Vacanza attiva in Abruzzo: le attività per tutta la famiglia da non perdere quest’estate
Sei alla ricerca di una vacanza attiva? Pensi che il 2020 sia davvero l’anno giusto per scoprire luoghi unici e indimenticabili? Una delle risposte che stai cercando, allora, è sicuramente l’Abruzzo.
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Non sono semplici frasi fatte, ma la pura realtà. Una vacanza per tutta la famiglia, tra mare, campagna e montagna, alla ricerca di borghi, eremi e itinerari naturalistici, in sella a una bici o a un cavallo, a piedi o in kayak, in parapendio o arrampicando i pendii.
Una vera e propria palestra a cielo aperto, per tutti i gusti e i livelli. Passioni che si riscoprono in uno slow tourism a misura d’uomo.
Andiamo quindi a scoprire le attività (su tutte) da praticare assolutamente per una vacanza attiva indimenticabile in Abruzzo. Qualche spunto qua e là prima della partenza.
1) Bicicletta, che passione!
In questo 2020 – poco felice fino ad adesso – la bicicletta in senso lato ha di sicuro guadagnato punti, e non solo agli occhi dei turisti. Un mezzo considerato principe nell’ottica del turismo lento, green e a zero impatto ambientale, che sorride alla salute e al benessere dell’ecosistema.
E in Abruzzo è possibile scoprire le bellezze regionali senza mai scendere dal sellino. Un esempio? La splendida Ciclovia Adriatica nazionale, un’arteria litoranea che abbraccia tutto la costa abruzzese e che, lo scorso febbraio, ha vinto l’ambito premio Italian Green Road Award, dedicato proprio al cicloturismo virtuoso.
Ma, anche in questo caso, in Abruzzo abbiamo qualcosa in più; nel tratto che va da Ortona a San Salvo, in provincia di Chieti, la ciclovia prende il nome di Via Verde della Costa dei Trabocchi, in onore delle magiche e pittoresche antiche macchine da pesca sospese sul mare.
Lungo tutto la Ciclovia Adriatica è possibile ammirare, oltre ai trabocchi, le splendide zone protette di Torre del Cerrano, tra Silvi e Pineto, e quella meravigliosa di Punta Aderci, con la celeberrima collina verde che si affaccia sul mare.
Da non dimenticare che l’Abruzzo vanta ben 10 bandiere verdi, assegnate dai pediatri italiani a quelle destinazioni votate alla vacanza in famiglia, e 11 blu, dedicate, invece, alla qualità del mare e dell’offerta ricettiva. Insomma, in sella in sicurezza per tanti chilometri, e poi magari un bel bagno rigenerante nelle splendide acque abruzzesi. Cosa volere di più?
Ma la bici in Abruzzo non fa rima solo con Ciclovia Adriatica. Sono tantissimi i percorsi sparsi tra colline e montagne che diventano preda, ogni anno, di cicloturisti e amatori da ogni parte d’Italia (e d’Europa). Percorsi mountain-bike, downhill e piste ciclabili sono dislocati in ogni dove nei parchi e nelle riserve, circuiti naturalistici ed esperienziali unici nel loro genere.
Una prova lampante è il noto Cammino della Memoria, tracciato sull’ex Linea Gustav, che si innesta proprio con la ciclabile costiera e che porta, da Torino di Sangro, fin sulle pendici del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, passando per gioielli inestimabili come Alfedena, Pescocostanzo, Roccaraso e, con piccola deviazione, anche a Roccascalegna, dov’è situato lo storico e celebre castello medievale. Ma la Valle del Tirino, invece, cosa vi ha fatto? E una bella pedalata sulle colline teramane? Come già detto, ce n’è per tutti i gusti.
2) A piedi, lo slow tourism si fa reale
Stretti parenti della bicicletta, sono i nostri piedi. A piedi è possibile girare il mondo, anche in vacanza. Ma, per diventare una vera vacanza attiva completa e appagante, servono i percorsi, quelli giusti. E anche in questo l’Abruzzo si fa gigante; con i suoi parchi naturali (3 nazionali), le riserve, le aree protette, le ciclovie, i sentieri, gli altopiani e tutte quelle zone appetibili per il turismo lento, questa regione si fa spazio tra le grandi per offerta, opportunità e accoglienza. Una capillare rete di trekking e sentieri che comprende migliaia di chilometri da percorrere a piedi.
Forse molti conosceranno il noto Cammino dei Briganti, disegnato a cavallo tra il Lazio e l’Abruzzo, oppure il Cammino Naturale dei Parchi, un’imponente arteria che unisce Roma all’Aquila; ma magari non sarete a conoscenza del suggestivo Cammino di San Tommaso, che parte da Ortona per arrivare alla capitale, e che passa tra borghi e abbazie di inestimabile valore e una storica Fontana del Vino, unica in Italia a disposizione dei viandanti; oppure, ancora, la magia del Cammino nella Valle delle Abbazie, strutturato nel Medio Vomano, in provincia di Teramo, e che “bacia” capolavori come la Chiesa di Santa Maria di Propezzano, San Clemente a Vomano, Santa Maria a Ronzano, San Salvatore, per terminare la sua corsa nell’intimo Santuario di San Gabriele, lassù sul Gran Sasso.
