Un viaggione on the road verso il Nord Europa

Da Lodi a Capo Nord in auto: 9853 km in 21 giorni per visitare la Norvegia (e non solo)
Scritto da: tatiandcris
un viaggione on the road verso il nord europa
Partenza il: 29/07/2016
Ritorno il: 18/08/2016
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
Diario di viaggio Lodi (Milano sud) – Capo Nord in auto (km 9853)

Come ci siamo organizzati prima della partenza. Abbiamo prima di tutto deciso di intraprendere questo viaggio con la mia automobile, una Peugeot 3008 che si é rivelata essere un ottimo mezzo sia in termini di comodità che in termini di capienza. Cris essendo intollerante al glutine ed entrambi vegetariani abbiamo fatto una scorta di cibo sufficiente per coprire tutti i pasti previsti per il tempo di durata del viaggio (colazioni-pranzi-cene- spuntini e aperitivi, siamo entrambi dei “viziati”). Per questo motivo abbiamo anche acquistato alimenti veloci da cucinare, anche con il solo utilizzo dell’acqua bollente (cous cous, gnocchi, etc.). Ci siamo attrezzati di bollitore da auto ( che ci ha salvato in diverse situazioni) e un bollitore elettrico. Abbiamo acquistato una cartina dettagliata della Norvegia (1:600.00) in caso di emergenza e registrato la targa della nostra auto sul sito di autopass.no, per avere eventuali sconti su pedaggi ed evitare multe. Sul sito si trovano tutte le informazioni per poter viaggiare in auto senza incappare in problemi. Non é necessario l’adattatore per le prese elettriche. Se pensate di concentrarvi sulla visita della Norvegia, meglio avere una scheda telefonica locale (noi non l’abbiamo fatta), internet serve sempre, specialmente per riservare le camere e lo si può fare comodamente in auto, senza fare degli stop in ricerca di connessione wi-fi. Ricordate di prendere biancheria da letto, se possibile per letti singoli senza angoli, in quanto alcuni materassi sono fuori dai nostri standard e sacchi a pelo perché serviranno. Ultime valutazioni da fare, prima di accendere il motore e partire sono le distanze, i km che si percorrono spesso sono pochi, ma le strade sono così tortuose che ci si impiega il doppio del tempo previsto, specialmente a causa dei lavori in corso, frequentissimi. Perciò allacciamo le cinture, lonely planet in mano e attenzione ai limiti di velocità!

Day 1 – venerdì 31 luglio 2016: Lodi-Brennero km 356

Siamo partiti dopo il lavoro e dopo aver caricato l’auto, verso le 19.30 senza nemmeno cenare, il pensiero era di portarci avanti e fare un po’ di km. Per questo motivo non avevamo prenotato nulla , ma al Brennero intorno la mezzanotte abbiamo deciso di fermarci. Non é stato facile trovare un posto libero e con un check-in così tardi, ma siamo stati fortunati. L’hotel Schuster si é rivelato un buon posto. Abbiamo volutamente evitato la Svizzera per via del costo della vignetta, così abbiamo optato di passare per l’ Austria, la vignetta costa 8,80€ per 10gg. Si acquista in autogrill aperto a qualunque ora. Abbiamo acquistato anche quella per ritorno, avendo un range di tempo così ampio per il passaggio in frontiera.

Day 2- sabato 30 Luglio 2016: Brennero – Amburgo km 985

Subito dopo il Brennero abbiamo fatto benzina, reduci dal giro che avevamo fatto l’anno prima, il costo è quasi dimezzato. Il giorno è passato tranquillamente tra autostrade di 3/4 corsie (un po’ di traffico nei pressi di Monaco di Baviera) , tra risate e progetti abbiamo deciso di fermarci quasi vicino a Puttengarten, distante circa 160km per la traghettata che ci porterà in terra danese. Cercando una connessione gratuita in un centro commerciale, abbiamo riservato una stanza al Hotel Zollhof, la cui posizione era indubbiamente ottima, ma la camera e il servizio in sé scandaloso. Quando non avevamo la possibilitá di trovare cottage con cucine attrezzate, preparavamo la cena ( e a volte anche il pranzo per il giorno successivo) in camera direttamente con il nostro mitico bollitore salvavita. Contenitori portati da casa, un frigo da auto abbastanza capiente che funziona sia con il cavo elettrico e sia con il cavo dell’auto, confezioni di legumi, tofu, sughi pronti e buon appetito!

