Primavera in Olanda
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Keukenhof, il parco più visitato del mondo
Keukenhof apre generalmente tutti i giorni di Marzo ed Aprile dell’anno, anche se chi lavora per conservare il parco in buono stato e offrirlo bene all’apertura al pubblico, lo fa tutto l’anno. Quest’anno è aperto fino al 16 maggio 2010, dalle ore 08:00 alle ore 19:30.
E’ possibile acquistare online il biglietto d’ingresso che in alcuni casi può risultare anche più conveniente se si sceglie il pacchetto ingresso più bus. I prezzi del 2010 (sono aumentati di 0,50 rispetto all’anno precedente) sono: – 14 euro a persona per un adulto (Incluso il bus dall’aeroporto di Schiphol e da Leida: 21 euro per un adulto, 19 euro per gli over 65, 11 euro per i ragazzi dai 4 agli 11 anni) – 12 euro per i gruppi da minimo 20 persone – 7 euro per i ragazzi dai 4 agli 11 anni Se si viene in auto occorre aggiungere 6 euro per il parcheggio.
Come arrivare. Non esiste un collegamento diretto ferroviario con Lisse, è necessario prendere il treno per l’Aia e il bus 89 dalla stazione centrale che offre il servizio dal lunedi al venerdi ogni mezz’ora per un tempo di percorrenza di circa cinquanta minuti. Il treno per l’Aia da Amsterdam, ferma in stazione ogni venti minuti impiegando circa un’ora. In alternativa, sono molto frequenti i mezzi di trasporto pubblico extra urbano della Connexxion che già dal 15 marzo consentono di raggiungere Keukenhof da Amsterdam, Schiphol, l’Aia e Leida con lo sconto su indicato per l’acquisto combinato viaggio e ingresso al parco.
Keukenhof è il parco primaverile più bello di fiori che possa esistere, rappresenta infatti l’attrazione migliore che l’Olanda è in grado di offrire. Fiumi e fiumi di colori incredibilmente belli e inebrianti tra itinerari immersi nella vegetazione, alberi, percorsi fluviali e sentieri pedonali (anche sull’acqua) che si snodano per ben 15 kilometri. Incroci di colori cromaticamente diversi e incredibilmente vivaci disegnano a terra figure di ogni tipo, estese per metri e metri di prato. Qui si può scoprire quanto la natura è in grado di fare, quanto riesca a realizzare qualcosa di straordinario ed eccezionalmente unico, quando raggiunge il suo massimo splendore e in tutte le sue forme. Chi per la prima volta giunge in questo angolo di paradiso, viene letteralmente travolto da un turpinio di colori e profumi che cattura l’ammirazione e l’entusiasmo anche di coloro che non hanno spesso a che fare con piante e giardini. Un vero spettacolo per la vista e l’olfatto. Non sarebbe così bello se non fosse di fatto la meta turistica più famosa in Olanda ma soprattutto quella più fotografata al mondo. Keukenhof è stato pensato anche per il divertimento dei bambini che possono giocare nel grande labirinto del parco giochi e in un mini parco con gli animali.
I trentadue ettari di terreno colorato non mostrano soltanto i tulipani ma anche crochi, giacinti, rose, narcisi e ben 25.000 tipi di orchidee tra cui quelle selvagge botaniche ma anche tanti altri incroci di fiori esotici forniti da ben novantatre produttori della Casa Reale e suddivisi in sette giardini di ispirazione. Un’ispirazione utile anche per chi non ha idea di come costruire l’orticello di casa propria o anche solo tenerlo in buono stato. Una visita al parco rappresenta comunque un tesoro di suggerimenti e informazioni per gli amanti della natura e dei giardini. Keukenhof produce infatti all’anno in tutto 10 bilioni di bulbi con un esportazione del 75%. 11.000 sono le varietà di fiori di cui il 50% sono tulipani.
