Panama: mare, natura e Carnevale

Un viaggio alla scoperta della capitale e delle bellezze naturali che offrono l’entroterra e la costa
Scritto da: rondy
panama: mare, natura e carnevale
Partenza il: 31/01/2018
Ritorno il: 18/02/2018
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
Eccoci nuovamente a raccontare il nostro ultimo viaggio. Abbiamo pensato a una meta meno pubblicizzata del solito, cosi abbiamo optato per Panamà. Prenotato un biglietto AF via Parigi partiamo molto presto da Roma Fiumicino per fare scalo nella capitale francese. Per chi come noi necessità di trascorrere una notte a Roma nei pressi dell’ aeroporto, consigliamo il B&B Rooster gestito dal simpatico e disponibilissimo Claudio. Economico, pulito e a pochi minuti dal terminal. Dopo circa 12 ore di volo atterriamo all’aeroporto Tocumen di Panamà City, appena usciti il caldo si fa subito sentire quindi condividiamo un taxi e ci dirigiamo all’hotel prenotato, ovvero Sercotel Princess situato in Calle 53, prenotato su Booking.com direttamente dall’ Italia. L’Hotel si rivelerà un’ottima scelta, anche per i successivi giorni che trascorreremo in città, sia per i servizi offerti, per il prezzo veramente buono e per la posizione (fermata bus Paitilla, fermata Metro Iglesia del Carmen)… nell’occasione ringraziamo tutto il personale ma in particolare Alessia e Jaqueline della reception molto disponibili e professionali.

Durante i tre giorni in città dedichiamo la prima giornata alla visita del Canale, quindi ci dirigiamo con il Meteo Bus alle chiuse di Miraflores (consigliamo di acquistare la tessera del Metro Bus al piano superiore della stazione dei bus di Albrook necessaria, comoda ed economica e assolutamente necessaria per gli spostamenti , ricaricabile presso le macchinette in qualsiasi stazione della metro a meno che non vogliate utilizzare i servizi offerti da Uber per gli spostamenti non serviti dagli altri mezzi).

Il canale ci appare imponente e un esempio di tecnologia e avanguardia, nonchè incredibile da ammirare durante il passaggio delle grosse navi soprattutto nel pomeriggio.

Il secondo giorno lo dedichiamo alla visita del Casco Vejo, tipico esempio di architettura coloniale dichiarato Patrimonio dell’Unesco, attualmente in fase di restauro. Consigliamo di dedicare una giornata alla visita e di fermarsi anche per la cena. Noi abbiamo scelto il Nazca 21, ottimo ristorante peruviano, mentre per un aperitivo o dopo cena consigliamo una sosta al Pablo Picasso, bar ad angolo con vista sulla città.

Il giorno successivo visitiamo il Parco Naturale Metropolitano, per un trekking in mezzo alla foresta a pochi passi dalla città e poi ci dirigiamo ad Ancon Hill, altro parco naturale dove fotografiamo dei bellissimi fiori e godiamo della vista a 360 gradi di Panamà.

Trascorsi i 3 giorni in città, il nostro programma prevede di trascorrere una settimana nell’Arcipelago di Bocas del Toro ( biglietto dell’autobus notturno per Almirante, consigliato vivamente, acquistabile presso Albrook solo il giorno stesso della partenza per la cifra di 28 $ più 6 $ per il trasporto in barca con TAXI 25). Partiamo alle ore 18.30 del pomeriggio con un bus molto confortevole e dopo varie soste per necessità e per spuntini arriviamo ad Almirante la mattina seguente alle ore 5.00 (consigliamo per il viaggio di munirsi di copertine e felpe perchè l’aria condizionata all’interno è molto bassa). Per 1 $ un taxi ci condurrà al porticciolo di imbarco e con un trasferimento in barca di 30 min. raggiungiamo Bocas Town. Sempre su Booking abbiamo prenotato il B&B Lula’s . Anche questa si è rivelata un’ottima scelta, per la pulizia, l’ottima colazione preparata sul momento, la cordialità dei gestori Josh e Chad da Atlanta e la posizione a soli 5 min. a piedi dal centro di Bocas Town.

