Sono loro le 10 isole più belle della Grecia da scoprire quest’anno
Isole più belle della Grecia: quali sono e perché vale la pena visitarle?
Indice dei contenuti
Amorgos
Folegandros
Karpathos
Zante
Symi
Antipaxos
Paxos
Antiparos
Santorini
Koufonissi
Amorgos
Amorgos è l’isola più orientale delle Cicladi, perla nascosta in cui sognare ad occhi aperti. Uno dei primi e più importanti centri della storia cicladica, conosciuta per la calma, il suo monastero e le acque profondamente blu. Prima della lista fra le isole più belle della Grecia.
Perché visitarla? Ruvida e ventosa. È la prima della lista e come le altre è perfetta per fare delle foto, fra le spiagge blu cobalto, ma con un twist. Ha pochi abitanti e tanti piccoli luoghi da vedere in tutta tranquillità. Se avete bisogno di una vacanza lontani dalla ressa, in una lochescion ancora un po’ selvatica e senza dover spendere un patrimonio per luoghi da copertina, bingo. E poi è ventosa: rispetto a molte isole, ha poche zanzare.
Cosa vedere. Nel modo più assoluto, il monastero di Panagia Hozoviotissa sullo strapiombo, nella parte a sud. Un monastero che, se non ci si avvicina o si gira in barca, è quasi invisibile, imbiancato a calce fra le rocce. Costruito per proteggere un’icona sacra dell’812, che custodisce assieme a manoscritti in pergamena. Secondo poi, la chora, villaggio-capitale di Amorgos, labirinto di stradine strette ed affascinanti case bianche. Alla punta sud-ovest ci sono i ruderi dell’acropoli di Arkesini. Ah, provate un po’ di Rakomelo, liquore fatto da grappa e miele 25°, che usano come noi usiamo il vin brulé.
Come arrivare. Non ci sono voli diretti per Amorgos: il metodo più facile, tramite aereo, è arrivare ad Atene per poi andare al porto del Pireo. Da lì si prende un traghetto per Amorgos, ma la si raggiunge anche da Santorini e la più conosciuta Mykonos.
Folegandros
Folegandros, altresì conosciuta come Policandro, è una isolina piccina piccina con circa 650 abitanti. Meno attrezzata di Amorgos, è una meta ottima a chi piace anche una sana scarpinata. Seconda in lista fra le isole più belle della Grecia.
Perché visitarla? Ruvida ma piccina, ma anche proporzionalmente più affollata di Amorgos (in caso, potete preferire giugno e settembre). È più grezza anche nelle spiagge ed è piena di ristorantini; la chora è completamente pedonale.
Cosa vedere. Sicuramente la chiesa di Panagia, dedicata all’Assunzione della Madonna e si trova sopra la scalata di Hora. A un quarto d’ora dalla piazza di Punta. La chora di Folegandros è caratteristica per le sue 3 splendide piazze tutte in fila. Le spiagge di Folegandros non sono attrezzate e la maggiorparte è raggiungibile solo a piedi, ma i paesaggi sono meravigliosi e le camminate possono durare anche un’oretta e mezza, senza contare il fermarsi per le foto. La spiaggia di Katergo ha la sabbia nera, così per dire.
Come arrivare. Anche qui, non ci sono voli diretti: la via più comoda è volare per Santorini e prendere un traghetto; se lo fate da Atene ci mettete molto di più (7 ore da Atene vs 3 da Santorini).
Karpathos
Karpathos è conosciuta anche come Scarpanto, popolare meta australiana e americana famosa per il surfing, in contrasto con la popolazione più vecchia che parla in un dialetto simile al dorico. Da qui la nomea di isola dei contrasti. Terza in lista fra le isole più belle della Grecia.
Perché visitarla? Ha i villaggi arroccati a nido d’aquila perché fino alle tecnologie a vapore veniva ancora invasa dai pirati. Olympos, infatti, è conosciuto come il villaggio di vedetta di Karpathos. Olimpo è meta di tante escursioni, ma è piena anche di mix fra stradine e sentieri, se vi piace correre.
