Valsugana & Lagorai: Esprimi la voglia di libertà
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E per “cose buone” si intendono sicuramente tutti quei luoghi che possiamo definire del cuore, quelle mete che, soprattutto in un’annata come quella che stiamo vivendo, sono sinonimo di libertà, sicurezza, pace e serenità. Quattro prerogative che mai come il 2020 assumono un significato particolare, e che fanno spesso rima con Trentino.
Natura incontaminata e attività per tornare a sorridere: così vogliamo entrare nell’ecosistema della Valsugana e spiegare perché questo meraviglioso angolo di Trentino è davvero la destinazione giusta per l’estate 2020. Partiamo, finalmente!
Laghi da Bandiere Blu: gioielli della Valsugana
Spesso quando si sente parlare di Bandiere Blu non si pensa subito ai laghi di montagna. Sappiate che sono queste le acque più pulite, limpide e cristalline che si possono trovare, pure come la purezza incontaminata della montagna. E se a questo aggiungiamo ospitalità, attrazioni, attività e organizzazione, è chiaro che stiamo parlando della Valsugana e dei suoi laghi di Levico e Caldonazzo.
Entrambi, come detto, riconosciuti con la Bandiera Blu d’Europa anche per l’anno in corso (per le località di Levico Terme, Caldonazzo, Calceranica al Lago, Tenna e Pergine Valsugana), sono balneabili e aperti al pubblico fino a tutto settembre, immersi in uno splendido panorama e all’ombra della catena del Lagorai. Dai laghi nasce il celebre fiume Brenta, che corre per 174 chilometri fino all’Adriatico, altra attrazione imperdibile per chi ama le attività e il relax dell’acqua. Per 80 km, il fiume è accompagnato da una splendida pista ciclabile. Assolutamente da provare!
Ma non divaghiamo, torniamo ai nostri laghi. Sapete che al lago di Caldonazzo è possibile praticare sport d’acqua come canoa, sci nautico, vela, nuoto (ovviamente) e stand up paddling? Mentre sul più intimo e tranquillo Levico, il consiglio è quello di visitare i “fiordi” circostanti a bordo di una barchetta elettrica: romantico e rilassante.
Una vacanza al lago per tutta la famiglia, considerato il fatto che entrambi i bacini dispongono di spiagge libere alberate, servizi e presenza di bagnini sia a luglio che ad agosto. Senza dimenticare i tanti stabilimenti balneari sparsi lungo il litorale. Insomma, i laghi di Levico e Caldonazzo sono di sicuro una delle attrazioni da scoprire in questa estate 2020.
Alla ricerca della libertà… in Valsugana
“Vorrei essere libero, libero come un uomo – cantava Giorgio Gaber – come un uomo appena nato che ha di fronte solamente la natura”. Forse la citazione è un po’ troppo carica di significati ma il paragone in questo caso ci sta davvero. Negli ultimi anni stiamo assistendo (speriamo che non sia solo una moda, ndr) a un tentativo di ritorno alla nostra realtà ancestrale, a un senso molto più marcato di ecosistema e di preservazione, che rispecchia anche gli obblighi del presente: non possiamo davvero più permetterci di rovinare ancor di più il nostro pianeta.
In tal senso rientra quasi del tutto la logica dello slow tourism, quella buona pratica del turismo lento e sostenibile che ci permette di avere un rapporto molto più diretto e “gentile” con la madre terra, lasciando lontani affollamenti – anche date le contingenze del Covid 19 – viaggi alla “mordi e fuggi” e tutte quelle attività che vanno a minare l’equilibrio naturale degli altri esseri viventi. Insomma, rispettare le libertà altrui per essere liberi e vivere in serenità il mondo che ci circonda. Un concetto molto più fisico che filosofico, nonostante le apparenze.
E se vogliamo davvero prendere alla lettera le parole di Gaber, dobbiamo sapere che la Valsugana rappresenta da sola il territorio trentino con la più estesa varietà paesaggistica e culturale:
- liberi di fare un bagno al lago, come abbiamo già visto, e di “tuffarsi” poi tra i boschi del Lagorai, con i suoi percorsi trekking, 300 km dedicati alle mountain bike, uscite a cavallo, passeggiate speleologiche, canyoning e itinerari alpinistici;
- liberi di scrutare la land art di Arte Sella, un vero e proprio museo a cielo aperto dove le opere sono tutte realizzate con materiali del luogo, e poi scoprire la più alta fonte termale d’Europa, che con le sue proprietà minerali e terapeutiche – soprattutto per chi soffre di ansia e stress – culla turisti da tutto il mondo a ben 500 metri di quota, in località Vetriolo (frazione di Levico Terme);
- liberi di scoprire le bellezze naturali degli altipiani di Vezzena (dove si produce l’omonimo e celebre formaggio), del Tesino (punto di partenza di numerose escursioni trekking nel cuore del Lagorai) e della Marcesina, tra fortezze asburgiche e malghe d’alta montagna, per seguire un fil rouge esperienziale tra trekking storici e tradizioni d’alpeggio, dove gli animali e l’uomo vivono sempre e comunque in simbiosi.
Tutti tesori unici, da scoprire, e che fanno della Valsugana la prima destinazione al mondo certificata per il turismo sostenibile secondo i criteri del Global Sustainable Tourism Council, creati per raggiungere i 17 obiettivi dello sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. Una bella e meritata investitura, oltre che un riconoscimento senza precedenti.
E se la libertà per voi fa rima con avventura ed esplorazione – sempre in sicurezza, mi raccomando – sappiate che sul Lagorai “da un’estremità all’altra – citando Karl Felix Wolff – non c’è un villaggio, non una sola casa. Si può camminare intere giornate nei boschi immensi senza incontrare anima viva”. Esiste una libertà più grande di questa?
Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito VisitValsugana.it