Day 3- domenica 31 Luglio 2016: Amburgo – Stoccolma km 970

Non abbiamo prenotato il traghetto, ma sarebbe meglio in ogni modo farlo, sempre ove possibile e su tratte importanti. Il tempo di percorrenza é di circa 45 minuti, servizio ottimo, puntuali e veloci nelle pratiche di imbarco e sbarco. Il nostro obiettivo era Stoccolma, quindi dopo aver attraversato la Danimarca di “velocitá”, abbiamo fatto la traversata del ponte di Oresund, che ci collega con la prossima Svezia, un tunnel/ponte di recente costruzione. Inizialmente può sembrare uno dei soliti tunnel sotterranei, fino a quando esci e ti accorgi di essere sull’acqua! L’avevamo giá visto in alcune foto, ma viverlo davvero non ha paragoni. La Svezia é già qui e ce ne siamo accorti subito, un pedaggio di 390 corone svedesi (54€ circa). Ci avevano detto che questo viaggio era costoso, più passavano i km più ce ne rendevamo conto. Diretti verso Stoccolma, abbiamo prenotato in un albergo vicino zona aeroporto, Hotel Mornington, molto bello.

Day 4- Lunedì 01 agosto 2016: Stoccolma km 0

Oggi facciamo andare un po’ le gambe e visitiamo la città. Ci siamo pentiti di non aver noleggiato una bicicletta, a piedi risulta essere immensa e nel suo senso di grandezza tu ti senti comunque a casa. Era appena finito il gay pride quindi la città era ancora decorata di bandiere arcobaleno che la rendeva ancora più colorata e allegra. Le cose da vedere sono tante, ma il tempo poco, perciò abbiamo dovuto selezionare molto. Il Vasa museet, il cambio guardia, la parte più vecchia con la dimora reale hanno arricchito la nostra giornata. Un punto a favore per le t-Bane (metropolitana) : sono molto chiare, semplici da usare e alcune fermate sono decorate sulle pareti, prendere la metro diventa persino piacevole .

Day 5-Martedì 02 agosto 2016: Stoccolma-Anaset km 730

Anche oggi si si fa sul serio, si viaggia il più possibile e si prenota una camera online cercando qualche connessione wi-fi qui e là. Cominciano a vedersi i primi Autovelox. Non sono come i nostri, cabine sul ciglio della corsia, ma sono come pali di semafori che riprendono dall’alto. I limiti sono 90/110kmh, le corsie cominciano a scarseggiare, fino a diventare una per senso di marcia anche su strade statali. Il tempo oggi non é dei migliori, piogge sparse, nuvole grosse, ma gli arcobaleni che si vedono da parte a parte appagano. Ecco le prime renne, su bordo strada, più all’interno o alcune sfacciatamente ti attraversano la strada. Così vediamo quella bianca, quella marrone e persino una baby renna impegnata a seguire le senior. Stiamo andando al Nord. Abbiamo prenotato una hytte al STF Lovanger, lungo la E4 in un paesino chiamato Lovanger, così come il camping. Classica casettina in legno rossa, arredata minimal ma con una cucina attrezzata. Siamo stanchi, ma anche felici… E lo saremo di più nei prossimi giorni.

Day 6-Mercoledì 03 agosto 2016: Lovanger-Levi Km 627

Oggi piove e nemmeno poco, abbiamo deciso di passare a Rovaniemi per salutare Babbo Natale, giusto una visita al suo villaggio per vedere la slitta e le sue renne, confermargli che siamo stati bravi che ci meritiamo un super regalo. Purtroppo non è stato così, l’immaginario collettivo di un villaggio piccolo, una slitta enorme rossa fiammante caricata di mille sacchi di juta colmi di regali per i bambini di tutto il mondo e renne sempre pronte per nuove missioni é stato sostituito con un villaggio “artificiale”, costruito solo per business. Delusi che sia tutto solo a fini commerciali: vuoi scrivere una lettera a qualcuno caro con la firma di Babbo? Bene, compila un form e paga 8,50€. Vuoi una cartolina da Rovaniemi con il francobollo di Babbo? Ok, 3€. Per non parlare della foto con lui nel suo ufficio, se vuoi solo la stampa 30€, mentre se lo vuoi su file 40€. Delusi abbiamo deciso di fare un giro veloce, attraversando la linea del circolo polare artico , chiamata Naipapiri. Gambe in spalla e abbiamo guidato ancora qualche ora, per cercare di accorciare sempre più i km che ci avrebbero separato il giorno successivo da Capo Nord. Domani finalmente la meta finale, ma anche l’inizio della nostra vacanza in Norvegia. Ci siamo fermati a Levi , frazione Kittila. Levitho appartaments. Uno degli alloggi migliori di tutta la vacanza, un mini cottage compreso persino di Sauna privata, quello che ci voleva per scaldarci un po’ il cuore, dopo la delusione di Santa Claus Village. Sono le 23.30 e c’é ancora il sole!

