Canada orientale: Ontario e Quebec

In giro con la famiglia alla scoperta di Toronto, Montreal, Ottawa, Tadoussac, Quebec City e delle Niagara Falls
Scritto da: Giorgia.ogliari
canada orientale: ontario e quebec
Partenza il: 12/08/2014
Ritorno il: 28/09/2014
Viaggiatori: 4
Spesa: 3000 €
Viaggio in famiglia (18, 19 anni le ragazze)

Premessa:

  • Gli alberghi sono stati prenotati tutti dall’Italia tramite booking.com ad eccezione delle ultime due notti.
  • Il noleggio della macchina è stato anch’esso prenotato dall’Italia tramite la compagnia Alamo, compreso di GPS.

Note:

  • Le autostrade in Canada sono gratuite; la benzina (Regular, solitamente) non costa molto.
  • I parcheggi sono piuttosto cari; prestate attenzione: si parcheggia soltanto nel senso di marcia della percorrenza, solitamente si trovano i parchimetri come in Italia (in alcuni casi è necessario specificare o il numero di targa o il numero del parcheggio). Se si scelgono i parcheggi pubblici è conveniente arrivare al mattino prima delle 10.
  • Ci siamo armati di guida Lonely Planet.

12-13 agosto MONTREAL, Quebec

Partenza da Milano LIN in direzione Montreal YUL con scalo a Parigi CDG. Arrivo in territorio canadese nel primo pomeriggio, con un tempo incerto. Per il trasferimento aeroporto – centro città abbiamo utilizzato il bus 747 (biglietti acquistabili in aeroporto al costo di 10$ e valido per 24h sia sui bus cittadini che nella metropolitana). Check-in presso Hotel Ste-Catherine East (due notti, colazione inclusa. L’hotel è gestito da due indiani molto gentili. Nulla di eccezionale, ma molto pulito e soprattutto ottima posizione a pochi passi dalla stazione della metropolitana Beaudry sulla linea verde).

Per quanto riguarda i trasporti pubblici:

  • METRO le linee della metropolitana sono quattro: la fermata “delle coincidenze” è Berri Uqam (gialla/verde/arancio; esclude solo la blu). Con la verde si raggiunge il centro (fermate Guy concordia/Peel/McGill/Place des Arts); con l’arancio la Vieux Montreal (fermate Square Victoria/Place d’Armes); con la gialla si raggiunge il Parc Jean Drapeau.
  • BUS: la società che gestisce i pullman è la stm. Potrete tranquillamente consultare il sito web stm.info in tempo reale per sapere orari/fermate dei vari buses. È la stessa società che gestisce le navette 747 dall’aeroporto. Con i busse (shuttle) 767/769/777 si raggiunge il Parc Jean Drapeau e il Casino.

Non è difficile girare per le viuzze di questa metropoli: il centro (downtown) orbita attorno a Rue Ste-Catherine suddivisa dalla Boulevard Saint-Laurent (The Main) in zona est e zona ovest e intersecata da ampie vie che si incrociano a scacchiera in una foresta di grattacieli (la classica metropoli nordamericana!); si tratta di una zona prevalentemente pedonale che pullula di locali e negozi. Nel centro si possono trovare i principali musei della città e anche l’ufficio turistico. Si tenga conto anche della presenza della parte di città sotterranea, un dedalo di vie che si snodano per circa 30km a cui si accede dalle stazioni della metropolitana. Concedetevi un po’ di relax in Place des Arts, noi siamo capitati durante il periodo del Festival des Film du Monde.

