Scrittori per Caso: raccolta di poesie “Ai confini” di Chirsia

La signora "Chirsia", questo il suo pseudonimo, vive con il marito all'Isola d'Elba da qualche anno, ma non è originaria di lì: è emiliana, con lontane origini siciliane. E' sicuramente innamorata del mare, ma direi della vita in assoluto. All'Isola d'Elba si occupa con molta passione di volontariato all'interno del famoso Carcere di Porto...
Turisti Per Caso.it, 09 Mar 2006
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La signora “Chirsia”, questo il suo pseudonimo, vive con il marito all’Isola d’Elba da qualche anno, ma non è originaria di lì: è emiliana, con lontane origini siciliane. E’ sicuramente innamorata del mare, ma direi della vita in assoluto. All’Isola d’Elba si occupa con molta passione di volontariato all’interno del famoso Carcere di Porto Azzurro. Ha collaborato anche alla stesura (diciamo che l’ha proprio curato in tutto e per tutto più di un editor) del bellissimo e straordinario libro “Una rosa dietro le sbarre” di Brasiliano Anonimo, Edizioni Segno. E’ membro dell’Associazione Nonsolopoeti e del Gruppo Poeti Elbani. Ha già vinto diversi premi letterari nella sezione “poesia” ed è presente e protagonista di diverse manifestazioni culturali, artistiche, letterarie e poetiche ovunque “la poesia abbia trovato spazio ed animi sensibili per essere accolta”.

Questa raccolta, AI CONFINI, di poesie riporta come sottotitolo “…Dove tangibili sconfinano i pensieri e solitario lo spirito s’arrende all’Infinito” dove si fa esplicito il tema sullo sfondo dell’amatissimo mare Tirreno e dell’arcipelago elbano. Le quinte di queste rappresentazioni poetico-marinare sono sempre e comunque costituite dal mare, queste amabili terre isolane, un faro, una conchiglia, un’aurora piuttosto che un vento di mare, un animo sensibile, uno spirito divino ed eletto. La vita nella sua essenza più pura, quella vita che rende più morbide, più pacate e meno forti le percezioni esteriori ed “annulla la forza della ragione”, facendoci gustare la gioia e la letizia e risvegliando il cuore all’attimo dell’Illuminazione.

Nella prefazione Chirsia ci dice con grande sensibilità ed animo puro: “ogni parola ha la sua poesia, la sua musica, il suo ritmo, la sua immagine nell’armonia del tutto e contiene un microcosmo da esplorare con infinita meraviglia. Ma è il poeta che deve interpretarla e il cuore, lo strumento. Lo spirito dona l’impronta, il poeta ne traccia i contorni; lo spirito suggerisce l’idea, il poeta ne ascolta la melodia e la traduce in sillabe. In ogni parola vive e pulsa un mondo di bellezza e di poesia. Il poeta coglie parole dall’infinito e ne fa esili mazzi profumati per incantare i cuori“. Una prefazione a dir poco eccelsa che sinteticamente raccoglie l’essenza della Parola e del Poetare.

Con questa poesia, che ha vinto il 1° Premio Nazionale di Lettere ed Arti 2001, Città di Ostuni, di seguito allegata, vi rendo partecipi della sua sensibilità poetica e vi invito ad entrare nel mondo poetico di Chirsia; il suo volumetto è preziosissimo ed indispensabile per una vera vita. Un libro di poesie terapeutico, da tenere a portata di mano sul comodino. Sempre. Un elisir di vita.

La poesia si intitola “LUCI DEL FARO” e si trova a pag. 29.

Nel cono d’argento che a notte il faro proietta sull’acqua io vedo danzare farfalle di luce scintille di mare.

E quanto più buia la notte mi appare più forte è il potere ammaliante e fatale che induce il mio cuore a volersi fermare.

Non odio rumore non sento ragione non voglio pensare ma resto incantata ancora a guardare quel cono di luce che danza sul mare.

Gennaio 2006

Fabrizio B.

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