Il grande Nord Europa in camper

Un viaggio che solo ora, dopo averlo terminato, dopo aver visitato posti bellissimi, aver ammirato paesaggi meravigliosi, dopo aver percorso strade da brivido e aver respirato l’aria del Circolo Polare Artico... solo ora ho capito il perché l’ho tanto desiderato.
Scritto da: ItinerarioLibero
il grande nord europa in camper
Partenza il: 28/07/2019
Ritorno il: 24/08/2019
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €

L’avvicinamento alla penisola scandinava

Erano anni che avevo in testa questo viaggio, e solo ora, dopo averlo terminato, dopo aver visitato posti bellissimi, aver ammirato paesaggi meravigliosi, dopo aver percorso strade da brivido e aver respirato l’aria del Circolo Polare Artico, solo ora ho capito il perchè l’ho tanto desiderato, e solo ora posso dire con certezza che è un viaggio che un camperista, prima o poi, deve affrontare almeno una volta nella vita! Come tutti i viaggi, soprattutto questo, va progettato e pianificato molto tempo prima per quanto riguarda le tappe per la sosta, i posti da visitare, e poi si attraversano 6 nazioni diverse quindi regole da seguire, leggi locali, modalità dei pedaggi autostradali, insomma tutto quello che c’è da sapere, perchè poi una volta in viaggio, il tempo per documentarsi è veramente poco.

Comincerei col dire che in questo viaggio abbiamo volutamente evitato il parco di Legoland in Danimarca, il villaggio di Babbo Natale a Rovaniemi in Finlandia e Capo Nord. Le nostre mete sono state il Circolo Polare Artico, le isole Lofoten e i fiordi norvegesi.

Rothenburg ob der Tauber – Germania 28/7/2019

Siamo partiti il 28 luglio da Torino alle ore 6, in vista dell’attraversamento svizzero e sapendo che le loro tolleranze in fatto di pesi sono più ristrette, ho pesato il camper alla pesa pubblica di Caselle appena prima di partire, 35 Q.li senza conducente con pieno di acqua e gasolio, si può partire!! Passiamo per Chiasso, attraversiamo tutta la Svizzera, percorriamo la strada che ci porterà al passo del San Bernardino, che sale fino a 2065 metri di altitudine regalando panorami bellissimi tra piccoli specchi d’acqua, laghi e foreste di pini. Proseguiamo fino ad uscire dalla Svizzera, entriamo in Austria dove dovremmo percorrere solo 30 km circa, lo facciamo su strada statale per non pagare il bollino austriaco. Entriamo in Germania all’altezza del Lago di Costanza dove però ci fermeremo per una tappa solo al ritorno del nostro viaggio. Siamo finalmente sulle famose autostrade tedesche, che questa volta si riveleranno una vera agonia in quanto letteralmente DEVASTATE da cantieri di lavori in corso di entità importante; i cartelli che precedono ogni cantiere indicano date di fine lavoro intorno al 2020 – 2021. In circa un migliaio di km di autostrada Google maps segnalava 14 cantieri, quindi prima di mettersi in viaggio valutate bene il tragitto.

Arriviamo la sera a Rothenburg ob der Tauber e ci fermiamo per la notte al parking P3 alle seguenti coordinate: N 49.381900, E 10.188880

Il parcheggio ha la possibilità di fare carico e scarico ed è comodissimo al centro di Rothenburg anche a piedi.

Rothenburg ob der Tauber (Rothenburg sopra il Tauber) si trova nella Baviera del nord, è interamente circondata da mura del ‘300 e ‘400 per gran parte percorribili a piedi. Passeggiando per le sue stradine si possono ammirare eleganti abitazioni e facciate realizzate con stili e colori diversi, balconi ricchi di fiori e molti negozi dalle insegne in ferro che sporgono sulla strada. La città si trova lungo la “strada romantica” (Romantische Straße), una strada lunga 370 km che corre dal sud al nord; per visitare bene anche solo i luoghi più importanti e più belli lungo questa strada ci vorrebbe almeno una settimana. Si può percorrere comodamente in macchina, ma c’è anche una bellissima pista ciclabile, lunga 460 km, che fa scoprire ancora meglio i paesaggi di questa parte della Germania. Potrebbe sicuramente essere un possibile futuro viaggio, ma per adesso, visto che la nostra meta è il grande nord, rientriamo in camper a cenare e pianificare il giorno dopo. Km percorsi 685.

Amburgo – Germania 29/7/2019

Partiamo alle 6 di mattina in direzione Amburgo, continuano le code interminabili causate dai cantieri sulla 7. Arriviamo ad Amburgo alle 16 dopo aver percorso 585 km. Ci fermiamo presso l’area di sosta Wohnmobilhafen Hamburg alle seguenti coordinate: 53.543290, 10.025702. Sotto il ponte della metropolitana e in piena città, ma penso sia la più comoda per visitare il centro che è raggiungibile abbastanza velocemente con la bici, munita di docce e Wc con area camper service di facile accesso e molto funzionale (abbiamo pagato 25€ compresa la corrente, per una notte). Amburgo è un centro di commercio mondiale, è famosa per i musei d’arte e i quartieri vivaci, ma è anche famosa per il quartiere a luci rosse dove negli anni ’60 i Beatles fecero il loro primo concerto. Particolare è anche il quartiere degli antichi magazzini in cui venivano stoccate le merci, dichiarato nel 2015 Patrimonio dell’umanità dall’UNESCO. Tradizionale è il mercato del pesce con centinaia di banchi dove si vendono prodotti freschi, souvenir, abbigliamento e cibo di strada.

Puttgarden – Germania 30/7/2019

Il giorno dopo ripartiamo con tutta calma alle 12.30, dopo aver fatto un’altro giro per Amburgo in quanto la tappa di oggi non prevede molti km. Si parte quindi in direzione Puttgarden da dove ci imbarcheremo per raggiungere la Danimarca. Ci imbarchiamo e paghiamo 131€ con camper da 7 mt e 2 persone, i camper fino a 6 mt invece pagano meno. Il tragitto è breve, sbarchiamo in Danimarca e la attraversiamo senza soste, ci fermeremo poi nel viaggio di ritorno. Puntiamo dritto verso il famoso ponte di Oresund, 16 km di cui 4 di tunnel sotto il mare e 12 di ponte, che collega la Danimarca alla Svezia. Non vediamo l’ora di essere sul ponte!!

La salita lungo la Svezia

Malmö, Giorno 3

Siamo finalmente arrivati sullo stretto di Oresund che separa la Danimarca dalla Svezia; lo attraversiamo grazie ad un’opera unica nel suo genere, il ponte di Oresund che con i suoi 16 km (4 di tunnel sottomarino e 12 di ponte) ci permette di arrivare in Svezia senza prendere nessuna nave. Percorrerlo è stata la prima vera forte emozione di questo viaggio… anche per il prezzo: il costo del ponte per il nostro mezzo di 7 metri è stato di 120€ per la sola sola andata.

Siamo finalmente nella penisola scandinava, nella Svezia meridionale, precisamente nella Scania. Per la notte ci fermiamo a Malmö, parcheggiati per strada. Siamo arrivati verso le 19 e abbiamo solo il tempo per un giro veloce. Malmö è una città piccola ed accogliente che offre innumerevoli ristoranti e bistrot di qualità e caffetterie eccellenti. Malmö ha investito molto nel progetto di città sostenibile ed è all’avanguardia in Scandinavia.

Stoccolma, Giorno 4

Partiamo alle 6.30 da Malmö per raggiungere Stoccolma, arriveremo alle 15 dopo 623 km. Cerchiamo l’area camper Langholmens alle seguenti coordinate: N 59.320120, E 18.031480 dove avevamo intenzione di sostare, ma è piena, abbiamo quindi parcheggiato in un parcheggio lungo il mare alle seguenti coordinate N 59.326600, E 18.047300 al costo di 150 Corone svedesi che equivalgono a 14€ per 24 ore.GIORNO 5 La giornata di oggi, la prima vera giornata di sole da quando siamo partiti, la dedichiamo a Stoccolma, la capitale svedese. Utilizzeremo le nostre bici per muoverci, mezzo di trasporto azzeccatissimo in questi paesi in quanto di piste ciclabili ce n’è ovunque. Stoccolma è una città medievale ma proiettata nel futuro, è costruita su 14 isole collegate da 57 ponti; è d’obbligo un giro per le strade di Gamla Stan, uno dei centri storici meglio conservati d’Europa, è qui che la capitale è stata fondata nel 1252.

Giorno 5

Stoccolma ospita più di 70 musei, che coprono un ampio mix di temi e attrazioni oltre a mettere in mostra il patrimonio della città in tutto il suo splendore. Da non perdere è Skansen, il museo all’aperto più antico del mondo, con case e fattorie provenienti da tutto il paese che riproducono la Svezia in miniatura. È un luogo unico in cui la storia si fonde con il presente, dove le tradizioni e l’artigianato svedese sono ancora attuali. Entrare a Skansen significa entrare in altre epoche: questo museo all’aperto ci ha fatto scoprire come si viveva in Svezia in diversi momenti storici e in case provenienti da varie zone del paese.

