Zanzibar: ecco tutto quello che c’è da sapere per una vacanza ideale

Come vivere al meglio la meta africana con i consigli giusti per ogni viaggio
Turisti Per Caso.it, 16 Giu 2020
zanzibar: ecco tutto quello che c'è da sapere per una vacanza ideale
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Se state pensando di organizzare la vostra vacanza a Zanzibar vi sarà utile leggere questo articolo in cui tratteremo di alcune tematiche: panoramica su clima, ricorrenze da non perdere e documenti necessari da portare

Ciao a tutti, sono Francesca Acostachioae, Travel Advisor Wanderoo, esperta di viaggi ed oggi vi parlerò di Zanzibar. Se vorrete chiedermi un itinerario disegnato su misura per voi per Zanzibar potrete farlo su www.wanderoo.it così da evitare il tempo perso dell’organizzazione. Penserò a tutto io.

Che clima c’è a Zanzibar? Il clima è tropicale.

Le temperature minime vanno dai 20°C di agosto ai 24°C di aprile, mentre le massime variano dai 29°C ai 32°C. Per quanto riguarda il periodo delle piogge si verifica solo due volte durante l’anno. Tra novembre e dicembre con circa 14-17 cm di pioggia al mese e tra fine febbraio e maggio in forma maggiore, che possono oltrepassare i 32 cm nel mese di aprile.

La temperatura dell’acqua del mare è alta per quasi tutto l’anno: oscillano dai 26°C durante il giorno ad agosto, ai 30° di aprile.

Aspettatevi il fenomeno delle maree, il quale è maggiormente presente durante gli equinozi di marzo e di settembre. Significa che ogni sei ore l’acqua si ritira di molti metri: in questo modo potete ammirare le meraviglie dei fondali marini. Nella costa orientali i fondali sono più bassi, perciò la differenza tra la bassa e l’alta marea è evidente, potrete camminare lungo forme distese di sabbia in mezzo al mare. Invece le maree meno visibili si verificano a nord ovest.

Il miglior periodo per andare a Zanzibar sono i primi mesi dell’anno: gennaio e febbraio, sono mesi in cui si raggiungono alte temperature, vicine ai trenta gradi e con piogge scarse. Sono consigliati anche luglio, agosto e settembre in quanto da giugno iniziano a diminuire le piogge. Da giugno ad ottobre il clima è più secco e il caldo non è eccessivo.

I mesi che dovete assolutamente evitare per questa meta sono marzo, aprile e maggio per colpa delle continue piogge tropicali.

I documenti necessari sono:

  • Il passaporto con validità residua di 6 mesi
  • Il visto d’ingresso per la Tanzania che puoi richiedere all’Ambasciata della Tanzania in Italia o presso il Consolato, o direttamente all’atterraggio all’aeroporto di Zanzibar.

Ok, dopo queste informazioni passiamo subito a scoprire cosa vedere a Zanzibar.

Tra le escursioni da fare non potete perdervi:

  1. Stone Town

Non potete perdervi la capitale dell’isola, la cosiddetta “città vecchia” in swahili. Qui sono stata letteralmente catapultata in un’era di mercanti e spezie, odori, colori. Tutto sembra essersi fermato ai tempi in cui questa città era uno snodo centrale per la via delle spezie. Rimarrete colpiti dalle architetture caratterizzate da elementi persiani, arabi, indiani ed europei. E’ stato veramente affascinante passare una mezza giornata persa a curiosare tra i vicoli e le bancarelle di souvenir, l’atmosfera è veramente di quelle autentiche.

Superata la parte antica, procedendo verso il lungomare si incontra il Forte Vecchio, un tempo utilizzato come carcere mentre oggi è un punto di ritrovo per artisti ed artigiani. Ho trovato anche qui simpatici souvenir, stoffe coloratissime da utilizzare come gonne, sandali di cuoio lavorati a mano. Vi consiglio di visitare il Palazzo delle Meraviglie, un edificio in cui troverete un museo sulla storia e sulla cultura locale. Ovviamente come tappa finale del mio tour per la città, la casa dove nacque Freddie Mercury nel 1946 e visse per i primi anni della sua vita. L’edificio non è niente di particolare, ma se siete appassionati di musica deve essere un must.

  1. Safari blu

A mio parere è un’escursione da non perdere. Sono partita dalla zona sud ovest dell’isola principale, da Fumba. È un tour in barca che ti porta sulle lingue di sabbia che riaffiorano dal mare durante la bassa marea, dove abbiamo gustato il nostro spuntino di frutta fresca. Abbiamo nuotato tra i pesci sulla barriera corallina, siamo entrati in lagune con mangrovie spettacoli. Per concludere l’escursione ci siamo spostati sull’isola un po’ più grande dove abbiamo pranzato con una grigliata di pesce e l’immancabile riso bianco con salsa locale.

  1. Foresta di Jozani

Essendo un’amante della natura e degli animali non mi sono fatta scappare l’escursione alla Jozani Forest, casa di centinaia di scimmie dall’aria impertinente che passano tutto il tempo a masticare bacche in cima agli alberi.  Si tratta delle scimmiette rosse tipiche dell’isola.  Camminerete in ciò che resta di una sterminata foresta pluviale che ricopriva l’intera isola, attraverso alberi antichissimi. Per visitarla mi sono affidata ad una guida locale, che non è altro un volontario e per questo vi consigli di lasciare una mancia in quanto non percepiscono uno stipendio. 

  1. Atollo di Mnemba

Abbiamo fatto l’escursione all’ atollo di Mnemba con un beach boys. È un posto meraviglioso! Assolutamente da visitare se si viene a Zanzibar. Abbiamo fatto snorkeling sulla barriera corallina riuscendo a vedere pesci dai mille colori, stelle marine e coralli. Dopo grazie alla bassa marea ci siamo diretti sulla lingua di sabbia banca che emerge accanto all’ atollo e abbiamo pranzato con il pesce alla griglia e delle spezie. Una delle esperienze più belle della vita, un’isola mozzafiato e la possibilità di nuotare con i delfini è stata la cosa più bella in assoluto.

  1. Prison Island

È l’isola famosa per ospitare tartarughe felici di ogni dimensione e di ogni età portate dalle Seychelles. È facilmente raggiungibile in barca in 20 minuti dal porto di Stone Town. Qui ho potuto ammirare le numerosissime tartarughe che vivono a loro agio con i turisti di passaggio. Vi consiglio di allontanarvi dalle calche, per trovare tartarughe isolate che mangiano insalata o che poltriscono. Un’esperienza unica che vi consiglio è quella di accarezzare i loro indistruttibili gusci e la loro pelle dura e rugosa. Non ci crederete mai ma la più vecchia tartaruga aveva 192 anni mentre la più grossa 370 kg.

Spero di esservi stata d’aiuto, sicuramente vi innamorerete di questo posto. Che altro dire? Buon viaggio e HAKUNA MATATA! (in shawili “senza pensieri”).

Francesca Acostachioae – Travel Advisor Wanderoo



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