Si trova proprio dove non ti aspetteresti, ma il più grande teatro d’Italia è la presenza granitica della città

Maestoso e tra i più importanti d’Europa: è il Teatro Massimo di Palermo, una meraviglia da scoprire
Claudia Giammatteo, 02 Feb 2024
si trova proprio dove non ti aspetteresti, ma il più grande teatro d'italia è la presenza granitica della città

Vero e proprio orgoglio cittadino, è uno dei teatri europei più importanti, famoso per la sua acustica perfetta e la bellezza architettonica: il Teatro Massimo di Palermo si trova nella centralissima Piazza Verdi ed è il teatro lirico più grande d’Italia. Splendido edificio neoclassico che risale alla fine dell’800, stupisce sia all’esterno che all’interno, dove gli appassionati d’opera e balletto non possono che restare incantati.

La storia del Teatro Massimo di Palermo

L’idea di costruire il Teatro Massimo di Palermo nacque prima dell’unità d’Italia, con l’intento di dotare la città di un nuovo teatro, moderno e spazioso.

Venne così indetto, nel 1863, il bando di concorso pubblico per la costruzione del teatro, ma alla graduatoria finale si arrivò soltanto nel 1868. Il vincitore del bando fu l’architetto palermitano Giovan Battista Filippo Basile e la prima pietra fu posata il 12 gennaio 1875. Prima che fu terminato il teatro, considerando anche la sospensione dei lavori dal 1878 al 1890, l’architetto venne a mancare e i lavori proseguirono sotto la direzione del figlio Ernesto.

L’inaugurazione ufficiale del teatro ci fu il 16 maggio 1897, quando venne portata in scena l’opera Falstaff di Verdi, che non era stata mai eseguita a Palermo. Dal 1974 al 1997 il teatro rimase chiuso per lavori di ristrutturazione; lo spettacolo scelto per la riapertura del teatro fu un concerto della Filarmonica di Berlino diretta da Franco Mannino e Claudio Abbado. All’epoca della sua inaugurazione, il teatro Massimo era, con i suoi 7730 metri quadrati di area, il terzo teatro più grande d’Europa, secondo solo alle Opere di Parigi e Vienna.

La maestosità del Teatro Massimo di Palermo

Custodito all’interno di un edificio neoclassico, il Teatro Massimo di Palermo è una meta imperdibile nella città siciliana. All’esterno appare maestoso, con l’enorme cupola che sovrasta la sala, dal diametro di 28,73 metri e composta da una struttura di ferro coperta da squame bronzee, sovrastata da un grande vaso anch’esso d’ispirazione corinzia.

La meravigliosa scalinata d’ingresso è fiancheggiata da due fieri leoni in bronzo che simboleggiano la Tragedia di Benedetto Civiletti e la Lirica, opera di Mario Rutelli, Al termine della scalinata si trova un pronao con sei colonne corinzie che accoglie gli spettata tori. In alto, il fregio recita la scritta: “L’Arte rinnova i popoli e ne rivela la vita. Vano delle scene il diletto ove non miri a preparar l’avvenire.”

All’interno inizia lo spettacolo. La sala principale, la Sala Grande, a forma di ferro di cavallo, è elogiata dagli appassionati di teatro di tutto il mondo per la sua acustica perfetta. Ospita 3000 spettatori, ma per ragioni di sicurezza la capienza attuale è di 1381 posti. Impossibile non restare abbagliati dalla bellezza delle decorazioni, soprattutto da quelle del soffitto con la sua famosa “Ruota simbolica”: vero e proprio capolavoro di arte e ingegno, è costituita da undici elementi di pittura su tela disposti a ruota intorno a un tondo centrale raffigurante il Trionfo delle Musica che grazie ad un sistema di funi si possono aprire verso l’alto, permettendo la ventilazione della sala.

Bellissima anche la Sala Pompeiana, un tempo riservata ai nobili, è di forma circolare e ricorda il Tempio di Vesta a Tivoli. Tutte le decorazioni rimandano al numero 7 e ai suoi multipli, una simbologia legata ai pianeti, ai 7 giorni del periodo lunare, peccati capitali, virtù, note musicali e corde della lira.

Presso il Teatro Massimo di Palermo è possibile fare delle visite guidate di gruppo, prenotabili direttamente sul sito ufficiale. Ovviamente, però, il modo migliore per godersi la bellezza di questo teatro è assistere a uno dei tanti spettacoli in programma.

 



    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche