Turistipercaso alla BIT: diario di una Guida per Caso!
Quest’anno sono stati predisposti 2 padiglioni per l’Italia del Nord e centro, 2 per quella del sud e le isole, 2 per il resto del mondo. Hanno completato l’esposizione i workshop e la zona denominata collection. I workshop sono spazi in cui si sperimentava: la regione del Friuli ha sistemato un teatrino, altre regioni hanno organizzato dei meeting con gli assessori al turismo, l’aeronautica ha portato un aereo militare, chi ha sistemato un percorso ad ostacoli per il bicicross, chi si arrampicava su strapiombi in plastica, chi in costume da bagno prendeva il sole o giocava a beach volley. La zona del collection era riservata invece a compagnie di voli, catene alberghiere, tour operator o centri di prenotazioni online simultanea su varie strutture.
Numerosissime sono state le manifestazioni che affollavano in ogni momento i corridoi degli stand con balli folkloristici e canti locali. Delle coppie di ballerini indossavano i vestiti tradizionali di un’epoca che ora non esiste più. Un tizio vestito da albero altissimo di frutto girovagava tra gli spettatori increduli. Un altro con un cappello da sultano scriveva in arabo su pezzi banconote il nome di chi glielo chiedeva. Soldati di terre lontane riproducevano il cambio della guardia in una sorta di castello creato per l’occasione. Bellissime le bici fiorite appese delle Fiandre. Durante l’ora di pranzo molti stand di regioni italiane come la Sardegna offrivano assaggini (in realtà erano delle vere portate) di particolari pietanze davvero saporite e mai assaggiate prima. Anche la Puglia e la Sicilia sono state molto presenti, la Puglia anche con le proprie provincie, in particolare ha presentato incontri a tema e ha organizzato una cucina sala bar riservata con tanto di chef e cuochi che illustravano le ricette, gli ingredienti e i vini che venivano offerti. Turismo infatti vuol dire anche cultura culinaria.
In uno dei due padiglione Mondo, lo stand dei Turisti per Caso, con il suo color giallo quasi fosforescente, è stato quello che ha più calamitato l’interesse dei visitatori. Pat, macchina da lavoro infaticabile, e Syusy da buona organizzatrice hanno intervistato sul palco, diversi componenti di Enti del Turismo, in compagnia delle stesse guide per caso: Julia del Sudafrica e Adriana-Didiadry di Florida e Portogallo, Valentina della Repubblica Dominicana e Cristina Modgirl del Giappone.. Tra loro c’ero anch’io Francesco Guidolanda e ho avuto l’onore di essere intervistato assieme a Mirjam Wortmann, la direttrice dell’Ente del turismo olandese in Italia (www.holland.com). Sarà disponibile una video intervista sullo stesso sito web Tpc.
Una fila di belle ragazze con maglietta e capellino giallo Tpc accoglievano flussi di gente regalando a tambur battente giochi, copie del magazine, dvd e Book di Tpc. E’ stato davvero emozionante conoscere da vicino Patrizio e Syusy, le redazioni del sito web Tpc Silvia, Martino e Serena, Alberto Solenghi e Paola del Magazine.
Scattate le ore 11.40 ecco partire il Raduno, aperto con i tamburi e le danze e dei percussionisti kenyoti. Di sicuro il momento più emozionante è stato guardare da vicino i fortunati vincitori che l’Ente del Turismo Olandese in Italia ha gentilmente offerto ad una coppia estratta tra il pubblico. Un viaggio davvero ‘all incluse’: dall’aereo, alla sistemazione in hotel a 5 stelle e persino ad una discount card per girare liberamente senza pagare e visitare musei e attrazioni di Rotterdam. Sono curioso di ricevere loro notizie quando pubblicheranno il loro diario di viaggio su Turisti per Caso. Fortunatissimi perché sono stati estratti tra 500 persone (poi ridotti ad un numero inferiore) che iscrivendosi come primi al sito web Turisti per Caso hanno avuto in regalo il biglietto per entrare alla Bit. Ma non sono stati gli unici ad ottenere regali. Molti tra tutti quelli che hanno partecipato al raduno, hanno ricevuto lettori Mp3, ombrellini e smart box.
Ancora prima, rispondendo all’invito della redazione, alcuni di loro ha presentato in modo curioso e divertente alla platea il souvenir preferito acquistato da un viaggio particolare: dagli ombrellini parasole giapponesi ai portafortuna egiziani, ai ciondoli del Messico, ai cappellini antimosche australiani e persino al cibo degli astronauti acquistato a Cape Canaveral. L’evento spostato in una retro saletta realizzata appositamente per accogliere gli affezionati di Tpc, ha trattato da subito le funzionalità del nuovo sito, rinnovato sia graficamente che in navigabilità secondo i canoni che oggi sul web distinguono una risorsa di qualità e i cui contenuti sono facilmente accessibili e individuabili. Frutto dell’esperienza di anni, in prima vista lo spazio agli stessi lettori con l’itinerario di viaggio e tutti i contributi tra foto e video. Grazie ai recenti mezzi del web, gli autori hanno voluto dare ancora una maggiore visibilità a quello che da sempre è stata la loro più grande forza, la richiesta di contributi da parte degli stessi fruitori da mettere a disposizione di una community che oggi si è rafforzata quanto mai. Syusy ha persino lanciato l’invito a pubblicare in questo spazio alcuni video che riguardano la precedente attività teatrale e tv, non avendo avuto loro, in passato la possibilità di conservarne traccia per sistemi di registrazione divenuti oggi obsoleti.
Nel sito web un sistema di ricerca consente la facile individuazione per località geografica delle proposte di viaggio. L’annuncio poi della collaborazione reciproca e sinergia tra il canale tradizionale e quello di internet, che ha portato visibilmente un maggior afflusso di lettori ad entrambi i settori e che ha consentito a Turistipercaso Magazine di essere la rivista di turismo più venduta d’Italia. Il cartaceo, che costa appena più di 1 euro, è riuscito dove altri giornali del settore hanno fallito dopo un primo tentativo nel raccogliere consensi.. Il segreto probabilmente sta, oltre che nel carisma e nel saper fare di Pat, Syusy e delle rispettive redazioni, web e casa editrice, anche nel fatto che vengono divulgate informazioni certe e sperimentate dagli stessi turisti che in questo modo forniscono un servizio reale, autorevole, credibile e affidabile. L’idea delle guide per caso nacque infatti dalla genialità di Martino che nei primi anni di attività del sito web, non riuscendo a rispondere a tutte le richieste che in grande quantità pervenivano alla risorsa, propose agli stessi visitatori, esperti di una precisa località visitata di rispondere a nome di Tpc a chi voleva avere dettagliate informazioni di viaggio sperimentate concretamente.
Hanno completato la manifestazione l’illustrazione degli sviluppi del Progetto Que Ecuador per il turismo solidale ad opera dell’Associazione ProGeo con la quale Turistipercaso collabora attivamente. Il contributo anche finanziario di Tpc porterà alla costruzione di un edificio scuola, realizzato sulla base dei progetti eco sostenibili degli studenti di Ingegneria dell’Università di Bologna.
Colgo l’occasione per salutare tutti loro e tutti voi fruitori di Turisti per caso .. Alla prossima..