Keukenhof tradotto letteralmente significa ‘corte della cucina‘. Si trattava infatti anticamente della cucina del castello di Teylingen dove venivano conservate le erbe aromatiche di Jacoba van Beieren. Parte di quello che nel XV° secolo era terra di caccia, tra dune e boschi incontaminati, successivamente nel tempo fu trasformato in un giardino in stile inglese dagli stessi autori del Vondelpark di Amsterdam. Poi attorno si svilupparono altre parti del giardino che oggi assieme al nucleo centrale iniziale costituiscono il parco di Keukenhof. Ma la vera attrazione nacque solo nel 1949 dalla genialità del Sig. Lambooy, il Sindaco di Lisse dell’epoca, grazie alla collaborazione di alcuni importanti coltivatori ed esportatori di bulbo che per la prima volta organizzarono un’esposizione floreale all’aperto. Nessuno di loro poteva mai pensare ad un simile successo nel futuro eppure già in quel periodo Keukenhof fu visitata da personaggi illustri come i presidenti americani Clinton e Eisenhower. Nel futuro ha visto la partecipazione anche delle famiglie reali olandese e inglese. Probabilmente anche per questo che da quasi sessant’anni è una delle attrazioni olandesi più popolari.
All’interno del parco raggiunta la parte opposta, è possibile prendere un battello. La navigazione dura circa tre quarti d’ora tra i campi di tulipani coltivati. Qui è possibile ammirare da vicino i bulbi e la fioritura e assistere alla raccolta dei contadini che infaticabili riempiono numerose casse, spostandole da un appezzamento all’altro con i loro trattori. Nel percorso fluviale si scorgono delle casupole che si riflettono sull’acqua e degli aironi che si poggiano sui campi in fiore. Le coltivazioni non occupano tutto lo spazio a disposizione per permettere anche il riciclo di sali minerali e per sfruttare ciclicamente le proprietà del terreno. Tornati sulla terra ferma dal mulino localizzato poco più avanti è possibile ammirare dall’alto un incredibile panorama di striscie coloratissime. Davvero fantastico e’ il padiglione dei tulipani in cui vengono mostrati la maggior parte delle varietà esistenti al mondo. Ciascuna possiede un’etichetta che indica il nome di appartenza anche in latino, utile quindi anche per un apprendimento della nomenclatura. A poca distanza s’inciampa quasi in uno zoccolo gigantesco, un simpatico giocattolo in cui sedersi per farsi fotografare a testimonianza della bella vacanza in Olanda accanto al mulino a vento.
Eventi. Di sicuro il giorno più bello di keukenhof è quello in cui la visita al parco più bello del mondo coincide con la sfilata fiorita del Bloemencorso in grande parata. Le visite che generalmente si aggirano attorno alle 3.000/5.000 presenze giornaliere (nel periodo di apertura complessivamente si raggiungono quasi cifre di 90.000) in questo magnifico giorno arrivano a sfiorare i 50.000 visitatori. Ad oggi il parco ha accolto quasi 45 milioni di visitatori. Tra gli eventi successivi di questo periodo sono previsti in programma e in particolare, il 7, 8 e 9 maggio il festival dei costumi tipici, manifestazione nel corso della quale saranno indossati gli antichi costumi tipici olandesi delle cittadine olandesi di Spakenburg, Katwijk e Volendam. Nel Padiglione Willem Alexander, dal 6 al 16 maggio, 300 varietà di 30.000 gigli parteciperanno alla più grande esibizione al mondo di questo tipo di fiori.
Ogni anno keukenhof dedica la propria apertura ad un tema diverso. Il tema 2010 è ‘dalla Russia con amore‘ che il parco festeggia con un mosaico della celebre Cattedrale di San Basilio e con i giardini russi e le tipiche matriosche. Negli anni precedenti ha celebrato il 400° Anniversario della nascita di Rembrandt con ben 60.000 tulipani diversi che componevano un enorme ritratto 10×14 metri. L’anno successivo è toccato a Pippi Calzelunghe con un altro mega ritratto ma delle dimensioni di 16×11 metri. Il collegamento con questo personaggio è dovuta al fatto che l’autore era la scrittrice svedese Astrid Lindgren. La Svezia è stata infatti da sempre studiosa della coltivazione dei bulbi e della loro nomenclatura grazie al suo botanico e fisico Carlo Linneo (Carolus Linnaeus) di cui si è celebrato il terzo centenario della nascita nella stessa occasione. Nel 2009 si è commemorato lo storico rapporto tra gli Stati Uniti e i Paesi Bassi ricordando la nascita dello stato di New York che in origine aveva il nome New Amsterdam.