Day 7-Giovedì 04 agosto 2016: Levi -Honnisvag e Caponord km 605

Sveglia presto anche questa mattina, destinazione Nordkapp. Avevamo prenotato l’alloggio al Nordic Campimg circa un mese prima di partire, giusto per esorcizzare il viaggio e pensare che quel giorno saremo stati nel punto più estremo a Nord. Però prima qualche consiglio pratico utile, da Levi prima di percorrere la strada 955 , guardate il livello del carburante, non ci saranno benzinai per i prossimi 200km. Dal benzinaio, troverete il primo cartello:” Nordkapp 343 km”. Da qui cominciano gli up and down tra le colline, che solo nei film avevamo visto. Pendenze da brivido, il tipo di strade che detesto e che invece Cris ama. Mi é andata male, avevo promesso di guidare perché il giorno prima aveva fatto molti km senza fermarsi e accusava un leggero mal di schiena. La parola però é parola, quindi respiri profondi e continui mantra in testa ripetendo che sarebbe andato tutto bene. Devo ammettere che é stato uno spettacolo. Quando si riprende la E4 e la successiva E69, si costeggia tutta la costa, ma attenzione: le renne come al solito rendono tanto suggestiva quanto pericolosa la tratta. Paesaggi mozzafiato in cui perdersi , i km cominciano ad aumentare dietro di noi.. La casa sempre più lontana. Dopo gincane , fiordi, tundra, muschi e licheni , due tunnels, abbiamo lasciato i bagagli al Camping a Honninsvag e abbiamo proseguito. Caponord davanti a noi, dopo aver attraversato 7 stati diversi e macinato 4261km. Avevamo letto sulla Lonely Planet che ci sono due tipi diversi di biglietti , uno da 170 Nok e uno da 260 Nok. Non sono esposti e nemmeno le cassiere vi diranno che esiste quello da 170Nok. Se volete trascorrere li qualche ora come abbiamo fatto noi, chiedete e acquistate il primo. Se volete passare li la notte, fate il secondo. In ogni modo, eccoci li: la costa è perfettamente visibile nel suo splendore, il confine della terra ferma é ben chiara e il sole sempre alto davanti a noi, già sempre alto. Un momento davvero magico e dopo le foto di rito, da buoni Italiani abbiamo portato una bottiglia di barricato bianco, con tanto di bicchieri e stuzzichini per festeggiare il viaggio, attraverso mille emozioni. Una frase famosa dice che chi torna da un viaggio non é la stessa persona che é partita. Confermiamo che anche questa volta é così. Dopo questa carica di energia abbiamo camminato un po’ allontanandoci dalla folla, cercando un posto isolato ascoltando solo la voce dei gabbiani e le onde infrangersi. Il tempo si é fermato e insieme a lui il mondo. Abbiamo deciso di non aspettare la mezzanotte, il sole comunque non tramonta totalmente e si alza una leggera foschia. L’orario consigliato per questo periodo dell’anno per godere a pieno di questo paesaggio é tra le 17.00 alle 20.00. Al ritorno verso il Camping, abbiamo visto la luna e il sole quasi incontrarsi, qui al Nord può capitare che incontrino più spesso. Si va a letto soddisfatti ed eccitati per l’inizio della seconda parte della vacanza.

Day 8-venerdì 05 agosto 2016: caponord-narvik km 720

Lasciamo alle spalle il nostro amato Caponord, per cercare di avvicinarci alle Isole Lofoten. Il paesaggio é panoramico lungo tutta la costa e le strade ne seguono i suoi profili. L’ OldFjorde ci é rimasto impresso, sembra di essere totalmente immersi in una fiaba. Mi raccomando controllare il livello della benzina, prima di prendere la E6 in direzione Alta, il benzinaio successivo sarà dopo 100km, salvo diverse deviazioni per lavori in corso come é accaduto a noi. Dalla strada Europea si prende per un centinaio quella Nazionale (la 87) ed é incantevole. C’é il sole oggi, quindi i colori cominciano ad essere più vivi , persino il bianco dei ghiacciai sembra brillare di più. Ci sarebbe da fermarsi ad ogni curva perché il paesaggio cambia, la prospettiva e l’intensità della luce anche. Abbiamo raggiunto Narvik, prenotando al Narvik Budget Rooms, catena Best Western. Era l’ultima camera disponibile e dico per fortuna. Narvik proprio per la sua posizione é gettonatissima. Dopo una delle nostre cenette in camera a base di gnocchi al pesto di carciofi, cerchiamo di dormire un po’.. Nonostante comunque la luce fuori sia sempre presente.

Day 9- sabato 06 agosto 2016 – Narvik -Svolaer (isole lofoten)

Avevamo pensato che non sarebbe stato facile avere un camera per la notte sulle Lofoten: é sabato, prima settimana di agosto e non consapevoli del fatto che ci sarebbe stato il motoraduno Harley Davidson proprio quel week-end. Dopo due traghetti ( uno di durata 30min , l’altro di 2ore) arriviamo a Svolvaer. Siamo andati all’ufficio informazioni sperando potesse trovarci un posto in cui passare la notte, ma la Dea Bendata é venuta in vacanza con noi, quanto sembra, perchè davano tutto sold-out. Si é rivelata una soluzione ottima una vecchia rorbu , alloggi tipici dei pescatori, tutta in legno, con bagno e cucina condivisi. La vista dà sul porto circondato da lucidissime Harley di ogni modello forma e dimensione. Abbiamo cocnluso che sarebbe stato meglio non dormire sulle Lofoten anche il giorno successivo, quindi abbiamo dato uno sguardo agli orari dei traghetti da Moskenes a Bodo prenotando già una camera a Bodo.

