Norvegia Low Cost, non solo fiordi

Un viaggio on the road che tutti dovrebbero fare almeno una volta nella vita. Immersi nel silenzio più profondo della natura. Un ritorno alle origini.
Scritto da: Greis_full
norvegia low cost, non solo fiordi
Partenza il: 10/08/2019
Ritorno il: 24/08/2019
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
Un viaggio on the road che tutti dovrebbero fare almeno una volta nella vita. Immersi nel silenzio più profondo della natura. Un ritorno alle origini.

Ma veniamo ai costi. Nonostante la Norvegia sia uno dei Paesi più cari al mondo, superiore di gran lunga al Giappone, è il Paese dove abbiamo speso meno per due settimane. Totale 2172 € in due!! Compreso tutto, ma proprio tutto! E quando dico tutto intendo anche la nostra Cat Sitter per due settimane.

Partiamo l’11 Agosto con un volo Ryanair Milano/Oslo prenotato a Febbraio e pagato 472€ a/r per due, non male considerando che abbiamo 1 bagaglio dedicato completamente al cibo, 1 bagaglio con quello che sarebbe stato il nostro Hotel per tutta la vacanza e 2 trolley piccoli con abbigliamento “tecnico”. L’auto, una fiesta super accessoriata, l’abbiamo prenotata a fine Febbraio e pagata 570€ compresa assicurazione completa. Il telepass si trova direttamente sull’auto, al ritiro dell’auto viene trattenuta sula carta di credito una somma di 300€, una stima dei costi dei pedaggi per le due settimane di noleggio. Una volta riconsegnata l’auto, dopo un mese circa vi arriverà via mail una fattura con i dettagli di ogni pedaggio/traghetto di cui avete usufruito. Noi abbiamo speso in tutto 180€. Ogni auto a noleggio è inoltre dotata di navigatore che non sbaglia un colpo! Faccio un breve elenco di tutte le spese, giorno per giorno:

  • I giorno Benzina 9€ benzina, da Oslo siamo diretti verso Lysenbotn
  • II giorno 49,50€ (benzina, parcheggio Stavanger, caffè, pane e campeggio)
  • III giorno 42,50€ (campeggio, cibo vario, parcheggio, Primus fornellino in un negozio sportivo. Ci siamo accorti di aver dimenticato il nostro in Italia…)
  • IV giorno 49,50€ (cibo e caffè, benzina, campeggio)
  • V giorno 39,50€ (benzia, campeggio, cibo)
  • VI giorno 76,70€ (benzina, parcheggio, cibo, campeggio)
  • VII giorno 51,70€ (Tunnel Atlantic Road, traghetto, cibo e campeggio)
  • VIII giorno 49,70€ (Cibo, geiranger Route, campeggio)
  • IX giorno 55€ (Benzina, Passo Ardal)
  • X giorno 86,50€ (Cibo, benzina, materassino… il nostro si è rotto, campeggio)
  • XI giorno 23,70€ (2 parcheggi, cibo e campeggio)
  • XII giorno 50,00€ (Benzina, campeggio e cibo)
  • XIII giorno 75,00€ (Benzina, regali, cibo, camping, shampoo, balsamo e dentifricio)
  • XIV giorno 126,90€ (Parcheggio, spesa e APPARTAMENTO, ebbene sì, l’ultima sera ci concediamo il lusso di una tipica casettina norvegese e una cenetta con i fiocchi)
  • Last Day Pieno auto 14,30€

Abbiamo percorso circa 4.500 km!

Per due sere ci siamo ritrovati a dormire in auto perché ci siamo persi e ritrovati in luoghi improbabili senza l’ombra di un campeggio. Ma anche questo ha reso il viaggio più WILD e non cambierei nulla di queste due settimane in Norvegia. C’è da dire che abbiamo dovuto fare un cambio programma a causa del meteo.. i primi 4 giorni non ha mai smesso di piovere e alla fine abbiamo deciso di seguire il sole! La Norvegia è un Paese meraviglioso e i fiordi sono solo una piccola parte di tutto questo, anzi direi quasi la parte meno coinvolgente, il resto si può quindi solo immaginare….

