Sarajevo: un consiglio in presa diretta
“Dieci anni dopo la firma degli accordi di Dayton esce una nuova guida turistica di Sarajevo, la prima del dopoguerra. Parlarne insieme è un occasione per parlare del futuro, non solo di una città così importante nella storia, ma anche dell’Europa stessa, per come riusciremo a costruirla. Una guida storico-turistica per una città particolare e unica al mondo, dove culture diverse hanno convissuto in pace per secoli. Purtroppo la memoria storica è selettiva in negativo e anni di guerra finiscono per contare più di decenni di pace. Chi considera il tempo una variabile dipendente dalla propria volontà, scoprirà Sarajevo poco a poco, semplicemente passeggiando e utilizzando tutti e cinque i sensi, oltre che la sua esperienza. Sarajevo è piena di segni di riconoscimento che la rendono unica. Segni evidenti, nei monumenti e nella struttura urbana, o da scoprire, nei modi, nel carattere, nelle arti e nella cultura dei suoi cittadini. Alla grande forza di resistenza-civile alla guerra, che fa parte di quella cultura, ho voluto rendere omaggio restituendole 13 foto-storie in bianco e nero scattate tra il ’92 e il ’96. E’ facile innamorarsi di Sarajevo (e a Sarajevo)”
Dal canto nostro vi consigliamo di sfogliare questo libro, completo e intenso. Oltre alle notizie storiche che ci riportano indietro dall’epoca ottomana, fino a quella asburgica e alle difficoltà dell’ “ultima guerra”; troverete interessanti itinerari attraverso le varie sfaccettature stilistiche della città, l’architettura ortodossa, quella cattolica e quella ebraica… Attenzione speciale anche per le caratteristiche enogastronomiche e culturali, un’ampia sezione dedicata alle arti, alla lingua, alla cucina, con tutti i riferimenti utili per orientarsi tra le istituzioni e le manifestazioni a cui partecipare.
Più di una semplice guida, è il frutto del lavoro congiunto di diversi autori, bosniaci e italiani, esperti e appassionati conoscitori della città. Utile da portare in valigia per visitarla, con le sue mappe complete e l’approfondita sezione informativa, ma anche per scoprire la rinascita di un luogo meraviglioso, fiero della sua storia e delle sue tradizioni. Una menzione speciale per il capitolo fotografico a cura di Mario, intitolato “L’ultima guerra”, la scelta di far parlare le immagini per descrivere una parentesi imprescindibile della storia recente, una ferita ancora aperta. Citiamo, di nuovo, direttamente le sue parole:
“La memoria non deve tramutarsi in rancore che impedisce di tornare a vivere, ma senza ricordare quello che è stato come potremmo difenderci dal rischio che tutto si ripeta, qui o altrove? La resistenza civile di Sarajevo, con le sue migliaia di eroi involontari, è un saggio di filosofia etica e morale. Niente foto di combattenti. Niente morti per le strade. Solo persone che cercano di vivere schivando le pallottole, respirando, mangiando e bevendo, scaldandosi, studiando, dipingendo, ascoltando musica, facendo sport, innamorandosi, mettendo al mondo dei bambini. Uomini e donne che lottano per non lasciare che la violenza della guerra, l’odio, l’ansia di vendetta, il trasformino in altro da quello che sono.”
Accettate il nostro consiglio!