Day 10-domenica 07 agosto 2016: Svolvaer – Bodo km 170

Al mattino siamo andati al fare un escursione in barca, la Trollfjord. Ci sono diverse agenzie che ti permettono di fare questo tour, dura circa 3ore o più , addentrandoti nella profondità del fiordo fino a una larghezza di 100mt. Aquile di mare e acque color smeraldo hanno fatto da cornice allo scenario. Al ritorno abbiamo dato da mangiare ai gabbiani con dei pezzi di pane. Alcuni venivano a prenderlo tra le mani. Scortati da loro, siamo giunti di nuovo al molo. Decidendo di prendere il traghetto delle 17.00 abbiamo scelto alcuni degli stop che consigliava la Lonely. Quelli meno turistici. C’ é davvero molto da scoprire, quindi sarebbe valsa la pena fermarsi un giorno in più, con il senno di poi. Punto panoramico a Eggum, in cui si può scegliere di prendere un sentiero a piedi per la vicina Unstad (6,5km) lungo la costa. Lungo la strada siamo passati nel Napptunnelen, con un piccolo stop al Nappskaret. La scalinata dalla quale si sale per vedere il panorama non é segnalata sulla strada. Ci siamo fermati poi a Nunsfjord. Paesino di pescatori fermato nel tempo, soggetto anche di molti pittori locali, bisogna ammettere in effetti che é un quadro. Rorbu rosse e ocra costeggiano il piccolo molo, abitato ormai solo da gabbiani che hanno nidificato ovunque. Queste casette possono essere affittate come alloggi. Un centenario emporio aperto che possiede di tutto e molto caratteristico degna di essere visto. Era domenica, quindi era tutto chiuso eccetto l’emporio, ma la lonely dice che normalmente si paga un ingresso per entrare nel paese e ovviamente le macchine sono assolutamente vietate. Si continua verso Moskenes , dispiaciuti di non aver avuto il tempo per vedere A i Lofoten, consigliata da molti siti internet. Giunti al punto in cui traghettare per Bodo, abbiamo realizzato che non avremmo assolutamente preso il traghetto alle 17.00, tantissima fila non ci ha permesso nemmeno di puntare a quello successivo. Abbiamo aspettato ben 3h, ma non ci é dispiaciuto. Abbiamo scaldato acqua con il nostro bollitore da auto, preparato del cous cous con legumi, nel frattempo fatto un aperitivo con ciò che avevamo portato da casa. Le 20.30 sono arrivate in un baleno. La traghettata dura circa 3h15, ci siamo addormentati. Arrivati a Bodo pioveva forte, era quasi mezzanotte. Abbiamo fatto un po fatica a trovare l’Opshal Gjsteegard, in cui avevamo prenotato. Grazie al codice che apre la porta di ingresso inviato dall’albergo via sms, siamo riusciti ad entrare e verso l’una siamo andati a letto.

Day 11- lunedì 08 agosto 2016: Bodo-Kilboghamn km 275

L’idea era quella di andare a vedere il Maelstrom di Saltstraumen a 30 km a sud di Bodo. Visto che non é segnalato da nessun cartello, le indicazioni? tenere la strada 17 prima dei due ponti girare a destra. Si va a piedi proprio sotto il ponte. Sarebbe utile verificare prima le tabelle delle maree per vedere questo fenomeno naturale, un vortice creato dalle correnti dell’acqua. Inutile dire che eravamo fuori orario e siamo riusciti a vederlo pochissimo. La 17 risulta essere una strada costiera molto suggestiva e per un tratto fa parte anche della Kystriksveien. Oggi é la giornata dei tunnels e dei ponti. In particolare dopo lo Svartisentunnelen, si apre un panorama unico: una vista su una parete di roccia con neve e ghiaccio dai colori bianco perla e persino azzurro carta da zucchero: davanti a noi il ghiacciaio Svartisen, alto solo 1500mt, risulta essere il ghiacciaio più basso dell’Europa continentale. Non ci spostiamo dalla nostra 17, attraversiamo dei fiordi con due traghetti, il primo con percorrenza solo 15 minuti e il secondo , per il quale abbiamo aspettato due ore, solo un’ora. Il consiglio sempre valido: prenotate le tratte in anticipo, eviterete tempi morti. Giunti a Kilboghamn ci siamo fermati al Polar Camping, a 3km dal porto, un posto logisticamente comodo. Piove e il trekking sul ghiacciaio che avevamo progettato per domani crediamo salterà.

