Turisti per caso, sognatori per scelta: Parola di Pepa!

Steve ha intervistato Pepa
Steve, 02 Lug 2002
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Steve ha intervistato Pepa

Cosa fa una disperata maestra di una classe di monelli quando non sa più a che santo votarsi per farli stare buoni e tranquilli??? Cerca di farli sentire grandi, responsabilizzarli, coinvolgerli nel proprio lavoro… Tutto purchè la smettano di fare casino! Siete d’accordo? Non è chiaro? Insomma mi ha richiamato Martino! “Novità nell’ambito delle interviste” annuncia!… Non sarà più lui ad occuparsene ma lascerà fare a noi! TPC che intervistano altri TPC…Bell’affare e, ancora una volta, chi ti becca per primo? Ma Steve, figuriamoci, ormai ipercollaudato assorbitutto, mago nella pulizia di caselle postali saturate, indomito moschettiere che combatte a colpi di tastiera…O forse semplicemente l’unico che non dice mai di no…Insomma ancora io! Sì sì, sì lo so che non ne potete più, ma pensateci bene… In pochi mesi da sconosciuto a intervistato e ora addirittura intervistatore… Wow, me lo diceva mia nonna che avrei fatto carriera!! Scherzi a parte, l’idea non è altro che un ulteriore passo verso il progetto finale, quello che vedrà una sempre maggior interattività tra la Triade Suprema – Pat, Syusy e Martino – ed il popolo dei TPC. Un sito fatto non solo “per” ma soprattutto “da” noi Turisti Per Caso. Abbiamo cominciato con i nostri racconti di viaggio, proseguito con le Guide, adesso una serie di panoramiche personali fatte in casa… Così, tanto per conoscerci meglio! Mi ha dato appuntamento a casa sua ed ho paura di arrivare in ritardo! In taxi ripasso le domande…Devo essere deciso ma discreto, professionale ma amichevole…Ce la farò?? Oddio oddio oddio… Certo che un’intervista di tale spessore al primo giorno di lavoro è un bel colpo, ma che responsabilità, ragazzi! Arrivo al suo superattico a due passi dal Duomo, 19 metri quadrati di lusso sfrenato, raccontano le riviste di gossip più aggiornate, uno dei salotti più “in” della capitale lombarda. Sono nervosissimo, ho le mani sudate, il respiro affannoso, le ginocchia che tremano…Mi avvicino al campanello.. Pep-pep-pep…Che trillo celestiale!! Mi apre il maggiordomo… Ha una faccia conosciuta…Ma sì accidenti, è il signor Bistefani, quello dei Krumiri…Ma cosa ci fa qui??? &La signora ha rilevato la fabbrica” mi sussurra compito, “adesso tutta la produzione è per suo uso personale”…Peeerò, penso io! Poi entra e mi annuncia. Vengo ricevuto, varco la soglia e…Rimango a bocca aperta. È molto di più di quello che ci si potesse anche solo immaginare!!! Giovane e bella come una dea è li, nel mezzo della sala, in una vasca da bagno a forma di gianduiotto colma di cioccolata fondente densa e invitante. Da tre rubinetti perennemente aperti altrettanti zampilli di cioccolato fondente, bianco e variegato cadono su di lei accarezzandola dolcemente mentre su di un tavolino un vassoio di torrone è ricoperto da pezzetti di frutta fresca. Con innata eleganza li prende uno ad uno, li intinge nella vasca e poi li assapora… Che fondue principesca!!!. Altro che Poppea e latte d’asina!!!!! Shampoo alla nutella, dentifricio al burro di arachidi, saponette di marzapane, crema esfoliante al croccante di mandorle… Un trionfo estetico ed olfattivo! Che classe! Che donna!! E come se tutto ciò non fosse abbastanza, ecco che in un angolo tre eunuchi pasticcieri instancabilmente sfornano paradisiache creazioni di alta scuola che lei, con grazia regale, di tanto in tanto assaggia. Il quarto si occupa di Milka, la mucca lilla, la mascotte di casa alla quale la signora è affezionatissima, che pascola beata vicino alla finestra nord, quella rivolta verso la Svizzera.

