Ultima Razzia: critiche e commenti, Patrizio interviene
Carissimi, BUON ANNO, anche se l’atmosfera è cupa (ma della tragedia asiatica, e dei posti colpiti che abbiamo visitato di recente, ne parliamo in un’altra sede).
Vi scrivo perchè ho letto i vostri commenti ad Ultima Razzia, e vi ringrazio. Ringrazio per l’attenzione e per l’affetto, per le proposte e i complimenti, e anche per...
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Carissimi, BUON ANNO, anche se l’atmosfera è cupa (ma della tragedia asiatica, e dei posti colpiti che abbiamo visitato di recente, ne parliamo in un’altra sede). Vi scrivo perchè ho letto i vostri commenti ad Ultima Razzia, e vi ringrazio. Ringrazio per l’attenzione e per l’affetto, per le proposte e i complimenti, e anche per le critiche, ovviamente! Alcune dicevano che la prima puntata aveva dei punti noiosi o stigmatizzavano la scelta di intervistare VIP e non invece persone comuni. Le persone dotate di visibilità, è ovvio, aiutano il programma ad averne a sua volta: non potete pensare che un programma che parla di libri, musica e cinema, che di per sé sono argomenti poco televisivi, faccia anche a meno di questo aiuto! In ogni caso, permettetemi di spezzare una lancia in favore degli ospiti che abbiamo avuto finora: Elio è stato grande, Fiorucci è stato affascinante, la Parietti (che alcuni di voi hanno criticato) ha detto cose assolutamente non scontate. Per noi, comunque, resta indispensabile una maggior apertura del programma all’esterno, attraverso internet, attraverso interviste a persone normali ecc ecc. Insomma, ci piacerebbe un po’ più di elementi alla Lupo Solitario… La formula è tutta da sperimentare, non abbiamo molto tempo (cioé abbiamo pochissime puntate) ma staremo a vedere. Tra l’altro, IMPORTANTE: le prossime puntate andranno in onda verso le 23 venerdì 7 e poi il successivo giovedì, le repliche non so. Solo su una cosa, decisamente, non mi trovate d’accordo: sul boicottaggio di rete4 o sullo scandalo di chi lamenta che siamo passati a Mediaset. Semplicemente in primavera l’unità ideativo-produttiva che fa capo a Fatma Ruffini, che cura programmi per le reti Mediaset, ci chiama e ci chiede se vogliamo collaborare alla sperimentazione di un format francese dedicato ai libri-dischi-film. Ovviamente abbiamo detto di sì, con piacere. E l’esperienza di lavoro è stata fin qui assolutamente positiva. Questo non significa che siamo definitivamente passati a Mediaset, prova ne sia che contemporaneamente stiamo lavorando a due programmi per Rai3 (Misteri per caso in onda il 10 gennaio alle 13 e poi le ultime puntate di Velisti). Non siamo calciatori, che giocano per il Milan o per la Lazio! Semplicemente andiamo dietro alle idee, nostre o di altri, che ci piacciono. Mi spiace deludere chi vive in un mondo incantato in cui esistono i Buoni e i Cattivi, i Puri e gli Impuri, ma la realtà è molto più complicata. Le reti televisive non sono ancora, per fortuna, simili a dei Partiti o a delle sette. Certo, l’informazione (i telegiornali e non solo) è quasi militarizzata, ma le reti televisive, le aziende televisive, restano ancora soprattutto grandi soggetti editoriali, in cui gli eventuali conflitti d’interesse delle proprietà non inficiano il lavoro di migliaia di persone. Persone che la pensano a modo loro (ho incontrato molta gente di destra in Rai3 e molta di sinistra in rete4!). Noi, per esempio, abbiamo pubblicato con grande orgoglio e soddisfazione per Einaudi. Dovevamo rifiutare perché la proprietà è Mondadori e quindi Berlusconi? Ma vi rendete conto che in questo modo avremmo offeso innanzitutto Einaudi e la sua tradizione, la gente che ci lavora e la qualità dei loro sforzi? Viviamo in un mondo in cui di ideologia ne è rimasta forse troppo poca, ma metterla nel posto sbagliato peggiora ancor più le cose…
Patrizio