Un appello di Robo Gabr’Aoun, grande amico del nostro sito
“Ciao.
Sono Robo Gabr’Aoun. Come molti fra voi sapranno sono reduce da un anno d’Africa.
Un anno ricco di emozioni grandi, nel bene e nel male, vissuto intensamente tra Sahara ed Africa Australe. In questo che è anche il decimo anno della mia avventura sahariana ho condotto le mie ruote per circa 60.000 km attraverso piste e deserti tra Tunisia, Algeria, Sudan e Namibia in veste di Guida per conto di alcuni tra i più noti operatori turistici. Ne sono derivate svariate cose: un paio di libri in attesa ( inch Allah!) di pubblicazione, diversi articoli sparsi qua e là, centinaia di fotografie, boccette di sabbia, rametti, sassolini, vasi ed altri oggetti fantasiosi che si sono andati ad aggiungere a quella sorta di museo sahariano che è la mia casa in Italia.
Ma le esperienze vissute sono state così tante, così ricche che sento nel profondo il bisogno di condividerle, di esternarle… Di raccontare, e non solo attraverso la carta stampata. Così ha preso vita un progetto: una serata da portare in giro per la nostra Penisola, appunto a raccontare di questa esperienza, di quelle passate e di quelle che, ancora inch Allah, verranno. Un racconto-proiezione-dibattito dal titolo “300 giorni d’Africa”.
No, non vuole essere la narrazione di una impresa, perchè tale non è stata. Semmai il racconto di questo sogno che sono riuscito a realizzare, a vivere. Che non è stato sempre facile e che mi ha lasciato qualche segno doloroso… Ma tanti altri infinitamente gioiosi.
La propongo, quindi, a tutti Voi che, bene o male, siete addetti ai lavori, fate parte della tribù di “quelli che sempre ritornano”… Se avete modo di trovarmi uno spazio nelle vostre città sarò lieto di portare la “mia” sabbia fino a voi.
Fatemi sapere.
Ciao e buona pista a tutti Voi.
Robo”
Speriamo che dalle pagine del nostro sito Robo ottenga visibilità e qualche bella proposta, soprattutto perché siamo certi della qualità, utilità e successo del suo impegno! Per contattarlo cercatelo nella sezione “guide per caso”.