Bloemencorso, la sfilata dei carri allegorici fioriti
L’annuale sfilata dei carri allegorici fioriti è uno degli eventi più particolari e folkloristici che l’Olanda riesce ad offrire. Un evento che ogni anno registra ben un milione di visitatori. Il Bloemencorso van de Bollenstreek (che tradotto letteralmente significa ‘il Corso fiorito della Striscia dei Bulbi‘) generalmente ha luogo durante la penultima settimana di Aprile. Quest’anno nel 2010 ha effettuato il suo percorso di 40 Km il 23 e il 24 attraversando Lisse, Hillegom e Heemstede, Sassenheim, Bennebroek e Voorhout. Sabato 24 aprile alle ore 9.30 il corteo floreale ha lasciato Noordwijk dove è rimasto illuminato tutta la sera precedente con feste, concerti e cerimonali per arrivare alla fine ad Haarlem alle ore 21:00, città in cui i carri sono rimasti in mostra fino alle ore 17:00 di Domenica 25 Aprile. Da Noordwijkerhout parte di solito anche un autobus speciale per l’ingresso ai campi. Ogni paese toccato dalla sfilata organizza eventi e ha un suo carro, anche Lisse, città del Parco keukenhof, ha un mercatino con bancarelle. Il momento più bello del corso è stato quello in cui la parata dei fiori è passata verso le ore 15:30 del 24 Aprile (appunto il terzo sabato di Aprile) da Keukenhof, accanto alla ‘Keukenhof Corso Boulevard’. La gente gremita e raccolta su ambo i lati della strada ha assistito divertita ed entusiasta a tutta la parata. Prima della sfilata, fanno la loro comparsa organetti musicali, auto fiorite, camion e trattori pubblicizzati che continuano poi a frapporsi tra un punto e l’altro della sfilata. Poi a gran allegria e con la compartecipazione di tutto il pubblico, arrivano l’uno dopo l’altro i carri allegorici fioriti con quella giusta velocità, quanto basta per essere ammirati. Alternano la sfilata diverse bande musicali con le loro belle uniformi scadenzando la marcia come se fossero soldati ma partecipano anche i bambini vestiti a tema per l’occasione che raccolgono le offerte in cambio di biscotti e giornali dell’evento. Altri si esibiscono con bici da competizione. Accompagnano la manifestazione anche le esibizioni di coppie di ballerini che indossando i costumi tradizionali svolazzano a ritmo di musica. Sui carri fanno la loro parte degli attori che danno vista in modo animato al significato che quel carro vuole rappresentare e trasmettere: dalle bellerine del can can del Moulin Rouge ai montanari che cantano a sguarcia gola anche se in modo intonato.
Nel 2010 la processione ha previsto 20 carri, generalmente sono 17 o 19 e oltre 30 auto decorate. Il tema della sfilata di quest’anno è stato ‘Viaggio attraverso l’Europa‘, motivo per cui i candidati si sono sbizzarriti con il Moulin Rouge di Parigi e il flamenco della Spagna, i ciclisti del Giro d’italia e la gondola veneziana, la Russia con Amore, tema quest’anno ufficiale di Keuknhof, un carro per la costruzione di un’Europa migliore, altri raffiguranti degli Euro o che simboleggiavano un Treno tra i mezzi di trasporto che congiungono Paesi lontani ma non sono mancati dei grandi Tulipani, Cavalli Marini e Vichinghi. Tra gli sponsor una città della ex URSS, l’Azerbaigian che ha comprato un carro tutto suo pagandolo per intero. Il carro portoghese De Haan Zilk con i suoi Galletti è stato il primo classificato tra i vincitori premiati del Bloemencorso, al secondo e terzo posto hanno vinto il Moulin Rouge del Centro Internazionale di Bulbi da fiore (IBC) e la Gondola veneziana.
