Walk in Progress – Bosco della Ficuzza
Ciao a tutti amici camminatori!
torniamo a grandi passi lungo la nostra traversata della Sicilia lungo il Sentiero Italia CAI. Un percorso che ormai ci ha completamente ammaliato con i suoi paesaggi e con i suoi sapori.
Eravamo rimasti ad un bagno caldo (anzi caldissimo) alla Polle del Crimiso, una soluzione molto efficiente per godere di una sosta termale in zona Segesta senza spendere nemmeno un Euro e che – ripetiamo – merita indubbiamente una sosta rinfrancante.
Riprendiamo il cammino transitando per borghi incantevoli sino a Dammusi, porta di accesso alla Valle dello Jato e alla Riserva Naturale Orientata Serre della Pizzuta, un area naturale protetta nei pressi di Piana degli Albanesi, nella città metropolitana di Palermo, istituita nel 1998.
La riserva comprende i rilievi calcarei di Maja e Pelavet (m 1279), le Serre della Pizzuta (m 1333) da cui deriva il nome della Riserva – e la Costa di Carpineto (m 1188). Interessanti dal punto di vista geologico e ambientale sono la Grotta del Garrone (o dei Ladroni) e quella dello Zubbione, nate grazie ad uno spiccato carsismo (attività chimica esercitata dall’acqua) sia sotterraneo che superficiale.
Attraversiamo con grande rispetto l’intera Riserva con gli occhi stracolmi di immagini che porteremo sempre con noi, insieme a tutti i meravigliosi paesaggi che il Sentiero Italia ci sta regalando dall’inizio del nostro viaggio a passo lento, qui in Sicilia. Un’esperienza che consigliamo a tutti, compatibilmente con il proprio tempo a disposizione ed allenamento ma, fidatevi, non vi deluderà.
Scendiamo dalla Riserva direttamente a Piana degli Albanesi ed al suo Lago, il più antico bacino artificiale della Sicilia, e tra i più grandi, nonché alti, con i suoi 610 metri sul livello del mare.
Il tempo sta iniziando intanto ad annuvolarsi e si sente in lontananza arrivare un temporale, ma dobbiamo proseguire. Riprendiamo la strada mentre inizia a gocciolare, ma anche questo fa parte delle bellezze del camminare, mentre anche gli odori cambiano al mutare delle condizioni metereologiche.
Siamo ormai ai piedi del Bosco della Ficuzza, nel quale ci stiamo addentrando. Questa oasi naturale, è un luogo incantevole sia per camminare ma anche per chi ama la natura e il relax. Si tratta di una riserva meno conosciuta rispetto ai Nebrodi e alle Madonie – di cui parleremo più avanti – ma di grande valore storico e naturalistico.
Il Bosco infatti è tra i più belli della Sicilia e sono presenti l’80% delle specie animali dell’intera regione. Al Bosco sono collegate indissolubilmente sia la Casina di Caccia, voluta dal Re Borbonico Ferdinando IV che il Pulpito del Re, le cui origini si perdono nella notte dei tempi; ricerche recenti hanno infatti rivelato che facesse parte di un sito archeologico, più precisamente un’area sacra di epoca preistorica!
Il fatto che dietro al Pulpito del Re si celi ancora un “mistero”, testimonia la ricchezza culturale della Sicilia, da sempre crocevia di popoli con usanze diverse.
Ma le scoperte a passo lento non sono finite, il nostro viaggio alla conquista visiva delle meraviglie della Sicilia lungo il Sentiero Italia continua!
Elena e Cristian
Walk in Progress – Storie in Cammino