Anche l’arredamento non tradisce le attese. La parola “kitsch” è sconosciuta in quest’angolo di bel mondo. Su mensole incastonate di Smarties e M&M’s colpiscono i souvenir dei suoi numerosi viaggi: una lisca di balenottera azzurra dei mari artici, chele svuotate d’aragosta gigante del Maine, lo scheletro di un cinghiale greco con ancora la mela (il torsolo) in bocca, la collezione di container di patè de fois gras francese, la rotellona di liquirizia Haribo usata per il bungee-jumping in Nuova Zelanda, la Paellera Valenciana di 2 metri di diametro e così via. E poi alle pareti i trofei di caccia più preziosi, vere perle dell’home design, le teste degli animatori di villaggi turistici, eliminati secondo le più antiche tecniche tradizionali: strozzati con il braccialettino dell’all inclusive, trafitti con gli ombrellini di carta degli aperitivi, impiccati con la corda della rete del beach volley… Ripeto… Che donna!!! Che classe!!! Come dite? Non avete capito di chi stiamo parlando? Ma ma come?…Scusate, l’emozione e l’inesperienza giocano spesso brutti scherzi… Rimediamo subito. Ladies and Gentleman, I’m very proud to introduce the one and only…PEPA!!!!!!

CIAO STEVE, mamma che emozione, aiuuuuutttt! Accomodati pure sul mio puff di panna plasticata e… Abbi pazienza, bevo un sorso di cedrata per darmi una calmata: gradisci anche tu? Ecco qui.

Porca paletta, ma è incredibile fare un intervista per il sito di Tpc… Quale onore…Oddio sono emozionata… Sto somatizzando… Sto diventando viola… Mi sento un po’ Wanda Osiris e un po’ Cappuccetto Rosso: che devo fare? Ah si, rispondere alle tue domande. Eccomi, sono pronta vai, chiedi, interrogami…

Raccontami un po’ come hai conosciuto il sito, Pepa. Il sito, già…

Mi ricordo ancora la prima volta che ho messo piede qui dentro: da vera aficionada del programma di Syusy e Patrizio, mi sono detta: “esisterà anche un sito annesso e connesso, no?” Ebbene si, esisteva.

E da quando ci sono entrata non ne sono più uscita. Sai Steve, io non sono una frequentatrice di community e normalmente quando navigo svolazzo da un sito all’altro come una farfalla: non mi fermo mai più di un tot. Ma Tpc per me è qualcosa di speciale, passami la metafora: è come quando uno viaggia, viaggia da un luogo all’altro prendendo da ogni luogo quello che gli serve. Poi arriva in un posto nuovo e lì si ferma perché dentro ci trova tutto quello che gli piace e che sta cercando: i peregrinaggi del Patrizio e della Syusy, la possibilità di accedere ai loro viaggi, di consultare gli itinerari degli altri TPC prima di partire, l’opportunità di raccontare i miei viaggi, di dire la mia sui forum e di parlare di cucina di cui sono appassionata …Ma ti rendi conto, Steve? Io ho potuto provare nuovi piatti suggeriti dai TPC e mettere on line i miei esperim…Ehm, le mie ricette: Martino le ha pure cucinate e mangiate! Qui si può parlare di risotto alle fragole e pollo al curry e yogurt come se niente fosse! E la gente ti ascolta! E che gente…

In che senso, cosa vuoi dire?

Pepa Voglio dire che uno degli aspetti di questa community che più mi ha sconvolto è la sua incredibile eterogeneità; è stata una delle prime cose che ho scritto a Martino via Posta e Risposta: qui trovi gente di qualsiasi credo politico, con punti di vista antitetici sui fondamentali della vita ma il bello è che ognuno dice davvero la sua: anzi, spesso nascono degli “scontri” dialettici stimolanti ed ironici che possono durare giorni. Se dovessi tracciare un profilo del Turista per Caso sarebbe quasi impossibile! L’universo TPC è troppo ampio e sfaccettato per circoscriverlo in semplici classificazioni; certo, ci sono degli aspetti che ci uniscono tutti: la passione per i viaggi, il voler sapere e vedere il più possibile di questo pianeta, magari esplorando anche il paese di fianco a casa propria; il volerci conoscere a vicenda attraverso i forum e carpire sfumature e caratteristiche dei nostri compagni di viaggio virtuale. Il cogliere da una frase un aspetto della personalità di Andrea o di Megane per esempio, immaginare il volto di Elisa, figurarsi Paolo che in due nanosecondi trova notizie,canzoni, poesie appropriate per ogni argomento (ma come farà? Avrà una biblioteca di floppy archiviati in ordine alfabetico per tematiche?) O immaginare te, Steve, che scendi di casa in quel di Madrid e vai a fare quattro passi al Parco del Buen Ritiro o un salto al mercato del Rastro la domenica mattina (e al rientro ti fermi all’Almendro 13 per un paio di tapas…).

