Queer, senza confini e latinoamericana: la Biennale di Venezia 2024 si preannuncia rivoluzionaria

Inclusiva e rispettosa dell’ambiente! Il 20 aprile apre i battenti la Biennale di Venezia 2024
Claudia Giammatteo, 09 Apr 2024
queer, senza confini e latinoamericana: la biennale di venezia 2024 si preannuncia rivoluzionaria

Si avvicina sempre di più la data di apertura della Biennale di Venezia 2024, ovvero la 60sima Esposizione Internazionale d’Arte curata da Adriano Pedrosa, primo curatore proveniente dal sud America, che si preannuncia come un’edizione davvero rivoluzionaria, ricca di spunti di riflessione e che avrà come protagoniste opere innovative, realizzate anche da artisti che, fino ad ora, non hanno mai avuto occasione di esporre in questo contesto così importante.

Si tratterà, infatti dell’edizione più inclusiva di sempre.

“Stranieri Ovunque – Foreigners Everywhere”: la Biennale di Venezia 2024 contro le discriminazioni

Dal 20 aprile al 24 novembre 2024, andrà quindi in scena la Biennale di Venezia dal titolo “Stranieri Ovunque – Foreigners Everywhere”, titolo tratto dalla serie di opere del collettivo Claire Fontaine, con sede a Palermo e fondato a Parigi, nome che è stato adottato anche da un collettivo torinese nei primi anni Duemila, impegnato nella lotta contro il razzismo e la xenofobia in Italia.

Pedrosa, già direttore del Museo de Arte de São Paulo in Brasile, ha annunciato la presenza di circa 90 paesi (4 i Paesi che partecipano per la prima volta alla Biennale Arte, ovvero Repubblica del Benin, Etiopia, Repubblica Democratica di Timor Leste e Repubblica Unita della Tanzania. Invece, Nicaragua, Repubblica di Panama e Senegal avranno per la prima volta un proprio padiglione) e l’allestimento di 30 mostre collaterali diffuse su tutto il territorio veneziano.

I nuclei espositivi della Biennale di Venezia 2024

La Biennale sarà divisa in due nuclei espositivi:

  • il Nucleo Contemporaneo verrà allestito ai Giardini e all’Arsenale e presenterà le opere di artisti che, per scelta o per necessità, si sono trovati ai margini del mondo dell’arte ufficiale. Si tratta, infatti, di Outsider, queer, indigeni che saranno i protagonisti di questa sezione con installazioni, performance e opere di grande impatto, grazie alle quali sarà data la possibilità a tutti di riflettere su temi come l’identità, la diversità e l’inclusione.
  • il Nucleo Storico verrà allestito nel Padiglione Centrale e sarà dedicato ai modernismi globali e a quelli del Sud del mondo. Le protagoniste, infatti, saranno le opere provenienti da America Latina, Africa, Asia e mondo arabo ci permetteranno di esplorare una storia dell’arte spesso poco conosciuta e di scoprire nuovi linguaggi. Questo nucleo si dividerà in tre sale nel Padiglione Centrale: la sala  Ritratti, la sala Astrazioni e la terza sala dedicata alla diaspora artistica italiana nel mondo lungo il corso del XX secolo.

Una giuria internazionale e il tema della sostenibilità ambientale

La pre-apertura della Biennale di Venezia 2024 avrà luogo nei giorni 17, 18 e 19 aprile, mentre la cerimonia di premiazione e inaugurazione si svolgerà il 20 aprile 2024. La giuria sarà internazionale, composta da da Julia Bryan-Wilson (presidente), curatrice americana e professoressa alla Columbia University; Alia Swastika, curatrice e scrittrice indonesiana; Chika Okeke-Agulu, curatore e critico d’arte nigeriano; Elena Crippa, curatrice italiana; María Inés Rodríguez, curatrice franco-colombiana.

Questa edizione sarà totalmente ispirata ai principi consolidati di sostenibilità ambientale, con l’obiettivo di ottenere la certificazione della “neutralità carbonica” già conseguita nel 2023.



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