Dalla piazzetta principale partono continuamente i minivan che con pochi dollari portano alle spiagge di Playa Bluff e Boca del Drago da dove si può raggiungere, con una passeggiata di 10 min. in mezzo alla foresta di mangrovie, la bellissima spiaggia di Playa Estrella. Qui si possono ammirare le stelle marine a due passi dalla riva e un bellissimo mare. Il paese offre molte possibilità di svago e ristorazione . Noi scegliamo per un aperitivo la Buga con splendida terrazza sul mare e il bar del Bocas del Toro Hotel per la simpatia del personale e gli ottimi cocktails, mentre per la cena il caratteristico, economico e per la cucina tipica panamense il FONDA ANIC FLOOR, gestito da simpatiche signore del posto proprio di fronteal Bocas del Toro Hotel. Per il dopocena e per la musica scegliamo il SUMMER, locale con splendida terrazza con vista mare. Bocas del Toro ci piace molto. Da qui prenotiamo un’escursione per 25 $ per Playa Red Frog, Baya dei Delfini, Cayo Zapatillo e Isola Bastimento (consigliata vivamente ma solo se bel tempo). Inoltre con qualche dollaro è possibile raggiungere anche Isla Carenero, situata proprio di fronte.

Trascorsa la settimana con molta nostalgia per la cordialità delle persone che ci hanno fatto sentire come a casa, ritorniamo a Panamà City (sempre al Sercotel Princess) per assistere agli ultimi due giorni di Carnevale.

Trascorriamo una giornata nella caratteristica Isola di Taboga (chiamata anche isola dei fiori, ne abbiamo infatti fotografati molti), molto frequentata dai locali. È situata di fronte alla città ed è raggiungibile con un’imbarcazione da Caseway, facendo slalom tra le grosse navi in attesa di passare il canale.

È martedi Grasso, per cui la serata verrà trascorsa sull’Avenida Balboa, chiusa per l’occasione, alla quale si accede solo mostrando il passaporto e vari controlli. Poi ci si gode la serata di festa in totale tranquillità. Ringraziamo a questo proposito l’Ente del Turismo di Panama (www.visitpanama.com) che ci ha invitato nel proprio stand per farci godere lo spettacolo al meglio.

Dopo due giorni trascorsi in città organizziamo, grazie all’aiuto dei sempre disponibili Damiano e Felipe del Hotel El Machico (a ca. 200 mt. del Sercotel), un’escursione di due giorni alle Isole San Blas, gestite direttamente dagli Indios Kuna Ayala, indipendenti in tutto e per tutto dal governo centrale.

Con una partenza molto mattiniera (alle ore 5.30), un fuoristrada ci viene a prendere direttamente in hotel e ci condurrà in due ore al porto di Cartì. Per raggiungerlo si attraversa la famosa Panamericana e una incredibile strada sulla Cordigliera che unisce i due oceani, fatta di salite e discese da vertigini in mezzo a una natura rigogliosa. Lì ci aspetta una lancia dei Kuna Ayala che ci porterà verso l’isola di Chichime. E’ un’esperienza assolutamente da fare, secondo noi, per 2 giorni al massimo. Le sistemazioni sono in capanne spartane per rispetto della natura, anche se rimaniamo un po’ delusi dall’atteggiamento degli Indios che non si preoccupano minimamente di tenere in ordine questo paradiso con spiagge e mare veramente da sogno (prima di organizzare consigliamo di informarsi delle condizioni del mare, perchè se il vento soffia molto forte come nel nostro caso, si rischia di non godersi le isole e di non poter fare le escursioni).

Rientrati in città ci aspettano gli ultimi due giorni prima del rientro che utilizziamo per visitarla ancora un po’ a piedi.

Panamà ci è piaciuta molto. È una nazione molto tranquilla e dove si incontrano persone provenienti da tutte le americhe. Noi non abbiamo mai avvertito nessun pericolo, né in città né fuori. Le persone sono molto cordiali. Per qualsiasi consiglio rivolgetevi ai ragazzi dell’Hostel El Machico in Calle 53 che organizzano splendide escursioni a prezzi modici. Ciao Panamà, sicuramente questo è un arrivederci… come sempre scriveteci a a.maff@virgilio.it e teresa.paolini@alice.it

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Ancon Hill



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