Le tre capitali del nord: Oslo, Stoccolma e Copenaghen

Un viaggio alla scoperta delle capitali scandinave: la verde Oslo incuneata tra i fiordi; le architetture della regale Stoccolma con testimonianze della civiltà vichinga; i colori, l’animazione, i caffè all'aperto e le biciclette della vivace Copenaghen.
Scritto da: Uzbe
le tre capitali del nord: oslo, stoccolma e copenaghen
Partenza il: 28/07/2019
Ritorno il: 03/08/2019
Viaggiatori: 15
Spesa: 1000 €
Un viaggio alla scoperta delle capitali scandinave: la verde Oslo incuneata tra i fiordi; le architetture della regale Stoccolma con testimonianze della civiltà vichinga; i colori, l’animazione, i caffè all’aperto e le biciclette della vivace Copenaghen.

Oslo

La Norvegia ci accoglie con il sole, consentendoci di girare con un clima piacevole la città di Oslo, capitale di architettura contemporanea. Gli ultimi anni hanno visto l’aggiunta di punti di riferimento moderni da architetti di fama mondiale, con progetti di sviluppo della città che hanno trasformato vecchie aree e ne hanno create di nuove. Percorriamo la Karl Johans gate costellata di bar, negozi, aiuole fiorite, un vialone lunghissimo che conduce sino al Palazzo Reale. Davanti alla stazione centrale di Oslo la maestosa tigre in bronzo simbolo della città tra i monumenti più fotografati. Molto vivace il quartiere del Porto di Aker Brygge, un’area moderna a ridosso del fiordo di Oslo e la passeggiata sul lungomare, un quartiere con musei, ristoranti e vita urbana chic grazie all’Isola Tjuvholmen e al Museo di Arte Moderna Astrup Fearnley, ideato da Renzo Piano, con una struttura a forma di nave composta da tre padiglioni attraverso uno stretto canale sotto un tetto in vetro a forma di vela. Sono esposte opere di Jeff Koons, Takashi Murakami, Damien Hirst, Cindy Sherman, Richard Prince e molti altri. L’area intorno al museo è occupata inoltre da varie gallerie d’arte, negozi e residenze. Una bibita al bar del porto e un’ottima cena al Restaurant Ergo. Quando usciamo inizia a piovere e ci ripariamo sotto una galleria di negozi. Con un paio di tappe arriviamo al confortevole hotel Thon Spectrum, senza bagnarci troppo. Riprendiamo il giorno seguente la visita di Oslo con la guida iniziando dal Palazzo dell’Opera, un moderno edificio in riva al mare, a pochi passi dalla stazione ferroviaria, proprio nel centro della città, dove si può fare una passeggiata sul tetto bianco inclinato che sembra emergere dal mare, per godere di una bella vista sul fiordo di Oslo. Molto scenografico e fiorito il Parco Vigeland, una delle attrazioni più gettonate della Norvegia, con più di 1 milione di visitatori all’anno. Questo parco con sculture tematiche costituisce l’opera di tutta una vita dello scultore Gustav Vigeland (1869-1943), con più di 200 sculture in bronzo, granito e ferro battuto. Vigeland si occupò anche del design e della progettazione architettonica del Parco. La statua di bronzo del Bambino Arrabbiato (Sinnataggen in norvegese) è tra le più celebri sculture del Parco Vigeland, insieme con il Monolite (Monolitten) e la Ruota della Vita (Livshjulet). Rientriamo in città per raggiungere il Municipio, direzione amministrativa della città, aperto nel 1950, dove sono conservate opere d’arte di artisti norvegesi della prima metà del XX secolo, raffiguranti la cultura e la storia del Paese. Nel complesso viene svolta la cerimonia della consegna del Premio Nobel per la pace il giorno 10 dicembre di ogni anno. Dal 1990, questo evento è ospitato nella hall principale del municipio, dove per l’occasione viene montato un podio e la sala viene opportunamente arricchita con addobbi. Nella platea siedono le più alte cariche dello Stato, tra cui la famiglia reale norvegese, rappresentanti del parlamento e del governo e il corpo diplomatico accreditato presso lo Stato. Un cocktail all’Hard Rock Cafè prima di salire al Palazzo Reale per assistere alla cerimonia del cambio della guardia. Costruito nella prima metà del XIX secolo come residenza del sovrano Carlo III di Norvegia (noto anche col nome di Carlo XIV di Svezia); attualmente viene usato come residenza ufficiale della monarchia norvegese.

Karlstad

Tappa intermedia tra le capitali scandinave, la città di Karlstad è stata fondata nel 1584 da Carlo IX di Svezia da cui prende anche il nome. Breve giro per visitare la Cattedrale luterana di Karlstad, in stile barocco, inaugurata nel 1730, con pianta a croce greca e il ponte in pietra con 12 arcate costruito nel 1811. Buono e spazioso l’hotel Scandic Winn.