Dalle perpendicolari di rue Ste Catherine, come rue Crescent, procedendo verso nord si raggiunge la zona della McGill University fondata nel 1821 da un mercante scozzese e oggi considerata tra gli atenei più prestigiosi e il Parc du Mont Royal, lo spazio verde creato da Frederick Law Olmsted (colui che progettò anche Central Park a NY!). Vale la pena raggiungere lo chalet du Mont-Royal al punto panoramico Kondiaronk. Nei pressi del parco si trova anche il Cimitero della Madonna delle Nevi dove sono sepolti, oltre a vari artisti, anche alcune vittime del Titanic, e il Lago dei Castori. In cima svetta la Croix du Mont Royal che alla sera viene illuminata. Procedendo verso est si giunge nel quartiere più giovane, il Plateau Mont-Royal che nacque come quartiere operaio e dove sono sorti diversi locali e negozi. A nord del Plateau si trovano i quartieri di Little Italy e il Mile End. Qui vale la pena fare tappa al Marchè Jean Talon. Riguardo ai mercati: merita moltissimo il Marchè Atwater (fermata della metro Atwater). Altre zone che richiedono una visita sono la Vieux Montreal e il Vieux Port. Nella prima si possono vedere le due piazze principali: Place Jacques Cartier e Place d’Armes, collegate da Rue Notre-Dame. (Date un occhio anche alla sede della Bank of Montreal, al New York Life Building -primo grattacielo della città- e all’Aldred Building -doveva emulare l’Empire State Building, ambizione stroncata a causa della crisi del 1929-). Nei pressi di Place Jacques Cartier si trovano molti locali in cui si può fare tappa; qui si trova anche la Colonna di Nelson e la facciata dell’Hotel de Ville. Nella zona del vecchio porto che si estende per circa 2,5km lungo il Riviere Saint-Laurent, sono presenti i quattro quasi (moli) da cui partono vari traghetti e all’estremità nord si può visitare la torre dell’orologio e, in caso di bel tempo, si può sostare per un picnic nella vicina spiaggia libera. Sulla torre di può salire gratuitamente.

Merita una visita anche il Parc Jean Drapeau (dove si tenne l’Esposizione Universale del 1967). Il parco consta di due isole: sull’Ile Sainte Helene si trova La Ronde (parco divertimenti) e la Biosphere, un centro in cui sono stati riprodotti i diversi ecosistemi dei Grandi Laghi; sull’Ile Notre Dame si trova il Circuit Gilles Villeneuve (pista di Formula 1) e il Casino de Montreal.

Per quanto riguarda i pasti: il primo giorno, causa pioggia intensa (unico giorno di maltempo) ci siamo rifugiati in uno dei locali (ce ne sono diversi sparsi per la città) della catena “Les 3 Brasseurs” e siamo sempre tornati qui vista la gentilezza dei camerieri, i piatti gustosi (da pub/tipici come la Poutine -patatine fritte/salsa/formaggio- accompagnati da birra artigianale) e i prezzi contenuti. Noi abbiamo scelto la sede all’angolo tra Rue Crescent e Rue Ste Catherine, quasi di fronte all’Apple store.

14 agosto Montreal-KINGSTON, Ontario

Dopo aver ritirato la macchina a Montreal ci siamo diretti a Kingston, entrando nella provincia dell’Ontario, precisamente nell’Ontario orientale. Kingston è stata la prima capitale del Canada e oggi è conosciuta oltre che come signorile cittadina coloniale, anche con il nome di ‘Limestone City’ (città calcarea). La cittadina vanta di diversi musei di storia locale, un elevato numero di strutture carcerarie ed è sede della Queen’s University.

Abbiamo pernottato presso Embassy Motel, 2404 Princess Street, a qualche km dal centro. Vagate per le vie del centro: Ontario St/Princess St/Brock St, passate davanti alla maestosa City Hall e scattate qualche foto dal Kingston Harbour, gustate una baguette di Pan Chanco e poi prendete un traghetto gratuito (anche le macchine) diretto a Wolfe Island dal molo di Barrack St. Wolfe è una delle Thousands Island, precisamente l’isola più grande dell’arcipelago, che ancora oggi è in gran parte terreno agricolo incolto.

Tornati a Kingston, sulla terraferma, lasciamo la cittadina coloniale diretti a Toronto.

15-16-17 agosto Kingston-TORONTO, Ontario

Arriviamo a Toronto verso sera del giorno 15 e decidiamo di cenare in casa; pernottiamo (3 notti) presso il Residence & Conference centre – Toronto East.

