Scrittori per caso: Il profumo delle notti sul Nilo

Turisti Per Caso.it, 05 Mag 2005
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Sono sempre stata innamorata dell’Egitto, ma dopo aver letto il libro della scrittice egiziana Ahdaf Soueif “Il profumo delle notti sul Nilo”, ne sono rimasta letteralmente folgorata! Nessuno avrebbe mai potuto tradurre le mie sensazioni e i miei pensieri così profondamente, come se li avessi scritti io stessa! La scrittrice narra l’appassionante storia d’amore di due persone che si viene a scoprire con l’apertura di un vecchio baule… Così anche io ho cominciato a visitare il Cairo e l’Egitto, sognando attraverso le sue parole. Mi sono segnata tutti i punti descritti ed ho cominciato a visualizzare le varie zone.

Perché seguendo la scia di questo libro, che riesce veramente ad entrare nel cuore, è possibile smuovere delle sensazioni che non si possono avvertire girando come normalmente facciamo! Mi sono armata di libro, penna e fogli. E sono partita alla scoperta di un Cairo nuovo, di itinerari stupendi, di vicoli e palazzi meravigliosi, rivivendo passo per passo la storia narrata! Devo dire che sono rimasta sbalordita dalla quantità di opere e palazzi e giardini che non sapevo neanche esistessero, ho ripercorso con l’immaginazione le feste al palazzo del Re! E le chiese descritte, posti che mai avrei immaginato potessero saltar fuori.

E più continuavo questa ricerca, più scoprivo di amare profondamente tutto quello che vedevo. Ho paragonato il baule che la scrittrice descrive a il Cairo stesso: se sai cercare attentamente, aprendo lentamente il coperchio, la città si lascia scoprire… E trovi tutto ciò che non avresti mai pensato, come la lampada dei desideri! Il vecchio e il nuovo si mescolano: un vicolo strettissimo ti fa intravedere mondi di cui ignoravi l’esistenza e che in realtà pochi turisti riescono a scorgere seguendo i “soliti giri”. Luoghi dove ti senti parte integrante del tutto e senti scorrere sulla tua pelle le meravigliose sensazioni di un popolo. Grattacieli e case fatiscenti, macchine di lusso e vecchi motori fumanti che impregnano l’aria. L’odore dei vicoli così acre ti assale, per poi portarti in un piccolo souk dove le spezie che profumano l’aria ti ripagano per aver proseguito senza tornare indietro! Il Nilo di notte, dove è incredibile, c’è sempre una frescura che mai avresti creduto possibile. Le luci giallognole che illuminano tutto intorno e le musiche che ogni tanto escono da qualche finestrino aperto a tutto volume sono veramente una costante in città.

I venditori di frutta, che costruiscono piramidi degne dei faraoni, con i loro carretti a volte spinti a mano a colorare le strade.

I vecchi caffé che mettono le sedie nelle stradine e poi, quando passano le auto le tolgono su due piedi.

Non avrei mai creduto che dalla descrizione sapiente di questa scrittice potessi amare così profondamente dei luoghi che infondo non mi appartengono, ma che finisco per sentire un po’ miei! Ad esempio l’albero gigante sull’isola di Al Jezira, chiamato “Indiana Tree”, che pare esistesse già anche nel 1920! Quasi ti senti abbracciato alla sua anima. E tutti i giorni cerco di guardare l’orizzonte e scorgere qualcosa che assomigli a ciò che ho visto e che porto nel mio cuore… Ma sono sicura, tornerò ancora, perché ho imparato ad amare quella che per molti è una città caotica e invivibile! Io sono riuscita a trovarci dentro una magia ineguagliabile, tutto grazie ad un libro che mi accompagna sempre. Leggetelo, ne vale la pena! Baci a tutti gli scrittori per caso.

Edy L.



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