Ti confesserò una cosa : non l’avrei mai detto, non potevo immaginarlo, non l’avevo previsto ma io mi sto affezionando davvero a questa banda di pazzi, non potrei più farne a meno credo, sono il “mio vizio” più bello!

A proposito: pensi di incontrare le altre persone dei forum? Perché no? Anzi per essere più precisa, pur avendo mancato il raduno del 15 giugno (sigh), una l’ho già incontrata: è Daniela, appassionata di libri di viaggio e di Chatwin. E’ stato emozionante. Man mano che mi avvicinavo al luogo stabilito per l’incontro la mia curiosità aumentava. Ci siamo date appuntamento in centro vicino a dove lavora lei. Io mi sono subito giocata il titolo di persona seria e precisa: l’aspettavo infatti davanti a una pasticceria che non centrava assolutamente un piffero con quella che lei intendeva; la poverina mi ha dovuto raggiungere lì. Ma superato questo primo, fantozziano inconveniente, conoscerla è stata una gioia. Sono mesi che ci parliamo sui forum, che leggo i suoi interventi! Era ora, no? Fino a poco tempo fa non avrei mai pensato di uscire con qualcuno conosciuto su Internet: mi sarebbe sembrato “strano”. E invece sai cosa ti dico? Che in questo caso è la più ovvia e naturale conseguenza! Purtroppo non tutti abitiamo a due passi l’uno dall’altro quindi non è sempre così facile vedersi, ne parlavo proprio qualche giorno fa con Megane. Lei è stata la prima che ho conosciuto su Turisti per caso: mi ricordo ancora che le avevo dichiarato su un forum quanto mi fosse simpatica a pelle. E ora che la conosco meglio e che la sento spesso non posso che confermare la mia prima impressione: Megane, accidenti a te, ma perché abiti a Palermo? Ma vieni qui, vieni dalla Pepa che ti ospita nel suo loculo e ti fa una cotoletta con la C maiuscola!

Cos’è il senso dell’umorismo per te? E’ il sale della vita. E’ quello che mi fa ridere anche quando magari vorrei piangere. E’ il sapersi prendere non troppo sul serio. Io non potrei parlare o vivere con persone che non hanno senso dell’umorismo. Per me è fondamentale..Un po’ come il sugo sulla pasta o le scarpe sotto i piedi.

Ma a te da dove viene a chi lo devi? Mah… Credo alle persone che ho incontrato nel corso degli anni e alle situazioni che mi si sono parate davanti…

Quand’ero piccola ne avevo pochino di sense of humour, anzi ero un po’ permalosetta, lo si è visto anche sul forum “figure di m…” con l’episodio di carnevale… Ma ne ricordo un altro che mi aveva irritato parecchio e che dimostra come si cambia con gli anni: quella volta che la mia amichetta del cuore, fuori dal cinema Disney,aveva detto: “dai, dai, giochiamo a Cenerentola: facciamo che io ero Cenerentola e che la Franci era Anastasia e la Paola era Genoveffa e la Gaia (che sarei io) …La Gaia è il papà di Cenerentola. Ah Ah Ah!” Beh, io non ci trovavo proprio nulla da ridere.

Va bene che i bambini non sono famosi per essere pieni di spirito ma questa cosa mi aveva dato parecchio fastidio, anche se in realtà poteva andarmi peggio : la mia amichetta avrebbe potuto dire “la Gaia è la Matrigna” e allora si che mi sarei arrabbiata sul serio… Ma, uffi, anche il papà di Cenerentola…Era un essere insulso, uno sfigato, per di più defunto, che si era fatto impapocchiare da una donna con la scucchia, brutta e cattiva. Quindi la mia reazione ai tempi fu quella di ribadire senza tanti fronzoli: “non dire scemate e vai a quel paese” (quello di Cenerentola, appunto) con conseguente sberla di mia madre che, ahimè, era presente.

