Tra i mille monumenti di Roma ci sono dei chiostri segreti che devi assolutamente visitare: e puoi entrarci gratis!
La città delle mille chiese, dei mille monumenti e per la quale non basta una vita intera per carpirne segreti, bellezze e contraddizioni. Si può dire tutto di Roma e allo stesso tempo non descriverne che una minima percentuale, ma ciò che non le si può dire è che manchi di luoghi da visitare. A volte talmente evidenti da mozzare il fiato, spesso ancora poco conosciuti ma non per questo meno degni di nota. E quest’ultimo è il caso dei chiostri di Roma, luoghi celati alla vista dei più che possono però rappresentare una originale deviazione dai soliti itinerari turistici. Con una interessante sorpresa: a parte l’ultimo, infatti, sono tutti accessibili gratuitamente.
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Tempio di Apollo in Circo, Rione Campitelli
Anche conosciuto con il nome di Tempio di Apollo Sosiano, questo sito archeologico della Capitale si trova non lontano dal Teatro Marcello e dal Tempio Maggiore, il più importante luogo di culto ebraico di Roma. La serie di portici che faceva parte del fu Campo Marzio (tra cui quello di Pompeo, di Minucio, d’Ottavio, di Filippo e il più celebre Portico d’Ottavia, oggi parte dell’allora Ghetto di Roma) offre questo scorcio dell’Apollo in Circo, uno spazio di cultura e pace con angoli verdi da cui si gode una magnifica vista del già citato Teatro Marcello.
Chiostro della Chiesa di San Cosimato, Trastevere
C’era un tempo in cui il biondo Tevere era davvero un fiume limpido, e su cui affacciavano delle spiagge di sabbia dorata, proprio come stare al mare. Di quei tempi non c’è più memoria nel fiume di Roma, ma una cosa rimane: la Chiesa di San Cosimato, ovvero dei Santi Cosma e Damiano, a Trastevere. La chiesa, che fa parte del millenario Ospedale Nuovo Regina Margherita, vede anche la presenza di un magnifico chiostro medievale, costruito circa nel 1240 e considerato uno dei più grandi di Roma, con lati da oltre 40 metri. Al suo interno ci sono numerosi sarcofagi, colonne e antichissimi reperti risalenti a varie epoche, che rendono la visita ancora più interessante.
Chiostro della Chiesa di Sant’Onofrio, Gianicolo
Fondata da un eremita proveniente da Palena in Abruzzo, la comunità monastica di Sant’Onofrio al Gianicolo è un luogo di culto del Quattrocento. Sebbene sia strano pensare che nella caotica Roma di oggi ci sia spazio per l’eremitaggio, seicento anni fa le cose erano ben diverse. E anche adesso, passeggiando nell’elegante chiostro di Sant’Onofrio, si respira un’aria di spiritualità circondata da grandi capolavori dell’arte, come le lunette del Cavalier d’Arpino oppure le stanze dove soggiornò, e morì, Torquato Tasso nel 1595 e a cui è dedicato un piccolo museo.
Chiostro della Basilica di San Giovanni in Laterano
La più importante, a livello dogmatico e spirituale, delle quattro basiliche di Roma e quella dove insiste ancora oggi la Cattedra di San Pietro è l’Arcibasilica papale di San Giovanni in Laterano. Ancor prima di San Pietro, San Paolo Fuori le Mura e Santa Maria Maggiore, questo luogo di culto racconta la storia religiosa e architettonica della nostra Capitale. Ma se tutti conosciamo le sue magnifiche sorti e progressive, forse non si può dire lo stesso per il suo chiostro. Esistente sin dalla sua fondazione, al centro vi era collocato l’antico Pozzo della samaritana in cui venivano raccolte le acque piovane. Il complesso architettonico è invece di gusto bizantino con influenze arabeggianti, dominato da 125 archetti con colonne tortili che sostengono un ampio loggiato. Al suo interno c’è spazio anche per diverse opere di Arnolfo di Cambio, oltre alla riproduzione della bolla di Papa Gregorio XI che riaffermava il primato religioso dell’Arcibasilica lateranense.