Da non perdere, tra una passeggiata e l’altra, la mitica Transiberiana d’Italia, l’arteria Sulmona-Carpinone-Isernia, treno storico agibile tutto l’anno, sia dalla primavera all’inverno – accompagnato dai mercatini di Natale – e che passa agli annali come la più alta linea ferroviaria dell’Appennino.
Per nessun motivo al mondo si possono omettere i cammini della fede. L’Abruzzo in questo, tra chiese di rilevanza planetaria, eremi di santi e profeti e abbazie, può essere considerato sicuramente fra i capisaldi. Grande esempio è il Sentiero dello Spirito, nel Parco della Majella, contraddistinto da un itinerario di ben 73 chilometri che rievoca il percorso dell’eremita Pietro da Morrone, futuro Papa Celestino V.
Un altro percorso da non perdere è il Sentiero della Libertà, anch’esso a cavallo della Majella, tra Sulmona e Casoli.
Insomma, tradizioni, storia e natura per tantissimi itinerari che rievocano un sapore d’Abruzzo perfetto per una vacanza attiva per tutta la famiglia. E se parliamo di storia e tradizioni, parliamo al tempo stesso anche di usanze. Come la Transumanza, dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, e che ogni anno viene revocata attraverso il percorso del Tratturo Magno che da L’Aquila conduce a Foggia. Un pezzo di storia millenaria da rievocare, anche qui, assolutamente a piedi, proprio come i pastori.
3) Gli sport, per tutti i gusti
Monti, mari, colline, campagne, fiumi, laghi e chi più ne ha più ne metta. Possibile trovare di tutto in Abruzzo; dal lago a forma di cuore, come quello di Scanno, al Castello di Rocca Calascio, location fiabesca di film e dal quale si può osservare un Gran Sasso inedito, fino alla celeberrima Costa dei Trabocchi. Voi direte, e qual è il nesso? Il nesso è che impossibile racchiudere una vacanza in Abruzzo sotto un unico fil rouge.
E questo lo troviamo anche nella pluralità di attività e sport da praticare. Abbiamo lungamente trattato di bicicletta, in ogni sua declinazione, e di trekking, più o meno slow; ora è la volta davvero di (quasi) tutto il resto.
A cominciare dall’acqua. I 130 chilometri di costa lasciano spazio all’immaginazione, ma anche l’entroterra non scherza. Tra i comuni di Popoli, Capestrano e Bussi sul Tirino è possibile cimentarsi con kayak e canoa e navigare il fiume; sport, questi, che è possibile praticare tranquillamente anche nei tanti laghi sparsi su tutta la mappa geografica.
Sul fiume Aventino, nel comune di Palena, invece, tra un tuffo e un’escursione si possono trovare diversi percorsi per il torrentismo e il cosiddetto trekking fluviale, persino con discese in rafting. Ci si va vicino anche in alcuni itinerari delle Grotte di Pietrasecca, nei dintorni di Carsoli. Ah, le grotte potrebbero diventare un atro “bel passatempo”: come quelle di Stiffe, nel Parco Sirente-Velino, ad esempio, suggestive e agevoli.
Un’altra attività legata all’acqua che alletta tanti appassionati è la pesca: questa particolare tradizione in Abruzzo ha origini antiche, come dimostrano i trabocchi. E quindi, perché non ripercorrere questa storia, magari seguendo le gesta dei pescatori sull’Adriatico e, a fine giornata, gustare tutto il fresco pescato? Di itinerari adibiti ce ne sono molti sparsi lungo la costa; è possibile anche visitare i porti turistici e poi noleggiare imbarcazioni – a vela o a motore – per scoprire, oltre alle tradizioni di un mare unico, anche tutti gli angoli più o meno “sponsorizzati”. Navigare da soli lungo il litorale per scoprire le bellezze marine. Un sogno.
Uscendo dall’acqua, la musica non cambia. Come già ampiamente detto, il territorio abruzzese sembra fatto apposta per una vacanza che possa dirsi veramente attiva. I monti del Cicolano o la Riserva di Punta Aderci, tanto per dirne due, sono ottime basi – la prima per le colline, la seconda per il litorale – per un’uscita slow in sella a un cavallo. Ma forse il punto più alto per storicità ed emozione è l’acclamata Ippovia del Gran Sasso; questo perché sono proprio i cavalli la prova più lampante del selvaggio, della libertà e della natura che deve fare il suo corso. E ambientazioni come Campo Imperatore e il Corno Grande non fanno altro che completare il quadro poetico.
Per i più coraggiosi, temerari e instancabili, in Abruzzo si possono scoprire tantissime pareti rocciose dove aggrapparsi. L’arrampicata sportiva sul Gran Sasso e sulle altre pendici regionali è un’attività tra le più apprezzate. In particolare possiamo citare la zona di Roccamorice e la Valle d’Angri in provincia di Pescara; Pietracamela e Prati di Tivo, sul versante teramano del Gran Sasso; Tagliacozzo e il Lago di Scanno in provincia di L’Aquila; le Gole di Fara San Martino e Pennapiedimonte a Chieti.
E se, infine, avete davvero il pelo sullo stomaco, non potete rinunciare assolutamente alla Zip-line Majella, un autentico viaggio nel vuoto, sospesi in aria sopra al borgo di Pacentro. Segnatevelo, perché si tratta dell’unica struttura di questo tipo in tutto il centro Italia.