Day 12- martedì 09 Agosto 2016: Kilboghamn-Trondheim km 608

La notte ha piovuto , ci sono 12 gradi e fa molto vento. Proseguiamo per Mo i Rana sempre sulla 17, da dove partono i sentieri, con la speranza che il tempo cambi un pochino. Le nuvole invece non si sono mosse di un cm. Questo giorno sicuramente sarà il nostro jolly per fermarci più avanti da qualche altra parte. Le carte in tavola cambiamo, sulla tabella di marcia che avevamo fatto prima di partire siamo in anticipo, quindi decidiamo di proseguire in auto, prendendoci i nostri tempi. Proseguendo verso sud lungo la E6, circa 30km a sud di Mosjoen, si fa un piccola deviazione in favore del Laksforsen, cascate di 17mt. La E6 é abbastanza scorrevole anche se con solo una corsia per ogni senso di marcia. Ci siamo fermati in un grande centro commerciale alla periferia di Trondheim per cercare un posto per la notte. Tutto pieno ovunque. Abbiamo cominciato a chiamare qualche albergo per verificare la disponibilità . Una camera disponibile c’é in centro, il prezzo sembrava ragionevole, noi eravamo stanchi affamati, erano le 20.30 e avevamo guidato parecchio. Era leggermente fuori budget ma abbiamo confermato. Nel contempo Cris ha adocchiato una catena di ristorazione chiamata Egon, molto nota in Norvegia. Fanno pizze senza glutine, quindi l’occasione fa l’uomo ladro. Due pizze Margherita senza glutine da asporto ( il centro commerciale stava per chiudere) pagate 147nok cad (quasi 16€) , molto buone, visto che sono durate meno di 5 minuti. Un peccato averle mangiate in macchina per via della pesante pioggia. Giunti al Quality Austin Trondheim, in pieno centro e senza parcheggio (l’auto l’abbiamo lasciata in un parcheggio pubblico a pagamento li vicino) abbiamo capito il perché c’era ancora disponibilità di camere libere. Un hotel super lussuoso vista la posizione non poteva costare “solo”1099 Nok (circa 116€), per l’appunto mancava giusto un 9 posizionato davanti alle centinaia . Abbiamo pagato ben 1999 Nok (218 €) per una notte, utilizzando il budget previsto di almeno due giorni. Stanchi, con ancora la nostra pizza sullo stomaco, siamo andati a prepararci per la notte nella nostra lussuosissima stanza del quinto piano con vista sulla cattedrale .

Day 13-mercoledì 10 agosto 2016-Trondheim-Sjoholt km 395

Dopo aver fatto colazione, ci siamo rimessi in auto per andare a Kristiansund, dove parte la strada atlantica . Sul nostro tragitto l’ennesimo traghetto, ma sono solo 15min di percorrenza, per arrivare all’inizio del tragitto dove si paga il pedaggio, una sorta di casello. Il costo é di 17€. La nomea di essere considerata una tra le strade più belle mondo é dovuta al fatto che 17 isolette vengono collegate tra loro con 8 ponti. Il tratto più suggestivo conta circa 8km. Un punto panoramico ti fa capire quanto queste strade siano state integrate in modo corretto, senza deturpare troppo le meraviglie nature presenti. Ci siamo fermati a Eldhusoya per una camminata su una passerella che ti permette di fare il giro a 360* intorno alle paludi. La giornata é uggiosa, piove a tratti e fa sempre molto vento, io indosso ben due k-way. Ci siamo spostati verso la parte occidentale seguendo la E89 in direzione di Bud, paesino di pescatori. 10km più a nord di Bud c’é una minuscola piattaforma da cui si può godere di una vista completa dell’arcipelago. Il mare era molto mosso, stava per riprendere a piovere, ma l’atmosfera era molto coinvolgente. Un’aquila marina enorme decide di volare sopra le nostre teste, cercando di mantenere l’equilibrio , troppo vento forse anche per lei, trova poi riposo su di un’altura. Purtroppo dobbiamo pensare che abbiamo ancora un traghetto ( traversata di 30 minuti ) da prendere a Molde e ancora qualche ora di guida da affrontate, perciò decidiamo di partire. Visto che domani vorremmo dirigerci al Geirangerfjord, abbiamo prenotato un motel su strada , Orskog Motel a Sjoholt. Ottima camera, ottima posizione.