Bene, iniziamo questo viaggio alla volta di Lysenbotn partendo dall’aeroporto di Oslo Torp, convinti poi da qui di raggiungere il giorno dopo il Preikestolen. Niente di più sbagliato. Dopo tornanti da brivido, forse un centinaio, arriviamo ad un punto altissimo con una vista incredibile sul fiordo di Lysenbotn, felicissimi di esserci arrivati prima di cena… Ignari del fatto che scesi in questo paese… composto da due case, ci saremmo ritrovati nel nulla più assoluto, no luci, no case, no supermarket….. solo acqua davanti a noi e sopra di noi perché nel disagio più assoluto inizia a piovere incessantemente. Cerco di trovare il coraggio per capire se c’è la remota possibilità che passi un traghetto per portarci sull’altra sponda. No, niente. Dopo ore di attesa e venti sigarette circa decidiamo di rinunciare, ceniamo in macchina, dormiamo in macchina e attendiamo la mattina successiva per rifarci i 100 tornanti, unica via di uscita da Lysebotn. #NONANDATEALYSEBOTN Il parcheggio per il Preikestolen si trova sulla strada verso Stavanger! Il giorno dopo piove ancora e molto. Siamo diretti a Stavanger, indecisi se fermarci o meno al Preikestolen. Alla fine date le condizioni meteo precarie e i vari suggerimenti sui blog che dicono di evitare il trekking con la pioggia, decidiamo a malincuore di rinunciare e proseguiamo per Stavanger città. Arriviamo con uno spiraglio di sole, città piccola e molto carina. Non ci sono molti essere umani, come del resto in tutta la Norvegia, ma questo non mi dispiace affatto. Dopo 1 ora circa finiamo la passeggiata a Stavanger e decidiamo di dirigerci verso Bergen. Piove ancora, peccato. La strada è un dipinto, ogni cosa sembra in ordine e il silenzio della natura ti rapisce. Ogni tanto, quando il tempo lo permette, ci fermiamo a guardare il panorama, ad ogni km cambia lo scenario. Arriviamo a Bergen in serata, in tempo per trovare un piccolo campeggio. E intanto piove, ma proprio tanto. Montiamo la tenda, sempre nel disagio, mangiamo qualcosa nell’area comune, doccia e nanna, sperando nel sole il giorno seguente. Niente. Piove ancora. Colazione, mantellina inguardabile e visitiamo il centro di Bergen. Non mi ha molto entusiasmata. Sarà stato per la pioggia costante, per il fatto di essere sempre in uno stato di umidità continua… Insomma non vediamo l’ora di ritornare in strada e cambiare zona. Così ritorniamo in campeggio e decidiamo il da farsi per il giorno seguente. Nord o Est? Arrivare al Nord sarebbero stati troppi km e di fretta, meglio tenere la parte nord per un’altra vacanza on the Road, optiamo quindi per l’Est, dove sembra esserci un pò di sole e così decidiamo di dirigerci verso Lillehammer il giorno seguente. Bergen è proprio un disastro! Piove ancora, ma noi siamo pronti ad inseguire il sole. E finalmente sole fu. Allontanandoci da Bergen, percorriamo la E16, passando per una natura incontaminata, verde, prati, casacate, meraviglioso. Arriviamo a Lillehammer nel pomeriggio e troviamo un campeggio sul lago, visitiamo il paesino e con cappello di lana ma in pantaloncini diventiamo sempre più norvegesi e abbiamo anche il coraggio di bagnare i piedi nel lago. Anche oggi ancora sole, e così percorriamo la E6 verso Ringebu, altro paesino di montagna, passando per il Rondane National Park verso Follldal e Snohetta Viewpoint. Si tratta di un veloce trekking (con un vento allucinante) che arriva ad un punto panoramico circondato da un paesaggio brullo, suggestivo e di una bellezza indimenticabile. Si trova al’interno del Dovrefjell Nasjionalpark. L’edificio il legno di Snohetta offre una vista spettacolare sulla valle che spazia fino al Monte Snohetta. La valle è abitata dal bue muschiato (che abbiamo avvistato). La sera dormiamo a Storen, un villaggio di pescatori per dirigerci il giorno seguente verso Trondheim. E’ mattina e ci aspetta un’altra giornata di sole! Ovviamente quando