Tanzania, diario di un magnifico viaggio

Fotosafari in Tanzania negli splendidi parchi del nord e incontro con le ultime comunità di cacciatori Hadza di Lake Eyasi
Scritto da: Mark&Lucy40
tanzania, diario di un magnifico viaggio
Partenza il: 24/11/2012
Ritorno il: 04/12/2012
Viaggiatori: 2
Spesa: 3000 €
Un viaggio in Tanzania è un viaggio nell’Africa della Natura più maestosa e strabiliante. E’ un viaggio che non è facile raccontare, perché suoni, colori, odori e animali vanno sentiti, visti e vissuti.

Prima di entrare nel merito del nostro bellissimo itinerario… qualche nota sugli aspetti organizzativi.

Data inizio viaggio: sabato 24 novembre 2012

Data fine viaggio: martedì 4 dicembre 2012

Lo abbiamo pianificato da giugno per partire a fine novembre, abbiamo acquistato i voli con Ethiopian Airlines (Malpensa-Kilimanjaro-Malpensa 360 Euro + 340 di tasse), poi abbiamo iniziato la ricerca di un’agenzia per i servizi in loco. Chiesti vari preventivi in giro, ci avevano colpito soprattutto due proposte, una di Kori (agenzia di Arusha) e una di Harmattan Viaggi (agenzia con sede a Mogliano, TV). Eravamo stati molto precisi nella richiesta, ci eravamo documentati e sapevamo cosa volevamo: viaggio con jeep privata solo per noi due, guida parlane italiano, chilometraggio illimitato massima flessibilità, lodges e campi tendati non di lusso (occhio al budget) ma puliti e con bagno in camera.

Alla fine, tra i due, Harmattan risultava di circa 140 Euro a testa più caro, ma offriva anche la possibilità di stipulare, con 70 Euro, la polizza di assicurazione medica e annullamento. In più è italiano, iscritto all’albo e abbiamo trovato in internet commenti positivi. Eravamo stati positivamente colpiti dalla velocità di risposta dalla precisione di informazioni e suggerimenti fornitici da Rocco – credo – sia uno dei titolari di Harmattan, che ha vissuto in Tanzania e continua a fare la spola tra l’Italia e la Tanzania. Quindi a luglio abbiamo deciso e abbiamo prenotato con Harmattan. Prezzo per persona, inclusa la jeep solo per noi, la guida in italiano, i pasti, i pernottamenti, le tasse d’entrata ai parchi, per 2250 Euro. I voli, già comprati da noi, erano esclusi.

Il viaggio è stato indimenticabile, organizzato alla perfezione, la guida – Misanya – un ragazzo giovane ma molto preparato, eccezionale. Cosa molto importante: tutto corrispondeva a quanto ci era stato detto e scritto, nessuna brutta sorpresa! anzi: alcuni lodges sono stati al di sopra delle nostre aspettative, come l’organizzazione generale.

24-11: partiamo da Malpensa alle 22. Volo puntuale.

25-11: Arriviamo all’aeroporto Kilimanjaro verso le 13, dopo un paio d’ore di sosta ad Addis Abeba. Facciamo il visto (USD 50), ritiriamo i bagagli. Ad attenderci c’è Misanya, con un Toyota Land Cruiser di quelli con i 4 fari tondi davanti. Notiamo che il tetto si solleva su 4 pistoni, in modo da offrire una buona visuale durante i fotosafari. Partiamo subito per Arusha. Ci fermiamo a un ufficio cambio per acquistare un po’ di scellini e procediamo per il Milimani Lodge: nuovissimo, pulito, superfunzionale, lettone comodissimo e cena onesta. Alle 20.30 siamo già a nanna.

26-11: partiamo per il Parco Lake Manyara. Lungo la strada asfaltata i maasai pascolano mucche e asinelli. In un paio d’ore arriviamo ed entriamo. La strada è ormai una pista, si insinua nella foresta. Ci accolgono tantissimi babbuini, tra le foglie, molto vicini, scorgiamo i primi elefanti!. Andiamo verso il lago, la foresta diventa savana, ci sono un sacco di giraffe, fenicotteri, cicogne e mille altri uccelli. Niente male come primo giorno! Il pranzo è un picnic, poi, al pomeriggio, usciamo dal parco e saliamo su di una falesia da cui si domina tutto il lago: stupendo. Arriviamo a Karatu e giriamo a sinistra, lasciamo l’asfalto e in due ore siamo a Kisima Ngeda Camp, davvero meraviglioso. Rustico e stiloso.