Day 14-giovedì 11 agosto 2016 Sjoholt- Utvik 213km

Dopo 40km dalla nostra partenza non poteva mancare un traghetto, in 10 minuti però ci porta già da una parte all’altra del fiordo. Oggi andiamo a vedere il Geirangerfjord, patrimonio dell’umanità dall’UNESCO, lungo circa 20km. Qui partono anche dei sentieri, il posto ideale per fermarci una notte, visto che non eravamo riusciti a farlo prima al ghiacciaio. La rv63 é la strada da seguire, non la si cambierà per un bel po’ di km. Il tempo é sempre incerto, ma non ci scoraggiamo, ciò che stiamo vedendo e scoprendo ogni giorno vale la pena dei km che abbiamo fatto. Uno punto panoramico nemmeno degno di essere chiamato così , ci apre una vista da mozzare il fiato prima di compiere gli 11 tornanti in pendenza ( questa volta per fortuna guida Cris) che ci portano a costeggiare il fiordo. Geiranger però risulta essere uno shock, invasa dai turisti , a causa anche delle navi da crociera che ogni giorno attraccano lì. A nostro avviso dovrebbero stare al largo e portare i visitatori con navette al molo, rovinano il paesaggio e non di poco. Abbiamo cercato un posto per la notte, ma davano tutto completamente pieno. Abbiamo provato online, recandoci fisicamente presso le strutture, ma niente. E anche il nostro trekking del giorno dopo poteva essere dimenticato. Quindi i giorni jolly erano diventati due. Avevo letto che c’é un punto, il Flydalsjuvet, in cui si può avere uno scorcio del fiordo da una prospettiva diversa su una roccia sporgente. Per raggiungerla ci abbiamo ragionato un po perché non é segnalata e va un po’ fuori percorso. Le foto fatte da lì però sono stupende, provate solo a digitare sul qualche motore di ricerca e godetevi le più svariate angolature, ma essere lì sullo strapiombo ti fa dimenticare persino chi sei. Visto che non c’é speranza di poter dormire li proseguiamo la strada, sempre sulla rv 63. Accorceremo le distanze per la successiva Flam, non prima di aver visto il Belvedere di Dalsnibba a pagamento (120Nok). Ancora tornanti,si sale e si sale ancora fino a 1500mt. Fa freddo, molto freddo. La neve é fresca e ne é presto conferma: comincia a scendere qualche fiocco. Da quel punto ti senti di toccare il cielo e ciò che vedi sotto ti fà perdere i sensi: si riesce a scorgere tutta la valle, persino l’ormai piccolino Geraingerfjord. Abbiamo guidato fino al Camping Byrkjelo, vicino Utivik. Per noi la giornata finisce qui.

Day 15- venerdì 12 agosto 2016: Utvik- Flam km 192

Oggi si va a Flam, meta dell’attracco di molte navi da crociera, per andare a veder la Flamsbana, una ferrovia panoramica. Dopo 10 km dal solito traghetto che ci permette di passare da una sponda all’altra, ecco il nel tunnel più lungo del mondo: Leardalstunnelen, di ben 25km. Limite massimo 80km/h che tutti rispettano. Dopo aver percorso ancora un centinaio di km, si arriva a Flam. La Flambsana é una vecchia ferrovia il cui tratto cruciale, quello per cui si pagano 440Nok a testa, dura 3/4 d’ora ad andare e altrettanti a tornare. Si rimane sullo stesso treno che percorre la stessa tratta Flam- Myrdal e viceversa. Tutti i viaggi prima delle 16 erano sold out, perciò ci siamo accontentati del penultimo, quello delle 17.25. Piove forte e nell’attesa di prendere il treno abbiamo sfruttato un po il Wi-Fi della stazione, e successivamente siamo saliti al Belvedere di Stegastein, ritornando verso Aurland. Vi consiglio vivamente di valutare la strada , per ben 7,5 km oltre ad essere in salita e con pendenza importanti , la corsia é una per entrambi i sensi di marcia. Cris si é trovato spesso a dover fare retromarcia in discesa con scarsa visibilità. Purtroppo non siamo stati molto soddisfatti dalla vista, che deve essere stata favolosa, perché sotto di noi si estendeva proprio il fiordo. La pioggia e il maltempo ha fatto salire la nebbia, per noi nemmeno un selfie di ricordo. Mentre si tornava in stazione perché l’orario era quasi giunto, abbiamo prenotato una camera al Brakke Gard, ostello li vicino, con cucina e bagno condiviso. Il viaggio in treno é stato entusiasmante, i paesaggi da là sopra hanno tutto un altro sapore e durante il tragitto scorrevano delle foto, degli audio su grossi monitor con spiegazioni e approfondimenti. Di fianco alla ferrovia c’é anche un museo per maggiori dettagli e una serie di reportagistica fotografica sulla costruzione . Comincia a fare tardino, la pioggia sta calando , quindi meglio ripiegare sul fronte , prepararsi una cena e andare a letto.

