USA e green cities: 4 evasioni nel verde
L’emergenza coronavirus ha stravolto le abitudini di milioni di persone, inducendo molti a reinventare il proprio tempo e gli spazi intorno a sé. Avere un giardino durante il lockdown è stata una vera ancora di salvezza per molti e, con il graduale allentamento delle misure, c’è chi rivaluta anche gli spazi verdi cittadini, luogo ideale per staccare la spina in sicurezza dopo una lunga giornata di smartworking.
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I “polmoni verdi’’ della città. Non esiste metafora migliore per definire i parchi e i giardini immersi nel caos urbano, con benefici che spaziano dalla creazione di un microclima più piacevole, fino all’arricchimento della biodiversità, all’aggregamento sociale e all’abbellimento architettonico. Gli alberi sono un potente antidoto contro l’inquinamento atmosferico, ed è proprio a questo che hanno pensato gli sviluppatori del Senseable City Lab del MIT di Boston quando hanno ideato l’innovativo progetto di Treepedia, un software che riporta la densità percentuale di copertura arborea di tutte le grandi città del mondo.
Scopriamo così che tra le 15 città in vetta alla classifica, ben 4 sono città statunitensi. Un primato che sorprende, se pensiamo che gli Stati Uniti sono uno dei Paesi a maggior impatto inquinante al mondo. Vediamo quali sono, e godiamoci una comoda (quanto inattesa) evasione dalla frenesia urbana durante il nostro viaggio negli Stati Uniti d’America.
Tampa, Florida: primato verde inatteso
La prima classificata è Tampa, con un Green View Index (GVI) del 36,1%. Vero e proprio gioiello del famoso Sunshine State americano, già nel 2008 ha ottenuto il titolo di città migliore per stare all’aria aperta da Forbes. Tampa è la terza città più grande della Florida, dopo Jacksonville e Miami, ed è celebre per i chilometri di litorali immacolati e i parchi a tema. Sorge tra due baie e si affaccia sul Golfo del Messico, aprendosi in uno dei principali porti naturali degli Stati Uniti d’America.
Sacramento, California: non solo high-tech
Sacramento, capitale dello stato della California, ha un GVI del 23,6%. Gode di un clima molto mite in cui le precipitazioni sono molto scarse, soprattutto durante i mesi estivi, eppure i suoi spazi verdi sono in continua espansione. Da non perdere il California State Capitol, oggi circondato da un grande parco, progettato dall’architetto Butler in stile Renaissance Revival e terminato nel 1874, per conciliare relax e cultura, e magari un po’ di moto.
Seattle, Washington e i giardini incantati
La capitale di Washington ha un GVI del 20%. Polmone verde della città è il Washington Park Arboretum, tappa immancabile per gli amanti delle passeggiate nella natura: lasciatevi incantare dalla sua vegetazione rigogliosa, da alberi e fiori provenienti da tutto il mondo, e il suo incantevole Giardino Giapponese.
Boston, Massachussetts: un tuffo nel passato
Boston, con un GVI del 18.2%, è una città molto nota per la sua vivibilità e per il suo stile europeo. Il Boston Common, nel cuore della città, è un importante punto di aggregazione per gli abitanti del posto, nonché il più antico giardino pubblico statunitense inaugurato nel 1634. Fontane, monumenti alla memoria, ampi spazi per lasciare i bambini liberi di giocare. Da non perdere anche il Boston Public Garden, con le celebri Swan Boat, romantiche barche a forma di cigno.
Pronti, si parte: USA documenti necessari
Per visitare gli Stati Uniti è necessario munirsi dei documenti necessari. Un’ottima soluzione per mantenere l’impronta green è l’ESTA, un documento elettronico che può sostituire il visto USA. Richiedere un ESTA è facile e veloce grazie al modulo ESTA online. Per ottenere un ESTA non è necessario recarsi al consolato USA; la richiesta ESTA si può presentare comodamente dal proprio computer o smartphone compilando il modulo di richiesta ESTA. Stampare l’ESTA stesso non è necessario, in quanto viene collegato automaticamente al proprio passaporto.
Data la rapida evoluzione dei contagi di coronavirus, prima di prenotare un viaggio negli USA è bene consultare i siti governativi ufficiali e i consigli di viaggio attuali. Ricordiamo in ogni caso che l’ESTA ha una validità di 2 anni dal rilascio, e che nulla vieta quindi di richiederlo subito per eventuali viaggi futuri, a prescindere dalla situazione attuale.