Stoccolma

Ci svegliamo con il diluvio. La temperatura scende da 30 a 14 gradi. Tre ore di viaggio per arrivare a Stoccolma. La capitale della Svezia sorge su 14 isole che dal lago Mälaren si protendono fino al Mar Baltico. Gli edifici e i palazzi, la ricca storia culturale e i musei raccontano le meraviglie di 700 anni di storia. La città vecchia (Gamla Stan) racchiude tutto questo vissuto storico tra le stradine medievali, gli edifici ricurvi ma perfettamente conservati, il Palazzo Reale, le chiese gotiche e i bar, le caffetterie, i ristoranti e i negozi. E’ tornato il sole per il giro della città con una guida spiritosa. Il Palazzo Reale con vista sul mare, uno dei più grandi edifici del mondo che, oltre ad essere costituito da più di 600 stanze, ospita al suo interno interessanti musei. A Gamla Stan, con i suoi edifici colorati risalenti al XVII e XVIII secolo, si trova la piazza più antica di Stoccolma, Stortorget, e sempre da qui ha inizio la strada più vecchia della città, la Kopmangatan. Confortevole l’Hotel Scandic Malmen. L’indomani il cielo è minaccioso quando iniziamo la visita dal Municipio di Stoccolma, uno dei più significativi esempi di architettura in stile romanico svedese, dominato dalle Tre Corone dorate della sua guglia alta 106 metri, simbolo del potere della Svezia. Ideato dall’architetto Ragnar Östberg e inaugurato nel 1923, al suo interno spiccano il Gyllene Salen, il Salone Dorato, completamente decorato con mosaici da 18 milioni di tessere d’oro, e l’affresco di Prins Eugen, che ritrae il panorama del lago che si può ammirare dalla galleria. Il municipio è sede del banchetto del Premio Nobel. Nella terra dei vichinghi non poteva mancare la visita all’unica nave del 1600 ancora presente sulla faccia della terra che si trova proprio a Stoccolma nel Museo Vasa. L’ammiraglia Vasa è costituita per oltre il 95% da pezzi autentici ed è abbellita da centinaia di sculture intagliate. Il vascello è enorme con i suoi 69 metri di lunghezza e occupa gran parte del museo. Nel 1628, nel corso del suo primo viaggio inaugurale, la nave affondò davanti alle coste di Stoccolma e fu recuperata solo nel 1961, dopo ben 333 anni. Ci sono voluti cinquant’anni per restaurarla e i tre alberi sul tetto esterno della struttura che accoglie il museo, costruito proprio per ospitare il vascello, mostrano l’altezza degli alberi originali. Ci attende poi il Museo d’arte moderna, prima del tour in motobarca con audioguida per i canali di Stoccolma che consente una vista panoramica scenografica della città dall’acqua. Una bella scarpinata ci porta alla Mostra Fotografiska con l’esposizione di 4 artisti diversi tra loro, in particolare molto drammatiche le foto nelle zone di guerra. Helsingor Lungo il trasferimento dalla Svezia alla Danimarca, circa 8 ore e breve invece (15 minuti di navigazione) il traghetto da Heksinborg a Helsingor, dove visitiamo la fortezza di Kronborg, nella quale è stato ambientato l’Amleto di William Shakespeare. La costruzione del castello di Krogen risale alla prima metà del Quattrocento da parte del re di Danimarca Eric di Pomerania. Bella la cittadina, in posizione strategica sullo stretto di Oresund, il cui centro storico risale al XII° secolo. Sulla banchina del molo si trova il Garbage Fish (pesce immondizia) l’insolita scultura nella quale l’ecologia si fonde con l’arte. L’opera dell’artista giapponese Hideaki Shibata, composta da immondizia e vari oggetti galleggianti rinvenuti sulle rive del mare e dei fiumi, con altre sculture, fa parte di un progetto di sensibilizzazione sulle problematiche ambientali. 45 km separano Helsingor da Copenaghen dove alloggiamo all’Imperial Hotel, confortevole anche se con spazi ridotti, dopo una buona cena al Jensens Boefhus.