Giorno 6

È arrivata l’ora di lasciare Stoccolma, i chilometri per arrivare al Circolo Polare Artico sono ancora tanti, facciamo una veloce fermata presso l’area camper “Langholmens” alle seguenti coordinate: N 59.320120, E 18.031480 per fare carico e scarico, il tutto ci costa 3€ pagati con carta. In Danimarca, Svezia e Norvegia non abbiamo ritirato neanche un centesimo di moneta locale in quanto in questi paesi si paga tutto ma proprio tutto con carta, anche per andare in bagno presso un qualunque centro commerciale “strisci” per pagare un euro. Partiamo quindi verso le ore 9 e puntiamo tutto a nord, arriviamo verso le 19 a Umea dopo aver percorso 900 km. Decidiamo di parcheggiarci in strada ma dopo alcuni “dettagli” che non mi sono molto piaciuti (uno di questi è stato l’aver evitato per un pelo lo scippo della mia macchina fotografica, piccoli inconvenienti che possono succedere in un viaggio), ripartiamo quindi e dopo un’oretta ci fermiamo in un’area di sosta per camper, popolata da camper e quindi più tranquilla, ma della quale purtroppo non mi sono segnato le coordinate.

Giorno 7

Ripartiamo la mattina, facciamo una veloce sosta nella città di Lulea per poi ripartire e visitare il villaggio di Gammelstad. Gammelstad è un affascinante villaggio parrocchiale, con la sua chiesa di pietra, le sue stradine medievali, e più di 400 abitazioni in legno di colore rosso; è stato dichiarato Patrimonio dell’umanità dell’UNESCO ed è il più grande e meglio conservato esempio di villaggio parrocchiale in Svezia.

Ripartiamo da questo bellissimo villaggio, ci dirigiamo in direzione Overkalix ma appena prima di giungere in paese passiamo davanti ad un museo di trattori a cielo aperto di proprietà di un collezionista molto appassionato di nome Holgers, sono circa 200 trattori tutti perfettamente funzionanti.

Arrivati ad Overkalix decidiamo di parcheggiare in un parcheggio adiacente ad un campeggio, chiedendo ovviamente il permesso. Ceniamo con tutta tranquillità con un bellissimo sole che colorava di rosso tutto intorno.

Il Circolo polare artico e la Lapponia svedese

Intorno alle 22 circa si piazzano due macchine con vetri scuri, attaccate al muso del camper; una delle due non aveva nemmeno la targa posteriore, sono rimaste li con motore acceso e radio ad alto volume per circa un’ora. Non saprei dire se era solo una bravata di qualche idiota oppure il campeggio (al quale tra l’altro avevamo chiesto il permesso) non gradiva la nostra presenza lì; resta il fatto che alle 23, dopo che le due macchine si sono decise ad allontanarsi, decidiamo un “cambio programma” e ripartiamo in cerca di un posto sicuro per dormire. Siamo oramai in piena Lapponia svedese e a questo punto decidiamo di anticipare l’entrata nel Circolo polare artico rispetto al giorno dopo come avevamo previsto. A mezzanotte del 4 agosto del 2019 dopo 3433 km e 7 giorni di viaggio siamo entrati nel Circolo polare artico!!!

Il punto esatto dove noi siamo entrati è sulla strada che va da Overkalix a Kiruna, precisamente alle seguenti coordinate: 66.551131, 22.332871. Ma ci sono ovviamente altre strade, e in tutte è ben segnalato il punto esatto. La nostra prima notte nel Circolo polare artico l’abbiamo trascorsa in un parcheggio per camper e camion a queste coordinate: 67.105667, 20.898879, munito di servizi riscaldati e scarico wc chimico ma senza tombino per le acque grigie e senza possibilità di carico acqua. La temperatura di questa notte è stata di -0.3° finalmente il grande nord!!!

Giorno 8

Alla mattina si riparte, la direzione è quella delle Isole Lofoten, ma ci dirigiamo prima verso Kiruna e da lì raggiungiamo Jukkasjärvi, un centro abitato di poco più di 500 abitanti che è un vero e proprio tuffo nella Lapponia svedese. Questa località è diventata celebre principalmente per la presenza del primo hotel di ghiaccio al mondo. Da visitare, oltre all’hotel, c’è anche la Jukkasjärvi Kirka, una piccola chiesetta che si trova alla fine del villaggio, è tra le più antiche chiese della Lapponia, costruita interamente in legno. Abbiamo anche trascorso qualche ora al Sàmi Siida, un museo a cielo aperto che ricostruisce un piccolo insediamento Sami. I Sami sono una popolazione indigena che vive in una zona che si estende dal Circolo polare artico svedese alla Norvegia, dalla Finlandia alla Russia. La visita a questo museo finisce con un momento in cui ti ritrovi accerchiato da renne e, se hai preso all’entrata il sacchetto di muschi e licheni, potrai provare l’emozione di dare loro da mangiare.

Finita la visita a questo villaggio, si riprende il viaggio verso le isole Lofoten.

Le Isole Lofoten, Giorno 9

Finalmente dopo 9 giorni di viaggio siamo arrivati nelle tanto desiderate Isole Lofoten: queste splendide isole si trovano nelle acque del Mar di Norvegia all’interno del Circolo polare artico. Come si mette una ruota su queste isole si capisce subito di essere giunti in un posto meraviglioso. La loro bellezza è impressionante, il paesaggio è composto da maestose montagne, fiordi profondi, colonie di uccelli marini starnazzanti e lunghe spiagge per il surf, il tutto reso ancora più caratteristico da case in legno di colore rosso che sembrano quasi essere state verniciate il giorno prima. Il paesaggio suggestivo di queste isole ci ha lasciati senza fiato, e ci ha ripagati dei tanti chilometri percorsi in questo viaggio su strade, spesso, anche difficili.