Day 16- sabato 13 agosto 2016: Flam – Bergen km 201

Partiamo da Flam di buonora, l’idea era arrivare a Bergen e andare in giro visitando la città. Siamo arrivati in tarda mattinata , abbiamo prenotato una camera in uno dei pochi Campimg disponibili, Bergen Camping, e abbiamo lasciato la macchina in un parcheggio a pagamento in centro (19Nok per mezz’ora, più di 3ore un forfait di 220Nok). Bergen ci ha piacevolmente colpito, davvero una cittadina unica nel senso stretto del termine. Il quartiere più antico di Bergen si chiama Bryggen, lo si trova su di un lato del molo. Passando attraverso una food-court creata in pizza con decide e decine di bancarelle, quasi tutte con pesce cucinato e proposto in mille modi diversi. Come si diceva all’inizio, essendo entrambi vegetariani, non possiamo dare un feedback circa la qualità del servizio, ma possiamo tranquillamente confermare che uscivano dei profumi invitanti. Patrimonio dell’ Unesco, Bryggen ha uno stile inconfondibile: una fila di edifici dai colori rosso, ocra, arancio e bordeaux, sfilano uno accanto all’altro completamente fatti con assi legno grezze con tetti spioventi. Ci perdiamo tra le sue vie e tra la sue tipicità. Negozietti e piccoli bar fanno da corona alla nostra passeggiata, che termina tra i vicoli e le vie più alla moda del centro. Abbiamo deciso di non entrare al Kode e nemmeno prendere la funicolare, la Floibanen, ma ce ne siamo pentiti. Riserviamo qualche energia per decidere cosa fare con i due giorni bonus accumulati. Visto che Cris aveva espresso più volte il desideri di vedere Oslo, l’ho accontentato.

Day 17- domenica 14 agosto 2016: Bergen – Oslo km 477

Ferragosto si passerà in capitale quindi prima di partire abbiamo cercato qualcosa online. Dopo mille ricerche abbiamo prenotato per due notti al Vokenasen Oslo, in periferia distante dal centro 8km, ma fornita con i mezzi. Perfetto. La strada per andare a Oslo, quella più breve consiste nel ripercorrere la strada fino Flam, con relativo tunnel di 25km. L’alternativa era di allungare di 10km facendo una parallela, ma con un ‘ora in più di auto. Abbiamo deciso di guidare meno. Arrivati all’albergo di tardi pomeriggio, abbiamo realizzato che la posizione era ottima: sul terrazzo del ristorante ti sentivi un Re, ai piedi l’intera città che pian piano si accendeva di luci, mentre per poco ancora il sole ci avrebbe regalato un tramonto indimenticabile. Abbiamo brindato, cenato e andati a letto.

Day 18 – lunedì 15 agosto 2016: Oslo km 0

La camera durante la notte é risultata un po fastidiosa e i letti non era proprio così comodi, il bagno non sicuramente all’altezza di questo splendido hotel. Cris mi ha persuasa nel non avvisare la receptionist di tutto ciò che non andava, perché a suo avviso erano particolari che potevano essere tralasciati, visto che in molti altri posti siamo stati in condizioni più sfavorevoli. Non del tutto convinta, mi lascio trasportare dall’euforia del ferragosto e partiamo decisi per il centro città. Siamo a Oslo e abbiamo tutta la giornata davanti. Fatti i biglietti alle macchinette automatiche in stazione (circa 1 minuto a piedi dell’albergo) , prendiamo il tram. In 35 minuti siamo in centro, al teatro dell’Opera. Il jazz festival é appena cominciato, quindi per la città sono allestiti palchi in cui ci sono gruppi che suonano dal vivo. Oslo é un cantiere aperto, in continuo rifacimento , per questo non l’ho trovata così affascinante come Stoccolma o come Bergen. La strada principale corsa e ripercorsa si chiama Karl Jonas Gate, attraversa la città nel suo centro e porta fino al palazzo Reale. Siamo Diretti al Den Norske Opera & Ballet, il teatro dell’opera. A mio avviso un remake dell’ Opera House di Sydney, ma niente a che vedere con questo, che per me non ammette competizioni. Dopo una passeggiata sul suo tetto, abbiamo visitato il suo interno, assistendo anche ad un filmato di circa 15 minuti. Struttura importante in una città moderna. Non soddisfa però la nostra idea di Capitale Culturale così come la stanno trasformando . Abbiamo seguito la Harbour Promenade girando per le vie della città, trovando anche scorci interessanti. Ci siamo fermati al Akershus Slott, il castello in un palazzo rinascimentale, facendo un giro nei suoi giardini e visitandolo poi il suo interno. In generale è piena di Musei. A Oslo ci sono numerosi posti in cui si può prendere del cibo senza glutine. Una catena chiamata Bakeri Hansen vende del pane buonissimo. Per chi vuole comprarsi una birra o prendere del vino invece deve sapere dove andare esattamente. Abbiamo dovuto chiedere un pò in giro, in quanto il vino é monopolio di Stato norvegese Vinmonopolet. Questo perché i supermercati non posso vendere alcolici con una percentuale di alcool per volume superiore al 6% e quindi ci sono più che altro birre leggere. Ci abbiamo impiegato un pochino prima di capire dove andare e come scegliere, ma alla fine siamo riusciti a trovare qualche birre senza glutine e qualche buona bottiglia di vino. La stanchezza si sente, si decide di tornare in camera in metro e festeggiare il Ferragosto godendo della vista della nostra stanza. Tornati in albergo però abbiamo notato che i rumori in camera erano sempre gli stessi del giorno prima e che questa volta per il mio bene dovevo trovare un modo per non sentire più Cris lamentarsi. Ho parlato con la receptionist la quale è stata molto disponibile , nonostante l’over booking di Ferragosto, ci ha trovato un’alternativa: l’unica suite di tutto l’albergo allo stesso prezzo. Fatto il cambio stanza, abbiamo realizzato dopo una mezz’oretta dove stavamo per trascorrere la notte : 85mq di super mega camera: due bagni di cui uno con una vasca idromassaggio, una salone grosso come un campo da calcio, compreso di televisione 50 pollici e camera da letto infinita con vetrate e un balcone con vista su Oslo ormai illuminata : il famoso “sogno di una notte di mezza estate”.