Iniziamo la visita della città dalla zona della Old York (York è un termine autoctono che significa ‘luogo di raduno’). Ovviamente anche Toronto ha uno schema a scacchiera in cui è semplice spostarsi, a questo si aggiunge, come a Montreal, la presenza della città sotterranea, il PATH, che qui è veramente spettacolare e collega i luoghi di interesse più famosi. Decidiamo di iniziare dal St Lawrence Market (in cui ritorneremo di frequente, non solo per stuzzicare qua e là tra i banchetti i vari prodotti ma semplicemente per vedere colori e gente del posto; ah: i canadesi sono tutti molto friendly!). Raggiungiamo poi il Financial District dove si incontra la Hockey Hall of fame e l’Harbourfront con la sua CN Tower (icona della città ma prezzi piuttosto elevati), il Roger Centre per gli amanti del baseball e dei Blue Jays. Fate una passeggiata sui moli che si riempiono di iniziative e di artisti e se volete prendete il traghetto (a pagamento) per una delle isole da cui potrete ammirare una splendida visione dello skyline di Toronto. Fate un salto al Distillery District e poi recatevi in zona Queen Street dove potrete ammirare la City Hall e la Church of the Holy Trinity, e se avete tempo fate un salto all’Eaton centre per poi gustarvi un hot dog in uno dei banchetti della zona.

Il secondo giorno ci dirigiamo alle Cascate del Niagara ed entriamo nella zona conosciuta come Niagara Peninsula che forma una barriera tra il Lake Erie e il Lake Ontario e nel pomeriggio visitiamo anche la pittoresca Niagara-on-the-Lake per poi tornare a Toronto in serata.

Le Niagara Falls meritano sicuramente un’escursione di cui vi rimarrà di certo il ricordo; sebbene la cittadina di Niagara lasci un pò basiti (una sorta di parco giochi con tanto di ruota panoramica e fast food di ogni genere), le cascate sono qualcosa di eccezionale; il lato statunitense è quello delle Bridal Veil Falls, quello canadese delle Horseshoe Falls: entrambe si gettano poi nel Maid of the Mist Pool. Ci sono diversi tipi di escursione che vengono proposte: noi abbiamo optato per il ‘Maid of the Mist’, ossia ci siamo avvicinati alle cascate e ci siamo immersi nel loro vapore a bordo di un’imbarcazione sulla quale vengono forniti k-way da tenere anche come ricordo (escursione $36 a testa). Un ottimo punto d’osservazione è il Table Rock, situato a pochissimi metri dall’acqua (da brividi!).

Dopo le cascate abbiamo raggiunto Niagara-on-the-Lake: nonostante due multe (siamo riusciti a farcene togliere una, fortunatamente! ah, le multe in Canada, almeno, in questa zona, possono essere pagate in diversi punti della città dove ci sono delle caselle simili a quelle della posta ma da utilizzare solo per le ‘fine’ in cui bisogna depositare la busta con all’interno i contanti e la notice della multa). Si tratta di una località piuttosto turistica ma molto carina, con diversi negozi e locali gremiti di gente oppure adatta per un picnic sul fiume.

Ricordate anche che questa è la zona della Wine Country quindi lungo la strada, la Queen Elizabeth Way (QEW), troverete diverse vinerie e diverse fattorie in cui potrete assaggiare i prodotti locali, compreso il famoso ice wine di cui, se ne avete la possibilità potrete farvi spiegare la preparazione (lunga preparazione che giustifica i prezzi elevati del prodotto).

Rientro in Toronto in serata e cena a casa.

Il terzo giorno è stato dedicato ancora alla visita della città, in particolare alla zona di Bloor-Yorkville, University of Toronto e infine the Beaches. Il primo è un quartiere di negozi e boutique famose, gallerie d’arte e alti palazzi. Gli altri due sono quartieri tendenzialmente residenziali: il primo pieno di studenti, il secondo, invece, merita (anche solo un giro in macchina) per vedere le splendide ville della zona.

18 agosto Toronto – OTTAWA, Ontario

Finalmente arrivo nella capitale! Ottawa è una cittadina fantastica, quasi da favola per la sua posizione; sorge infatti alla confluenza di tre fiumi e sullo sfondo si vedono le colline di Gatineau Hill. Il centro è attraversato dal Rideau Canal (oggi è tra i patrimoni dell’Unesco) nel cui limite settentrionale, tra il Chateu Laurier (l’albergo) e la zona di Parlament Hill, potrete ammirare le chiuse di questo canale che poi si getta nell’Ottawa River e la relativa procedura per il passaggio delle imbarcazioni. La zona del Parlamento merita una visita: se riuscite siate presenti al cambio della guardia che si tiene ogni giorno alle 10 (parate molto simpatica!). Verso l’ora di pranzo recatevi verso il ByWard Market e stuzzicate qualcosa come la beavertail (coda di castoro, in realtà è una frittella) nel banchetto che si trova sulla strada.

