Miniguida per un viaggio in Papua Nuova Guinea

Viaggio in solitaria ai confini del mondo
Scritto da: raf999
Partenza il: 10/08/2013
Ritorno il: 20/09/2013
Viaggiatori: 1
Spesa: 4000 €
Papua Nuova Guinea: miniguida per viaggiatori di Raffaella Milandri

Come viaggiatrice in solitaria e fotografa, e scrittrice di libri di viaggio, raccolgo qui alcuni consigli che sono indirizzati più al viaggiatore che al turista, a colui o colei che intende il viaggio come esperienza di vita e immersione in una cultura diversa dalla nostra, senza preconcetti. La Papua Nuova Guinea è, senza ombra di dubbio, una terra ai confini del mondo e richiede molte precauzioni. Tutte le raccomandazioni che avevo raccolto prima di partire, si sono dimostrate esatte, e la frequenza di sommosse, rapine e stupri non è una leggenda: è anche superiore a quel che si dice. Sconsiglio quindi vivamente di avventurarsi nel Paese: indispensabili la massima precauzione e un bagaglio di esperienza da viaggiatori provetti. Per chi invece volesse fare il turista, godersi natura e immersioni subacquee, le isole a nord sono strutturate ad hoc per un turismo costoso ed ovattato. Indipendente dal 1975 dalla Australia, sottoposta ad un Governo di pochi, la Papua è un Paese ricchissimo di risorse ed è nel mirino di multinazionali che guardano al Paese con avidità, senza scrupoli e senza alcuna intenzione di aiutarne lo sviluppo. Anzi: se nel Paese regna il caos, meglio ancora per chi vuole sfruttarlo. Eppure l’indole degli abitanti è al primo impatto estremamente cordiale e amichevole, e qui essere bianco vuol dire essere trattati con molto rispetto. Sulle 6000 lingue parlate nel mondo, 1000 sono parlate in questo Paese: vi sono centinaia di tribù dalle tradizioni incredibili. Pare che gli ultimi cannibali vivano proprio qui: nel 2012 ben 29 persone sono state processate per cannibalismo. In una Natura selvaggia, si susseguono forti terremoti ogni giorno, dai 5 ai 7 gradi della scala Richter . A maggio 2013, nonostante le proteste dell’Onu, il Governo ha stabilito la pena di morte per stupri, rapine a mano armata e omicidi, onde scoraggiare la miriade di crimini che rimbalzano dalle città di Port Moresby e Mount Hagen fino ai villaggi più inaccessibili. Qui alcuni filmati su tribù e mercati della Papua Nuova Guinea: http://www.youtube.com/watch?v=joQL7ZFkrF0 http://www.youtube.com/watch?v=sA8Qu7811XY

Ecco la mia miniguida divisa per argomenti:

Dove andare e come spostarsi, dove dormire dove e cosa mangiare, abbigliamento, vaccini e medicine, soldi, guide, foto, lingua, clima, telefono e internet, donne sole

La capitale Port Moresby è un buon punto di partenza per fare escursioni in barca sul fiume Sepik o per fare trekking. Per la festa dell’Indipendenza, arrivano tribù da tutto il Paese, ed è una occasione unica per ammirare i costumi e la cultura della Papua Nuova Guinea. Per spostarsi, l’unica soluzione è prendere dei voli interni in quanto le strade sono spesso impraticabili, o non ci sono affatto. Le isole della Nuova Irlanda sono dei veri paradisi terrestri, attrezzati per i turisti; Mount Hagen offre un coloratissimo festival tribale, ma è nel cuore delle Highlands, dove il temperamento della popolazione è facilmente infiammabile e il rischio sommosse è elevato. A causa della corruzione e quindi della sfiducia della gente nel Governo e nelle Autorità, nel Paese viene spesso applicata la legge del taglione, e il farsi giustizia da soli. Io mi sono trovata in mezzo a lacrimogeni e spari, e vi assicuro che non è piacevole. Indispensabile informarsi su giornali locali per evitare elezioni, assembramenti, occasioni di sommosse. Ma l’imprevedibile accade troppo spesso: da un litigio fra due persone, nasce una lotta tra famiglie e poi tra tribù, e ognuno prende il suo machete per far sentire le proprie ragioni. Massima prudenza!! DOVE DORMIRE: in generale gli alberghi sono molto costosi ed è difficile trovare sistemazioni al di sotto dei 150 dollari per notte, tranne in alcuni bed&breakfast a condotta familiare che però non offrono certo buoni servizi. E’ sconsigliabile campeggiare: furti e rapine sono davvero molto frequenti.

