Perché un calendario sexy?

Intervista a Syusy che ha posato per il calendario di Max del 2002
Turisti Per Caso.it, 24 Gen 2002
perché un calendario sexy?
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Perché un calendario sexy? Andrea Casadio ha intervistato Syusy

Andrea. Anna Falchi, Manuela Arcuri, Sabrina Ferilli, Alessia Marcuzzi, Le Veline, e adesso Syusy Blady: cosa avete in comune? Syusy. Facile: abbiamo tutte posato senza veli e io l’ho fatto per Max. Le foto dentro la rivista saranno in edicola con Max di Febbraio, il calendario si può vedere sul sito www.Max.Rcs.It e comprare (a poco) sul sito .

Il discorso estetico mi ha sempre appassionata. Qualcuno si ricorderà della Tap Model: oggi la Tap Model che posa per un calendario senza veli è l’unica risposta possibile al complesso d’inferiorità. Vuole dire, meglio una tap model oggi che una top model mai… E via di seguito… Sai, io ho sempre sostenuto che se la donna discende dalle scimmie, io discendo da Walt Disney. Io mi volevo mostrare così come sono, con le mie magnifiche imperfezioni, se permetti il paradosso. Quante ragazze anoressiche e bulimiche ci sono state in questi ultimi anni? L’ideale estetico che ti fa assomigliare ad un modello che non sei tu, ti condanna all’infelicità. Quel che voglio dire è che bisogna mettere il meglio di se stesse e non qualcun altro al centro della propria estetica, perché mettere qualcun altro ti condanna a un destino di sofferenza.

Come ti ho detto nella tranche di intervista pubblicata su www.Velistipercaso.It, si è posto il problema di fare un calendario per la barca, chi ci dovevamo mettere? Una di queste veline o letterine che fra l’altro sono anche un po’ anonime… perché, diciamocelo, chi si ricorda di loro? Beh, magari gli uomini si ricordano, però a me sembrano una girandola di corpi senza una grande identità, artificiali… Forse il mio se lo ricorderanno, perché è proprio quello mostrato con i suoi difetti. Ma lasciamo da parte me: vorrei riprendere il discorso sulla bellezza, che mi sta a cuore.

Prendiamo il canone di bellezza che ci viene proposto: il modello in auge sono le modelle di adesso, magre e anoressiche, mentre una volta il modello erano le Veneri formose e abbondanti.

Il modello di bellezza proposto oggi è irraggiungibile, non a caso: in una società come la nostra dove possiamo mangiare quello che vogliamo, il modello irraggiungibile della magrezza totale piace perché essere magri è come esercitare un controllo su di sé. In una società dove c’è l’abbondanza, non-mangiare è un “controllarsi”, un “sacrificarsi”, diventa un valore positivo: io non mangio, mi metto in riga, quindi sono più bella! Pazzesco, l’essere magro diventa una valore, dove in tante altre situazioni è una sfiga perché se sei magro diventi meno resistente, più esposto alla possibilità di essere eliminato dalla selezione naturale! La bellezza è per ognuno una cosa diversa, non è certo un canone che viene fissato dalla società, dalla civiltà, da una specie di accordo che le persone fanno su quello che piace. E questo dovrebbe essere abbastanza umiliante per gli uomini: arriva un capo che dice ” questo piace”, allora piace a tutti! Ma come sono deboli questi uomini! Ma il fatto di non potere avere la libera scelta su ciò che piace è un limite nostro, di tutti, anche delle donne: se è un canone scelto da altri, la bellezza non può essere una libera scelta… Ma io voglio scegliere e allora io destrutturo e vado contro le regole. Ognuno dovrebbe andare contro le regole e riaffermare la propria libertà! Col calendario ho cercato di riaffermare la mia libertà personale ed individuale, esponendomi senza vergogna: sono così, posso piacere o non piacere, ma a me piaccio abbastanza e comunque mi sono abituata a me stessa, sono in confidenza con me stessa. Credo che ognuno dovrebbe proporsi ed esporsi anche contro i canoni consolidati! Le foto poi le ha scelte il fotografo, e mi diverte il fatto che abbia scelto secondo i canoni classici dei calendari! Quindi secondo un modello! Ma sono sempre io, sono diversa, io non ho le gambe della Schiffer,e non le vorrei avere perché mi farebbe impressione, ma ho una serie di caratteristiche già eversive di suo… Io sono dimagrita solo dopo la gravidanza e un anno e mezzo di allattamento, quando io, che sono sempre stata ciccia, avevo anche dei chili in più. Mi sono messa a dieta ma sono dimagrita solo quando ho smesso di guardare la bilancia e ho smesso di “mettermi a dieta”, anche se io questa frase non la pronuncio mai tipo perché il corpo non è fatto per stare a dieta, per andare in crisi, ma per accumulare! Non bisogna far sapere al corpo che tu stai facendo la dieta perché lui si mette in allarme, si prende paura e quindi non dimagrisci, anzi cominci ad accumulare, bisogna dirgli “tranquillo, qui abbiamo tutta la roba da mangiare che vogliamo…”, e allora dimagrisci… Insomma, il calendario è una oggettivizzazione dei miei pensieri e del mio messaggio, che verrà applicato sulle cabine di Adriatica. E’ un messaggio che ora naviga, quindi io non c’entro più niente, va per la sua strada –marina-. Andava fatto. L’ho fatto. E non scordatevelo: l’ho fatto anche per arrapare, non so se ci sono riuscita. Anzi, sappiatemelo dire!”



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