Vicino Viterbo c’è una nave cinese in mezzo al bosco, e nessuno sa come ci sia arrivata

Nascosta tra i boschi rigogliosi e le verdi colline di Soriano nel Cimino, c’è una destinazione unica, un luogo che ha il potere di trasportare in un altro tempo e spazio: stiamo parlando della Tenuta Sant’Egidio, un gioiello della Tuscia viterbese che racchiude segreti e tesori da scoprire, in primis la Chiesa della Santissima Trinità che, curiosamente, custodisce una preziosa Barca Imperiale Cinese, un monumento marmoreo che racconta una storia di mistero e bellezza, di viaggi e di incontri tra mondi lontani.

Com’è finita una Barca Cinese Imperiale nella Tenuta di Sant’Egidio?

Chi si aspetterebbe di trovare una barca cinese antica nel cuore della campagna laziale? Questa è solo una delle molte sorprese che la Tenuta Sant’Egidio ha in serbo per i suoi visitatori. 

Nella Cina antica, le barche erano una parte essenziale della cultura e dell’economia. Utilizzate per il trasporto di merci preziose lungo i fiumi e i canali del vasto impero cinese, erano veri e propri capolavori di artigianato. La barca imperiale che ora si trova nella Tenuta Sant’Egidio, precisamente all’interno della Chiesa della SS Trinità, della quale restano solo le mura perimetrali, è una copia perfetta della nave imperiale costruita nel 1895 per il sessantesimo compleanno dell’imperatrice, tutt’ora ancorata sulle sponde del lago Kunming, nel Palazzo Imperiale d’Estate a Pechino. Si tratta dell’unica barca cinese al mondo che si trova al di fuori della Cina!

Ma come è finita in Italia? Grazie ad una famiglia nobile italiana che aveva una passione per l’arte cinese. In particolare, si deve la sua presenza al noto imprenditore Eugenio Benedetti che trascorreva tanto tempo in Cina occupandosi di pietre; durante gli anni sessanta collaborava con il presidente della Cina Popolare Chou En-lai e, nel 1965, incontrò l’Ultimo Imperatore Pu Yi (così come lo ha definito il regista cinematografico Bertolucci in un suo famoso film). Il governo fu generoso con lui e gli regalo 100 tonnellate di marmo per il suo 75° compleanno: fece quindi realizzare dagli artisti della “Hebei Arts & Crafts”  questa nave come messaggio d’amore dalla Cina all’Italia.

La Barca Imperiale Cinese che possiamo ammirare all’interno della Tenuta Sant’Egidio è quindi il simbolo di pace e di collaborazione tra i popoli, un omaggio alla memoria della madre dell’Imperatore che conobbe e di tutti i grandi protagonisti della storia della Cina che condivide con Roma il primato della massima civiltà umana.  

La Tenuta Sant’Egidio: un luogo di storia, straordinaria bellezza e… mistero!

La Tenuta Sant’Egidio si chiama così perché ai piedi della tenuta si trova la chiesa a lui dedicata. Si tratta di una destinazione che incanta i visitatori con la sua bellezza e il suo mistero. La Barca Imperiale Cinese si trova tra le mura della Chiesa della Santissima Trinità, un luogo di culto straordinario ricco di storia e fascino: quel che ne resta oggi è di impianto cinquecentesco, ma per millenni è stata frequentata dai monaci, in particolare dagli agostiniani, uno degli ordini più importanti del mondo. Purtroppo dell’eremo è rimasto poco, ma fortunatamente è possibile ammirare la grotta, l’antica dispensa del convento che racchiude uno dei segreti del bosco: custodisce la lapide con l’emblema di Nicolò III Orsini, il pontefice che Dante mette all’inferno a testa in giù. Ma non finiscono qui le curiosità: nella grotta c’è un cunicolo, in fondo al  quale  leggenda narra che ci sia una gallina dalle uova d’oro! In percorso è impervio, ma permette di ammirare proprio delle iridescenze dorate che, probabilmente sono dei funghi, ma sembrano uova dorate.

I terreni circostanti la tenuta sono un vero paradiso per gli amanti della natura, con giardini ben curati e percorsi panoramici che offrono splendide viste sulla campagna circostante e la presenza della Barca Imperiale Cinese aggiunge un tocco di esotismo e avventura a questa destinazione unica!

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