Cosa vedere. A livello storico è molto vicina a Rodi. A livello estetico c’è tanta architettura ortodossa, soprattutto nel piccolo monastero di Lamiotissa, una chiesetta deliziosamente rossa. Da vedere poi c’è l’acropoli di Arkasa, sempre esposta ai venti, molto calmo e poco frequentato.
Come arrivare. Sapete la storia: niente voli diretti. La soluzione anche qui è volare e fare un transito ad Atene. Non toccate il traghetto dal Pireo, perché richiede un giorno di viaggio.
Zante
Zante è conosciuta anche come la famosa Zacinto, famosa per le sue splendide spiagge, come Navagio e Laganas, Ospita la Caretta caretta, una tartaruga marina in via di estinzione. Tu non altro che il canto avrai del figlio, o materna mia terra. Conosciutissima quarta entry fra le isole più belle della Grecia.
Perché visitarla? Siete appassionati di Ugo Foscolo? Say no more. Siete appassionati di vita notturna? Ecco la prima isola della lista per farlo! Zante è piena di pub e discoteche, è una meta gggiovane.
Cosa vedere. Di sicuro da vedere c’è la Baia del Naufragio, conosciuta meglio come spiaggia del relitto, con un relitto arenato sulla sabbia. Oppure le Grotte Azzurre, da visitare direttamente in barca.
Come arrivare. Ecco una novità: l’isola di Foscolo è raggiungibile facilmente. Strano eh? Bastano due traghetti: il primo traghetto è per Patrasso e il secondo traghetto lo si prende da Kyllini. Difficilmente troverete traghetti diretti. Ci sono però i voli, sia diretti che non, un po’ da tutta Italia.
Symi
Symi è molto colorata, rispetto alle isolette precedenti. I colori pastello caratterizzano tutta l’isola e i suoi monumenti più importanti. Quinta entrata fra le isole più belle della Grecia.
Perché visitarla? Un cambio di colori, per chi è stanco del bianco. Perché? Perché si fa sponge diving, ossia le immersioni con i pescatori di spugne. Il chorio di Symi, la città principale, è un villaggetto in architettura neoclassica tutta italiana.
Cosa vedere. Le spiagge da vedere sono quella di Pedi e di Nanou, mentre da vedere ci sono il Museo Navale e il Castello dei Cavalieri di San Giovanni. Il museo ha una collezione di modellini di navi, strumenti nautici e reperti archeologici del Mar Egeo, mentre il castello del 1400 sta proprio sulla punta della chora per una vista mozzafiato.
Come arrivare. Da Atene il traghetto richiede 11 ore, ma si può arrivare tranquillamente da altre isole, specie se vi state facendo un piccolo tour. Non ci sono voli diretti.
Antipaxos
Ha un solo villaggio, Agrapidia, senza hotel e nessun negozio. Pure escursioni e camminate qui: nella parte meridionale c’è un piccolo faro. Sesto punto delle isole più belle della Grecia.
Perché visitarla? Escursioni, camminate, calma e spiagge quasi incontaminate vi aspettano ad Antipaxos. Il luogo è molto piccolo, quasi senza negozi e ristoranti, ci sarete solo voi e gli altri turisti a fare gossip.
Cosa vedere. L’isola è alla vostra mercè: Antipaxos è ottima per i suoi fondali marini, per gli amanti dello snorkelling. Inoltre ci sono le Grotte Blu, per le escursioni in barca e le foto più belle che potete fare, oltre alla spiaggia di Vrika.
Come arrivare. Antipaxos è collegata solo alla vicina isola di Paxos, da cui partono dei boat-taxi o barche turistiche, che si fanno viaggetti da circa 20 minuti. Si collega bene a Corfù, però. In alternativa potete sempre affittare una barca privata.
Paxos
Famosa per essere stata creata da Poseidone, che voleva un angolino tutto per sé. L’isola di Paxos, anche detta Passo o Paxi, fu (mitologicamente parlando) tagliata da Corfù e fa da ambita meta di coppia. Settimo mitologico punto fra le isole più belle della Grecia.
Perché visitarla? Meta di coppia, davvero. Ci sono pochi alberghi e tante case vacanze, e la maggiorparte della vita a Paxos si concentra nei due villaggi di Gaios e Lakka, rispettivamente ad est e ovest. Gaios è molto colorata e con un lungomare pedonale, mentre Lakka è più colorato di verde grazie agli uliveti.