dico sole intendo per la maggior parte delle 24 ore di un giorno. Ovviamente i km che percorriamo sono tanti e siamo in Norvegia… e’ normale che ogni tanto arrivi un pò d’acqua dall’alto. Ma noi non ci fermiamo! Siamo pronti Da Storen arriviamo quindi alla sperduta stazione di Hell, scattiamo qualche foto, avvistiamo un alce che ci attraversa la strata e proseguiamo alla volta di Trondheim. La città più bella che abbiamo visitato fin’ora. Sempre dai tratti norvegesi, casette in legno, pochi esseri umani, tutto in ordine ed in silenzio. Anche nelle città si entra in punta di piedi per non disturbare. Ci spostiamo per la notte a Valsoya in un campeggio magico in riva al lago. Domani ci aspetta la tanto attesa Atlantic Road! Siamo pronti per la partenza e c’è il sole. E39 traghetto da Halsa direzione Kristiansund, tunnel per Averoya e ci siamo. Uno spettacolo davvero. Otto ponti sferzati dale tempeste della strada dell’Atlantico si snodano sinuosicollegando 17 isolette, il viaggio su strada più bello del mondo, così l’ha definita il quitidiano brittanico The Guardian. Da qui visitiamo un altro luogo incredibile. La riserva natuarale delle dune di Fandal. Lo scenario cambia,, sabbia finissima circondata da un lato da prati verdi e dall’altro da una distesa infinita azzurra. Sembrerebbe di essere ai Caraibi se non fosse per la temperatura! Qui vicino troviamo un villaggio di pescatori in pieno stile norvegese…. BUD. Probabilmenti ci siamo persi ad un certo punto, ma ne è valsa la pena. La giornata volge al termine se siamo molto soddisfatti. Passiamo la notte in un campeggio ad Andalsnes dopo aver preso l’ultimo traghetto, Solnes/Afarnes. E’ mattina ad Andalsnes e mentre facciamo colazione mi accorgo di un punto panoramico, ormai sono diventata una cacciatrice di punti panoramici, proprio qui in paese. Le guide del posto parlano di Rampestrekken, un veloce e facile trekking che porta ad un trampolino con una vista mozzafiato sul fiordo. Bene, non perdiamo tempo e partiamo subito dal parcheggio. Il sentiero è praticamente a 90°, ma nonostante la pendenza non ci accorgiamo di quanto stiamo andando in alto perchè camminiamo in mezzo al bosco, scavalcando di tanto in tanto le radici degli alberi. Ebbene ad un certo punto arriviamo di fronte ad una striscia di terra, da una parte il vuoto assoluto e dall’altra roccia senza appigli senza protezioni, niente di niente. Qualche stambecco esperto mi supera e io mi faccio prendere dall’ansia per i pochi esseri umani che sembrano così sicuri e agili. A dir la verità non soffro di vertigini e non mi è mai successo prima, ma vi assicuro che la vista sul fiordo è valsa il mio attacco di panico. Non riuscivo più a muovermi, né avanti, né indietro, alla fine mi sono seduta cercando qualche appiglio. Il trampolino proprio sopra le nostre teste, ma ho dovuto rinunciare e come un imbecille con il cuore in gola ho gattonato fino al bosco per scendere di nuovo in pianura. Proseguiamo la giornata verso un altro punto panoramico (per la mia gioia). La Trollstigen! Breve descrizione: tonati e precipizi. Ma come fa la gente con i camper! questo è stato il mio pensiero fisso ad ogni tornante che porta ad un punto panoramico con una passerella trasparente che da sulla vallata. Qui sono state girate alcune scene del film Harry Potter e il principe mezzosangue.Da qui proseguiamo verso il magnifico nulla ed incontriamo ghiacciai, una natura incontaminata, perdendoci nel nulla.E’ quasi sera e prendiamo un traghetto da Valldall a Eisdal che ci porterà all’unico campeggio di Geiranger. Da questo magico fiordo inizierà la nostra giornata domani. Fare colazione così non ha prezzo e il sole ci accompagna. Partiamo subito verso Dalsnibba, il punto panoramico dal quale si può ammmirare questo magnifico fiordo. Il più famoso della Norvegia.Ma da qui si va ancora più in alto, verso laghi blu, ghiacciai, insomma