Abbiamo visitato Kabelvag, un piccolo villaggio di pescatori; poi siamo passati da Henningsvær, la stazione di pesca più conosciuta delle Lofoten, chiamata anche “la Venezia del Nord”, dove in inverno si possono pescare i merluzzi più grandi del mondo. Henningsvær ha saputo conservare tutto l’incanto dell’ambiente naturale e originario; poi siamo passati da Nusfjord, un antico borgo di pescatori che non ha le caratteristiche tipiche di un borgo o di un villaggio, poiché non è abitato da una comunità stabile. La decisione fu presa nel 1975 dall’UNESCO che, d’accordo con il governo della Norvegia, trasformò Nusfjord in una città-museo, al fine di preservare la struttura tipica dei borghi dediti alla pesca. Ed infine passiamo da Flakstad.

Ci siamo fermati per la notte in un parcheggio vista mare, alle seguenti coordinate: 68.103693, 13.283607: il posto è meraviglioso, il parcheggio è munito di wc riscaldati, discretamente puliti e ben tenuti ma non si può scaricare il wc chimico. Adiacente al parcheggio, c’è anche un campeggio abbastanza spartano da quel che ho notato, “Skagen Camping“. Tra il campeggio ed il parcheggio c’è una bellissima grande spiaggia bianca.

Giorno 10

Si riparte la mattina successiva con destinazione Reine, sostiamo in un’area di sosta in paese alle seguenti coordinate: N 67.912000, E 13.074800 Reine è un piccolo borgo di pescatori incastonato tra i fiordi norvegesi, a nord del Circolo Polare Artico, uno dei borghi più belli delle isole Lofoten, 300 abitanti, casette in legno rosso dipinte con sangue di merluzzo e pigmenti naturali, oppure gialle, tinte di colore vegetale dei fiori

Se siete dei camminatori non dovete perdervi la camminata a Reinebringen che tramite un sentiero impegnativo di circa 1600 gradoni e l’ultimo pezzo di sentiero ripido e su fondo friabile, si arriva a 400 mt di altezza da dove si può godere di un panorama mozzafiato che ripaga le fatiche fatte per raggiungere la cima.

Questo è l’ultimo giorno nelle isole Lofoten, domani salperemo per tornare sulla terraferma e proseguire il viaggio lungo i meravigliosi fiordi norvegesi.

La discesa lungo i fiordi norvegesi

Giorno 11

Partiamo da Reine per raggiungere la vicina Moskenes da dove ci imbarcheremo per raggiungere Bodo, il tragitto è di 3.5 ore di navigazione, e il costo del biglietto per il nostro camper è di 218€. Percorreremo 354 km di strada statale, vedremo il paesaggio cambiare più volte, usciremo dal Circolo polare artico e ci fermeremo solo per la notte a Laksforsen presso un parcheggio molto tranquillo nei pressi di una cascata e alle seguenti coordinate: 65.625346, 13.291814.

Giorno 12

Alle 8 si riparte con destinazione Trondheim, ovvero la terza città più grande della Norvegia. Ci rimettiamo sulla E6 per percorrere gli ultimi interminabili e faticosi 373 km. La strada, come il giorno prima, è un susseguirsi di lavori in corso per la realizzazione della nuova strada più larga, strettoie, pioggia, cambi di corsie e tratti sterrati. Il tutto… condito con un numero elevato di TIR Norvegesi che viaggiano a velocità folli, ed incrociandoli nei tratti di strada più stretti, bisogna fare molta attenzione, un errore di qualche centimetro può costare la fiancata del camper sventrata. Arriviamo in città, facciamo subito carico e scarico presso il camper service di un’area di sosta alle seguenti coordinate: N 63.438240, E 10.420543, molto capiente e munita di corrente.

Finito di caricare e scaricare, decidiamo però di sostare per la notte in un parcheggio misto per auto e camper, alle seguenti coordinate: N 63.426246, E 10.382479 senza servizi ma molto più vicino al centro. Il costo era di 2.50€ l’ora, 25€ al giorno dalle 8 alle 20. km oggi percorsi 373. Trondheim è la terza città per grandezza della Norvegia, intanto diciamo che la città si trova al centro di uno dei fiordi più affascinanti della Norvegia, il Trondheimsfjorden. Bakklandet invece è il pittoresco centro storico, attraversando il Ponte della Città Vecchia (Gamble Bybro), caratteristico per i suoi portali rossi che ricordano lo stile giapponese, potrete ammirare la cattedrale Nidaros.