Cosa vedere. Uliveti? Museo del frantoio: l’ulivo è uno dei simboli più importanti di Paxos. C’è da vedere anche il museo del folklore e quello di storia locale, con i reperti archeologici; i musei sono a Gaios. Per il resto, è un’isola tranquilla, da esplorare in bicicletta.
Come arrivare. Solo via traghetto, da Corfù, in un’ora e mezza; volendo pure da Igoumenitsa.
Antiparos
Antiparos è fascia alta, ma non in maniera eccessiva. La chora Antiparos (o anche Kastro) nasce attorno al centro del castello veneziano ed è caratteristica per le chiese con le cupole blu. Ottava fra le isole più belle della Grecia.
Perché visitarla? Per le spiagge dorate ed il turismo di classe, ma comunque sobrio. Come Paxos, ma meglio di Paxos su questo fronte, è stupenda da esplorare in bicicletta: stiamo comunque parlando di un’isolina di 10 km.
Cosa vedere. Anzitutto la caverna di Antiparos, famosa per le stalattiti e le stalagmiti, specie quella all’ingresso, nata 45 milioni di anni fa. Sta sulla collina di Agios Ioannis. Nelle vicinanze c’è da vedere un tempio antico, il tempio di Apollo e Artemide, che sta sulla vicina isola di Despotiko con un mini-sito archeologico.
Come arrivare. Solo via traghetto, da Corfù, in un’ora e mezza; volendo, anche da Igoumenitsa. Via aereo, l’aeroporto più vicino è quello di Paro, coi voli da Atene. Poi, da lì, traghetto da Parikia.
Santorini
Santorini, detta anche Thira o Santorino, è conosciutissima per la sua caldera. La conoscete, no? Nona fra le isole più belle della Grecia, è fra le più romantiche fra tutte.
Perché visitarla? Perché l’alta stagione di Santorini, principalmente, è da aprile, verso la Pasqua greca. Da dicembre a marzo è fuori stagione e di norma è più fredda, ergo andate ad aprile-giugno o settembre-ottobre. I tramonti su Santorini sono semplicemente un’altra cosa.
Cosa vedere. Fira e Oia, capoluogo e villaggio, sono arroccati sulla caldera, nata 10.000 anni fa dal crollo della volta di un vulcano. È pieno di villaggi caratteristici, fra cui Emporio, che è particolarmente medievale. I borghi sono neoclassici e ci sono diverse case-grotte tipiche di Santorini. Cercatevi anche il sito archeologico di Akrotiri, che come Pompei nell’eruzione vulcanica prese sotto il suo caldo abbraccio vulcanico una città minoica. Cercate anche il Santozeum, un centro culturale con la mostra permanente di pitture murali, o il Megaron Gyzy, museo che mostra Santorini pre-boom economico.
Come arrivare. Finalmente un aeroporto! L’aeroporto di Santorini è la nostra salvezza, nella parte orientale dell’isola.
Koufonissi
Piccola isolina tranquilla fra Nasso e Amorgos. O meglio: il comune di Koufonissi, o di Koufonisi, sta a Ano Koufonisi. Perché dirlo? Perché con Koufonissi si va a intendere 2 isole, cioè anche Kato Koufonisi, disabitata. Ultima ma quasi prima per mix fra tranquillità e un minimo di strutture, fra le isole più belle della Grecia.
Perché visitarla? Pace e serenità quasi ineluttabili. È una meta turistica poco conosciuta, ma col tempo i turisti stanno aumentando. Le spiagge sono affollate nei periodi estivi, ma il mare rimane perfetto.
Cosa vedere. Il mare è limpido come pochi, e la sabbia generalmente è fine ed estremamente bianca. La chora di Koufonissi è piccola e peschereccia; c’è solo un piccolo museo dedicato al folklore. Anche qui, ma che danno più nell’occhio, i classici mulini a vento e le grotte marine in stile instagram.
Come arrivare. Ci si arriva via mare con traghetti e catamarani, dal Pireo, da Paro, o da Santorini e Folegandros. Ci si arriva comodamente anche da Atene. Arrivano tutti a Ano Koufonisi.