Oggi probabilmente direi alla mia amica : “scusa hai dimenticato la fatina, ecco facciamo che io ero la fata Smemorina: salagadula magicabula bibidibobidibu…” . E l’avrei fatta sparire in un puf (scheeeeeeeerzo).

Sai Steve, le persone con senso dell’umorismo mi attirano molto, quasi come un’ape sul miele: non so, spesso provo una sorta di complicità immediata e le cerco costantemente. E devo dire che qui dentro su Tpc di gente divertente ce n’è davvero parecchia, si vede da quello che scrivono e da come lo scrivono…Forse è l’ingrediente fondamentale. Se pensi a cosa viene fuori su forum come il Bla Bla o il Crazy Tour, si potrebbe trovare materiale per un libro di satira!

Tu hai mai scritto prima di farlo qui? Eeeeh, Steve, questa è una lunga storia… Dunque nel lontano milenovecent…Noooo, la faccio breve: la risposta è si, a me è sempre piaciuto scrivere, è una grande passione, per me stessa e per gli amici lo faccio da sempre, da quando ho preso la penna in mano. E’ un modo per esprimere quello che ho dentro, per convogliare le energie, per immortalare una situazione, uno stato d’animo che poi riaffiora non appena rileggo le mie parole. Io scriverei per ore. Non mi stanco mai. Non smetterei mai. Ed è un onore quando gli altri leggono quello che scrivo: sentirmi dire “mi hai fatto morire dal ridere col tuo racconto” o “il tuo itinerario è mitico” mi dà soddisfazione, mi commuove, è innegabile.

Comunque è un’antica passione: il mio racconto “greco” di Thassos la Verde per esempio è di qualche anno fa ed è il più vecchio tra quelli che ho messo in rete. Tra le varie cose ho scritto anche una decina di racconti e qualche poesia, magari un giorno se avrete voglia ve li farò leggere…

Cosa mi dici dei partecipanti dei forum?

Pepa in Thailandia 2001 I miei amichetti, vorrai dire: potrei dilungarmi per ore ma vado di sintesi “gastronomica”: Megane: dolce e vitale allo stesso tempo, se vivesse qui la vedrei spessissimo, lo sento… Se fosse una specalità gastronomica sarebbe… Na bella spaghettata con pomodorini freschi e basilico (uno dei miei piatti preferiti). Paolo: come parlo con lui di gastronomia e della mia città non lo faccio con nessuno. E poi ha la capacità di farmi ridere : mi fa venire in mente un chilogrammo di focaccia di Recco e un pollo Thai (nooooo Paolo non sei tu il pollo, su dai…) Elisa: tenera e forte allo stesso tempo; la definirei un torrone morbido Fly: una persona affascinante e particolare. Potrebbe essere… Una frittura mista di pesce, bella croccante con salsa al limone Eloisa: Eloisa mi sa tanto di frizzantina, le ho parlato per telefono è di una simpatia unica. Io la vedo come un bel gelato fresco con ripieno di caramella effervescente: rigorosamente ricoperto di cioccolato. Daniela: tasto pronto come le sue battute: un bel risotto allo zafferano direi Andrea C: beh, io sono sensibile al potere della parola. E lui ne ha tanto. Leggerlo per me è un piacere. Andrea lo vedo come un bel calice di vino da meditazione Costanzo: simpaticissimo, divertente, un piattone di bucatini all’amatriciana Lorecoll: acuta, ironica, la sento moooolto vicina dopo la confessione della comune passione per Aran Banjo…: non so, la vedo come un aglio olio e peperoncino! Poi sono tanti altri i turisti per caso, si sa, Marco, Giò, Rambutàn, Annie, Susita, Francesco … Aahhhhhhh già, ci sei anche tu Steve! Beh tu sei eclettico come Stanislao Mulnisky di Alan Ford e avventuroso come Indiana Jones nell’Ultima Crociata (quanti combattimenti abbiamo fatto insieme sui forum con le spade laser di Steve Skywalker e Pep Kenobi…). Sappi comunque che per me sei un bel piatto di Jamon Serrano e Pata Negra: da consumare possibilmente in jeep, su uno sterrato malese mentre i nemici di Tremmalnaik ci inseguono imbufaliti. Ole’! Beh poi una menzione a parte va a Martino, il “fratellone virtuale” di tutti noi, l’eroe che tira avanti la baracca e che ci permette di ridere e sognare all’inverosimile. Il mago che ha estratto dal cappello di TPC il gioco delle Guide per Caso: dico gioco perché mi piace pensare che sia divertente e stimolante, ma sarà una cosa seria, lo so! Anch’io, come te, sarò una Guida: per Milano, Madrid e i loro ristoranti: Milano è la mia città che a volte odio e più spesso amo. La conosco parecchio visto che ci vivo da sempre e credo sia un luogo che merita di essere “scoperto” con l’aiuto di chi lo conosce e gli vuole bene come si può volerlo alla propria città; Madrid è il mio punto debole, la città dove scappo ogni San Silvestro da quattro anni a questa parte: per me è la vera Spagna, el corazòn! Quando ho una passione per un luogo come Madrid, o quando credo di conoscere i lati più nascosti di una città come Milano, diventa irrefrenabile per me la voglia di raccontarlo agli altri, di condividerlo e dire a chi lo vuole sapere “ehi, lo sai che a Milano ci sono un sacco di cortili con atelier di pittori?” e che “oltre al Naviglio Grande e al Pavese c’è anche la Martesana?” e che “a Madrid vicino al Paseo de Sant’Ana c’è un centro culturale fantastico dove puoi sorseggiare in tutta calma un bicchiere di vino?”.