27-11: sveglia alle 5! Oggi dobbiamo andare a caccia con i bushmen Hazdabe. Quando Harmattan ci aveva proposto questa attività eravamo un po’ scettici (temevo la solita messa in scena per i turisti), invece è stato indimenticabile: abbiamo percorso in jeep una pista terrificante dopo aver preso a bordo Yusufu, una guida locale, e abbiamo raggiunto un posto dove non si poteva procedere più in auto. Dopo un kilometro a piedi sono comparsi degli immensi baobab e… eccoli là, i bushmen seduti intorno al fuoco! Erano circa 20 persone, le donne stavano attorno a un altro fuoco poco distante, mentre gli uomini fumavano una pipa di legno. Alcuni avevano pantaloncini strappati, altri pelli di antilopi e di babbuino. Dopo esserci presentati siamo partiti per la caccia. Abbiamo percorso a piedi il letto di un fiume in secca, loro velocissimi e agilissimi, noi goffi e imbranati. A un certo punto uno lancia un grido, gli altri partono insieme a due piccoli cani rossicci, si fermano sotto a un albero e puntano gli archi. E frecce scoccano ed ecco cadere un bush baby. Ogni tanto si fermavano per battere il tronco delle acacie: cercavano il miele. Quando il suono era quello giusto a colpi d’ascia tagliavano i rami ed estraevano una sostanza densa e appiccicosa: il miele intriso di cera. dolcissimo e buonissimo. Dopo un po’ ancora urla e corse: hanno preso un bucero! Rientriamo alla jeep stanchi e contenti, soddisfatti da un’esperienza unica. Salutiamo i nostri nuovi amici e risaliamo a Karatu. Continuiamo a pensare alla nostra mattinata emozionante, a contatto con uomini che vivono nella Natura e con la Natura, lontani anni luce dal mondo moderno a cui siamo abituati. Ci aspetta il Bougainvillea Lodge, bungalow immenso, bellissimo giardino, piscina. Ottimo brasato con mashed potatoes per cena e panna cotta per dessert.

28-29 e 30-11: magnifico Serengeti! Impossibile descrivere gli spazi, i paesaggi, il senso di wilderness, l’incredibile quantità di scene e di animali: il pasto di due ghepardi; i giochi delle iene con i cuccioli, 14 leoni che sonnecchiano insieme, l’abbeverata delle zebre disturbata dai coccodrilli, l’enorme numero di gnu, zebre, gazzelle, giraffe… E’ il mondo ai suoi primordi, incontaminato, fuori dal tempo. Misanya è in grado di scorgere ogni minimo movimento nell’erba, è davvero incredibile. 3 notti al Mapito Camp, campo tendato fisso ottimo, tende spazione, bagno “in camera” arredi di gusto.

1-12: attraversiamo tutto il Serengeti, ci fermiamo a Olduvai Gorge per visitare il museo che conserva i calchi di resti di ominidi e altre specie ormai estinte e arriviamo a Ngorongoro. Dormiamo a Rhino Lodge, a pochi metri dal bordo del cratere.

2-12: intera giornata nel cratere. E’ un posto unico: il bordo è alto 2300 metri, il fondo, circondato da pareti a strapiombo, 1700. Sulle pareti esterne c’è una fitta foresta, il fondo è savana aperta, piena zeppa di animali: eland, ippopotami, bufali, gnu, zebre, fenicotteri, elefanti, ghepardi, rapaci, gru coronate… davvero meraviglioso, peccato per la troppa folla, abituati agli spazi del Serengeti ci sembra quasi di essere in città dal numero di auto in circolazione!!!

3-1: siamo all’epilogo della nostra avventura, ritorno alla civiltà. Pranzo ad Arusha, generosa mancia al bravissimo Misanya, transfer in aeroporto. E’ finita purtroppo. Grazie Tanzania, speriamo di ritornare! Portiamo nel cuore gli sguardi semplici e fieri dei cacciatori Hazdabe.

Mark & Gigia



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