Copenaghen

Mattinata dedicata alla visita della città. Vediamo il Palazzo di Amalienborg residenza ufficiale dei reali danesi, il Palazzo di Christiansborg, nel centro storico, sede del parlamento, la Frederiks Kirke, la chiesa di marmo di Copenaghen, meglio conosciuta come Marmorkirken, costruita nel 1749. L’ombra della statua di Federico V si allunga sulla piazza di Amalienborg, cuore ottagonale del palazzo reale di Copenaghen. Il complesso, realizzato tra il 1750 e il 1768, è un insieme di quattro regge rococò con un corpo centrale affiancato da due laterali. Poi la chiesa anglicana di Saint Alban uno degli esempi migliori di architettura neogotica a Copenaghen. Porta il nome del primo martire d’Inghilterra, Saint Alban e si trova nel parco Churchill, ad un passo dalla statua della Sirenetta, dalla Fontana di Gefion e da altri famosi monumenti di Copenaghen. Terminiamo il giro della città con una vista spettacolare su Nyhavn con le sue case colorate, l’antico porto di Copenaghen. Si trova nel centro della città e oggi corrisponde al porto storico nonostante il suo nome (Nyhavn) significhi Porto nuovo. Nyhavn fu costruito dal re Cristiano V di Danimarca dal 1670 al 1673, scavato da prigionieri di guerra svedesi della guerra dano-svedese del 1658-1660. Si tratta di una porta dal mare al vecchio centro urbano di Kongens Nytorv (King’s Square), dove le navi gestivano il carico e il pescato dei pescatori. L’autore danese Hans Christian Andersen ha vissuto a Nyhavn per circa 18 anni. È uno dei punti centrali del turismo cittadino, lungo il quale sono presenti caffè e locali di ogni genere. Qui inoltre partono le imbarcazioni turistiche che permettono la visita della città attraversandone i numerosi canali. Nel pomeriggio ci rechiamo a Christiania. All’inizio degli anni ’70 del secolo scorso, un gruppo di hippy occupò una caserma dismessa nel quartiere di Christianshavn e fondò la “città libera” di Christiania. Un esperimento sociale di comunità autogestita, suffragato dal rispetto di alcune precise disposizioni, molto travagliato nel lungo iter del prosieguo dell’esperienza. Una città libera dove aggirarsi sentendosi un po’ diversi tra variopinti murales, bar, ristoranti, negozi, music club e una miriade di altre attività, dove è possibile trovare oggetti curiosi, gioielli etnici, capi di abbigliamento di ogni tipo o seguire una delle innumerevoli iniziative culturali programmate dai residenti. Attenzione però a come ci si comporta nel quartiere e in particolare ai cartelli affissi lungo le strade indicanti quello che si può o non si può fare. Contravvenire a queste regole può esser motivo di fraintendimento coi residenti. Ritornati a Nyhavn, esce il sole e, dopo un favoloso gelato alla gelateria Rajissimo, prendiamo parte ad una crociera su un battello per un tour lungo i canali di Copenaghen per ammirare la città dall’acqua. Rientriamo in hotel passando per Strøget, l’isola pedonale situata nel centro storico, sosta alla Stork Fountain (1894), la Fontana delle cicogne, nella piazza pedonale che fa da incrocio a diverse strade da shopping e attraversando la Kongens Nytorv, la piazza più grande di Copenaghen affollata di gente che si gode la bella giornata. Cena a buffet molto appetibile con ottima birra al Dalle Valle poco lontano dall’hotel. Rientriamo passando davanti ai giardini Tivoli, famoso parco divertimenti di Copenaghen. Le ultime ore in città le impieghiamo per salire sulla Rundetårn, ovvero la torre rotonda, alta 34,8 metri, costruita nel 1642 e originariamente usata come osservatorio astronomico. L’interno è spoglio ma originale come struttura: un unico camminamento a spirale volteggia infatti fino alla sommità. Dall’alto si può ammirare tutta la città. Poi visitiamo il castello rinascimentale di Rosenborg. Antica residenza reale oggi è sede delle Danske Kongers Kronologiske Samling, Museo della Collezione Reale Danese. Il castello fu costruito (1606-1624) come residenza reale per volere del re Cristiano IV di Danimarca e sorge al centro di bei giardini rinascimentali, i più antichi giardini reali di Danimarca. Sulla strada per l’aeroporto sosta a Dragor un piccolo e antico villaggio di pescatori situato sull’isola di Amager, a circa mezz’ora di distanza da Copenaghen. Storicamente si tratta di uno dei centri principali per la pesca delle aringhe. Una passeggiata nei suoi vicoli silenziosi ed acciottolati dà un’idea delle architetture e della vita tipica danese: piccole case gialle, ornate di fiori profumati, percorsi in pavè, un porticciolo ed una piccola spiaggia. Sorseggiamo una bibita al bar affacciato sul porticciolo prima di raggiungere l’aeroporto e lasciarci alle spalle il ricordo di questa piacevole immersione nell’atmosfera accogliente delle capitali scandinave.

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Copenaghen, municipio in stile neorinascimentale

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