Fate una passeggiata negli spazi verdi locali e se volete recatevi a Gatineau (detta anche Hull) dove si trova il Canadian Museum of Civilisation che si rivela anche un ottimo punto di osservazione. (Ottawa e Gatineau sono collegate da un breve ponte che per metà è territorio dell’Ontario, metà del Quebec).

Pernottamento presso Residence & Conference centre Ottawa Downtown.

Cena presso Royal Oak, un vecchio pub legato anche alle tradizioni,

19 agosto Ottawa – MONT TREMBLANT, Quebec

Mont Tremblant si trova nella regione delle Laurentides, una rilassante zona di colline, laghi e villaggi di rara bellezza, tra questi spicca Ville du Mont Tremblant che è anche una delle stazioni sciistiche preferite dei canadesi. Tenete presente che il piccolo villaggio è suddiviso in tre nuclei: Station Tremblant (la Cortina d’Ampezzo canadese), Mont Tremblant Village, minuscolo villaggio e Sainte Jovite, l’abitato principale che si trova lungo la Rte-117.

Ceniamo presso C’est la vie, in Mont Tremblant dove assaggiamo carna di bisonte, alce e cervo, gustose ma un po’ costose.

20 agosto Mont Tremblant – TROIS RIVIERES, Quebec

Pernottiamo presso Days Inn Trois Rivieres ma è soltanto una meta di passaggio per poi dirigerci a Quebec.

21-22 agosto Trois Rivieres – QUEBEC, Quebec

Quebec è una piccola cittadina in cui si respira notevolmente aria francese, parigina. La Vieux Quebec Quebec si divide in due nuclei: Haute Ville e Basse Ville. Granparte della città sorge sullo sperone di Cap Diamant dove si trova la Citadelle e intorno è fortificata dalle antiche mura percorribili (4,6km). Oggi la Citadelle è sede del Canada’s Royal 22. Si arriva poi al Quartier Latin, dove potrete ammirare le chiese (Basilica di Notre Dame, per esempio) e Le Chateau Fontenac, considerato l’albergo più fotografato al mondo. Fuori le mura potrete vedere l’Hotel du Parlament e il suo strepitoso giardino, oltre alle 22 statue in bronzo raffiguranti illustri personaggi canadese e una statua inuit. Rilassatevi un pò a Battlefields park, fate tappa al Marchè du Vieux Port dove potrete assaggiare i mirtilli e le fragole dolcissime e poi prendete un traghetto diretto a Levis al costo $3 dollari a tratta). Levis è un piccolo paesino e ottimo punto d’osservazione di Quebec; fate una passeggiata tra le vie (in salita) e fermatevi a mangiare un Glace Molle ricoperto di Erable (succo d’acero) in una delle gelaterie della via.

Pernottiamo presso Motel & Hotel Le Luxemburg.

Trascorriamo il secondo giorno nei dintorni di Quebec: andiamo a vedere le cascate di Montmorency (gratuite e bellissime) e poi attraversiamo il ponte che arriva all’Ile d’Orleans, isola percorribile interamente in macchina (60km) suddivisa in diverse zone prevalentemente agricole in cui è possibile fare tappe per assaggiare vini, formaggi e il famoso succo d’acero presso le Cabane au saure che meritano per forza una visita: qui spiegano come avviene la raccolta della linfa dagli aceri che dopo una lenta e lunga cottura si trasforma in succo, burro, zucchero d’acero, prodotto locale usato non solo sui pancake ma su frutta, carne e torte.

L’ultima tappa della giornata prevede la visita al canyon Sainte Anne in cui si possono vedere delle bellissime cascate e attraversare diversi ponti sospesi ($12). Ora del tramonto ripassiamo dalle cascate di Montmorency e facciamo ritorno a Quebec.

23-24-25 Quebec – TADOUSSAC/SAINT-SIMEON, Quebec

Siamo quasi giunti a fine vacanza…il tempo è stato piuttosto clemente, sole e caldo inaspettati. Ora la speranza di vedere i giganti acquatici, le balene del San Lorenzo. Diverse le opinioni dei turisti: alcuni le hanno viste, altri sono stati meno fortunati. Noi, lo ammettiamo, siamo stati fortunatissimi… ma procediamo con ordine.

