Tokyo orizzontale
La storia di un amore sprecato e di uno realizzato, e di una città immensa e piccolissima, insonne e paziente, gelida e sensuale
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Se New York è una mela, Tokyo è un melograno. È dolce e sensuale, ma anche amara. In sé racchiude tanti chicchi, tutti schiacciati l’uno contro l’altro in una forzata convivenza, eppure sempre e inesorabilmente soli. A volte, però, qualche chicco si ribella. Così, può succedere che quattro giovani – le cui strade si intersecano in modo raffinato e sensuale – si incontrino per caso, una notte a Shibuya, il quartiere più folle Della città, e decidano di avvicinarsi per provare a colmare quella invisibile distanza. Qualcuno lo fa per inseguire una favola d’amore, qualcun altro per lenire il dolore di un passato ingombrante, un altro ancora per cambiare vita e non farsi più trovare.
Parliamo di Tokyo orizzontale, il romanzo d’esordio di Laura Imai Messina, scrittrice italiana che abita a Tokyo da 10 anni, in cui vengono inoltre descritti alcuni quartieri, i locali, la metropolitana, e il profilo della dittà. Tokyo orizzontale è, insomma, la storia di un amore sprecato e di uno realizzato, e di una città immensa e piccolissima, insonne e paziente, gelida e sensuale.