Partecipa a “L’anno di 7 giorni”

Se hai passato uno degli ultimi Capodanni a Parigi, entra in un film dedicato alle vittime di Charlie Hebdo
Patrizio Roversi, 07 Set 2015
partecipa a l'anno di 7 giorni
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Un amico ci ha chiesto di lanciare un appello alla comunità di Turistipercaso. Ha bisogno del vostro aiuto per realizzare una sua idea. Un’idea che a noi francamente sembra molto bella. Il nostro amico si chiama Paolo Taggi, è uno dei più esperti e intelligenti autori televisivi. E’ un critico, e uno scrittore. Negli anni passati ha anche collaborato ad alcune puntate di Turistipercaso, in onda su Rai3. E’ stato anche l’ideatore e l’autore della prima serie di “Per un pugno di libri”, la trasmissione che io-Patrizio ho condotto per alcuni anni. Leggete per piacere quello che ci scrive, IN PARTICOLARE TUTTI COLORO CHE A CAPODANNO ERANO A PARIGI.

Syusy&Patrizio

Partecipa a “L’anno di 7 giorni”

Siete stati a Parigi per le Feste di Natale o Capodanno negli ultimi anni? Avete scatto o girato delle immagini della Ville Lumière particolarmente festosa? Ci interessano molto.

Sto realizzando un film che si intitola L’anno di 7 giorni, che andrà in tv in Italia e all’estero e destinato a un’uscita in qualche sala cinematografica e Festival internazionali, a basso budget -come è ormai tradizione- ma con un punto di vista inedito e toccante.

Il titolo stesso lo dice: per le vittime coinvolte nell’attentato al giornale satirico Charlie Hebdo, il 7 gennaio a Parigi, l’anno è durato meno di sette giorni. Per le persone che hanno lasciato, il 2015 è stato insopportabilmente lungo. Eppure quella notte, la notte di Capodanno, molti di loro si sono scambiati gli auguri, hanno brindato, fatto progetti, riacceso vecchi sogni.

Vorrei alternare alle immagini ufficiali delle tv del mondo e alle testimonianze dei protagonisti le immagini di Parigi in quel Capodanno o comunque nei giorni di Capodanno precedenti. Immagini volutamente scelte tra quelle girate da chi ha scelto la Ville Lumière per festeggiare il nuovo anno. Quella stessa città in cui le vittime di Charlie Hebdo hanno consumato l’ultima notte dell’anno. L’unico momento in cui gli auguri non riguardano un giorno, ma trecentosessantacinque. L’augurio più lungo che si conosca.

Se volete “finire in un film”– ovviamente citati- segnalateci i vostri materiali o mandateceli (per mail a p.taggi@yahoo.it). Sarete aggiornati e li rivedrete in un’opera che si annuncia molto emozionante. O almeno lo è per chi, come me, la sta “vivendo” da mesi. Un film di storie e di emozioni, sul destino e sul coraggio. Soprattutto di chi il 7 gennaio lo rivive ogni giorno.

Paolo Taggi



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