La Sicilia a piedi con Elena e Cristian lungo il Sentiero Italia CAI
La Sicilia a piedi è davvero un viaggio nel viaggio.
L’esplorazione di una terra da sempre oggetto di ambite conquiste: antichi romani, arabi, normanni. Sono molti i contendenti che si sono dati battaglia nel corso dei secoli per il dominio del punto più strategico per il presidio del Mare Nostrum, il Mediterraneo.
Un territorio dai colori e dai panorami così vari da sembrare un mondo a sé stante, che spazia dal mare cristallino alle dolci colline, sino alle montagne, così variegato da attirare turisti da ogni dove.
Poi c’è lui, il re incontrastato dell’isola: l’Etna, il quale, dai suoi oltre tremila metri domina l’intera isola.
E noi questo bellissimo territorio lo attraverseremo percorrendone le sue varietà ambientali, culturali ed enogastronomiche, da ovest ad est, da Trapani a Messina, lungo i circa 600 km del Sentiero Italia CAI (che da qui chiameremo “SI”), con il mezzo più ecosostenibile di cui Madre Natura ci ha dotato: i nostri piedi.
Il nostro cammino inizia così, in una Trapani ancora addormentata alle 6:00 del mattino del 5 agosto (si ce lo hanno detto tutti che siamo matti ad affrontare la Sicilia ad agosto), nel punto di arrivo dei traghetti dalla Sardegna, poiché ricordiamo che il “SI” parte appunto dall’altra isola e, attraversando la Sicilia risale lo Stivale lungo la catena appenninica ed alpina sino in Friuli Venezia Giulia, per un totale di 7.000 km.
Sappiamo che con il “SI” ci aspettano oltre 21.000 m di salite in 17 giorni, ed infatti dal porto di Trapani, con una bella e faticosa “rincorsa” il sentiero ci porta subito in quota a 750 m, sul Monte Erice, con una meravigliosa vista a 360° che da sola ripaga lo sforzo fatto per affrontarla, anche solo per la curiosità di provare le famosissime “genovesi”, un rinomato dolce locale a base di pasta frolla ripieno di crema oppure di ricotta.
Il cammino è anche questo, non è solo la soddisfazione nel godere di luoghi meravigliosi raggiungibili solo a piedi, ma anche l’altrettanta gratificazione nel ripagare mente e corpo per averci sostenuto, e vi garantiamo che (come tutti i dolci siciliani) le genovesi ericine sono un peccato di gola davvero irrinunciabile qualora passaste da queste parti.
Ma torniamo al nostro cammino.
Discendiamo sino al mare e ci avviciniamo alla seconda “perla” della giornata, la Riserva Naturale Orientata di Monte Cofano, circumnavigandolo lato mare.
E’ davvero un’esperienza che riempie gli occhi di bellezza ogni volta che si raggiunge un nuovo punto panoramico.
Ogni angolo della montagna regala forti emozioni.
Il mare, di un blu intenso, fa da contorno al promontorio e alle sue infinite guglie di natura calcarea. Monte Cofano è un sipario naturale, tra il golfo di Castelluzzo, ad est, e il golfo di Bonagia, ad ovest.
A pochi chilometri, arroccato sul costone roccioso, si trova Custonaci con il suo bellissimo Santuario dedicato alla Madonna.
Nella Riserva raggiungiamo torre di San Giovanni, un maestoso edificio del periodo borbonico, una delle numerose torri d’avvistamento nate per difendere la costa dall’attacco dei pirati.
La giornata è davvero tersa e limpida ed il sole batte cocente sopra le nostre teste dopo diverse ore di cammino; così a torre San Giovanni decidiamo di fermarci per una sosta ristoratrice a picco sul mare, anche noi scrutando l’infinità del mare a caccia di pirati.
Continuiamo così fino a a Macari, un pugno di case arrampicate sul costone di una montagna, eppure dà il nome a un intero golfo dal fascino selvaggio, contornato da spiagge bellissime.
Il golfo di Macari è infatti una mezzaluna di terra aspra e rocciosa.
Un susseguirsi di calette ritagliate tra scogliere a strapiombo e rocce accarezzate dal vento e dalle onde e noi, pernotteremo proprio lì, con la nostra tenda, pronti ad immergerci nelle acque cristalline del golfo, sotto un’altra torre di avvistamento: torre Isulidda.
Il nostro viaggio a passo lento per le meraviglia della Sicilia lungo il Sentiero Italia continua, siamo solo all’inizio della scoperta!
Elena e Cristian
Walk in Progress – Storie in Cammino