Giorno 13

Ripartiamo da Trondheim, oggi si punta verso una delle 10 strade più belle al mondo, la “strada atlantica“, che tramite vari ponti e scogli quasi a pelo d’acqua, unisce tra loro diverse isolette, e che parte a sud da Vevang e finisce in direzione nord a Karvag. Questa strada diventa molto pericolosa in presenza di temporali o forte vento, momento in cui le onde si infrangono sulle carreggiate, rendendo il transito molto difficile ma anche molto scenico ed emozionale. Percorrerla, per noi, è stata un’altra bellissima ed indimenticabile emozione di questo viaggio. Arrivando da nord avremmo dovuto percorrerla da Karvag a Vevang, ma considerando il fatto che per raggiungere Karvag avremmo dovuto prendere un paio di traghetti, abbiamo preferito andare fino a Vevang, e percorrerla da sud a nord: l’abbiamo percorsa 5 vote per fare video e fotografie con prospettive diverse e anche per gustarci meglio il paesaggio.

Ma si riparte verso la città di Alesund, uno dei luoghi più visitati dai turisti in Norvegia, e quindi non ce lo possiamo perdere. L’idea è quella di sostare in un’area di sosta in riva al mare e in centro città, ma al nostro arrivo, alle 21, la troviamo piena; nelle vicinanze c’è un campeggio “Volsdalen Camping” alle seguenti coordinate: 62.469855, 6.198496, e prendiamo l’ultimo posto disponibile. Il campeggio è carino, docce e bagni sono un po’ pochini, e le docce vanno con la moneta; come servizi, ne ho visti di peggiori comunque avendo il camper e dovendo stare una sola notte, va più che bene. La notte è costata 30€ compresa la luce, l’area camper service è funzionale facilmente accessibile. Il collegamento alla città è garantito da una via pedonale che parte davanti al campeggio ma penso sia percorribile anche in bici, porta in centro città in circa mezz’ora a piedi. Noi non l’abbiamo utilizzata perchè appunto alla mattina siamo ritornati all’area di sosta che avevamo trovato piena la sera prima. Km percorsi oggi 382.

Giorno 14

Al risveglio riproviamo a cercare un posto all’area di sosta in paese vicino al centro alle seguenti coordinate: N 62.476810, E 6.160472, riusciamo a trovarlo anche vista mare. L’area sosta è carina, vicinissima al centro, sul mare, ha wc e docce non a pagamento ma accessibili con codice presente sul ticket del pagamento, costo 25€ tutto il giorno oppure 2.5 € all’ora compresa la corrente. L’area camper service per carico e scarico è spaziosa pratica e funzionale.

Parcheggiato il camper, finalmente ci possiamo dedicare ad una giornata di relax, riposo e struscio per le vie di Alesund. La città di Alesund si estende tra sette diverse piccole isole collegate tra loro e dai suoi piccoli porti, ogni giorno numerosi pescherecci salpano alla volta dei mari dell’Oceano Atlantico, tanto che la città è conosciuta come la capitale norvegese del pesce. Passeggiando per le vie del centro si incontrano edifici che rimandano a un elegante stile liberty.

Giorno 15

Ripartiti da Alesund verso le 8 di mattina, si punta su Geiranger e il suo famoso fiordo, i chilometri da percorrere oggi sono solo 100 ma molto tortuosi. Lungo la strada siamo obbligati, come sempre, a continue soste per riprendere o fotografare angoli di panorama bellissimi.

Per entrare in Geiranger dobbiamo percorrere la famosa “strada delle Aquile”, una strada ripida e con numerosi tornanti che regala, a chi la percorre, splendide viste sul fiordo di Geiranger da angolazioni ed altezze diverse.

Arrivati a Geiranger prendiamo posto al Geiranger camping alle seguenti coordinate: 62.100589, 7.205675 dove troviamo un posto in riva al fiordo. Il campeggio è carino, tutto pianeggiante su erba, bagni decorosi, area camper service spaziosa e di facile accesso; abbiamo pagato per una notte 37€ di cui 5€ per aver scelto la piazzola fronte fiordo e 2€ di corrente.

Sarà anche uno dei fiordi più piccoli ma il fiordo di Geiranger è tra i luoghi più incantevoli della Norvegia: è infatti di grande bellezza paesaggistica, è uno dei fiordi che l’UNESCO ha inserito nella lista dei luoghi del Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Fermarsi una giornata è stato molto bello.

Giorno 16

Ripartiamo da Geiranger; il nostro viaggio continua verso Bergen ma per le dimensioni del nostro camper ci sconsigliano l’unica strada che scende verso sud, siamo obbligati quindi a prendere l’ennesima nave in direzione Hellesylt che si rivelerà però una piccola e piacevole crociera di un’ora e mezza lungo il fiordo, con spiegazioni nella propria lingua, durante tutto il tragitto; prezzo per due persone ed un camper da 7 mt: 147€. Arriviamo a Bergen intorno alle 20, l’area di sosta davanti al palazzetto del ghiaccio alle seguenti coordinate: N 60.354543, E 5.359813; è piena, ma proseguendo ancora 300 mt c’è un parcheggio senza servizi ma molto spazioso, alle seguenti coordinate: N 60.351901, E 5.360472 a pagamento ma quando siamo stati noi la macchinetta per pagare era rotta. A 100 mt c’è la fermata del tram 1 che in 15 minuti ti porta in centro città, i biglietti li puoi acquistare alla fermata stessa utilizzando anche la carta di credito.