Come ogni anno, tre giorni prima, ben 500 volontari a turno si alternano senza sosta per decorare e addobbare i carri allegorici conficcando milioni di fiori tagliati opportunamente nella struttura di plastica porosa che ne costituisce l’involucro esterno. Le scatole di graffette fissa fiori che vengono utilizzate sono 2.000, ogni scatola pesa 1 Kg. Si tratta di sistemi di fissaggio già usati preferibilmente per decorare ghirlande di fiori durante la festività natalizie. In realtà l’evento richiede un lavoro che impegna i promotori e gli organizzatori tutto l’anno, infatti designer e progettisti propongono i loro prototipi già a fine parata ma solo nel mese di Gennaio verranno scelti dagli sponsor (Robobank in primis) quelli che parteciperanno alla manifestazione tra i carri che piaceranno di più. L’evento è gratuito proprio perchè esiste chi lo finanzia quasi in toto già diversi mesi prima.
Stabiliti i temi e i conseguenti modelli si passa alla costruzione di intelaiature in ferro per sostenere quello che verrrà realizzato su dopo. Lo scheletro è successivamente ricoperto in parte da striscie di cartocino rigido che in alcuni casi seguono particolari sagome. Il tutto viene poi coperto da schiuma in poliuretano. Su ques’ultimo strato verrranno tracciati dei segni continui stabiliti nella fase progettuale per delimitare le zone che dovranno accogliere i fiori più scuri da quelli più chiari e i disegni che dopo la composizione dovranno essere mostrati tra sfumature e colori più accentuati. Anche prima della fine lavoro, il carro inizia a prendere consistenza e significato grazie a tutti questi piccoli dettagli che tutti assieme poi formeranno il modello e i suoi colori.
Ogni carro è lungo 4-5 metri. Un carro costa circa 15.000 euro ed è composto da ben 40 casse di fiori che sono messi a disposizione dai contadini gratuitamente. I fiori base sono: giacinti, poi rose, viole, tulipani anche doppi, gerbere, narcisi, calle e ortensie. Per i colori rosso e arancione vengono usati solo i tulipani. La realizzazione ha inizio con le ginestre che dovranno essere distanti l’uno dall’altro perchè soffrono il caldo. In particolare i giacinti devono avere la stessa direzione, essere tagliati allo stesso modo e provenire dallo stesso campo. Se non fossero rispettate queste regole, c’è il rischio che la stessa composizione abbia fiori di tonalità e colore diverso.
E’ possibile vedere i lavori in corso con tutti i volontari in movimento a Sassenheim dal mercoledi immediatamente precedente l’inizio della manifestazione. Quest’anno e’ stato possibile assistere dalle ore 14:00 alle ore 22:00 di Mercoledì 22 Aprile e dalle ore 10.00 alle 22.00 di Giovedi 23 aprile. Ma anche Venerdì 23 aprile, dalle ore 10.00 alle ore 17.00. L’ingresso costa solo 4 euro con una riduzione del 20% per gruppi di minimo 20 persone e consente di vedere anche delle piccole opera d’arte: dei tulipani disegnati e colorati su pannelli di legno.
FOTO Alkmaar il Mercato del Formaggio
Il tradizionale Mercato del Formaggio di Alkmaar
Alkmaar ed Edam sono le uniche due città che i turisti affascinati dalle tradizioni olandesi possono scoprire per partecipare al tradizionale Mercato del Formaggio, una sorta di ‘borsa del formaggio’ famosa in tutto il mondo e nel corso della quale viene fatta rivivere contrattazione di una volta, quando, i commercianti, effettuavano pubblicamente in piazza l’ispezione e la pesatura delle deliziose forme gialle mentre i loro instancabili collaboratori li trasportavano con una specie di portantina per spostarli dalla pesa pubblica in piazza al magazzino man mano che si decidevano gli acquisti. Il mercato si ripete ogni anno dal 1° venerdì di Aprile al 1° venerdì di Settembre, ogni mattina dalle 10 alle 12,30, sulla piazza centrale della città (Waagplein), quella della pesa pubblica (De Waag) di Alkmaar, la cui forma originale risale al 14° secolo. Meno appariscente perchè riprodotto in una piazza più piccola, lo stesso mercato viene ripetuto solo il mercoledi a Edam.