DOVE E COSA MANGIARE: in città (Port Moresby, Lae e Mount Hagen) i ristoranti sono abbastanza costosi, mentre nei villaggi e nei mercati coloratissimi si trovano spuntini a basso prezzo. Conviene fare rifornimento in qualche supermarket che, attenzione, è molto diverso dai nostri come assortimento e varietà. Molto popolari i biscuits, che non sono biscotti ma gallette salate al gusto di manzo, pollo etc. A Port Moresby, molto frequentata da bianchi, ci sono alcuni centri commerciali, ma i prezzi sono elevati. Si arriva anche a 4 dollari per un litro di latte! Attenzione all’igiene delle bancarelle che vendono cibo.

ABBIGLIAMENTO: assolutamente pratico, e anche senza avventurarsi in sentieri o arrampicate, è opportuno avere dei buoni scarponi e pantaloni robusti. Il clima a Port Moresby, nella stagione secca, è caldissimo e estremamente umido; nelle Highlands invece, soprattutto la mattina e la sera, è decisamente fresco.

VACCINI E MEDICINE: quando si viaggia è preferibile essere previdenti in materia di salute. Una assicurazione sanitaria qui, per essere efficace, deve prevedere il trasporto in elicottero in Australia, poiché il Paese è sprovvisto di assistenza sanitaria al di là dei grossi centri, e anche qui le strutture sonoe stremamente carenti. Verificare sul sito www.viaggiaresicuri.it i vaccini consigliati e non lesinarne nessuno; portarsi una ottima farmacia da viaggio (antibiotico, antipiretico, antidiarroico, sali minerali, etc). Importante un buon antizanzare e una crema solare ad alta protezione.

SOLDI: la carta di credito serve a poco, al di là di alcuni alberghi e ristoranti di lusso. I bancomat scarseggiano. Una abbondante scorta di contanti, sia in dollari che da cambiare (meglio all’aeroporto) in kina, la valuta locale, è indispensabile. C’è un visto da pagare quando si arriva nel Paese, solo in kina; occorre quindi cambiare subito i soldi per avere il visto. Attenzione, la scorta di denaro deve essere adeguatamente riposta e suddivisa tra tasche, zaino, calzini etc e MAI mostrare in pubblico il denaro, salvo pochi spiccioli. GUIDE: è tassativo procurarvi una guida o una compagnia del posto. Vi sono starde dove fermano le vetture con le armi spianate.

FOTO: Chiedete SEMPRE il permesso prima di fare una foto, e rispettate la dignità delle persone.

LINGUA: L’inglese è indispensabile per muoversi al di fuori di tour organizzati, ma una guida che parli i maggiori dialetti locali: il tok pisin e l’hiri motu CLIMA: Informatevi bene prima di scegliere il periodo del viaggio e la zona da visitare.

TELEFONO E INTERNET: gli operatori telefonici italiani NON hanno offerte convenienti . Conviene decisamente fare un contratto con un operatore locale. Internet point sono poco diffusi, c’è la rete wireless in alberghi e ristoranti di lusso.

DONNE SOLE: la percentuale di stupri, di cui alcuni casi segnalati anche su turiste accompagnate, è veramente orribile. Al di là di vestirsi con abiti informi e coprire tutto il copribile, la cosa importante è di non andare MAI in giro da sole in zone poco frequentate. Anche i taxi sono a rischio per stupri e rapine. Insomma, un Paese davvero difficile! Meglio evitare del tutto di andare da sole. #papua



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