Giorno 17

Bergen è la seconda città più grande della Norvegia ed è conosciuta come la capitale dei fiordi; neanche a dirlo, anche lei è dichiarata Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’Unesco. Molto caratteristico e da non perdere assolutamente è il quartiere di Bryggen, composto da case in legno colorate disposte a schiera davanti al porto dove all’interno si può passeggiare tra i suoi vicoli. Sorge sulla sponda orientale del fiordo della città, un vero e proprio paesaggio da cartolina; il suo nome in norvegese significa pontile o molo. Il Mercato del pesce è uno dei luoghi più caratteristici di Bergen, sempre molto affollato, puoi andarci ogni giorno e troverai sempre pesce fresco da comprare crudo o già cucinato in tanti modi, dal salmone alla carne di balena alle insuperabili aringhe norvegesi.

Giorno 18

Partiamo da Bergen per andare ad Oslo; la tappa di oggi sarà impegnativa, 475 km tutti di curve e con gallerie molto lunghe, ma lungo la strada facciamo una breve sosta a Flam, uno dei dei luoghi più spettacolari della Norvegia, un piccolo villaggio di circa cinquecento residenti posizionato in mezzo ai fiordi norvegesi. Famosa è la ferrovia di Flam, la Flamsbana, che, con un percorso spettacolare, grazie al suo dislivello di 900 metri in pochi km è considerata tra le più ripide d’Europa e attraversa climi e paesaggi diversi. Ma, ripartiti dopo la sosta, la strada si alterna tra lavori in corso e lunghe gallerie, abbiamo dovuto percorrere difatti la galleria di Lærdal ovvero la galleria stradale più lunga del mondo, per più di 20 minuti abbiamo percorso i suoi 24.5 km. La

Galleria non dispone di uscite di sicurezza, ma è costantemente monitorata da una centrale operativa e da numerosi sistemi di sicurezza. Ci sono ispezioni fotografiche e il conteggio di tutti i veicoli che entrano ed escono dal tunnel, ma la particolarità di questa galleria è la presenza di 3 grandi grotte lungo il percorso dove potersi fermare, che presentano un’illuminazione speciale che ricorda i colori del sorgere del sole, sono di colore blu giallo e verde. Siamo arrivati ad Oslo alle 19.30, ci siamo fermati all’area di sosta Sjolyst “Bobilparkering” alle seguenti coordinate: N 59.919050, E 10.677060. È aperta dalle 7 alle 23 orario in cui c’è sempre l’addetto, il prezzo 30€ al giorno, si paga alla macchinetta anche con carta ma attenzione, non accetta carte Maestro. Area carico/scarico molto comoda e facilmente accessibile, i wc e le docce sono dentro dei container. Il centro di Oslo è facilmente raggiungibile in bici con la ciclabile che passa davanti all’entrata dell’area camper, si arriva in 10 / 15 min. I km percorsi oggi sono 463.

Giorno 19

La capitale della Norvegia, Oslo, si trova nella parte meridionale del paese, all’interno del meraviglioso Oslofjord, è una città molto verde. Il fiordo di Oslo è composto da circa 40 isole ed oltre la metà della città è coperta da foreste e parchi. Giriamo per Oslo tutta la mattinata ed il primo pomeriggio, per i nostri gusti non è servito fermarci oltre, decidiamo quindi alle 17 di ripartire per la tappa successiva, oramai oggi usciamo dalla bellissima Norvegia e rientriamo in Svezia, oramai siamo già in fase di ritorno.

Sulla via del rientro

Alle ore 17 ci rimettiamo in viaggio per Göteborg, purtroppo dobbiamo salutare la bellissima Norvegia, viaggio tranquillo, abbiamo percorso 300 km. Troviamo posto all’area di sosta camper alle seguenti coordinate: 57.702727, 12.035481 posto molto tranquillo, munita di zona carico / scarico ma non c’è il tombino a terra per lo scarico delle acque grigie, quindi dovete essere muniti di tanica di raccolta e scaricare dove si scarica il wc chimico; il prezzo era: 12h circa 15€ – 24h circa 23€, km percorsi oggi 309.

Giorno 20

Giornata di visita alla città di Göteborg, seconda città della Svezia. Göteborg nasce sulla foce del fiume Göta älv che la attraversa formando un affascinante fiordo frastagliato che le consente uno splendido affaccio sul Mare del Nord. È piacevole perdersi per le vie del quartiere haga, uno dei più antichi di Göteborg.

