Sospesa la pubblicazione dei DVD, I Misteri di Syusy Blady continuano !dal vivo”!
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La catastrofe di Tunguska
Venerdì 24, a Bologna, nell’Aula Absidale di Santa Lucia la nostra instancabile Indiana-Jones-in-gonnella interverrà alla conferenza sull’enigmatica catastrofe di Tunguska.
I fatti: la mattina del 30 Giugno 1908 un’esplosione udita a 1000 chilometri di distanza deflagra in piena Siberia polverizzando all’istante 2150 chilometri quadrati di tundra, e sviluppando una potenza di qualcosa come 10 megatoni (diciamo 500 delle atomiche sganciate su Hiroshima). Per intenderci: se un’esplosione del genere si verificasse nell’Aula Absidale di Santa Lucia, si troverebbe parcheggio ovunque fino a Forlì.
Così sui due piedi, agli scienziati dell’epoca è venuto da diagnosticare il potente impatto di un meteorite sulla Terra, o addirittura di una cometa; ma sfortunatamente nessuno di questi illustri quanto imbarazzati geologi ed astronomi ha mai localizzato con certezza il cratere, che è un po’ come se in un giallo di Agatha Christie non si trovasse il cadavere.
La (ovvia) penuria di testimoni diretti ha legittimato le ipotesi più pittoresche, e le lacunose trattazioni scientifiche dell’epoca le hanno avallate fino a promuovere l’evento ai confini del mito: UFO, antimateria, premonizioni apocalittiche e quant’altro andarono a impinguare cronache e immaginario collettivo. Ma a complicare la vita alla leggenda interviene nel 1991 proprio l’Università di Bologna (nelle vesti del suo Dipartimento di Fisica), che avvia una serie di studi e spedizioni volti a indagare la natura del “sasso” in questione, e a eliminare quantomeno qualche ramo secco dalla bibliografia ufficiale. Grazie a questo manipolo di caparbi ricercatori, oggi conosciamo il luogo dell’impatto e l’origine dello straordinario fenomeno.
Il convegno (con mostra di reperti originali) sarà proprio un’occasione per fare il punto sulle scoperte effettuate e sui pericoli rappresentati dai NEO (Near Earth Objects) in generale, e potete scommettere che Syusy avrà qualcosa da obiettare, dei dubbi da insinuare, delle teorie da controproporre.
Se da sempre provate idiosincrasia per le versioni ufficiali, per i casi risolti e le archiviazioni delle indagini, l’appuntamento è in Via de’ Chiari 23, dove Syusy offrirà il contraddittorio ad altri illustri convitati: Ing. Demetrio Egidi (Direttore Agenzia Regionale di protezione civile), Dott. Mario Di Martino (Astronomo presso l’Osservatorio Astronomico di Torino), Dott. Umberto Guidoni (Astronauta), Prof. Eugenio Riccomini (Docente di storia dell’arte), Mons. Giovanni Catti (Sacerdote diocesano). A moderare il dibattito (e mai locuzione fu meno tecnica) il prof. Flavio Fusi Pecci (Direttore Osservatorio Astronomico di Bologna).
Dio è nato donna
E per rimanere in tema di contraddittori, Sabato 25 Ottobre Syusy sarà ad Orvieto a presentare il suo video “Dio è nato donna”, che -fin dal titolo- costituisce un piccolo manifesto della necessità di riscrivere se non la Storia quantomeno i sussidiari, anche e soprattutto quando questa operazione fa storcere qualche naso.
L’indagine condotta da Syusy in questo documentario affronta il tema del mito della Creazione per scoprire che ha radici declinate al femminile! Sono molti infatti i culti arcaici di cui ci è giunta notizia diretta (tramite i reperti) o testimonianza che offrono una raffigurazione del principio originario dalle sembianze inequivocabilmente femminili: la famosa (e formosa) Dea Madre. Niente di strano se nel tentativo di spiegarsi chi siamo, dove andiamo e soprattutto da dove veniamo qualcuno abbia sentito l’esigenza di tirare in ballo una mamma universale, eppure…
“Già nel titolo” dice Syusy “il video ha suscitato resistenze da parte di gente che non capisce che non si tratta di una provocazione blasfema, ma di capire che esiste un sacro femminile arcaico…”. Resistenze che hanno inesorabilmente ridotto lo spazio televisivo a disposizione di tematiche… non allineate come quelle espresse dalla pellicola in questione, la cui dimensione ideale, a detta della stessa autrice, è e resta dunque quella del dvd, della pubblicazione capillare resa possibile dalle edicole, svincolate dalle logiche dell’audience.
Non a caso “Dio è nato donna” faceva proprio parte della collana di dvd destinati alle edicole dal titolo “I misteri di Syusy Blady” e la cui pubblicazione è stata interrotta a seguito di un contenzioso con la RAI non ancora appianato/in via di risoluzione. Ma nel frattempo l’interesse via via suscitato dalle proiezioni di questo documentario costituisce lo stimolo che spinge Syusy a diffonderlo ovunque ci sia spazio per un punto di vista “altro” su tematiche così delicate, e l’ultimo spazio in ordine di tempo lo metterà a disposizione la città di Orvieto.
Esserci sarà dunque un modo per ribadire l’importanza non già di mettere in discussione la storiografia ufficiale (oltre che se stessi), ma di ampliarla con le testimonianze di chi all’interno del dibattito stenta a trovare il proprio turno di parola.
Emiliano Frignani Redazione Turistipercaso.It