I formaggi vengono trasportati uno per volta, in barca o su di una carretta tirata da un cavallo fino alla piazza del mercato. In realtà oggi arrivano con dei Tir in piazza anche da Gouda. Qui il produttore li espone ai Kaaszetters, gli ispettori formaggiari. Il suono del campanello nella pesa del formaggio fa partire la manifestazione, quindi i commercianti esaminano le partite di formaggio esposte forandone un campione col succhiello e le fanno depositare in questa sorta di barrella dai Kaasdragers (portatori di formaggio, la cosidetta corporazione dei portatori di formaggio, nata ben 400 anni fa) per spostarle e pesare solo se sono soddisfatti. I potenziali acquirenti passano di venditore in venditore per assaggiare la produzione. Si mercanteggia, si discute, si concordano i prezzi e si termina finalmente la trattativa. Sia i Kaasdragers che i Kaaszetters si riconoscono dall’abito bianco e dal cappello di paglia, i primi in particolare dalla bombetta. Tutti loro appartengono ad una ghilda composta da quattro corporazioni che si differenziano per il colore del cappello. Ogni compagnia è formata da un pesatore e da sei portatori. I commercianti sono dei simpatici vecchietti in camice bianco che pronunciano delle frasi olandesi incomprensibili ad alta voce e danno via al battimano rituale per mostrare al pubblico, come quasi litigando, che si contendono tra loro il prezzo da pagare. Al tipico spettacolo folcloristico partecipano anche delle olandesine che indossano gli abiti tradizionali, fazzoletto e cappellino oltre gli immancabili zoccoli.
I formaggi utilizzati sono in genere sono freschi, quelli più maturi hanno un anno e mezzo di stagionatura. Anche i bambini possono divertirsi con dei speciali mercati estivi. A fine manifestazione, per la gioia del palato ormai già solleticato dal mercanteggiare delle forme gialle, vengono mostrate pile altissime di formaggio pronte per l’acquisto ma non prima di un assaggio. Nella stessa piazza si trova il Museo del Formaggio in cui è possibile conoscere la storia, le antiche attrezzature e le tecniche di lavorazione utilizzate una volta per produrre il delizioso alimento. Poco distante da qui, nel centro storico della città, molto caratteristico, è possibile fare shopping presso delle boutique originali e moderni negozietti trendy specializzati nel settore dell’arredamento e del design. Esiste anche un piccolo Red District. Le facciate posteriori delle case sul Fnidsen e sull’Achterdam, quelle antiche di mercanti, sembrano che sorgano dall’acqua con ingressi disposti a livello dell’acqua sistemate proprio così per agevolare lo scarico delle merci. Da visitare ad Alkmaar sono anche il Nationaal Biermuseum de Boom, l’antica birreria del XVII° secolo che mostra la fabbricazione tradizionale della birra con quadri, manifesti e rari pezzi da collezione. Sorta tra il 1470 e il 1512, da vedere è anche la Grote St. Laurenskerk, unico esempio di gotico del Brabante in Olanda, la Chiesa protestante di San Lorenzo, all’interno della quale è possibile visitare un’eccezionale cassa d’organo delle enormi dimensioni.
Remonstrantse Kerk è invece una chiesa cattolica, ma proprio per questo era clandestina, sulla Fnidsen a cui si accede da un normale portone che conduce ad un corridoio a cielo aperto. La si riconosce dal pavimento mancante che è direttamente a contatto con il fondo grezzo. Tuttavia non mancano uno splendido organo, un altare e un candelabro appeso da una lunga catena a soffitto per testimonare la presenza di un luogo di culto.
Foto Zaanse Schans, Mulini a Vento
Zaanse Schans, Mulini a Vento e Casette tipiche
A pochissima distanza da Amsterdam si trova la località di Zaanse Schans, che tradotto letteralmente, in olandese significa ‘Ridotto di Zaanse‘. Anche se non si tratta ormai più di una fortificazione, oggi è considerato un ecomuseo grazie alla ricostruzione nel 1950 di una parte dei mulini a vento che sono stati ricollocati nella posizione originaria e rimessi in funzione, in aggiunta alla presenza delle storiche case verdi dei secoli XVII° e XVIII°. Lo scopo è infatti quella di far rivivere le abitudini del passato, i mestieri della popolazione e le tradizioni di quell’epoca.