Lasciamo Quebec appena dopo la colazione consapevoli che il tragitto fino a Saint Simeon dove avevamo prenotato due notti (a cui ne abbiamo aggiunta una perché il posto era favoloso) presso il Motel Vue Belvedere, se pur breve, meritava alcune tappe. La strada che porta a destinazione è la Rte-138 e attraversa la regione prospera e verdeggiante nota come Charlevoix (proclamata dall’UNESCO ‘Riserva mondiale della Biosfera). La prima tappa è stata Baie Saint-Paul, una località di villeggiatura e residenza di artisti, oltre ad essere la sede in cui è nato il Cirque du Soleil. Da qui si può proseguire sulla Rte-138, se si vuole fare l’interno, o sulla Rte-362 se si vuole costeggiare il fiume. Noi abbiamo optato per la seconda scelta e abbiamo fatto sosta a Sainte-Irenèe che vanta alcune delle più belle spiagge della zona. Raggiungiamo la località di Le Malabaie, un tempo località di villeggiatura di benestanti newyorchesi, oggi punto di ritrovo presso il noto Casino di Charlevoix e l’albergo Manoir Richelieu, cugino dello Chateau Frontenac di Quebec.

Riprendiamo la Rte-138 diretti a Saint-Simeon, facciamo il check-in e come entriamo nella stanza, dal balconcino vista fiume (waterfront) subito vediamo le prime balene che inarcano la loro schiena con eleganza e vanitosità. Subito ci innamoriamo del luogo, aggiungiamo una notte e corriamo ad informarci per le escursioni che partono da Baie Sainte Catherine o da Tadoussac che fa parte della regione di Saguenay. Le due località, essendo separate da Riviere Saguenay che si getta nel San Lorenzo, sono collegate da un traghetto gratuito in partenza ogni 15/20 minuti. È questa la zona in cui è più alta la possibilità di vedere i cetacei in quanto, soprattutto al mattino presto e al tramonto, abbonda il krill; inoltre, qui inizia il fiordo canadese che arriva fino al Lac Saint-Jean e che, visto dal fiume, è uno spettacolo.

Le escursioni hanno la durata di 2 o 3 ore, si puo’ scegliere il barcone (circa 70 persone) o i gommoni Zodiac (max 25 persone). In Italia pensavamo di optare per la barca, al momento di prenotare abbiamo cambiato idea viste le favorevoli condizioni metereologiche. Così, alle 9 del mattino seguente ci rechiamo al molo di Baie Sainte Caterine con i nostri biglietti ($72 ciascuno, ma ne vale la pena). Avvistiamo alcuni beluga, la fin whale (solita inarcare la schiena), la humpback whale (che mette in mostra la coda) e la grandissima blu whale (max 35m di lunghezza e dalle 80 alle 150 tonnellate!). Nonostante gli schizzi e un pò di freddo, l’esperienza è davvero unica. Alla gita in gommone dobbiamo aggiungere anche i vari avvistanti all’alba, quando nel silenzio mattutino si sente il flotto dei giganti che si svegliano e fanno colazione.

Ceniamo in ristorantino vista fiume, sappiate che i locali chiudono al massimo alle 21 dunque non diventate matti a cercare cosa fare o dove andare! L’unica cosa a cui dedicarsi è un pò di meritato relax (ormai sono stati superati i 300km).

26-27 agosto Saint-Simeon – MONTREAL, Quebec

Il viaggio è ormai sulla conclusione, sfruttiamo le ultime ore di sole e poi ci dirigiamo diretti a Montreal dove arriviamo nel tardo pomeriggio. Abbiamo prenotato al momento una stanza presso un b&b a nord di Mont-Royal, Gite Gilbert. In realtà scopriamo che la proprietaria, Monica, un’anziana signora di origine irlandese, viaggiatrice di esasperata gentilezza, offre camere agli studenti e colazioni abbondantissime. Ci godiamo l’ultimo giorno nella città canadese, con il sole e lo shopping. Verso sera torniamo in aeroporto dove lasciamo la macchina per riprendere il nostro volo diretto a Linate. Il volo parte con un po’ di ritardo, ma il viaggio è rapidissimo. Tappa a Parigi e poi rientro in Italia con un ricordo bellissimo di questo paese, un paese gigante, ma in bilico, tra lago e montagna, inglese e francese, Quebec e Ontario.



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