qualsiasi cosa di bello che possiate immaginare!Scendiamo poi verso Lom, un paesino di montagna con una delle più grandi Stavkirke della Norvegia…Passiamo per il lago di Breidalsvatn…o lago azzurro,anzi azzurrissimo direi..E da qui, decidiamo di percorrere la Sognefjellet, una delle strade panoramiche più belle che attraversa il Jotunheimen Nasjonalpark tra passi montani e laghi ghiacciati.Ovviampente rapiti da tutto questo si è fatto tardi, non ci sono esseri umani e neanche l’ombra di un campeggio. Anche questa sera dormiamo in macchina, stanchi ma felici. Il tempo non è dei migliori e due sere prima ci è scoppiato il materassino in tenda. Decidiamo quindi di trovare un negozio sporto per acquistarne uno per le prossime notti. Il negozio più vicino è a Oslo! Ed è lì che siamo diretti, sempre inseguendo il sole. Diciamo la verità, la strada che porta ad Oslo ha un Autopass ogni km e ci facciamo prendere dal panico perchè non sappiamo quanto stiamo spendendo. Troviamo il negozio, compriamo il materassino e scappiamo da Oslo e dalla vita, ci sembra una Milano norvegese e in macchina è praticamente impossibile andare in giro. Che si fa ora? Rotoliamo verso sud e facciamo un pò di costa. Così finiamo a Stavner, un villaggio silenzioso sul mare.Passeggiamo per un pò e poi decidiamo di trovare alloggio per la notte finendo a Nystrand. La mattina ci svegliamo presto e siamo diretti a Kraghero, sempre sulla costa meridionale, una delle località di villeggiatura più frequentate dai norvegesi durante il periodo estivo. Ma la mia domanda è: ma questi norvegesi dove sono? Località di villeggiatura significa 2 persone in più rispetto al solito. A me questo non disturba, anzi, ma cerco solo di capire perchè si nascondono. Comunque Kraghero, Risor, Arendal, Morgedal… sono tutte carine ma finisce lì. Diciamo che ne vedi una e va bene così. Mi smbrava di perdere del tempo prezioso che toglievo a qualcosa di molto meglio. Il problema in questi giorni era il meteo e il continuo inseguire il sole. Il giorno seguente decidiamo però di tornare nell’entroterra in esplorazione e pernottiamo a Morgedal. Ore 9:30, già colazionati, siamo diretti a Rjukan. Da lì proseguiamo verso il Gaustatoppen, la vetta più bella della Norvegia. Altro punto panoramico. All’inizio non sembra difficile, la partenza è a 1100 metri circa e bisognerebbe arrivare alla Gaustahytte da dove è visibile un sesto della Norvegia nelle giornate limpide. Come quella di oggi. Salendo il “sentiero” se così si può dire, diventa sempre più roccioso e si comincia ad avere una vista meravigliosa sulla vallata.Sfido le mie paure e proseguiamo sempre con cautela.Praticamente un’arrampicata su rocce disconnesse. Comincia a prendermi il panico anche perchè da sotto vedo la torre NATO da raggiungere alla Gaustahytte… pendenza a 90° di nuovo. Mi accontento della vista che ho e comincio a gattonare verso un terreno piano.Scendiamo e percorriamo la strada che ci porterà a Tuddal, villaggio famoso per le sue abitazioni in legno. La strada è comunque magnifica. Pernotteremo a Nottoden.E’ il 22 Agosto e siamo quasi in dirittura di arrivo. La pioggia non ci da tregua e non possiamo fare molto oggi. Decidiamo di dedicarci agli acquisti per amici e parenti… ebbene giriamo 4/5 centri commerciali nei dintorni, il niente. Ma vi racconterò in “miti da sfatare” in che cosa consiste un centro commerciale norvegese. Giornata persa. Soggiorniamo nel peggior campeggio della vacanza e terminiamo così il disagio. E’ il giorno prima della nostra partenza e decidiamo di trovare un appartamento per la notte per sistemare tenda e vari suppellettili, rilassarci un po’ e fare finta di essere norvegesi. Troviamo un appartamento a Undrumsdal, un paesino nel nulla vicino a Sandefjord, da dove saremmo partiti la mattina seguente. Facciamo la spesa, ci compriamo un salmone e ci godiamo l’ultima notte!

