Amsterdam, Keukenhof e dintorni

Le splendide fioriture di uno dei parchi più belli al mondo, la bellissima città delle bici e le pittoresche Zaanse e Leida
Scritto da: mixy
amsterdam, keukenhof e dintorni
Partenza il: 01/04/2017
Ritorno il: 06/04/2017
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
Visitare le straordinarie fioriture di uno dei parchi più belli al mondo, il Keukenhof, è un sogno che coltivo da tempo. Così decidiamo di fare una vacanza ad Amsterdam e dintorni a primavera, proprio quando il parco sarà visitabile (è aperto solo due mesi all’anno).

Prenotiamo un volo Easyjet da Venezia per Schipol, l’aeroporto più centrale, dove arriviamo sabato sera e con il treno in venti minuti siamo ad Amsterdam. Da qui, dalla Central Station (la stessa stazione merita uno sguardo più attento, perché è davvero bella), in dieci minuti la metro arriva al nostro hotel, situato a 2km dal centro, un quattro stelle dal design originale, con una tariffa speciale grazie a un’offerta presa al volo online. Il mio sguardo è costante sulle previsioni meteo. Mi spiegano infatti che con il brutto tempo il parco perde gran parte del suo fascino. E qui la parola “variabilità” purtroppo è all’ordine del giorno. Il quadro sembra stabilizzarsi il martedì. Quindi sul sito www.viviamsterdam.it prenotiamo una gita organizzata in giornata, per ottimizzare i tempi (e scoprirò dopo pure i costi).

Domenica e lunedì

Sfruttiamo a pieno la “I Amsterdam card”, la carta turistica acquistabile nell’ufficio informazioni davanti alla Central Station. Garantisce tutti i mezzi di trasporto gratis, così come l’ingresso ai principali musei e sconti in altri. Compresa nel prezzo c’è una crociera tra i canali che parte proprio lì davanti e ne approfittiamo subito. Vale davvero la pena godersi la città da questa prospettiva. Nelle due giornate visitiamo le principali attrazioni. Il Royal Palace, ma solo dall’esterno perché chiuso, e Piazza Dam. Il Rijksmuseum, dove trovare l’enorme scritta I Amsterdam, sempre super affollata, il Van Gogh Museum, da non perdere. Divertente anche il vicino Moco Museum, dedicato a Bansky e Dalì. Tappa veloce ma utile anche al Tulip Museo, soprattutto in previsione di Keukenhof, perché spiega la storia dei tulipani in Olanda. Divertente poi Nemo, museo interattivo, dove soffermarsi sulla terrazza panoramica.

Riusciamo ad andare anche a seguire la visita guidata all’Ajax Arena Stadium. Rinunciamo invece alla Casa di Anna Frank, dove fino alle 15 può entrare solo chi ha comprato i biglietti online (ma dovete farlo con un anticipo di tre mesi), e per chi si mette in coda dopo, l’attesa è di almeno due ore. Per noi impensabile. E poi tanti giri tra i vari canali, le famose house boat, le case galleggianti, tra scorci suggestivi e angoli nascosti. Una sera ceniamo nella vivace zona di De Pijp, un’altra poco distante il Quartiere a Luci Rosse, che vale una passeggiata serale, tra le note vetrine con le prostitute, coffe shop, musei dell’eros e semplici pub sparsi qua e là.