Giorno 21

Si riparte per la tappa successiva, Copenaghen. Questa volta, invece che col ponte di Oresund, scegliamo di attraversare la lingua di mare che separa la Svezia dalla Danimarca in traghetto. Ci siamo diretti quindi verso il porto di Helsingborg da cui ci siamo imbarcati per sbarcare ad Helsingor in Danimarca, per il nostro camper da 7 mt. abbiamo pagato 103€ (solo una ventina di euro in meno del ponte). Arrivati a Copenaghen abbiamo sostato all’area di sosta vicino al porto turistico, alle seguenti coordinate: N 55.71797, E 12.58925: comoda al centro in bici, davanti passa la ciclabile che porta in centro città. L’area di sosta è munita di corrente, rubinetti per il carico acqua con tubo in gomma molto lungo da arrivare fino al proprio camper, munendosi invece di una carta servizi presso la stessa macchinetta dove si paga la sosta, si può usufruire dello scarico acque nere presso dei WC dedicati e dei WC e docce puliti, spaziosi e riscaldati. La doccia è a pagamento utilizzando la stessa carta servizi, non ho visto invece tombini per lo scarico delle acque grigie quindi vi consiglio di avere con voi un roller tank che in questi casi torna utilissimo.

Copenaghen è senza dubbio una città da visitare in bici in quanto è una delle città più a misura di ciclista, vale sicuramente una visita di un paio di giorni, e comunque nonostante Copenaghen sia molto grande le attrazioni principali si trovano concentrate a breve distanza l’una dall’altra, tanto che, oltre che in bici, è possibile visitarle tutte a piedi. Il simbolo di Copenaghen è la Sirenetta, la statua che si trova all’ingresso del porto di Copenaghen e tratta dalla favola di Andersen. Sebbene abbia superato, negli anni, vari atti di vandalismo, la Sirenetta conserva un fascino magico.

Giorno 23

Lasciata Copenaghen, si punta ora verso Ribe e percorriamo l’ennesimo tratto stradale di questo viaggio che ci provoca una forte emozione, il ponte del Gran Belt della lunghezza di 18 KM. Arriviamo a Ribe e ci parcheggiamo per la notte in in parcheggio per camper alle seguenti coordinate: N 55.324800, E 8.757400. Il parcheggio è gratuito e con carico e scarico e wc, vicino al centro storico anche a piedi. Km percorsi oggi 339. Ribe è la città più antica della Danimarca. Situata nella penisola dello Jutland, è sicuramente uno dei borghi più belli d’Europa. I suoi vicoli sono pieni di gente ed è molto piacevole passeggiarci dentro, ma è la sera che la città sfodera tutto il suo fascino mentre la guardia notturna comincia il suo giro di ronda, intonando le tradizionali canzoni per avvisare i cittadini che è arrivata l’ora di andare a dormire.

Giorno 24

Partiamo da Ribe e salutiamo anche la Danimarca. Ci fermiamo a Travemunde, una bella località balneare tedesca che si affaccia sul Mar Baltico: le sue spiagge sono ampie, il lungomare molto bello e fortunatamente abbiamo trovato una bella giornata di sole. Abbiamo sostato presso un parcheggio alle seguenti coordinate: N 53.975840, E 10.877830, dove dietro c’è anche un’area di sosta per camper con tanto di carico e scarico e corrente.

Dopo poche ore ci spostiamo nella vicina Lubecca. Sostiamo in un’area camper alle seguenti coordinate: N 53.895420, E 10.710580, comoda al centro in bici, pare invece che a piedi ci si metta 30 minuti circa, munita di wc e docce a moneta, carini e puliti; c’è l’area per il carico acqua (necessita un tubo di gomma vostro da attaccare al rubinetto) e c’è la griglia per terra per lo scarico acque grigie, ma non è possibile scaricare il wc chimico, quindi fatevi i vostri conti di autonomia, per pagare si paga all’interno del booling.

Nel 1987 l’Unesco ha incluso il centro storico di Lubecca nella lista dei beni culturali e ambientali del mondo, infatti è molto bello e curato. Lubecca è definita anche la città del marzapane. Nel centro di Lubecca potrete abbandonarvi alle delizie dello storico Cafè Niederegger, azienda dolciaria tedesca con una tradizione secolare, famosa, oltre che per i suoi dolci di alta qualità, soprattutto per la produzione di marzapane, un vero e proprio “paradiso dei diabetici” e noi naturalmente abbiamo voluto provare le sue delizie. Insomma, se siete di passaggio, una tappa a Lubecca la apprezzerete sicuramente.

