Viaggio in India, Herman Hesse
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L’interesse per la filosofia e le religioni orientali e i racconti del nonno di origine indiana, spinsero Hesse a compiere nel 1911 questo viaggio. Questa sua esperienza ispirò, piu’ avanti, l’autore a scrivere il libro “Siddharta”. “Viaggio in India” è una sorta di diario di viaggio, dove l’autore raccoglie tutte le emozioni, le sensazioni e le avventure vissute nei tre mesi di viaggio in India. Nel capitolo “memorie dall’India” mi è piaciuta molto questa sua riflessione:
“Quante volte io, come miglioni di altri viaggiatori, ho osservato uomini e città di popoli esotici solo come delle curiosità. Solo dopo aver abbandonato questa mentalità ho potuto vedere i Malesi, gli Indiani, i Cinesi, i Giapponesi come uomini miei parenti prossimi, solo allora sono per me incominciate le esperienze che hanno dato al mio viaggio senso e valore.”
Hesse dichiara che al di sopra delle differenze tra oriente e occidente esiste una piu’ vasta comunanza e appartenenza che è il genere umano. Riflessione, secondo me, ancora molto attuale e spesso dimenticata.