Martedì è il gran giorno

Ci svegliamo presto e un pullman ci aspetta non lontano dall’hotel. Si parte alla volta del Keukenhof . Il viaggio guidato è tutto in inglese e per fortuna splende il sole! A metà strada l’autista si ferma per farci scendere e per ammirare (e fotografare) distese di fiori colorate a perdita d’occhio. Fantastico! In un’oretta circa arriviamo al parco, nel tragitto ci viene spiegata la storia. La visita poi è libera, fino al primo pomeriggio. Conviene seguire la mappa per non perdere nulla, anche se ad ogni angolo spunta qualcosa di speciale, statue, installazioni, piccoli padiglioni con amache, imbarcazioni nei canali, passeggiate sospese sul lago. Dentro ci sono bar, ristoranti e anche negozi di bulbi e fiori. Ovviamente. Lo spettacolo è straordinario, colori vividi, mai visti così, sembrano quasi finti. Il sole, come mi avevano ben detto, rende tutto ancora più magico. E pure la temperatura si alza. Sembra fatto apposta. La giornata è ideale. Alle 15 riprendiamo il pullman e la nostra simpatica guida comincia a raccontarci la prossima tappa, Zaanse Schans. Anche qui si arriva dopo un viaggio breve. Nel frattempo spuntano le nuvole, tanto ormai poco importa. Il villaggio è meraviglioso, con i grandi mulini restaurati e le casette che sembrano uscite da una favola. Assistiamo a una dimostrazione sulla fabbricazione degli zoccoli e una sulla realizzazione del formaggio, poi visita libera, che si completa in un’ora perché il paese è piccolino. Riprendiamo il pullman che ci lascia alla torre A’DAM, di fronte alla Central Station. La gita comprende il biglietto e una foto ricordo. Saliamo all’ultimo piano e dalla terrazza guardiamo Amsterdam al tramonto. Bellissima. Per i più temerari c’è anche un’altalena che fa dondolare nel vuoto… Sulla torre si può anche prendere l’aperitivo e cenare nel ristorante con enormi vetrate sulla città.

MERCOLEDÌ… in bici

Decidiamo che ci muoveremo con la bici. Qui tutti la usano. D’altra parte è una delle caratteristiche di Amsterdam. Il prezzo per il noleggio varia molto ma quasi tutti gli hotel ne sono forniti quindi prendiamo quelle del nostro albergo, per 9 euro al giorno. Al mattino presto andiamo al mercato galleggiante Flower Market, qui è il posto giusto per acquistare i bulbi dei tulipani e anche i tipici souvenir. Pedalando poi visitiamo il Vondelpark, splendido parco dove la gente si rilassa sui prati. Lo giriamo completamente seguendo la piantina. A metà giornata decidiamo di scoprire un luogo curioso, che da poco inizia ad essere inserito nelle guide. Dalla Central Station prendiamo il traghetto (gratuito), sempre con la bici, e arriviamo a NDSM, un ex cantiere dismesso dove gli artisti si sono impossessati di vecchi capannoni, barche abbandonate o container, e pure qualche vecchio tram fermo. Spunta un hotel su una sorta di nave da crociera, il Botel, ancorato davanti a un vecchio sottomarino. C’è anche un albergo di sole tre stanze in una gru altissima, il Faralda Hotel. Ci fermiamo a mangiare al Cafè Noorderlicht, che vale una tappa sicuramente. È ospitato dentro un’enorme serra, si mangia bio, molto buono, e gli arredi interni ed esterni derivano da materiali di recupero. Anche del vicino cantiere. Per dare un’occhiata alla zona basta un giro in bicicletta di mezzoretta. Prima di riprendere il traghetto. Al ritorno facciamo un giro anche al Westerpark, dove edifici industriali sono stati convertiti in spazi ricreativi. C’è ancora tempo per un po’ di shopping e una cena in pieno centro, in un ristorante etnico.

GIOVEDÌ

Ci resta ancora mezza giornata libera prima di ripartite. Tra le cittadine nei dintorni di Amsterdam scegliamo Leida. Dalla Central Station ci si arriva in una mezzora circa. È un piccolo gioiellino. Visitiamo la zona universitaria, il grande mulino, saliamo sulla vecchia rocca e poi un giro in barca sui canali e una visita all’orto botanico. È l’unica giornata davvero nuvolosa e fa freddo. Ci rifugiamo in un locale piccolo e molto carino sul canale principale, mangiamo e ci riposiamo, prima di rientrare.

Note: a sorpresa il bel tempo ci ha accompagnato quasi sempre, senza pioggia, ma di sera le temperature si abbassano ed è bene sempre portare abiti pesanti di scorta. Molti musei chiudono già alle 17, come pure il mercato dei fiori. Meglio ricordarlo quando si organizzano le giornate. Se amate il classico espresso in tazzina, più volte al giorno, ricordatevi che qui ha un costo medio tra 2,50 e 3 euro. Non proprio come l’Italia. Nei musei portate sempre borse piccole o sarete costretti a depositarle sempre nelle cassette all’ingresso. Il wifi è libero praticamente ovunque.



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