dai lucchetti appesi dagli innamorati.

Guardo il Pont des Arts e la Tour Eiffel davanti a me, mi giro per salutare Notre Dame e Sacre Coeur e, con gli occhi lucidi, mi riprometto di non fare passare altri dieci anni prima di tornare in questa città meravigliosa.

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