Un tesoro a due passi dalla città: tra sculture fiorite e splendide fontane questo Ninfeo ti lascerà a bocca aperta

Villa Litta a Lainate, una meraviglia artistica e storica tutta da scoprire poco distante da Milano
Claudia Giammatteo, 06 Feb 2024
un tesoro a due passi dalla città: tra sculture fiorite e splendide fontane questo ninfeo ti lascerà a bocca aperta
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Si trova a solo una ventina di chilometri da Milano ed è una villa storica molto particolare che, a quasi cinque secoli dalla sua costruzione, non smette di stupire e attirare turisti da tutta Italia: Villa Litta a Lainate vanta un solo il Palazzo delle Acque e altri palazzi riccamente decorati con affreschi e pavimentazioni originali, ma anche uno splendido parco con un giardino, meglio noto come Ninfeo, all’interno del quale prendono vita giochi d’acqua che creano un effetto scenografico suggestivo e all’avanguardia, tant’è che sono considerati uno dei più alti esempi di idraulica di questo genere in Europa.

La storia di Villa Litta a Lainate, tornata agli antichi splendori

La villa è stata costruita nel 1585 per volontà del conte Pirro I Visconti Borromeo che decise di utilizzare l’appezzamento di terra nella quale sorge per edificare una villa destinata a fini ludici e sorprendere gli ospiti che arrivavano in città. La Villa, infatti, nel corso dei secoli ospitò grandi feste e ricevimenti mondani, diventando un importante luogo d’incontro di artisti e intellettuali che hanno lasciato il segno attraverso le decorazioni degli ambienti.

Il conte Pirro fece sistemare vecchi edifici e fece sviluppare un giardino arricchito cin fontane e altri spazi con grande sfarzo. Tutti gli ambienti, sia interni che esterni, sono caratterizzati da una grande attenzione ai dettagli, così com’è possibile notare nelle grotte artificiali che custodivano la collezione museale del conte,

I discendenti lasciarono invariata la struttura per un secolo, ma nel 1721 Giulio Visconti Borromeo Arese fece costruire il palazzo noto come Quarto Nuovo’ e, a distanza di trent’anni, il nipote di quest’ultimo, il marchese Pompeo Litta, adeguó i giardini ai canoni estetici dell’epoca: iniziò così il periodo di massimo splendore di Villa Lainate che ospitava grandi personalità.

Dopo un periodo di declino tra fine ‘800 e la fine della Seconda Guerra Mondiale, venne acquistata dal comune di Lainate che nel 1980 avviò dei lavori di restauro, in atto ancora adesso e che hanno riportato la villa all’antico splendore.

Cosa vedere a Villa Litta Lainate, tra parchi e giardini

Villa Litta Lainate si può visitare attraverso delle visite guidate che raccontano il parco, le zone del ninfeo e della fontana Galatea- La patte più antica è quella del Palazzo del cinquecento che, nel settecento, è stato collegato a un secondo  palazzo.

Dal Cortile Nobile, chiuso su due lati dai palazzi storici, si accede agli spazi sia interni che esterni. Il palazzo cinquecentesco è ricchissimo di decorazioni, dipinti con pittura a calce come quelli della sala del camino o della fortezza. Le stanze sono diverse e tutte molto particolari: ad esempio, la sala di Enea possiede dei dipinti che raccontano il viaggio di Enea verso Roma.

Il palazzo settecentesco è alto tre piano e comprende il grande salone delle feste o della musica, con balconate che venivano riservate ai musicisti che allietavano le feste. Dal palazzo è possibile raggiungere il teatro naturale, una parte del parco impiegata anche per tornei di bocce e feste del paese.

Il Ninfeo rappresenta il cuore della Villa, l’attrazione maggiore e più bella della villa: è qui che prendono vita giochi d’acqua segreti che il conte utilizzava per stupire i suoi ospiti. Le sale del Ninfeo sono tutte molto particolari e uniche, come la sala dell’uovo con incrostazioni di travertino, conchiglie e ciottoli bianchi che danno vita a una nicchia nella quale scende una cascata d’acqua e l’automa di una gallina che depone un uovo! La parte più suggestiva è quella delle vecchie grotte alle quali si accede attraverso lo “scalino di Stendhal” che fa partire uno schizzo d’acqua: le grotte sono una serie di cunicoli ricoperti in travertino con statue di fauni e di donne nude che si bagnano nelle acque.

Altra attrazione importante è la Fontana Galatea, quasi totalmente costruita in marmo bianco di Carrara e che riporta i simboli delle famiglie Borromeo, Visconti, Litta e Arese. Da non perdere anche il Giardino all’Italiana e la Limonaia, davanti alla quale si sviluppa il giardino rinascimentale.



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