VENIAMO AI CONSIGLI UTILI PER I BACKPACKERS!

Ecco la rubrica miti da sfatare con tutto quello che bisogna sapere per viaggiare in Norvegia.

La Norvegia è sì il Paese più caro al mondo ma è anche il più sicuro, l’acqua è sempre potabile ovunque, anche nei bagni pubblici che ci sono ogni 2 km e sono pulitissimi!Portate con voi una borraccia.

Supermercati. I prezzi sono come qui a Milano, potete quindi partire dall’Italia anche senza cibo in valigia. Quello che costa è quello che fa male… bibite gassate, dolci e alcol. Il pane è buonissimo e costa meno che da noi. Il supermercato più economico è REMA 1000. C’ anche una linea di prodotti a basso costo “Fisherprice”, non si chiama così ma capirete quando li avvisterete.

Benzina. La benzina è solitamente a 1.6 al litro. Come qui da noi, anzi a volte anche meno. Dovete sapere che nel raggio di qualche km può passare da 1.7 a 1.4. Fate quindi attenzione e fermatevi a farla spesso, anche quando non avete bisogno del pieno.

Centri commerciali. I centri commerciali in Norvegia non esistono. Ci sono ma non c’è davvero nulla all’interno. Supermercato, negozio di articoli sportivi e fiori. Fine. Abbiamo trovato per caso un Game Stop in una città. Non che cercassimo i centri commerciali in questa vacanza, ma più che altro ogni tanto ci davano riparo nelle giornate di pioggia incessante.

Vertigini. Se soffrite di vertigini la Norvegia non fa per voi a meno che non vogliate sfidare voi stessi. Ci sono punti panoramici e strade panoramiche ovunque!

Leverpostei. Non fatemi attirare nei supermercati dalle lattine Leverpostei con il faccino dei bimbi che sorride. Partendo dal presupposto che sono vegetariana ma mi piace provare tutto ciò che non sia carne, abbiamo comprato l’ultimo giorno questa lattina e non mi è venuto in mente di controllare la traduzione su google translate. Al primo boccone volevo morire. Trattasi di paté di fegato di maiale, lardo e interiora macinati grossolanamente. Vorrei capire cos’ha da ridere il bambinetto sulla lattina dopo questa descrizione!

Pioggia. Siamo in Norvegia e non ai Caraibi. Piove spesso, anzi spessissimo, almeni una volta al giorno e se va bene solo la notte. Questo però vuol dire montare spesso la tenda con la pioggia. In ogni caso va e viene, anche in questo bisogna essere pazienti e attendere.

Temperature. Non fa caldo ma ci si abitua. La media è di 10 gradi ma si sale e si scende molto spesso di altitudine, per cui si può arrivare anche a 2 gradi. Non è molto ventoso fortunatamente, tranne nei punti panoramici ad alta quota. Insomma, pantaloncini, cappello di lana, pile e giubbotto anti vento da togliere e mettere all’occorrenza.

Attrezzatura. Siamo partiti sì con materiale tecnico ma acquistato alla Decathlon a prezzi medio bassi. La tenda ha fatto il suo dovere anche nelle notti ventose. Il materassino purtroppo è esploso… consiglio però di prendere dei buoni sacchi a pelo perchè non vi nascondo di aver dormito con il cappello di lana ogni tanto…

Campeggi. I campeggi sono essenziali, nel rispetto della natura circostante. Spesso non hanno neanche una reception, si legge il costo e si lasciano i soldi in una busta dentro una cassettina “self check-in”. Massima fiducia da non tradire. Le docce sono a gettoni e solitamente si pagano 10 KR per 5/10 minuti.

Limiti di velocità. Ci sono telecamere ovunque, anche dove non si vedono probabilmente. Rispettate assolutamente i limiti. In ogni caso le strade non permettono di andare a grandi velocità, non esistono autostrade, sono tutti simil passi di montagna. Abiamo anche avuto il piacere di incontrare due alci.

Traghetti. Ce ne sono tantissimi perché le strade si interrompono quando meno te lo aspetti. Tranne a Lysebotn, dove il traghetto non è mai passato, per il resto abbiamo atteso al massimo 10 minuti. Sono organizzatissimi ed è come fare una mini crociera low cost sui fiordi. I prezzi sono abbordabilissimi. Per la tratta più lunga abbiamo speso circa 25 euro in due con l’auto.

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