Circa 250 anni fa, su questo piccolo pezzo d’Olanda furono infatti realizzati ottocento mulini che venivano usati per effettuare una serie di attività oggi ormai affidate a dei macchinari industriali. Vento e acqua presenti in questa zona in grandi quantità sono infatti elementi fondamentali che contribuirono al suo sviluppo economico. Con l’avvento della macchina a vapore diverse attività artigiane furono sostituite da quelle che erano in grado di svolgere le fabbriche con le nuove tecnologie. La storia ricorda Cornelis Corneliszoon di Uitgeest, un inventore degli inizi del secolo d’Oro che applicò questo principio la prima volta nel 1594 in una segheria di un Mulino, trasformazione che portò all’industrializzazione di Zaanstad prima di altre zone dell’Europa. In conseguenza di questo processo, le sponde di Zaan furono le protagoniste di un rapido sviluppo nel settore dell’energia eolica con i mulini industriali che furono in grado di soddisfare le esigenze dei tantissimi cantieri navali che nel frattempo sorseroo sul territorio, tanto da essere definita successivamente il magazzino mondiale del cacao e del riso.
Nel tempo molti mulini scomparvero, ma alcuni sono ancora oggi perfettamente funzionanti e vengono utilizzati nell’uso di segherie, di frantoi per la produzione di mostarda, la macina dei minerali usati per i colori e per le vernici. Lo ‘Schoolmeester‘ (Maestro di Scuola) è stato fino a pochi anni fa l’ultimo mulino, per la produzione di carta. Nel 2007 si è infatti appena completata la ricostruzione della segheria Het Jonge Schaap, sesto mulino a vento operativo nella zona che mostra come veniva tagliata la legna longitudinalmente in diverse fascie perfette, grazie ai dei disegni di un esperto di mulini e alle tecniche computerizzate. La versione originaria che si trovava in aperta campagna ad ovest di Zaandam fu demolita nel 1942.
Nell’escursione dell’Het Jonge Schaap è previsto all’interno dello stesso mulino la proiezione di un filmato che illustra come è avvenuta la sua ricostruzione durata dal 24 settembre 2005 al 27 settembre 2007, giorno dopo giorno, fase dopo fase. Fu lo stesso Cornelis Corneliszoon di Uitgeest a sperimentare un asse a gomito come forza di propulsione delle lame. L’Het Jonge Schaap è uno dei pochi mulini a tetto girevole a seconda della direzione del vento in modo da avere sempre la spinta a favore per alimentare le pale e tutti i meccanismi rotanti ad esse collegate.
Diversi sono gli attrezzi dell’epoca storica che possono essere ammirati e i racconti che spiegano l’uso che dei mulini si faceva un tempo. Un mugnaio accoglie i sui ospiti offrendo loro del liquore tipico, poi difronte al sistema di taglio fornisce tutti le informazioni circa i particolari costruttivi tra ruote circolari, ingranaggi, sistemi alternativi e lame seghettate. Antichissime fotografie mostrano gli operai dell’epoca.
Tramite un traghetto è possibile perlustrare dall’acqua tutta la fila dei mulini e vento sulle sponde del fiume Zaan. Lungo il percorso fluviale è davvero rilassante osservare le casette verdi che si affacciano sull’acqua e i loro proprietari mangiare all’aperto o stiracchiarsi in costume da bagno. Il tempo di questo periodo è generalmente ancora freddo eppure le giornate sempre più calde anche in Olanda accolgono i suoi abitanti che non perdono alcuna occasione, fosse anche per un attimo, per raccogliere quel tepore che la natura così generosamente gli sta offrendo in quel momento.
Dalla parte interna sulla terra ferma è possibile ammirare le tipiche casette verdi che assomigliano a delle piccole bomboniere e visitare un zoccolificio e un caseificio oltre ad una serie di laboratori, musei della Panificazione e dell’Orologeria olandese, il ‘Klokkenmuseum‘.