Giorno 26

Alle ore 6 si parte e si lascia la bellissima città di Lubecca per dirigersi verso l’ultima tappa di questo bellissimo viaggio, Lindau sul Lago di Costanza. Oggi ci aspettano 890 km devastati da lavori in corso: impiegheremo 12 ore per percorrere questo tragitto, ci faranno anche uscire dall’autostrada, non sappiamo se per un incidente o per dei lavori in corso, ci metteremo a seguire una bisarca che sembrava sapere il fatto suo e facendo strade secondarie attraversando paesini sperduti e saltando due entrate in autostrada, piena di veicoli incolonnati e totalmente fermi, siamo arrivati nella prima entrata autostradale libera per poter proseguire la nostra strada. Arriviamo a Lindau intorno alle 18, ci fermiamo in un’area di sosta alle seguenti coordinate: N 47.558610, E 9.700470. L’area di sosta è a pagamento 20€ / 24 ore, è munita di WC e di area attrezzata per fare carico e scarico, gratuito lo scarico acque grigie, a pagamento lo scarico acque nere e il carico acqua. L’area è tranquilla, abbiamo visto passare un paio di volte la polizia. Alle spalle dell’area, parte un percorso ciclopedonale che porta in centro, noi avevamo le bici e in bici ci si metteva 10 minuti, a piedi non l’abbiamo fatta ma pare che ci si impieghi una ventina di minuti.

Giorno 27

Il ventisettesimo giorno di viaggio l’avevamo dedicato al rientro ma alle 6 di mattina, ora in cui è suonata la sveglia, invece di prepararci per la partenza, abbiamo deciso di rimanere un giorno in più a Lindau.

Lindau è tra le più rinomate località di villeggiatura della Germania per la sua particolare posizione: è infatti situata in un’isola sul lago di Costanza collegata alla terraferma da due ponti. La via principale è composta da una serie di case del ‘500 dai variopinti colori ed eleganti negozi. Lindau non è solo una tappa lungo un viaggio, o una località da visitare se ci si trova di passaggio, il lago di Costanza è sicuramente un’interessante meta itinerante per un viaggio di qualche giorno.

Giorno 28

E qui termina questo meraviglioso viaggio che ci ha portato a scoprire il grande nord Europa, e per finire chiuderei con qualche informazione sul viaggio. Il viaggio è durato 27 +1 giorni, abbiamo percorso 8700km in 128 ore di guida, abbiamo speso 1400€ di carburante.

Per quanto riguarda la copertura telefonica, tutti gli stati attraversati, tranne la Svizzera, sono coperti da roaming europeo quindi avete lo stesso piano tariffario che avreste in Italia tranne i dati, fate attenzione perchè in base ai vostri operatori telefonici, i giga a disposizione negli stati europei potrebbero essere molto inferiori a quelli che avete in Italia (Informatevi). Per la Svizzera, invece, se non avete un piano tariffario che in qualche modo la copre, vi consiglio vivamente di disabilitare il traffico dati e di non fare o ricevere chiamate per i 300 km che percorrerete al suo interno.

I pedaggi autostradali sono stati i seguenti:

Svizzera: Bollino autostradale valido da gennaio a dicembre dell’anno in corso più un mese prima ed un mese dopo 36€.

Austria: per 30 km di tragitto, abbiamo percorso la statale non a pagamento.

Germania: gratis.

Danimarca: gratis tranne il ponte di Oresund che collega la Danimarca alla Svezia, costato per il nostro camper da 7 mt 120€ sola andata (fino a 6 mt costa circa la metà) e il ponte del Gran Belt che è costato per il nostro camper 50€ sola andata.

Svezia: le autostrade sono gratis tranne i pedaggi per entrare in alcune città, per il pagamento state sereni, arriva comodamente a casa ed è pagabile con carta di credito noi abbiamo speso 10€.

Norvegia: le autostrade sono a pagamento ma non ci sono caselli, anche in questo caso arriverà tutto a casa, ma il costo dei passaggi pare vada in base alla classe ecologica del mezzo. Intanto vi consiglio di registrarvi a questo sito: https://www.epcplc.com/it io avendo un euro6 ho inserito anche i dati del mio camper e quando è arrivata a casa la fattura dei pedaggi norvegesi (circa due mesi dopo) nel mio profilo c’era già la fattura e i dettagli dei passaggi con relative fotografie, tramite lo stesso sito si effettua il pagamento. Il nostro totale passaggi è stato di 50€.

Navi: Si tenga presente che sulle navi prese in questo viaggio, il limite di lunghezza per il sovraprezzo è 6 mt, oltre questa lunghezza il prezzo quasi raddoppia, essendo il nostro mezzo di 7 mt il costo complessivo delle navi è stato di 756€.

Pernottamenti: Il nostro costo totale dei pernottamenti (campeggi – aree di sosta – parcheggi) è stato di 321€.

La spesa totale di carburante / spostamenti / pernottamenti è stata di 2600€.

La spesa totale comprese anche le spese, qualche cena e souvenir, praticamente TUTTO COMPRESO è stata di 3.200€

Album fotografico del viaggio: https://www.flickr.com/photos/157722481@N04/albums/72157711301662347/with/48885114572

Video del viaggio: https://www.youtube.com/watch?v=VJbz3-uTOsU

Il mio blog: http://www.itinerariolibero.it

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Il grande Nord Europa in camper

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