Day 19 – martedì 16 agosto 2016: Oslo – Saeby Km 330

Non ci sono molto viaggi da Goteborg per la Danimarca, fortunatamente avevamo riservato il traghetto la sera prima in albergo prima di lasciare Oslo.

L’unico viaggio disponibile era previsto per le 16.00 e abbiamo confermato. La traghettata è più lunga del solito, circa 3h25. Nave grandissima, comoda e con connessione wi-fi, la prima da quando siamo partiti. Durante il tragitto abbiamo prenotato un ostello a Saeby, deviando qualche km dalla strada 45, strada da percorrere per il ritorno verso casa.

Day 20 – mercoledì 17 agosto 2016: Saeby -Fulda Km 900

Partiamo con l’idea di passare ancora una notte fuori casa percorrendo i 1800km in due giorni evitando di rientrare a casa il week-end . Siamo andati spediti, senza soste se non quelle obbligate fisiologiche, mangiando in un baleno. La brutta scoperta fatta durante il viaggio è che i distributori di benzina e nessun ristorante ha connessione wi-fi gratuita, in questo modo abbiamo perso più di un ora e mezza provando mille alternative per trovare un posto libero, visto che nemmeno il nostro roaming funzionava. Ci siamo fermati a Fulda, nel cuore della Germania. Da non credere, abbiamo prenotato un albergo on line intercettando una connessione durante il rosso di un semaforo in centro. Ibis Fulda city, hotel che consigliamo vivamente. La posizione si è rivelata perfetta, esattamente di fronte ad un ristorante indiano. Ci concediamo il lusso della prima cena fuori, mangiando verdure grigliate, in umido, saltate e fatte in ogni modo , gustando anche del buon vino. Brindiamo alla salute e alla fortuna che abbiamo avuto nel vivere questa esperienza.

Day 21 – giovedi 18 agosto 2016: Fulda – Lodi km 955

Lasciamo Fulda, la giornata sarà lunga e km ancora una volta molti. La tratta che precede Monaco, fino al Brennero è incasinatissima, stanno aggiungendo corsie, pertanto quelle utilizzabili al momento sono meno. Non abbiamo molto da dire durante il viaggio, se non i soliti commenti su la soddisfazione tra le aspettative e ciò che è stato realmente.

Il posto più bello? il GeirangerFjord (turisti a parte!) , Bergen con le sue casette in legno e CapoNord: estremamente emozionante. Un viaggio alla portata di tutti, sufficiente un leggero spirito di adattamento e voglia di guidare, che abbiamo fatto entrambi in eque parti, senza parlare infine soldi, visto che quelli servono e non pochi. Al termine abbiamo messo un riepilogativo delle spese vive e dei posti in cui abbiamo dormito. Con la speranza che questo racconto possa essere utile per qualcuno, alziamo i bicchieri e festeggiamo il progetto di un nuovo prossimo viaggio !



  • Giorgia Rampazzo Giorgia Rampazzo
    Complimenti per il viaggio! Io e il mio ragazzo stiamo pensando se andarci in auto o noleggiando un camper con altri 2 amici. Mi interesserebbe il recap delle spese e dei posti dove avete dormito ma non lo trovo qui. Potresti gentilmente dirmi dove si trova o incollarmelo? Grazie mille!!! :)"
  • Giorgia Rampazzo Giorgia Rampazzo
    Complimenti per il viaggio! Io e il mio ragazzo stiamo pensando se andarci in auto o noleggiando un camper con altri 2 amici. Mi interesserebbe il recap delle spese e dei posti dove avete dormito ma non lo trovo qui. Potresti gentilmente dirmi dove si trova o incollarmelo? Grazie mille!!! :)"
  • Giorgia Rampazzo Giorgia Rampazzo
    Complimenti per il viaggio! Io e il mio ragazzo stiamo pensando se andarci in auto o noleggiando un camper con altri 2 amici. Mi interesserebbe il recap delle spese e dei posti dove avete dormito ma non lo trovo qui. Potresti gentilmente dirmi dove si trova o incollarmelo? Grazie mille!!! :)"
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