FOTO di Edam Edam Edam è un paese ricco di storia. Tutto cominciò nel 12° secolo, quando alcuni contandini e pescatori si stabilirono lungo la riva del fiume Ye. Dall’argine sull’Ye nacque Yedam e l’insediamento che poi si trasformò in Edam. Nel 1357 ottenne i diritti comunali e un porto libero da dogana. La cittadina fino al 17° secolo ebbe un continuo sviluppo economico con i suoi 33 cantieri navali e il commercio che contribuì al suo progresso e benessere economico ma il porto scomparse con il prosciugamento parziale dello Zuiderzee. Esiste ancora oggi un cantiere navale dove si effettua la manutenzione dei Botters. La cittadina presenta caratteristiche comuni ad altri borghi della zona del Waterland: casette in legno tipiche, ponti mobili, vicoli lastricati, torri campanarie e piacevoli canali fiancheggiati da alberi in tutte le stagioni. Il fatto che divenne uno dei centri più importanti dell’Olanda lo testimonano i vicoli e i canaletti che sono rimasti immutati come nel passato: sembra di ritrovarsi in una cittadina di qualche secolo fa. Edifici monumentali, ponti, facciate e piazze sono incredibilmente ancora ben conservate. Tra le attrazioni da vedere per una bella passeggiata a piedi: le casette per il te’ lungo l’argine dei costruttori di navi (Schepenmekersdijk), la torre pendente con il suo carillon, le costruzioni vicino al Dam e la Grote Kerk, una delle più grandi chiede d’Olanda che esibisce un’eccezionale ricchezza di meravigliosi colori nelle splendide vetrate del 17° secolo. La città è anche famosa per il formaggio Edammer che oggi ne indica il tipo che non si produce solo ad Edam ma in qualsiasi parte del paese e anche all’estero. I formaggi Edammer con un basso contenuto di grassi, facili da tagliare, saporiti e freschi, di forma tondeggiante e compatti pesano tra i 1,7 kg e i 2 kg. Inoltre Edam è ricca di stradine con negozi e terrazze con una popolazione attiva che organizza eventi anche musicali. Tante sono le passeggate che si possono fare in bicicletta lungo l’Ijsselmeer dove è anche possibile praticare degli sport acquatici e soggiornare presso lo Strandbad, un campeggio vicino. Tra i ponti levatoi il Kwakelbrug è il più bello, caratteristico anche il centro antico nella stradina Kwakelsteeg. Assieme ad Alkmaar, da luglio e nelle prime 3 settimane di Agosto (generalmente fino al 20), ogni mercoledi dalle 10.30 alle 12.30 nella piazza Jan van Nieuwenhuizenplein di ad Edam, si tiene, tutti gli anni e regolarmente il mercoledì mattina il mercato del formaggio con alcuni magazzini del formaggio che mantengono vivo il ricordo dei colori e degli odori del passato non tanto per il commercio ma invece come attrattiva turistica. Uno dei primi giorni di agosto dalle 21 alle 23 il famoso e divertente evento si tiene eccezionalmente anche la sera.
Foto di Volendam Volendam Costruita lungo la diga e località più famosa della costa dell’IJsselmeer. Volendam è un antico villaggio di mare con un porto incantevole caratterizzato dalle tipiche casette verdi che assieme ai canali e ai ponti levatoi formano gli angoli più pittoreschi di tutta l`Olanda: la cittadina all’interno si snoda in un antico labirinto, il Doolhof, con stradine strette in un dedalo di viuzze e piccoli zoccoli appesi davanti alla porta ma ha anche vie ordinate e pulite dove si trovano delle casette ad un piano con giardinetto.
In origine Volendam era il porto della vicina Edam, città quest’ultima che nel 1357 scavò un breve canale nello Zuiderzee per realizzare un proprio porto. Da questo nacque una nuova comunità che all’epoca si chiamava ‘Vollendam’ e che letteralmente significava ‘Diga riempita’.
Sul porticciolo è delizioso respirare l’odore di anguilla, ammirando il viavai delle imbarcazioni. Il suo lungomare ha diversi negozi e locali e invitanti bar con dehor all’aperto. La caratteristica principale di Volendam è il fatto di aver conservato nel secoli quella autencità del passato, grazie soprattutto allo spirito dei suoi abitanti che spesso indossano ancora i costumi tradizionali. Oltre agli arredi antichi e all’originalità del passato, Volendam ospita anche la ´Sigarenbandjeshuisje`, una casetta unica al mondo, realizzata con oltre 7.000.000 di fascette per avvolgere i sigari. Da visitare anche la ‘bottega dello zoccolaio’ e il Volendams Museum.