Ma come sono i viaggi della Pepa? Tutti avventura o tutto relax? Ma dai che lo sai! Io non amo molto i viaggi organizzati: credo di averlo dimostrato ampiamente nel mio resoconto del viaggio a Santo Domingo, dove peraltro mi sono divertita da morire perché per fortuna sono riuscita, insieme ai miei compagni di vacanza, a conoscere e vivere un po’ di quello che c’era laggiù, al di fuori dall’albergo.

Pepa in Messico 1998 Il mio viaggio ideale è un mix tra avventura, scoperta, socializzazione locale e relax finale. Un po’ come è avvenuto con il mio tour del Messico: Citta Del Messico, Chiapas, Yucatan Maya e Isla Mujeres per finire in bellezza e rigenerarsi.

Adoro viaggiare senza avere tutto precostituito: sono un po’ il prototipo della turista “fai da te”, parto all’avventura, solo una prenotazione per la prima notte e poi stooop, seguo un itinerario prestabilito e deciso da me e il mio fidanzato, grande e costante compagno di viaggio degli ultimi cinque anni: scopro ogni cosa poco a poco, senza correre, mi lascio sfiorare da tutto quello che può rivelarmi qualcosa di un luogo o di un popolo, mi sciolgo davanti a un tramonto o a un panorama di sorrisi balinesi; a volte incappo in situazioni surreali e ridicole, è inevitabile, ma anche questo fa parte del gioco: altrimenti sui miei diari di viaggio, scusate, cosa scrivo?!

Inventati uno slogan da mettere in home, che possa diventare un po’ la bandiera del sito Ehmmmmm…Va bene ci provo, mi butto…

Turisti per caso Sognatori per scelta oppure Turisti per caso Viaggevolissimevolmente oppure Turisti per caso Tutto il resto è noia

A proposito di bandiere, come la disegneresti una di TPC… Te la immagini sventolare su Adriatica!??!

Mah, innanzi tutto non la farei a forma di bandiera, troppo banale: -potrebbe essere a forma di Patrizio e Syusy (ormai la loro è una sagoma inconfondibile come il baffo della naik) con dentro un collage delle foto di tutti noi e di traverso una bella scrittona TURISTI PER CASO! -Oppure a forma di mortadella (omaggio a Bologna) -Oppure a forma di tovaglia a quadretti bianchi e rossi: e qui e là, al posto di un quadratino bianco o di uno rosso, i nomi dei Turisti: e sopra a tutto, sopra ogni cosa troneggia l’immancabile sigla : TPC, TPC, TPC! Cooome chi mi chiama? Ah si, giusto, graaazie ragazzi: guarda qui Steve, sono pronti i dolcetti preparati freschi freschi dai tre eunuchi pasticceri: che presto diventeranno quattro, sai ho appena assunto un certo Moreno… Ha lavorato un po’ in Corea… Per caso lo conosci?



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