Haarlem
Haarlem, vicinissima ad Amsterdam, è una cittadina diversa dalla capitale perchè sembra essere stata costruita in miniatura. Come la maggior parte delle cittadine olandesi è attraversata da canali, ma di unico ha dei graziosi quartieri che si raccolgono attorno ad una grande piazza al centro della quale è sovrana la cattedrale di San Bavone (Sankt Bavo), oggi tempio protestante circondata dagli edifici più importanti. In questo periodo primaverile è funzionante un complesso di giostre per la gioia di adulti e bambini. La cattedrale cattolica del quattordicesimo secolo è invece la Grote Kerk, edificio tardogotico brabantino. Delle 14 porte originarie che cingevano la città è rimasta solo l’Amsterdamse Poort, uno dei pochi edifici medievali resto delle mura del sec. XIV. Sulla Lange Begijnestraat è ubicata la chiesa più vecchia di Haarlem, attorno alla quale si era formato un ampio beghinaggio poi andato distrutto nel corso dei secoli. Nella stessa zona si trovano le vetrine con le luci rosse che accolgono gli ospiti anche di giorno e deliziosi cortiletti che proteggono dal freddo le signorine. Particolare è la statua in bronzo di Laurens Janszoon Coster (1370-1440) cui l’Olanda attribuisce l’invenzione della stampa, nel 1493, quindi ben 17 anni prima del tedesco Gutenberg. Uno dei punti di interesse maggiore e’ il Teylers Museum, il più antico museo olandese che fu donato alla città nel 1778 da P.Teylers per favorire lo studio delle scienze e dove si trovano collezioni di fossili, strumenti scientifici, minerali ma soprattutto oltre 4000 disegni, acqueforti e incisioni di prestigiosi maestri di ogni scuola che vengono mostrati a rotazione. Il Frans Hals Museum dedicato all’omonimo storico artista di Haarlem conserva la più importante collezione di dipinti della Haarlemse School. Interessante è il Museum De Cruquius, il museo è dedicato alla tecnica e alla storia della costruzione di polder. La Casa di Teylers è invece un museo di creazioni di stoffe. Da visitare anche la Cornie ten Boomhius, una piccola abitazione che durante la seconda guerra mondiale nascose alcuni ebrei, poi arrestati alla stessa stregua della famiglia di Anna Frank. Da non perdere la birra che Jopen Koyt e Jopen Adriaan hanno ricostruito basandosi su antiche ricette del 1402 e 1407.
Raggiungere l’Olanda con i voli low cost
E’ possibile raggiungere l’Olanda con i voli della Transavia, la prima low cost olandese del gruppo KLM/Air France operativa sul mercato italiano da marzo 2003. In piena espansione, in estate la compagnia permetterà di raggiungere Rotterdam da Roma Fiumicino e Amsterdam da Napoli, Pisa, Verona e Treviso. Da Pisa, Roma Fiumicino, Napoli Transavi parte per Copenhagen, mentre da Catania e Palermo e Olbia arriva a Parigi (Orly Sud). Transavia.com vola da tutte le sue destinazioni con aeromobili Boeing 737-800. E Boeing 737-700. La compagnia propone le offerte direttamente tramite il sito internet www.transavia.com, dove si possono trovare le tariffe più convenienti e numerose informazioni, oppure attraverso il Call Center 899009901 (30 ct/min.). Tramite il sito web www.transavia.com si possono anche acquistare altri utili servizi di viaggio, come noleggio auto e hotel.
Transavia ha da poco ricevuto in Olanda il prestigioso riconoscimento ‘Thuiswinkel’ quale ‘Best Airline Webshop’, ossia miglior portale di acquisto di una compagnia aerea. Sono state le preferenze dei consumatori olandesi grazie al rapporto qualità/prezzo e sull’utilizzo del loro sito web a proclamarlo vincitore per la facilità di utilizzo e le funzioni generali.
(Per maggiori informazioni consultate: www.holland.com/it/, http://www.keukenhof.nl/22/informazioni-turistiche/, http://www.bloemencorso.info/, http://www.vvvalkmaar.nl, http://www.kaasmarkt.nl, http://www.zaanseschans.nl/, , http://www.vvv-edam.nl/, http://www.vvv-volendam.nl/, http://www.vvvhaarlem.nl/)